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Università degli Studi di Firenze

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Firenze"— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Firenze
Corso di Laurea e specializzazione: continuità, sequenzialità o nuova modalità didattica e di apprendimento? Gian Franco Gensini Università degli Studi di Firenze CONVEGNO ISS-FSK Roma 12 giugno 2007

2 Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti
III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali

3 Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti
II Sapere cosa, come e quando fare: - Utilizzo delle cognizioni a) Risposte cognitive semplici b) procedure, algoritmi c) Moduli d’intervento originali III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali

4 Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti
II Sapere cosa, come e quando fare: - Utilizzo delle cognizioni a) Risposte cognitive semplici b) procedure, algoritmi c) Moduli d’intervento originali III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali V Saper far fare: - All’ammalato/al cittadino (prevenzione) - Agli altri attori della Sanità

5 Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti
II Sapere cosa, come e quando fare: - Utilizzo delle cognizioni a) Risposte cognitive semplici b) procedure, algoritmi c) Moduli d’intervento originali III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali V Saper far fare: - All’ammalato/al cittadino (prevenzione) - Agli altri attori della Sanità VI Saper continuare a formarsi

6 VI Saper continuare a formarsi
Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti II Sapere cosa, come e quando fare: - Utilizzo delle cognizioni a) Risposte cognitive semplici b) procedure, algoritmi c) Moduli d’intervento originali III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali V Saper far fare: - All’ammalato/al cittadino (prevenzione) - Agli altri attori della Sanità VI Saper continuare a formarsi

7 Un esempio applicato del continuum nella formazione clinica: L’INSEGNAMENTO DELLA Medicina di Emergenza-Urgenza CdL in Medicina e Chirurgia Scuole di Specializzazione (GU 118 del ) Master Educazione Continua in Medicina Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria

8 Da formazione classica sistematica a: ?

9 1/3 formazione sistematica
2/3 formazione orientata 1/3 per problemi 2/3 per processi

10 NECESSITA’ OPERATIVE Analisi dei processi - cognitivi - organizzativi - tecnologici Con determinazione della densità di competenze e conoscenze necessarie in relazione agli snodi decisionali

11 RAGIONAMENTO CLINICO NEJM 2006; 355: 2217-2225 (November 23, 2006)

12 RAGIONAMENTO CLINICO NEJM 2006; 355: 2217-2225 (November 23, 2006)
Clinical teachers differ from clinicians in a fundamental way. They must simultaneously foster high-quality patient care and assess the clinical skills and reasoning of learners in order to promote their progress toward independence in the clinical setting. Clinical teachers must diagnose both the patient's clinical problem and the learner's ability and skill.

13 EDUCATIONAL STRATEGIES TO PROMOTE CLINICAL
DIAGNOSTIC REASONING Patient’s story Knowledge Data acquisition Accurate “problem representation” Context Generation of hypothesis Search for and selection of illness script Experience Diagnosis Key elements of the clinical diagnostic reasoning process NEJM 2006

14 EDUCATIONAL STRATEGIES TO PROMOTE CLINICAL
DIAGNOSTIC REASONING Patient’s story Knowledge Data acquisition Accurate “problem representation” Context Generation of hypothesis Search for and selection of illness script Experience Diagnosis Key elements of the clinical diagnostic reasoning process NEJM 2006

15 La Facoltà medica punta oggi non solo e non tanto a trasmettere informazioni, bensì a condividere competenze

16 CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA Classe 46S

17 CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA Classe 46S / vecchio
I laureati nei corsi di laurea specialistica in medicina e chirurgia dovranno essere dotati: delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all’esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all’ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea specialistica prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali.

18 SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

19 Decreto Ministeriale 1 agosto 2005 G. U. 5 novembre 2005 n
Decreto Ministeriale 1 agosto 2005  G.U. 5 novembre 2005 n.285 - Supplemento Ordinario n.176 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria IL MIUR DECRETA: Art. 2 1. Le Scuole di specializzazione di area sanitaria afferiscono alle seguenti tre aree: Area Medica, Area Chirurgica e Area dei Servizi Clinici. L’Area dei Servizi Clinici è suddivisa in due sotto-aree: sotto-area dei Servizi Clinici Diagnostici e Terapeutici, sotto-area dei Servizi Clinici Organizzativi e della Sanità Pubblica. Nell’ambito delle singole aree le Scuole sono aggregate in Classi omogenee al fine di consentire una migliore utilizzazione delle risorse strutturali, didattiche, assistenziali.

20 Decreto Ministeriale 1 agosto 2005 G. U. 5 novembre 2005 n
Decreto Ministeriale 1 agosto 2005  G.U. 5 novembre 2005 n.285 - Supplemento Ordinario n.176 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria IL MIUR DECRETA: Art. 2 5.  Almeno il 70% del complesso delle Attività formative di cui al comma 4 è riservato allo svolgimento di Attività formative professionalizzanti (pratiche e di tirocinio), pari a 210 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 5 anni di corso e 252 CFU per le tipologie di Scuole articolate in 6 anni di corso. 6. Le Attività di base comprendono uno o più Ambiti, ed i relativi Settori scientifico disciplinari, finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali comuni per la preparazione dello specializzando nelle varie tipologie di Scuole comprese nella Classe.

21 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria

22 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria
AREA MEDICA Classe Medicina clinica generale Medicina Interna Geriatria Medicina dello sport Medicina termale Oncologia medica Medicina di comunità Medicina di emergenza-urgenza

23 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria
Lo Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nei campi del primo inquadramento diagnostico (sia intra che extraospedaliero) e il primo trattamento delle urgenze mediche, chirurgiche e traumatologiche; pertanto lo specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato le competenze professionali e scientifiche nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle urgenze ed emergenze mediche, nonché della epidemiologia e della gestione dell'emergenza territoriale onde poter operare con piena autonomia, nel rispetto dei principi etici, nel sistema integrato dell’Emergenza-Urgenza.

24 Riassetto Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria
La classe della MEDICINA CLINICA GENERALE e’ integrata con la seguente tipologia: Medicina d’Emergenza-Urgenza (accesso per laureati specialisti in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) e ai laureati del vecchio ordinamento in Medicina e Chirurgia).

25 I profili di apprendimento della classe della MEDICINA CLINICA GENERALE sono i seguenti: . Lo Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nei campi del primo inquadramento diagnostico (sia intra che extraosp.) e il primo trattamento delle urgenze mediche, chirurgiche e traumatologiche; pertanto lo specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato le competenze professionali e scientifiche nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle urgenze ed emergenze mediche, nonché della epidemiologia e della gestione dell'emergenza territoriale onde poter operare con piena autonomia, nel rispetto dei principi etici, nel sistema integrato dell’Emergenza-Urgenza.

26 OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune): lo specializzando deve avere acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nel riconoscimento e nel trattamento, anche in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie nei seguenti ambiti: Allergologia e immunologia clinica: conoscenza delle malattie allergiche, delle immunodeficienze prevalenti, delle malattie autoimmuni; competenza nella diagnosi e trattamento delle allergie da farmaci, alimentari e respiratorie e delle malattie immunomediate. Cardiologia: conoscenza delle più diffuse malattie cardiovascolari, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nella valutazione dei pazienti con dolore toracico acuto, interpretazione delle alterazioni maggiori dell’elettrocardiogramma, diagnosi e trattamento dell’infarto miocardico acuto, diagnosi e trattamento delle aritmie minacciose, trattamento dell’arresto cardiaco, rianimazione cardiorespiratoria, trattamento dello shock, dell’asma cardiaco e dell’edema polmonare, trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare, trattamento dell’ipotermia.

27 Ematologia: conoscenza delle più diffuse malattie dell’apparato emopoietico, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento dell’anemia grave, della leucopenia grave, della trombocitopenia grave, nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni suscettibili di dare gravi emorragie. Endocrinologia: conoscenza delle più diffuse malattie endocrine, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento della chetoacidosi diabetica, dell’ipoglicemia, dell’ipercalcemia e degli altri disordini dell’equilibrio idro-elettrolitico. Farmacologia clinica: conoscenza della farmacologia clinica dei farmaci d’uso più comune, delle loro interazioni, degli effetti avversi e del rapporto costo/beneficio; competenza per la diagnosi e il trattamento degli avvelenamenti più comuni e del sovraddosaggio dei farmaci psicotropi. Gastroenterologia: conoscenza delle più diffuse malattie dell’apparato digerente, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento delle emorragie digestive, dell’insufficienza epatica e nella applicazione delle seguenti procedure: inserzione di sondino naso-gastrico, inserzione di tubo di Sengstaken o analoghi, paracentesi.

28 Malattie infettive: conoscenza delle più diffuse malattie infettive, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento delle sepsi, delle infezioni del SNC, della CID e nella applicazione delle seguenti procedure: emocolture, oftalmoscopia, rachicentesi, aspirazione di fluido sinoviale. Nefrologia: conoscenza delle più diffuse malattie dell’apparato urinario, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento dell’insufficienza renale acuta, delle infezioni delle vie urinarie. Oncologia medica: conoscenza delle più importanti iniziative di prevenzione primaria e diagnosi precoce; riconoscimento e trattamento dei principali effetti collaterali della terapia antitumorale; conoscenza dei principi di stadiazione di un tumore e della valutazione della efficacia del trattamento.

29 Pneumologia: conoscenza delle più diffuse malattie dell’apparato respiratorio, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nel trattamento; competenza specifica nel trattamento dell’asma acuto, dell’insufficienza respiratoria acuta, del pneumotorace, della riacutizzazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva, della pleurite (con toracentesi) e della polmonite. Psichiatria: conoscenza delle più diffuse malattie psichiatriche, capacità nella raccolta della storia clinica essenziale e nella decisione di attuare o meno un intervento terapeutico; competenza specifica nella valutazione delle emergenze ed urgenze psichiatriche e nel trattamento dei sintomi da sovradosaggio di droghe ed astinenza da alcool. Radiologia: conoscenza, indicazioni cliniche dei più comuni esami di diagnostica per immagini, interpretazione delle radiografie del torace dell’addome.

30 Le attività caratterizzanti elettive a scelta dello studente utili all’acquisizione di specifiche e avanzate conoscenze nell’ambito della tipologia sono principalmente nei seguenti ambiti professionali: Tossicologia. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze tossicologiche anche in relazione ai servizi ausiliari, inclusi i laboratori tossicologici e i centri anti veleni, nel trattamento specifico degli avvelenamenti; e nella messa in atto di specifiche modalità terapeutiche, quali l’uso di antidoti, l’emodialisi, l’ossigenoterapia iperbarica, le aferesi. Medicina delle catastrofi. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione all'interfaccia tra sistema sanitario e non sanitario nella risposta ai disastri, alla gestione dei media e per la risposta organizzativa al terrorismo. Lo specializzando potrà inoltre approfondire le problematiche relative alle manifestazioni di massa e per l’organizzazione dei soccorsi alle popolazioni colpite da catastrofi.

31 Traumatologia. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione al sistema di quality assurance (QA/QI); all'approfondimento delle metodiche di imaging disponibili per la valutazione del traumatizzato; per le considerazioni speciali nella valutazione e nel trattamento della gravida, di un bambino o di un anziano vittima di un trauma Terapia intensiva e sub intensiva. Lo specializzando potrà- ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione al monitoraggio del paziente ad elevata criticità, ulteriormente perfezionandosi nelle procedure e tecnologie per l'assistenza avanzata, approfondendo altresì i problemi organizzativi ed operativi . Telemedicina. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione alla capacità di gestire i grandi processi evolutivi ed applicativi della telemedicina sia in ambito extra che intraospedaliero;

32 Chirurgia. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione alla capacità di applicare tecniche di anestesia loco-regionale, di sutura anche estetica delle ferite e di bendaggio funzionale; Terapia Iperbarica. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione alla capacità di applicare tecniche di terapia iperbarica nei trattamenti d’urgenza; Area della ricerca. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione all'applicazione delle tecniche per analizzare i dati biomedici ed alla metodologia per la progettazione di uno studio; potrà perfezionare l'applicazione dei metodi statistici; perfezionare la metodologia per la preparazione di un lavoro scientifico; conoscere i metodi per l’individuazione delle fonti per il finanziamento della ricerca;

33 Area dell’organizzazione e del management
Area dell’organizzazione e del management. Lo specializzando potrà ulteriormente approfondire le proprie conoscenze anche in relazione: ai programmi di miglioramento della qualità e di gestione del rischio ed alla loro applicazione al funzionamento di un Dipartimento di Emergenza-Accettazione; alla funzione della Medicina d’Emergenza-Urgenza all’interno dell’istituzione ed alla sua relazione con altri dipartimenti; alla funzione delle agenzie di accreditamento ad alla loro relazione con la Medicina d’Emergenza-Urgenza.

34 MASTER

35 Master di II° livello in Medicina di Urgenza
Premessa del corso Il Master si propone di promuovere l’eccellenza della medicina di urgenza, compresa la gestione dei disastri, negli aspetti clinici, accademici, e organizzativi per migliorare le prestazioni erogate ai pazienti attraverso un’integrazione funzionale ed operativa di ogni struttura presente nel sistema dell’emergenza.

36 Master di II° livello in Medicina di Urgenza
Premessa del corso Il Medico d’Urgenza ha come compito principale quello di stabilizzare le condizioni del paziente, e di eliminare tutte quelle situazioni o condizioni che possano mettere in pericolo la vita del paziente stesso. Il Medico d’Urgenza deve selezionare, in tempi rapidi, i pazienti più gravi, raccogliere un’anamnesi accurata, e arrivare a formulare una diagnosi nel minor tempo possibile. Tutto ciò richiede una mente veloce, capacità decisionali, notevoli competenze mediche, sia di tipo culturale che pratiche, una buona manualità, notevoli capacità deduttive.

37 Master di II° livello in Medicina di Urgenza
I° Edizione Firenze: Iniziato A.A.2003/04 – Terminato A.A. 2006/2007 – 5 Medici Diplomati II° Edizione Firenze – Pisa – Siena: Iniziato A.A. 2005/06 – terminerà A.A. 2008/2009 – 25 Medici partecipanti III° Edizione Firenze – Pisa – Siena: Iniziato A.A. 2006/07 – terminerà nel A.A. 2009/10 – Medici partecipanti 18

38 Educazione Medica Continua Corso di Certificazione in Medicina di Urgenza

39 Educazione Medica Continua

40 ARTICOLO 33 (Aziende ospedaliero-universitarie)
IL MODELLO SANITARIO TOSCANO: Risultati ed Attese alla luce delle Nuove Normative La Legge Regionale n. 40 ARTICOLO 33 (Aziende ospedaliero-universitarie) 2. Le aziende ospedaliero-universitarie assicurano, relativamente alle attività specialistiche loro attribuite dagli strumenti della programmazione regionale: d) le attività di ricerca clinica e preclinica; e) le attività didattiche legate al sistema regionale della formazione sanitaria secondo la disciplina di cui al titolo IV, capo V;

41 La Facoltà medica punta oggi non solo e non tanto a trasmettere informazioni, bensì a condividere competenze, anche del tutto “nuove”, come quelle assistenziali-manageriali.

42 SOCIETA’ ITALIANA MEDICI MANAGER
Nasce nel 2006 per iniziativa di 40 soci fondatori provenienti da tutte le Regioni italiane Nasce in stretta collaborazione con la British Association of Medical Managers (BAMM)

43 Situazione attuale nel management sanitario
Ogni Regione se li forma come crede (se li forma) Grande eterogeneità Forte competizione tra i formatori Disorientamento tra i professionisti sanitari Ritardi nell’attuazione di una vera gestione manageriale

44 As a chain is only as strong as its weakest link,
so a system is only as robust as its weakest component.

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46 La mission Promuovere, sviluppare e consolidare il ruolo e la funzione manageriale nella professione medica Obiettivi Battersi per i migliori risultati nell’assistenza clinica Battersi per i processi che funzionano meglio per i pazienti e per il servizio Giocare un ruolo da protagonisti nelle analisi e nelle decisioni strategiche piuttosto che avere un ruolo da osservatori passivi

47 Skills Factory: Fit to Lead
Sviluppare gli standard per garantire la qualità del management medico

48 6 MACROAREE Migliorare la comunicazione: 4 standard
Gestire le persone: 6 standard Gestire e sviluppare l’organizzazione aziendale: 7 standard Gestire e sviluppare la propria capacità: 5 standard Allargare la propria visione: 3 standard Migliorare la qualità e la sicurezza: 7 standard

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56 Qualità della formazione
Una formazione clinico-assistenziale di qualità sia nel corso degli studi universitari sia successivamente (life-long learning) è essenziale per formare operatori aggiornati e, soprattutto, in grado di aggiornarsi permanentemente da soli.

57 Qualità della formazione
Le tappe del rinnovamento che deve nascere nel momento della prima formazione strutturata degli operatori sanitari dovrebbero essere: la consapevolezza, il decision making, la reale implementazione delle decisioni frutto delle evidenze cliniche e la correzione dei comportamenti inappropriati.

58 Qualità della formazione
Le tappe del rinnovamento che deve nascere nel momento della prima formazione strutturata degli operatori sanitari dovrebbero essere: la consapevolezza, il decision making, la reale implementazione delle decisioni frutto delle evidenze cliniche e la correzione dei comportamenti inappropriati.

59 VI Saper continuare a formarsi
Formazione (anni 2000) I Sapere: - Nozioni - Informazioni - Concetti II Sapere cosa, come e quando fare: - Utilizzo delle cognizioni a) Risposte cognitive semplici b) procedure, algoritmi c) Moduli d’intervento originali III Saper fare: - Abilità pragmatiche, tecniche IV Saper essere: - Abilità relazionali, comportamentali V Saper far fare: - All’ammalato/al cittadino (prevenzione) - Agli altri attori della Sanità VI Saper continuare a formarsi


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