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Problematiche legate alla presenza di una malattia cronica che richiede terapia dietetica Aumento della sopravvivenza e maggiore presenza nella realtà.

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Presentazione sul tema: "Problematiche legate alla presenza di una malattia cronica che richiede terapia dietetica Aumento della sopravvivenza e maggiore presenza nella realtà."— Transcript della presentazione:

1 Problematiche legate alla presenza di una malattia cronica che richiede terapia dietetica
Aumento della sopravvivenza e maggiore presenza nella realtà scolastica di bambini affetti Orario scolastico prolungato (pranzo a scuola) Educazione/informazione del personale scolastico per aiutare il bambino a vivere la malattia nell' ambito sociale Elevata incidenza di problemi psicologici, legati alla malattia in sé ma anche ai correlati emotivi che la malattia evoca (senso di isolamento, inadeguatezza e frustrazione) soprattutto quando il bambino si sente limitato nell’ alimentazione

2 MALATTIE CRONICHE DELL’ INFANZIA
Stime di incidenza indicano una tendenza alla stabilità Sopravvivenza aumentata per molte malattie croniche (cardiopatie congenite, insufficienza renale cronica, fibrosi cistica, leucemia)

3 Principali malattie croniche in età pediatrica
asma bronchiale difetti visivi o uditivi cardiopatia congenita convulsioni paralisi cerebrale distrofia muscolare ritardo mentale S. di Down diabete mellito artrite reumatoide fibrosi cistica emofilia fenilchetonuria leucemia insufficienza renale cronica

4 DI FRONTE AD UN BAMBINO CON MALATTIA CRONICA
qual è la gravità della malattia, quali le complicanze?  quali sono gli effetti fisici (crescita, pubertà, perdita di capelli)  come ha influenzato la malattia la vita in famiglia, a scuola, con i coetanei  come ha reagito il bambino alla malattia  quale impatto ha avuto la malattia sui familiari (aumentate spese mediche, diminuite attività sociali, decisione di non avere altri figli)  come ha reagito la famiglia a questo carico (depressione, lavoro dei genitori)

5 Effetti della malattia sulle attivita' quotidiane
alimentazione quantità e frequenza dei pasti nel diabete, diete speciali (celiachia, fenilchetonuria) Sonno ipoglicemia notturna nel diabete, difficoltà respiratoria nell' asmatico o fibrosi cistica controllo sfinteri enuresi nel diabete, encopresi nella colite ulcerosa, spina bifida vestirsi/svestirsi distrofia muscolare, spina bifida attività motorie riduzione in caso di asma, cardiopatie, malattie neuromuscolari, diabete attività scolastiche assenze legate alla malattia, sonnolenza dovuta a farmaci (anti-epilettici)

6 Sviluppo del bambino con malattia cronica
La malattia cronica ha implicazioni in ogni stadio di sviluppo, potendo impedire la progressione o aumentare la difficoltà nel passaggio da uno stadio di sviluppo a quello successivo MALATTIA CRONICA impedisce interazione modifica l’ ambiente del bambino con l’ ambiente (genitori, coetanei, scuola) fisico e sociale

7 la scuola e i coetanei La scuola è l' ambiente in cui il bambino impara gran parte delle regole nei rapporti interpersonali e sociali necessari per la vita. Il bambino con malattia cronica spesso trova nella scuola l' unica o la maggiore opportunità sociale o di ricreazione, che non dovrebbe essere trascurata. Spesso, anche nell' ambito scolastico, viene escluso da molte attività a causa di frequenti episodi di malattia, restrizioni, reazioni di genitori e coetanei.

8 la scuola e i coetanei Il miglioramento delle terapie e della tecnologia ha portato ad una più prolungata sopravvivenza e ad una migliore qualità di vita in bambini affetti da alcune malattie gravi (leucemia, fibrosi cistica, cardiopatia) ma anche alla possibilità di dover attuare degli interventi proprio nell' ambito scolastico (asma, diabete, epilessia). E' necessaria un' appropriata educazione ed informazione del personale scolastico allo scopo di aiutare il bambino a vivere la sua malattia nell' ambito sociale, a non negargli i necessari servizi, ma allo stesso tempo e a non avere verso il bambino atteggiamenti iperprotettivi inadeguati.

9 Domande sollevate dagli insegnanti
il bambino presenta una condizione che richiede una particolare restrizione fisica? Può partecipare a tutte le attività di educazione fisica? Ci sono particolari esercizi non indicati?   il bambino assume dei farmaci? Ha variato recentemente il dosaggio? Può il farmaco influenzare il comportamento? qual è il decorso della malattia? Qual è la prognosi a lungo termine?   vi è necessità di accorciare o modificare l' orario scolastico? Ha bisogno di periodi di riposo?

10 La maggior parte dei bambini con malattia cronica ha una normale intelligenza, ma una malattia cronica o una disabilità fisica possono creare speciali problemi causa di insuccesso scolastico legati alla malattia diminuita attenzione assenze scolastiche facile stancabilità crisi di dolore effetti dei farmaci (agitazione, irritabilità, sonnolenza) legati ai correlati emotivi genitori   docenti coetanei

11 Domande sollevate dagli insegnanti
il bambino richiede una dieta particolare?   esistono particolari condizioni di emergenza che la scuola deve conoscere e saper fronteggiare? il bambino necessita di un particolare equipaggiamento ? (sedia a rotelle, tutori)   ha bisogno di assistenza nella toilette? che nozioni ha il bambino della sua malattia? necessita di ulteriori spiegazioni o rinforzi?

12 Genitori riluttanti a collaborare con i docenti per precedenti esperienze negative paura di discriminazione o senso di pietà verso il bambino malato

13 Docenti Tendono a fare delle personali valutazioni, con approcci spesso sbagliati La conformazione gracile del bambino o la bassa statura possono portare l' insegnante a considerarlo più piccolo Difficile distinguere se un particolare comportamento sia l' effetto della malattia cronica, stress o ansia o indipendente da essa Possono adottare trattamenti preferenziali, spesso avallati o richiesti dai genitori.

14 compagni funzione importantissima (accettazione e interazione)
una delle caratteristiche dei bambini, soprattutto in epoca peripuberale (10-12 anni), è il bisogno di conformità il bambino che presenta un' individualità, come quello affetto da malattia cronica, non è facilmente accettato dal gruppo I coetanei, reagiscono alla diversità con imbarazzo e disagio. Spesso temono che il contatto col bambino malato possa trasmettere loro la malattia, nascondendo tale timore sotto una maschera di ostilità

15 compagni aspetto fisico (bassa statura, malformazioni) uso di farmaci
diete particolari restrizioni fisiche bisogno di andare spesso in bagno L' approvazione dei coetanei è fondamentale per aiutare il bambino malato ad uscire fuori dall' ambito familiare e investire le sue energie affettive verso un ambiente di bambini di pari età

16 Bambini affetti vanno aiutati ad elaborare tutta la loro ansia, paura, rabbia, ed ad esprimere questi sentimenti senza timore necessitano di un' accurata informazione sulla malattia e le sue implicazioni sociali, ma spesso i genitori sono incapaci e riluttanti a discutere della malattia con i bambini. La conoscenza, riducendo l' incertezza, riduce l' ansia Senza un' adeguata informazione, i bambini danno libero sfogo alla fantasia e immaginazione, costruendo concetti che sono più dannosi e disturbanti della realtà stessa Devono essere aiutati a far emergere le loro capacità, che li possano rendere graditi e accettati dal gruppo.

17  se il bambino non può emergere in attività fisiche, ci sono altre attività in cui può esprimersi, come canto, musica, pittura, umorismo o divenendo esperto di storia dello sport, tipo di musica o programmi televisivi. Tra i anni il centro della vita sociale del bambino tende a spostarsi dal gruppo al migliore amico. Può essere molto rassicurante confidare in un amico, discutere apertamente della malattia, ed essere accettato E’ un' esperienza importante, la prima, vera esperienza di attaccamento fuori dalla famiglia Condivisione di sentimenti e esperienze aiuta a diminuire il senso di unicità ed inadeguatezza, e contribuisce allo sviluppo di rapporti empatici

18 Principali malattie croniche che richiedono un intervento alimentare.
Diabete mellito Malattia celiaca Allergie alimentari Ipercolesterolemia familiare Malattie rare (fenilchetonuria, galattosemia, intolleranza ereditaria fruttosio)

19 DIABETE MELLITO TIPO 1 il più comune disordine endocrino-metabolico
dell’infanzia e dell’adolescenza importanti conseguenze sullo sviluppo fisico ed emotivo necessità assoluta d’insulina frequenti controlli glicemici costante attenzione all’apporto alimentare

20 DIABETE TIPO 1 lesione auto-immunitaria, IRREVERSIBILE delle cellule beta del pancreas, che producono INSULINA PREVALENZA circa 2 /1000  (In una scuola elementare o media inferiore di normale numerosità è possibile incontrare almeno un caso). età più colpita: 5-8 anni e pubertà

21 ESOCRINO produce enzimi importanti per la digestione
ENDOCRINO organizzato in isole (Langerhans) Cellule alfa: glucagone Cellule beta: insulina Cellule delta: somatostatina

22 DIABETE MELLITO ETA’ TIPICA Tipo 1 (insulino-privo)
 Classificazione    Tipo 1 (insulino-privo) Tipo 2 insulino-resistente insulino-privo ETA’ TIPICA Tipo 1 bambini ed adolescenti Tipo 2 adulti, fattore di rischio: obesità Glicemia a digiuno > 126 mg/dl (+ sintomi) Oppure glicemia > 200 mg/dl dopo carico di glucosio

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24 SINTOMI DI IPERGLICEMIA
FAME, SETE POLIURIA, ENURESI DIMAGRIMENTO STANCHEZZA ALITO ACETONEMICO COMA

25 TERAPIA SCOPI Insulina Alimentazione Esercizio fisico
buon controllo metabolico prevenzione delle complicanze inserimento sociale e realizzazione personale

26 INSULINA Le iniezioni di insulina dovrebbero imitare il modo in cui in condizioni normali l' organismo produce questo ormone. Il bambino diabetico ha in genere bisogno di 3-4 somministrazioni giornaliere di insulina. Queste somministrazioni vanno fatte prima dei pasti principali (colazione, pranzo, cena), mediante sirighe o penne. La quantità di insulina ed il tipo di somministrazione sono decisi in base all' andamento delle glicemie. Infatti i bambini diabetici praticano a casa controlli giornalieri di glicemia, mediante dei reflettometri, strumenti che forniscono immediatamente il valore della glicemia.

27 DIETA L' alimentazione di un bambino diabetico non differisce da quella di un coetaneo che si alimenti in modo sano ed equilibrato. La dieta si basa sull’ assunzione di una quantità di calorie normale per l' età, con una distribuzione equilibrata tra i vari componenti (zuccheri, proteine, grassi) Il bambino oltre ai tre pasti pricipali può avere bisogno di alcuni spuntini (in genere a metà mattina o a metà pomeriggio) in base all' andamento del suo controllo glicemico e ai picchi dell’ insulina. I dolcificanti chimici non sono necessari.

28 ATTIVITA’ FISICA Condiziona l' andamento del controllo glicemico
Rafforza il carattere e aiuta a raggiungere un migliore equilibrio psico-fisico Permette di ridurre le dosi giornaliere di insulina Va programmata nella giornata, preferibilmente in periodi di buon controllo glicemico Sconsigliati sport pericolosi (pugilato, motocross, alpinismo, sport subacquei, lotta libera, paracadutismo) Necessità di assumere zuccheri durante o alla fine dell' attività

29 Il lavoro muscolare consuma glucosio
Glicogeno muscolare (400 gr adulto) Glucosio plasmatico Acidi grassi

30 Effetti dell’ esercizio fisico
Aumenta l’ assorbimento di insulina dal sito di iniezione Aumenta il consumo di glucosio senza aumentare la necessità di insulina MA L’ INSULINA DEVE ESSERE COMUNQUE PRESENTE IN CIRCOLO ATTENZIONE L’ ESERCIZIO FISICO NON PUO’ SOSTITUIRSI ALL’ INSULINA

31 Come pianificare l’ esercizio fisico?
Pianifica l’ esercizio preferibilmente 1-2 ore dalla somministrazione di insulina e dal pasto Se glicemia è < 100 mg/dL, assumi dei CHO extra (1/2-1 banana) Se glicemia > mg/dL, inietta un supplemento extra di insulina e aspetta che la glicemia sia scesa prima di praticare movimento (2-3 ore!) Se ci sono chetoni NON praticare l’ esercizio

32 Prevenire l’ ipoglicemia dopo l’ esercizio fisico
Assumere altri CHO se l’ esercizio dura più di 30 min (10-20 gr di glucosio pari a ½-1 banana) per ogni 30 min di esercizio fisico dopo i primi 30 min Dosare i chetoni nelle urine (seconde urine) Se positivi in assenza di glicosuria, indicano che il supplemento di CHO è stato insufficiente Diminuire le dosi di insulina nelle ore successive (prima di cena, bed time), in quanto sono utilizzati tutti i depositi di glicogeno Qualunque accorgimento va sempre PERSONALIZZATO, dopo aver sperimentato quale funziona meglio

33 I benefici dell’esercizio fisico nel diabete
Controllo del peso Diminuito rischio cardiaco Migliorato utilizzo del glucosio Aumentata socializzazione Aumento dell’ autostima

34 Esercizio fisico Tutti i pazienti con DM1, purchè in buon compenso
metabolico, dovrebbero avere l’ opportunità di praticare un’ attività sportiva, in linea con i propri desideri e attitudini. Per consentire una sana e proficua partecipazione all’ attività fisica gli operatori sanitari dovrebbero assicurare il massimo sforzo per adattare la terapia insulinica e dietetica all’ esercizio fisico

35 IPOGLICEMIA diminuzione della glicemia al di sotto di 50 mg/dl. Cause: dose eccessiva di insulina salto, riduzione o ritardo di un pasto eccessiva attività fisica

36 SINTOMI IPOGLICEMIA Lieve tremore, sudorazione, fame
aumento della freq. cardiaca moderata confusione, debolezza difficoltà di concentrazione, irritabilità reazioni lente, visione confusa o doppia Sonnolenza, apatia, affaticamento Grave perdita di coscienza, convulsioni, coma

37 Intervento  zucchero pronto per bocca (3-4 zollette, mezzo bicchiere di succo di frutta, 200 cc di Coca Cola) se vomito o perdita di coscienza dare glucagone (intramuscolo o sottocute) ed eventualmente chiamare il 118.

38 SI RACCOMANDA DI DOSARE LA GLICEMIA
NON FIDARSI DELLA PROPRIA PERCEZIONE SOGGETTIVA DELL’ IPOGLICEMIA

39 Equivalenze del glucosio 10 gr corrispondono a
2 zollette di zucchero 2 cucchiaini (caffè) di miele 100 ml soft drinks o 150 ml Gatorade 70 ml succo di frutta (mezza bottiglia 125 ml) Frutta (130 gr pesca/arancia;100 gr mela/pera 80 gr banana/uva) 200 cc latte o 125 cc yogurt 20 grammi cioccolata

40 Quanto velocemente “lavora” lo zucchero?
Bevande zuccherate Glucosio liquido Zollette di zucchero Miele Succo di frutta Latte Gelato Barretta cioccolata 10-15 min 60-90 min

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43 Malattia celiaca intolleranza permanente al glutine, contenuto nel frumento, orzo, segale e avena. Prevalenza 1:1000, forma silente in circa 1:150/200. Molti sono i casi familiari (predisposizione genetica). Dovuta a danno intestinale per una patologica risposta del sistema immunitario al glutine.

44 Forma classica (bambini < 2 anni di età): sintomi gastro-intestinali, diarrea cronica, arresto di crescita ponderale, anoressia, vomito. Forme atipiche (bambini più grandi e adulti): anemia da carenza di ferro, bassa statura, ritardo puberale, disturbi del comportamento, depressione, epatite, artrite. Diagnosi: positività per anticorpi anti-glutine e di autoanticorpi (anti-endomisio, anti-transglutaminasi). Conferma con biopsia intestinale.

45 Terapia dietetica dieta scrupolosamente priva delle farine contenenti glutine, quindi di tutti gli alimenti a base di frumento, orzo, avena e segale per tutta la vita. Esclusi i prodotti contenenti farina, amido di grano, malto. Consentiti: riso, mais (polenta), patate, legumi, verdure. Possono essere consumati pasta, pane, biscotti a base di farine senza glutine. Nessuna restrizione per quanto riguarda carni, pesci, uova, formaggi, verdura e frutta.

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47 In una refezione scolastica il bambino celiaco dovrebbe ricevere primi piatti costituiti da cereali non contenenti glutine, evitare pesce o carne impanati con farine non consentite, wurstel, dolci, creme, budini, cioccolata contenenti amido di grano, gelati avvolti da cialda, biscotto o pan di spagna.

48 Dislipidemie Aumento patologico dei livelli di colesterolo e/o trigliceridi. I casi che più frequentemente riguardano l’ età pediatrica sono le ipercolesterolemie su base ereditaria, spesso associate ad obesità e alimentazione scorretta. Rappresentano patologie ad alto rischio di malattia cardiovascolare precoce (infarto del miocardio, angina pectoris, ischemia cerebrale o ictus, vasulopatie periferiche).

49 FUNZIONI DEI GRASSI SAZIETA’ FUNZIONI BIOCHIMICHE (TRASPORTO DI ACIDI GRASSI E VITAMINE, SINTESI DI ORMONI) SUPPORTO STRUTTURALE SUPPORT ENERGETICO (TRANNE GLOBULI ROSSI E CERVELLO)

50 Monoinsaturi Oli vegetali (oliva), pesce
Poli-insaturi pesce e semi (grano, soia e girasole). acido linoleico (Omega 3) e linolenico (Omega 6) ESSENZIALI Importanti per la regolazione del metabolismo del colesterolo, per la funzione delle membrane cellulari, la crescita dei nervi e dei vasi e la sintesi di alcuni ormoni. Saturi carni, latticini, olio (cocco e palma) Il fegato utilizza questi grassi per produrre colesterolo. Più grassi saturi sono nella dieta, più colesterolo sarà prodotto Grassi idrogenati margarina Sono grassi insaturi che vengono saturati con idrogeno (processo industriale). Hanno lo stesso effetto dannoso degli acidi grassi saturi

51 Contenuto di acidi grassi saturi in alcuni alimenti
burro = 62% grasso di manzo = 50% grasso di pollo = 30%

52 IPERLIPIDEMIA – Il colesterolo è un grasso di vitale importanza: contribuisce alla formazione delle membrane cellulari ed è precursore di ormoni. FEGATO grammo ALIMENTI ,5 grammi Nel sangue il colesterolo è trasportato insieme con i trigliceridi dalle lipoproteine, sintetizzate dal fegato. Lipoproteina a bassa densità (LDL): trasporta il 60-80% del colesterolo corporeo ai tessuti la quantità eccessiva viene depositata a livello della parete vascolare (placche aterosclerotiche). Lipoproteina ad alta densità (HDL), porta il colesterolo al fegato (catabolismo ed escrezione).

53 fegato dieta colesterolo trasportato da HDL LDL portano il colesterolo al fegato qui è escreto nella bile portano il colesterolo ai tessuti l’ eccesso si accumula (vasi)

54 Aterosclerosi MALATTIA DELLE MEDIE E GRANDI ARTERIE
DEPOSITO DI PLACCHE DI LIPIDI E COLESTEROLO NELL’ INTIMA DELLA PARETE ARTERIOSA IL PROCESSO ATEROGENO INIZIA NELL’INFANZIA: INIZIALMENTE E’ UN PROCESSO REVERSIBILE E INNOCUO, SUCCESSIVAMENTE (DOPO LA PUBERTA’) LA PLACCA SI PUO’ ISPESSIRE E DIVENIRE SUSCETTIBILE DI ROTTURA (TROMBOSI) IN DETERMINATI SITI ANATOMICI

55 La malattia aterosclerotica è responsabile del 50% delle morti nei paesi industrializzati
Altri problemi: gangrena, aneurisma aorta addominale, ictus

56 Placca aterosclerotica
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI Placca aterosclerotica

57 la placca aterosclerotica riducendo il lume delle coronarie, riduce l’afflusso di sangue ossigenato ad alcune zone del cuore (ischemia)

58 L’angina pectoris è la più comune manifestazione della cardiopatia ischemica:
dolore al centro del petto, tipo peso, costrizione irradiato alle spalle e alle braccia; in alcuni casi può insorgere e/o irradiarsi posteriormente, alla gola, o allo stomaco. Può insorgere sia a riposo che dopo sforzo lieve o intenso; la durata è di pochi minuti, e la regressione è spontanea. L’ ECG è utilizzato per la diagnosi.

59 angioplastica

60 livelli di colesterolo ideali tra 160 e 180 mg/ dL
livelli di rischio : colesterolo superiore a 240 mg/ dL LDL superiore a 160 mg/ dL HDL inferiore a 35 mg/ dL

61 Terapia dietetica Promozione di abitudini alimentari corrette, rivolte alla qualità più che alla quantità dei nutrienti. Dieta varia e gustosa, ricca di fibre. Saranno privilegiati cereali, legumi, verdura, frutta e pesce, mentre saranno assunti con moderazione carni magre, prosciutto crudo o bresaola, uova, latte o yogurth parzialmente scremato. L' olio extravergine di oliva e gli oli vegetali dietetici o vitaminizzati vanno raccomandati tra i condimenti perchè particolarmente ricchi di antiossidanti (vitamina E e fenoli), mentre sono assolutamente sconsigliati grassi di origine animale (burro, lardo, strutto) e margarine vegetali.

62 Allergie alimentari Incidenza in aumento (maggiore varietà di cibi, esposizione ad essi in epoca più precoce). I cibi più frequentemente coinvolti sono: latte e derivati, uova, pesci, crostacei, noci, mandorle, arachidi, cereali, pomodoro. Spesso le allergie hanno un carattere transitorio, tendendo alla risoluzione spontanea. Ciò è particolarmente vero per l' allergia alle proteine del latte: meno del 5% dei lattanti continuerà ad avere problemi a 5 anni, contro il 20% dei bambini allergici all' uovo e il 60% di quelli allergici alle arachidi.

63 SINTOMI diarrea, vomito, coliche addominali, sangue nelle feci disturbi respiratori (rinite, asma) o cutanei (orticaria, edema labiale, dermatite) emicrania, disturbi del sonno, iperattività shock anafilattico (manifestazione più grave e potenzialmente letale, fortunatamente rara) I disturbi a lungo termine sono diarrea cronica e arresto di crescita. Terapia Eliminazione dell' alimento responsabile dalla dieta.

64 ORTICARIA Manifestazione di natura allergica
prurito e eruzioni cutanee rosse (pomfi), sollevate, dai margini circolari o irregolari su qualunque parte del corpo. Sedi preferite: tronco, volto, estremità e radice arti (glutei) e punti di pressione (elastici, calze, cintura) Durata: pochi secondi o ore, tendono a comparire e scomparire senza lasciare traccia forme acute (< 6 sett) e croniche (> 6 settimane) o ricorrenti

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66 Quanto dura ? Comparsa rapida (secondi o minuti)
Durata tra 20/30 minuti ad alcune ore (< ore) Possono scomparire e ricomparire in altre sedi. Eruzione ad ondate successive Regredisce senza lasciare traccia

67 Che cosa è l’ angioedema ?
Tumefazione con cute indenne o leggemente eritematosa Sedi: mani e piedi, palpebre, mucose (labbra e lingua), genitali, vie aeree sup (glottide) Lesioni non pruriginose, talvolta tensione o bruciore Insorge e scompare rapidamente

68 Angioedema interessamento dei tessuti profondi (vie respiratorie, o gastrointestinali) si manifesta con tumefazione del labbro e della lingua. Durata 1-30 minuti.

69 Reazione di ipersensibilità dovuta al rilascio di istamina da parte dei mastociti stimolati dalla reazione antigene anticorpo. L’ istamina causa vasodilatazione, tumefazione, prurito, dolore e rash.

70 Principali cause Sostanze ingerite (alimenti, farmaci, additivi)
Idiopatica (forme croniche) Congenita Autoimmune, secondaria (tumori, endocrinopatie) Punture di insetto, morsi di serpente Fattori fisici (caldo, freddo, luce, acquagenica, esercizio fisico, stimoli meccanici) Da contatto (piante, animali, cosmetici, farmaci topici, detersivi, alimenti, chimici, lattice) Inalanti (pollini, muffe, acari, forfore di animali, piume) Farmaci (aspirina, naprossene, antibiotici) Agenti infettivi (virus, batteri, miceti, parassiti) Sostanze ingerite (alimenti, farmaci, additivi)

71 Alimenti che possono causare o favorire l’ orticaria
Fragole, lamponi, kiwi, agrumi, pesche Crostacei, molluschi, pesce fresco o conservato Fave, piselli, lenticchie, ceci, fagioli, pomodori, cavoli Arachidi, noci, nocciole, mandorle Formaggi fermentati, yogurt Alcol, caffè, cioccolato Ricchi di sostanze istamino-liberatrici Formaggi stagionati Aringhe, tonno, caviale Bevande fermentate (vino, birra) Spinaci, pomodori, patate, cavoli Insaccati Fave, fichi, avocado Estratto di lievito cioccolato Ricchi di tiramina (favorisce il rilascio di istamina) Acciughe, aringhe, sardine, tonno, salmone, crostacei, molluschi, bottarga Spinaci, pomodori, Salse, Crauti Insaccati, cibi in scatola, fegato di maiale Ricchi di istamina

72 Alimenti più frequenti causa di allergia (prick test)
Arachide 93 % Pomodoro 37 % Pesce 31 % Albume 26 % Latte vaccino 26 % nei primi 2 anni di vita latte vaccino e uovo, nelle età successive arachidi, pesce, crostacei, frutta, verdura e legumi

73 Orticaria fisica Freddo: aria fredda, immersione in acqua fredda, raffreddamento cutaneo col sudore. Pericolo di annegamento se si nuota in acqua fredda per il rischio di ipotensione. Caldo: contatto con oggetti o cibi caldi Aquagenica: contatto con acqua Solare: esposizione alla luce solare Vibrazione: Martello pneumatico Ritardata pressione: parecchie ore dopo aver portato borse pesanti, o posizione seduta su superficie rigida Dermografismo: pomfi compaiono quando la cute e strofinata o irritate da vestiti stretti (1/600 people) Colinergica: sudorazione, esercizio fisico, stress, sauna, alcol, cibi ricchi di spezie.

74 orticaria colinergica

75

76 ANAFILASSI Difficoltà respiratoria, Cianosi Arresto respiratorio
Riduzione FC, ipotensione Confusione mentale, sensazione di morte imminente Collasso Perdita di coscienza

77 Non aspettare i sintomi gravi Terapia salva-vita
Somministrare adrenalina autoiniettabile per via intramuscolo (zona antero-laterale della coscia) Chiamare il 118

78 Anafilassi indotta da sforzo fisico
Rara Orticaria/angioedema Prurito Broncospasmo Collasso Anafilassi da sforzo fisico cibo dipendente I sintomi compaiono solo se lo sforzo fisico è preceduto da assunzione di cibo (forma non specifica) o di alimenti ben precisi verso i quali il soggetto è sensibilizzato (forma specifica)

79 Terapia dell’ orticaria
Evitare i fattori scatenanti Evitare il contatto con indumenti di lana, seta, fibre sintetiche o troppo stretti, le variazioni di temperatura, l’ esercizio fisico in cui la sudorazione è ostacolata, stress emotivi. Nelle allergie alimentari accertate eliminare l’ alimento Nelle forme non alimentari limitare gli alimenti istamino liberatori e additivi (cibi in scatola, dolci confezionati, bibite)

80 TERAPIA Farmaci: anti-istaminici adrenalina cortisone

81 Asma Malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie

82 Iperreattività delle vie
respiratorie

83 Sintomi Affanno Sibilo Tosse Senso di oppressione al torace Ansia
Difficoltà nel parlare

84 Fattori che provocano l’asma
ALLERGICI Inalanti (es. polvere di casa, pollini, erbe, peli e forfora di animali, muffe) Alimenti (es. latte, pesce, uova, alcuni frutti) NON ALLERGICI Infezioni respiratorie Esercizio fisico Sostanze irritanti e variazioni meteorologiche Farmaci Fattori emozionali

85 Scopi del trattamento Controllo dei sintomi
Regolare partecipazione alle normali attività giornaliere (scuola, sport) Sonno normale Evitare attacchi asmatici acuti Mantenere della norma i test di funzionalità polmonare Crescita normale

86 Farmaci Sintomatici (broncodilatatori) beta-adrenergici Teofillinici
Anticolinergici Preventivi (antinfiammatori) Steroidi (cortisonici) Non steroidi Cromoglicato Nedocromil Chetotifene antileukotrieni

87 Controllo ambientale Evitare l’esposizione agli irritanti
Limitare il contatto con gli allergeni

88 Le domande più comuni dei genitori
Fino a quando durerà l’asma? Quali conseguenze può avere l’asma? Il bambino può praticare sport? Come comportarsi con la scuola? E’ utile il cambiamento di clima? Ci saranno limitazioni per le attività future?

89 Asma da sforzo Condizione caratterizzata da insorgenza di sintomi di asma con l’ esercizio fisico (durante/dopo), alleviati dal trattamento per l’asma. Tutte le età. Sport agonistico e non. 10-15% degli atleti olimpici- con appropriata terapia si può competere a livelli d’elite! dldldldde

90 Sintomi Sensazione di oppressione al torace Wheezing
Tosse – può essere l’unico sintomo Affanno Esordio durante/dopo esercizio Alleviati da broncodilatatori

91 Fattori determinanti la severità di EIA
1.Intensità e durata dell’esercizio Sports con attività vigorosa richiedenti >80% del consumo max O2 per >6min più probabilmente causano EIA. L’ intensità determina la frequenza respiratoria La durata determina quanto a lungo è mantenuta la frequenza respiratoria

92 Fattori determinanti la severità di EIA
2.Acqua contenuta nell’aria inspirata Il più importante determinante della severità di EIA Relativo alle modifiche osmolari nelle vie respiratorie Aria fredda = meno acqua = peggioramento Può influenzare la scelta dello sport – il nuoto induce meno l’ EIA

93 Riscaldamento Chiare evidenze che - 20 min di esercizio submassimale
5-7 sprints x 30 sec ogni 2-3min circa 30 min prima dell’esercizio sono efficaci nel prevenire EIA

94 Sports asmogeni Per iperventilazione: Ciclismo Football Basket Rugby
Corsa su lunga distanza Per clima freddo secco: Hockey su ghiaccio Pattinaggio su ghiaccio Sci di fondo

95 Sports meno asmogeni tennis pallamano ginnastica golf karate
Lotta libera box corsa nuoto diving Baseball


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