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PROGETTO EDEN ”; in collaborazione con l’ITC “A. Zanon” per la prevenzione Azienda per i servizi sanitari 4 “Medio Friuli delle dipendenze. Nozioni.

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1 PROGETTO EDEN ”; in collaborazione con l’ITC “A. Zanon” per la prevenzione Azienda per i servizi sanitari 4 “Medio Friuli delle dipendenze. Nozioni base sul sistema nervoso introduzione struttura del sistema nervoso neurone e sinapsi la trasmissione dell’impulso nervoso ormoni, droghe, doping il lavoro utilizzando Internet I.T.C. Zanon 2 BE A.S. 2002/2003

2 Allegato all’unità didattica n°10=le sofferenze e le patologie più significative degli organismi viventi uomo, animali e piante; prevenzione e rimedi; tossicomanie e fipendenze; farmaci. PREREQUISITI:conoscere la struttura del sistema nervoso centrale, periferico e i meccanismi della trasmissione dell’impulso nervoso. OBIETTIVI:prevenzione all’uso e abuso di droghe e psicofarmaci. FINALITÀ:mantenimento dello stato di salute psico-fisica e sociale.

3 Introduzione Quello nervoso è il sistema di organi, presenti in un organismo, programmato per essere responsabile dei compiti di: monitoraggio dell’ambiente esterno ed interno al corpo fisico dell’individuo, con la raccolta o prelievo delle informazioni; controllo integrazione ed elaborazione dei dati sensoriali di INPUT cioè di ingresso dai vari altri organi; coordinamento e regolazione delle risposte di OUTPUT volontarie e involontarie da dare ai vari sistemi e apparati, presenti e sparsi nel corpo dell’individuo. Il sistema nervoso può essere considerato il ”sistema dei sistemi” in quanto si avvale della compartecipazione di altri apparati e/o sistemi endocrino-ormonale, immunitario, cardio-circolatorio, digerente, locomotorio, respiratorio, epiteliale; tutti oggetti di controllo e coordinati nelle loro funzioni. Il cervello infatti, sede dell’ESSERE e massima espressione del sistema nervoso, soggetto non oggetto, è l’unica entità a non essere controllata, pur potendo subire condizionamenti di varia natura. Solo così l’individuo può essere e vivere in una condizione di relazione ed equilibrio più o meno stabile con se stesso, con gli altri e il mondo fisico che gli sta intorno. L’abilità essenziale che distingue viventi dagli altri esseri inanimati è quella di reagire agli stimoli dell’ambiente e adattarsi alle variabili, ovvero poter cambiare o diversificare le risposte a nuove domande, nell’esigenza di dover sopravvivere. In larga misura gli esseri umani e la maggior parte dei vertebrati fanno tutto questo attraverso l’integrazione degli straordinari meccanismi di tre sistemi: quello nervoso con la sua abilità di rispondere quasi istantaneamente a segnali esterni ed a esigenze interne; quello endocrino che consente di mantenere nel tempo una condizione fisica il più possibile stazionaria modulandola al variare cronologico e ambientale; quello immunitario che permette di affrontare i microscopici invasori che quotidianamente attaccano gli organismi.

4 La struttura del sistema nervoso
Proviamo a capire come funziona il sistema nervoso nella sua azione di monitoraggio, controllo e coordinamento armonico e sincronizzato dei diversi apparati del corpo nel tentativo di risposta a un problema, attraverso un semplice esempio. I muscoli della gamba hanno bisogno di un rifornimento di energia, per poter espletare la loro funzione meccanica di movimento, e quindi di glucosio C6H12O6 e di ossigeno O2 diversificato dall'attività che stiamo compiendo. Per rispondere esattamente alle domande dei muscoli la ventilazione polmonare deve farsi più o meno rapida e profonda per procurare la giusta quantità di O2 al sangue così il battito cardiaco deve farsi più o meno frequente per far portare con il sangue l’O2 e il C6H12O6 al ritmo giusto. Il sistema nervoso, dopo aver rilevato (monitorato) i cambiamenti di O2 e CO2 nel sangue, invia impulsi nervosi ai muscoli intercostali, al diaframma e al cuore. I rifornimenti supplementari di glucosio vengono dal fegato dove subito un’adeguata quantità di glicogeno viene convertito in glucosio fatto rilasciare nella corrente sanguigna, raggiungendo quindi il muscolo dove esso libera energia CO2 e H2O in ogni cellula (respirazione cellulare) con l’intervento dell’ossigeno. Viene così data la risposta giusta a un preciso problema che si era proposto: quello di far giungere carburante e comburente alla cellula muscolare richiedente. La conversione del glicogeno in glucosio viene stimolata, tra l’altro, da una molecola chiamata ADRENALINA: un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, organi cioè del sistema endocrino. Qui di seguito è spiegata la funzione di raccolta dati, coordinamento e controllo del sistema nervoso che viene svolta attraverso la trasmissione di impulsi nervosi.

5 Neurone e sinapsi Tutte queste funzioni sono attivate dai neuroni: le cellule nervose del sistema, assistite da particolari altre dette CELLULE DI NEVROGLIA, molto più piccole e più numerose rispettando un rapporto di 1:10, con compiti di sostegno metabolico e meccanico. Ogni neurone è caratterizzato da: un corpo cellulare provvisto di un nucleo come tutte le cellule molti dendriti ramificazioni che partono dalla superficie del corpo un assone o neurite fibra nervosa molto lunga, avvolta da una guaina di mielina: spessa sostanza chimica isolante stratificata che si interrompe solo in alcuni punti in corrispondenza dei nodi di Ranvier in cui la mielina è assente e che rende più veloce la trasmissione dell’impulso nervoso. Ogni internodo è formato da avvolgimenti sull’assone di una particolare cellula di novroglia chiamata cellula di Schwann. Esistono infatti tre tipi di neuroni: neuroni motori trasportano impulsi di risposta dal sistema nervoso centrale ai muscoli e ghiandole; neuroni sensoriali conducono gli impulsi dai recettori di senso periferici al sistema nervoso centrale; neuroni associativi (=interneuroni)si collegano tra loro all’interno del sistema nervoso centrale nell’encefalo e midollo spinale. Un fascio di assoni che trasmette informazioni è detto NERVO. Un nervo è formato da centinaia di fibre nervose microscopiche. Quasi tutti i nervi contengono fibre sia sensitive che motorie;alcuni nervi sono molto lunghi vedi le fibre nervose che arrivano al piede fanno i corpi cellula nel midollo spinale. I corpi cellulari neuroni sono per lo più situati nel sistema nervoso centrale.

6 Neurone motorio

7 Neurone sensoriale

8 Interneurone

9 La trasmissone dell'impulso nervoso
Tra l’esterno e l’interno della membrana dell’assone c’è una differenza di cariche elettriche= DIFFERENZA DI POTENZIALE; in una cellula nervosa a riposo le cariche positive + sono maggiormente concentrate all’esterno che all’interno. Questa differenza tra esterno e interno della membrana determina la presenza di energia potenziale che viene usata per la conduzione del segnale nervoso ed è detta POTENZIALE DI RIPOSO o POTENZIALE DI MEMBRANA. Nello spessore della membrana inoltre esistono: Cancelli proteici che si possono aprire e chiudere consentendo il passaggio da un versante all’altro della membrana di ioni sodio Na+ e potassio K +. Nella cellula a riposo i cancelli proteici rimangono chiusi, mantenendo così costante il potenziale elettrico. La pompa SODIO-POTASSIO che pompa ioni Na+ fuori dall’assone e ioni K + all’interno, contro il loro gradiente di concentrazione; La trasmissione degli impulsi nervosi avviene grazie a un cambiamento delle proprietà elettriche della membrana in seguito ad una stimolazione infatti alcuni canali proteici si aprono. Infatti rispondendo alle stimolazioni ricevute da altri neuroni, un neurone modifica a sua permeabilità assonica là dov’è stata stimolata: gli Na+ entrano numerosi rendendo l’ambiente interno positivo rispetto a quello esterno. Questo fatto a sua vota determina la chiusura dei cancelli di sodio e l’apertura di quelli di potassio ione K + che inizialmente è più concentrato all’interno. Uscendo K + la carica complessiva positiva create nel versante interno comincia a diminuire. Alla fine la pompa sodio-potassio riporta la concentrazione loro nelle condizioni iniziali. L’intero processo elettro-chimico descritto si svolge in porzioni di millesimi di secondo durante il quale l’ONDA ELETTRICA percorre l’intera lunghezza dell’assone; il potenziale d’azione che si sposta lungo l’assone è il segnale nervoso. Dopo aver percorso tutta la lunghezza dell’assone, il potenziale d’azione raggiunge le terminazioni sinaptiche: come fa il segnale a trasferirsi al neurone successivo o, quand’è il caso, alla cellula muscolare o alla cellula ghiandolare a cui destinato il messaggio non essendo il neurone di partenza in contatto fisico con quello a valle ma invece disgiunti da una fessura di 20 m? Soluzione al problema: quando l’onda arriva alla fine del neurone presinaptico questo libera una sostanza chimica= neurotrasmettitore stoccata in microscopiche vesciche, legandosi ai recettori del neurone postsinaptico. Questo legame stimola l’apertura dei canali del sodio consentendo agli IONI POSITIVI Na+ di attraversare la membrana postsinaptica innescando un’onda nel secondo neurone e in tal modo l’impulso nervoso propaga lungo l’assone del secondo assone

10 Per evitareche il neurotrasmettitore continui a stimolare la membrana postsinaptica esiste un nozione, liberato dalla cellula postsinaptica, a livello della fessura, che inattiva il neurotrasmettitore. Esistono varie molecole di neurotrasmettitori; come per esempio: ACETILCOLINA= con effetti quasi sempre stimolanti sulle cellule nervose postsinaptiche; DOPAMINA= con effetti nel sistema nervoso centrale con effetti solitamente inibitori; SEROTONINA= un neurotrasmettitore che opera nel cervello; Abbiamo quindi capito che: La sinapsi = giunzione nervosa posta tra il neurone mittente o prestnaptico e il neurone ricevente o postsinaptico, a livello del quale la comunicazione dell’impulso avviene tramite la mediazione di determinati composti chimici detti neurotrasmettitori.

11 Ormoni Il sistema nervoso per espletare al meglio le sue funzioni si avvale del sistema endocrino, cioè di un insieme di cellule o ghiandole endocrine disseminate nel corpo: collo, cuore, reni, pancreas, stomaco, intestino tenue, gonadi, placenta, tessuto adiposo, cervello stesso. Esse secernono nel sangue piccolissime quantità, ma importantissime, di composti chimici detti ORMONI che si spostano nell’organismo attraverso appunto il sistema “autostradale” circolatorio andando a influenzare l’attività di altre cellule dette CELLULE BERSAGLIO. Queste possiedono sulla membrana allo scopo di recettori specifici in grado di legare gli ormoni aminoacidi ed innescare poi così una modificazione dell’attività cellulare: si verifica cioè un’interazione dell’ormone con il suo effettore: tessuto muscolare per esempio. Gli ormoni stenoidei invece possono attraverso la membrana e nel citoplasma si legano a proteine che fungono da recettori. Poiché le cellule bersaglio di un dato tipo possono trovarsi in vari siti nell’organismo, un singolo ormone può simultaneamente influenzare le attività di numerosi organi e tessuti anche distanti tra loro. L’influenza ormonale è in grado di mantenere a lungo e poi gli ormoni vengono portati al fegato, demoliti ed eliminati con l’urina. Gli ormoni vengono classificati secondo la loro natura chimica in: ORMONI AMINOACIDI: composti di aminoacidi; ORMONI STEROIDEI: derivati dal lipide colesterolo. Un particolare tipo di ormoni lipidici sono le PROSTAGLANDINE molecole sintetizzate dalla gran parte dei tessuti dell’organismo; non agiscono a distanza ma influenzano solo le cellule circostanti. Gli ormoni controllano il metabolismo cellulare, la secrezione delle ghiandole esocrine, il differenziamento e le cure parentali etc. Gli ormoni in verità sono i responsabili dell’OMEOSTASI: processo con il quale l’organismo tende a mantenere un equilibrio generale nel proprio interno mantenendone l’esposizione ad un ambiente esterno in costante mutamento. Nel nostro corpo l’omeostasi viene mantenuta quasi interamente con un meccanismo chiamato FEEDBACK di tipo negativo: processo in cui la risposta spegne a un certo momento lo stimolo che l’ha generato. Vediamo un esempio chiarificatore. Nel nostro circolo fluisce una certa quantità di sangue. Quando i livelli endocrini paratiroidi rilevano tale stato e secernono l’ormone CALCITONINA che induce l’organo osseo a liberare del calcio qui depositato; perché occorre altrove: RISPOSTA. Quando la calcemia è formata a un valore sufficiente le stesse paratiroidi, rilevandolo, smettono di secernere la calcitonina. Pertanto la risposta allo stimolo innesca una Diminuzione dell’attività: feedback negativo.Molto meno spesso l’organismo impiega come meccanismo di controllo il feedback positivo in cui la risposta amplifica lo stimolo che l’ha generata.

12 osso calcitonina Ca diratiroide
Il controllo endocrino inizia dall’ipotalamo. L’ipotalamo è un struttura nervosa situata sulla parte bassa del cervello che si può ritenere come il principale direttore e controllore dell’attività ormonale dell’intero organismo svolgendo diverse funzioni: stimola la formazione degli ormoni antidiuretici ADH e OSSITOCINA liberati dalle ipofisi (parte posteriore= NEUROIPOFISI) osso Ca diratiroide controlla le ghiandole surrenali (parte midollare) facendole liberare ADRENALINA e NORADRENALINA secerne ormoni di rilancio e ormoni inibitori della sintesi e secrezione di ormoni prodotti dall’ipofisi (parte anteriore= adenoipofisi). L’ipofisi è una ghiandola fondamentale per il controllo endocrino. Detta anche ghiandola pituitaria a forma ovale sospesa all’ipotalamo con un peduncolo, essa è distinta in 2 parti, anteriore e posteriore, con funzioni profondamente diverse: A=ADENOIPOFISI: stimolate dell’ipotalamo le sue cellule ghiandolari endocrine, producono 6 ormoni distinti: TSH= ormone H tireostimolante che stimola la liberazione degli ormoni della tiroide; ACTH= ormone adreno-corticotropo che stimola la liberazione di ormoni steroidei da parte della corteccia delle ghiandole surrenali; in particolare favorisce la formazione degli ormoni gluco-corticoidi. LH= ormone luteinizzante che introduce GONADI FEMMINILI nelle 2 ovaie della donna la liberazione dell’uovo= cellula sessuale o gamete femminile e la secrezione sempre dalle ovaie di ormoni estrogeni e progestinici come il PRO-GESTERONE che preparano l’utero a nido per ospitare lo spermatozoo maschile nei 2 testicoli o gonadi maschili dell’uomo stimola invece la produzione dell’ormone maschile=TESTOSTERONE.

13 STH= ormone somato-tropo o ormone della crescita abilitato a stimolare lo sviluppo scheletrico e muscolare. FSH= ormone follicolo stimolante lo sviluppo dell’uovo e degli ormoni estrogeni dalle cellule ovariche della donna; nell’uomo gli spermatozoi e il testosterone dalle cellule testicolari. PROLATTINA= stimola lo sviluppo delle ghiandole delle mammelle e quindi la produzione di latte. N= NEUROIPOFISI posteriore Stocca e libera 2 ormoni prodotti dall’ipotalamo ADH= ormone antidiuretico, liberato quando viene rilevata una diminuzione del volume del sangue intervenendo a ridurre la quantità di H2O eliminato dei reni: vedi dopo una lunga camminata al caldo suona bene acqua. OSSITOCINA= nella donna stimola la muscolatura liscia dell’utero favorendo il travaglio del parto e innescando poi la secrezione del latte dalle cellule ghiandolari delle mammelle; nell’uomo stimola la muscolatura liscia della prostata ad espellere lo sperma= liquido necessario per il movimento degli spermatozoi= cellule sessuali o gameti maschili.

14 Sport e doping L’uomo svolge anche la funzione motoria la cui espressione essenziale è lo spostamento sul territorio finalizzato già dai primordi evolutivi alla ricerca dei nutrimenti e del partner sessuale: migrazioni, invasioni… Oggi l’attività motoria è soprattutto espressa da una forma particolare, dai connotati culturali: lo SPORT, esercizio che impegna sul piano individuale e su quello dell’agonismo le capacità fisico-psichiche svolto con intenti ricreativi ed igienici o come professione. In tutti i casi esso migliora la funzionalità del cuore, polmoni, muscoli svolgendo anche un ruolo preventivo di varie patologie nonché strumento terapeutico e di riabilitazione. È il succedaneo del lavoro fisico vero e proprio nei Paesi dove questo con il progresso tecnologico è venuto meno. L’esercizio fisico comunque richiede molta energia all’organismo per poter essere espletato, e materia quindi per rinnovare la costruzione delle proprie strutture muscolari. È chiaro quindi come il metabolismo sia molto intenso all’interno di ogni cellula muscolare, sia come catabolismo che come anabolismo. LE ATTIVITÀ CATABOLIHE Il catabolismo è un processo biochimico essenzialmente di demolizione delle molecole energetiche capaci di liberare e rifornire le cellule muscolari di energia, affinché si contraggano, sotto forma di ATP= adrenosin-tri -fosfato il quale non funziona principalmente come riserva di energia bensì come trasportatore della stessa; tanto è chela sua quantità nelle cellule in un dato momento è appena sufficiente per un breve periodo. Le cellule muscolari ricorrono, adeguandosi a situazioni diverse, a 3 vie metaboliche per ottenere l’ATP di cui necessitano.PRIMA VIA METABOLICA: negli sforzi intensi di breve durata come lo scatto iniziale di un centometrista la cellula ricorre alle scorte di fosfocreatina= composto fosforilato che si trova in esso che funge da magazzino di energia. FOSFOCREATINA +ADP CERATINA +ADP SECONDA VIA METABOLCA: GLICOSI. La cellula vi ricorre allorché le scorte di fosfocreatina non sono sufficienti a reggere uno sforzo duraturo come nel caso di una gara sui 100 m; La glicolisi è in grado di produrre ATP in situazioni di carenza di O2 costringendo la cellula alla RESPIRAZIONE ANAEROBICA svolgendo un processo di tipo fermentativo con produzione di ACIDO LATTICO. In queste condizioni le cellule rischiano l’intossicamento per accumulo di scorie metaboliche con gravi conseguenze: crampo muscolare, collasso cardiocircolatorio e anche la morte.

15 È per questo motivo che gli sforzi muscolari molto intensi possono essere solo di breve durata.
SECONDA VIA METABOLCA= RESPIRAZIONE AEROBICA o respirazione cellulare. La cellula vi ricorre normalmente per attività motorie di moderata intensità ma di lunga durata, quando un’adeguata frequenza respiratoria garantisce un normale apporto del comburente O2 in sintonia con un regolare aumento del battito cardiaco che apporta a ciascuna cellula anche il carburante. In molti sport calcio, tennis, basket sono richiesti molti tipi di sforzi in diversi momenti della gara: l’organismo quindi utilizzerà tutte e 3 le vie metaboliche a seconda delle circostanze. LE ATTIVITÀ ANABOLIHE Riguardano principalmente la biosintesi delle PROTEINE. Durante l’attività sportivo-fisica si consumano soprattutto carboidrati e lipidi per produrre energia, ma il contributo delle proteine non è trascurabile raggiungendo anche il 10% dell’apporto energetico richiesto; ciò significa che per ogni 100 Kcal spese si consumano fino a 25 g di proteine: 25g*4Kcal=100Kcal. Nella cellula muscolare la scorta di amminoacidi liberi sono ridotte e quando l’esercizio si fa intenso e prolungato, essa è costretta a smontare la molecola proteica che aveva costruita per liberare amminoacidi da bruciare e liberare energia, Si può dire che il muscolo mangia se stesso per alimentarsi come un motorino che, rimasto senza benzina, comincia a consumare il materiale ferroso di cui è costituito per raggiungere la destinazione prefissata. Le fibre muscolari danneggiate, devono quindi essere sostituite con nuove strutture proteiche e I processi di riparazione sono molto lenti. La sintesi delle proteine risulta molto intensa in quelle attività fisiche che mirano all’aumento della massa muscolare=culturismo poiché la crescita del muscolo richiede la costruzione di nuove proteine per costituire nuove fibre muscolari.

16 Doping DOPING=è l’assunzione di sostanze proibite dai regolamenti in gara, eccitanti o anabolizzanti che comunque migliorano artificialmente le condizioni fisico-mentali dell’atleta aumentandone le prestazioni. Uno dei principali scopi dell’allenamento sportivo è+ proprio quello di favorire l’adattamento delle cellule muscolari a lavori diversificati migliorando l’efficienza delle varie vie metaboliche da esse utilizzate. Talvolta però atleti e preparatori atletici ricorrono a risorse non psicologiche per ottenere un maggiore rendimento nella prestazione sportiva agonistica facendo usi di droghe. Il test anti-doping, a cui lo sportivo sospettato viene sottoposto, risulta qualche volta positivo rivelando la presenza nel sangue di molecole doppanti di varia sostanza. Il ciclismo competitivo è uno sport, ma non il solo, in cui è particolarmente diffuso l’uso del doping. Il doping, danneggiando l’attività biologica e l’equilibrio psico-fisico dello sportivo, mina anche il valore intrinseco dello sport che si basa su una paritetica e leale forma di competizione. Le principali tecniche di doping particolarmente diffuse nello sport ciclistico dove molti atleti vengono estromessi dalla gara per positività ai test anti-doping consistono nell'assunzione di: metaboliti: molecole altamente energetiche o regolatrici di funzioni; fosfocreatina, glucosio/fosfato, vitamine, sali minerali: grandemente consentiti; non consentiti I farmaci ansiolitici e analgesici; sali alcalini: come il Ca CO3 cioè il carbonato di calcio che con una dieta a base di frutta riduce la formazione di acido lattico nei muscoli: grandemente consentiti; cardiostimolanti: aumentano l’efficacia del sistema cardio-circolatorio vedi CARDIAZOLO. Gli steroidi anabolizzanti sono assunti per ottenere un maggior sviluppo della massa muscolare degli atleti, dei bovini equini pollame per un più rapido sviluppo del peso e da molti ragazzi che invocano una ragione puramente estetica per il culto della propria immagine.La gratificazione estetica, è una componente essenziale di un buon equilibrio psicologico, ma gli arti muscolari e i gonfi pettorali non devono esporre all’uso di tali sostanze.Sono molecole con base chimica l’ormone maschile detto TESTOSTERONE.Legandosi a specifici recettori cellulari, inducono modificazioni nella differenziazione sessuale: aumento massa muscolare, forza, voce bassa, aggressività, peluria=effetto mascolinizzante.Le dosi giornaliere dopanti: mg al giorno, assunte per bocca o con inalazione.Se consentono allenamenti più pesanti, l’assunzione di farmaci steroidei, in modo incontrollato, nei maschi si verifica diminuzioni di testosterone, aumento dell’ormone femminile ESTRADIOLO, una riduzione del colesterolo bouno HDL. Nella donna riduzione delle mammelle e una completa disorganizzazione del ciclo mestruale.

17 anabolizzanti steroidei: famosissima l’’ERITROPIOETINA(=EPO)
anabolizzanti steroidei: famosissima l’’ERITROPIOETINA(=EPO). È una piccola molecola glico-proteica globuli rossi o emazie o eritrociti infatti viene prodotta nei reni per il 90% specie quando la presenza di O2 nel sangue che scende: è così che lo stimolo ipossico induce la produzione di eritroproietina che va poi ad agire nel midollo osseo e indurre produzione di emazie. L’uso dell’EPO nel mondo sportivo è finalizzato ad aumentare la massa dei globuli rossi e quindi il trasporto di O2 nel sangue nelle discipline di resistenza. L’aumento della emazie è valutato con l’esame del sangue=EMATOCRITO che indica la frazione volumetrica occupata dai globuli rossi nel sangue. Normalmente è del 45% ed un suo aumento porta alle trombosi. Il limite di 50 posto per gli atleti è considarato patologico in clinica. Si ottiene centrifugando il sangue. La disidratazione e la perdita di H2O con le urne durante la notte e l’esposizione oltre i 2500m di quota fanno registrare un suo aumento; anabolizzanti non steroidei: sono sostanze con effetto anabolico se somministrate sistematicamente: SULBUTAMOLO, TERBUTALINA etc. Ormoni: GH=ormone della crescita.Prodotto dall’ipolisi facilita l’accrescimento olistale della ossa lunghe; un’eccesso sviluppa il quadro del gigantismo mentre dopo I 20 anni l’acromegalia:bozze frontali prominentie mandibola squadrata.Ora sintetizzatoprima di provenienza dai bovini.Nell’ambiente sportivo proviene dal mercato nero e usato perché stimola la formazione dlla massa muscolare e a riduzione la riduzione della massa grassa.L’organismo lo produce normalmente durante l’attivazione del sistema neuro-vegetativo sinaptico e tipicamente durante il lavoro muscolare. ACTH=cortico-tropina.Ormone prodotto dall’ipolisi stimola la ghiandola surrenale a produrre a sua volta ormoni che controllano il metabolismo glucidico e l’equilibrio salino nelle condizioi fisiche di stress.L’uso … dell’atleta è finalizzato proprio a fronteggiare situazioni di iper-stress;complicazioni:riduzione idrica, diabete, obesità e miopatia. Gonado-tropima cronica.Ormone che nell’uomo controlla la produzione di testosterone con azioni stesse di quelle degli ormoni androgeni steroidei; nella donna controlla il processo dell’ovulazione e viene detta “l’ormone della gravidanza”.Effetti collaterali gravi=cefalea e depressione. emodoping: è un caso particolare di doping, usato nel ciclismo, che prevede il trasferimento degli atleti per gli allenamenti in alta montagna dove oltre i 2500m la minor disponibilità di O2 indice di aumento degli eritrociti; si preleva nell’atleta prima della gara, con effetti stimolanti durante la preparazione.È una pratica pericolosa per la formazione di trombosi.

18 Lotta al doping Per combattere il doping, durante l’evento sportivo vengono effettuati controlli mediante analisi chimico-fisiche di due campioni di urina detti A e B per atleta scelto tra i primi classificati.Se anche il secondo esame si rivela positivo al test anti-doping, l’atleta viene privato delle medaglie vinte, i propri record annullati e colpito da squalifica perenne o limitata nel tempo. Una buona educazione allo sport insegnata nella scuole è il miglior deterrente anti-doping e una garanzia per un salutare e onesto stile di vita.

19 Droghe Sono sostanze prodotte da diversi vegetali e alcune di sintesi cioè prodotte in laboratorio,conosciute per le proprietà psicoattive ovvero inducenti modificazioni delle attività psichiche a carico del sistema nervoso centrale.In medicina l’oppio e la coca per esempio vengono usati per produrre farmaci dagli effetti sedativi e analgesici;queste e altre sostanze vengono assunte purtroppo anche fuori dal controllo medico e per motivazioni diverse che troverebbero,a presunti o veri disagi,giuste soluzioni come la prevenzione intesa come l'acquisizione di un corretto stile di vita,l’autostima,la socializzazione dei problemi personali,e soprattutto la conoscenza degli effetti che le sostanze stupefacenti hanno sul corpo e sulla mente. PERCHÈ LA DROGA? Psicologi e operatori sociali e scolastici continuano a studiare il fenomeno droga tentando di dare riposte alla domanda;i risultati portano a una pluralità di fattori che interverrebbero nel determinare la tossicomania.Tra i più importanti: crisi di valori esistenziali propri dell’adolescenza; disgregazione familiare come aggravante affettiva; divario tra i bisogni più o meno indotti e la possibilità di una loro soddisfazione; difficoltà a riconoscere come importante il proprio ruolo; conflittualità generazionale nei rapporti; solitudine di fronte ai problemi che vengono evasi. RIMEDI Il miglior rimedio è la prevenzione nel senso di non entrare nel circolo vizioso della schiavitù della droga.Qualora ci sia entrati per uno o più dei suddetti motivi,”ai pazienti” viene offerta una seria possibilità di liberarsi dallo stato di tossicodipendente, offerta dalla presenza sul territorio di strutture private di accoglienza come le comunità terapeutiche e di strutture pubbliche istituita dalle ASL in applicazione alla legge 162 del 1990 i SERT=servizio prevenzione e cura delle tossicodipendenze.Agli assistiti sono garantiti l’anonimato e la riservatezza delle informazioni raccolte.Attraverso colloqui iniziali è possibile esporre le proprie problematiche al personale che lavora al servizio,psicologi e assistenti sociali,programmando insieme il percorso disintossicante e riabilitativo.

20 Fattori inducenti all'uso degli stupefacenti
Meccanismo di difesa Prodotto sociale tossicodipendenza Meccanismo di regolazione dell’equilibrio famigliare Prodotto di una personalità Effetti dell'utilizzo delle droghe Contagio da HIV Dipendenza Effetti a lungo termine Assuefazione Tossicità

21 Interventi del SERT SERT
1 Interventi di prevenzione attivati con la collaborazione degli insegnanti 6 Interventi di inserimento del paziente nel mondo del lavoro attraverso contatti con le aziende disponibili per il reinserimento del tossicodipendente 2 Intervento di contatto con le comunità terapeutiche per eventuali inserimento nelle stesse SERT 3 Intervento medico per la disintossicazione e la prevenzione da contagio da HIV 5 Interventi di riabilitazione sociale attraverso contatti con ambienti frequentati dal paziente compresa scuola e posto di lavoro 4 Intervento psicologico,durante la terapia, rivolto anche al gruppo familiare

22 O ci sei, o ti fai:io voglio esserci;
droghe e farmaci: le molecle che disorientano il cervello e l'individuo. Sappiamo che le sinapsi sono le più importanti “stazioni” di trasmissione dell’impulso nervoso.Molti farmaci e la maggior parte delle droghe agiscono a livello di queste delicate funzioni.Le sostanze in grado di agire sul S.N. se causate volontariamente vengono chiamate DROGHE categorizzate in: PSICOSTIMOLANTI:si tratta di sostanze che provocano il rilascio di ADRENALINA o DOPAMINA in alcune sinapsi dell’encefalo, accelerando le attività nervose;aumentano la stato di alterazione e concentrazione, inducono euforia e comportamenti istintivi emotivi, riducono la stanchezza e l’appetito.Gli effetti collaterali sono:ansia, irritabilità e insonnia.Sono Tali le seguenti sostanze:COCAINA=ottenuta dalle foglie di un albero,erythroxylum coca,coltivato nel continente sud-americano per alleviare la fame.Può essere inalata o,se modificata=CRACK,fumata.I consumatori possono avere percezione della realtà fortemente alterata e possono diventare aggressivi in risposta a una persecuzione immaginaria.Rilasciando massicce dosi di dopamina la cocaina produce intenso senso di piacere e soddisfazione.La collateralità consiste nell’aumento della frequenza cardiaca e pressione sanguigna causando talvolta danni al cuore.Piochè la cocaina ha un prezzo elevato, si è diffuso il crack, presto diventato una delle più pericolose droghe:infatti l’intensa sensazione di benessere provocata svanisce rapidamente lasciando l’encefalo con livelli troppo bassi di dopamina determinando un grave stato di depressione che spinge meccanicamente e riassumere sempre più spesso la droga=assuefazione.ANFETAMINE=sostanze di sintesi, di composizione chimica diversa, ma con effetti simili alla cocaina;è diffuso un derivato “fumabile”:ICE .CAFFEINA=bevanda nervina.TEINA=bevanda nervina.TEOBROMINA=bevanda nervina.NICOTINA=alcaloide nervino. OPPIACEI:chiamati così perché derivati dall’oppio=estratto da una pianta orientale di papavero:papaverum somniferum usato da lunghissimo tempo come farmaco analgesico e antidiarroico.Agiscono su specifici recettori sinaptici=“recettori degli oppiacei” che,se stimolati,riducono la sensazione del dolore, deprimono la funzione respiratoria anche a livello mortale,con nausea e contrazione delle pupille.

23 MORFINA=farmaco oppiaceo antidolorifico molto potente
MORFINA=farmaco oppiaceo antidolorifico molto potente.ERIONA=derivato dalla morfina. 3 volte più potente;utilizzato anche come droga perché induce fortissime sensazioni di piacere e uno stato di tranquillità.Passate, l’individuo resta preda di fortissimi dolori.L’assuefazione è molto veloce e genera tossico-dipendenza da cui ci si libera con difficoltà.METADONE=oppiaceo di sintesi con attività simili alla morfina;ha azione prolungata nel sopprimere i sintomi dell’astinenza negli individui con dipendenza fisica. ALLUCINOGENI:si tratta di droghe che producono allucinazioni visive ed uditive.Possono influenzare negativamente la percezione e la cognizione inducendo a comportamenti simili a quelli che si assumono in pazienti psicotici.Molti di questi compisti esistono in natura,altri sono di sintesi.Alcuni bloccano il rilascio dell’acetilcolina, altri hanno azione simile alla serotonina:due neurotrasmettitori che partecipano alla trasmissione degli impulsi diretti alla muscolatura, ai centri encefalici dell’attenzione, memoria e sonno.ECSTASY=sostanza di sintesi a base di anfetamine in grado di stimolare la produzione di neurotrasmettitori naturali che aumentano la resistenza alla fatica;provoca alterazioni dell’umore e delle percezioni e il consumo abituale può avere effetti devastanti con morte immediata per aumento della frequenza cardiaca e pressione esteriore.LSD=è una modificazione dell’acido lisergico prodotto da un fungo parassita del cereale segale;gli effetti nel S.N.sono intensi come l’alterazione della percezione e si sviluppa velocemente la necessità di aumentare la dosi per ottenere lo stesso effetto. CANNABINOIDI=la canapa indiana Cannabis sativa cresce in tutto il mondo mentre fiorisce nelle regioni tropicali.HASCISH=estratto dai fiori.MARIJUANA=estratta dai tessuti.Queste due sostanze hanno effetti sedativo-ipnotici a basse dosi, mentre inducono euforia e sollievo dall’ansia ad alte dosi.L’abuso condiziona per diverse ore la capacità di svolgere compiti richiedenti attenzione e coordinamento:vedi guida veicolo mentre l’individuo crede de essere sobrio. PSICOFARMACI antidepressivi=gli psicofarmaci in generale agiscono direttamente sul S.N.C. e si dividono in 3 categorie:agiscono nella sinapsi inibendo o stimolando il passaggio dei neurotrasmettitori.Gli antidepressivi agiscono bloccando il riassorbimento dei neurotrasmettitori “in eccesso”da parte dei neuroni che li hanno rilasciati.In tal modo si crea un potenziamento artificiale dell’azione del neurotrasmettitore euforizzante più noto che è la SEROTONINA che da sensazione di benessere.Conosciutissimo è il PROZAC con la molecola FLUOXETINA.Effetti indesiderati:alterazione del ritmo cardiaco e della sfera sessuale.

24 PSICOFARMACI ansiolitici:sono le BENZODIAZEPINE comparse negli anni ‘60 favoriscono la trasmissione di un mediatore chimico=GABA che inibisce la produzione di neurotrasmettitori euforizzanti;l’ansia passa poiché il cervello è rallentato nella sue attività di vigilanza, alterazione, concentrazione e andatura. PSICOFARMACI neurolettici (antipsicotci):prodotti ossia simili alla prima molecola si grande successo prodotta a cavallo degli anni ‘40/’50:cloropromazina.Impediscono l’azione della dopamina; sono i sedativi più potenti.Effetti indesiderati:alterazione ciclo mestruale e impotenza,irrequietezza motoria,rallentamento dell’ideazione e dei riflessi,Un uso prolungato di psicofarmaci e droghe provoca seri problemi psico-fisici,con effetti collaterali negativi,stato di dipendenza,impedimento al cervello di evolvere;anche attraverso l’espressione della “sofferenza” il cervella matura imparando a vivere superando il dolore,attivare le capacità di reagire non smorzando la fantasia e non mettendo a tacere le emozioni.Il cervello deve evolvere e crescere;il che,in fondo è il compito della vita.Le droghe e i psicofarmaci sono un palliativo nel senso che ci “anestetizzano” il cervello ma non ci aiutano a risolvere il problema alla base del malessere.Chi è riuscito a rompere la dipendenza testimonia di aver recuperato alcune risorse nascoste che ignorava di avere;racconta di una voglia di dar retta ai propri problemi approfondendoli in un modo sereno e consapevole.E di aver riacquistato la bellezza di vivere finalmente da protagonista la propria esistenza. Chi per la prima volta prova ad utilizzare sostanze stupefacenti dovrebbe conoscere bene quali effetti a lungo termine potranno avere sul suo corpo e sulla sua mente. TOSSICITÀ:l’uso prolungato di droghe “avvelena” l’organismo, che riporta anche seri problemi fisici. ASSUEFAZIONE:dopo n certo periodo la quantità della droga assunta cessa di dare gli effetti desiderati e costringe l’individuo a procurarsi una dose maggiore.Il processo continua in crescendo e si potrebbe arrivare l’’OVERDOSE, cioè a una dose intollerata dal corpo , che spesso provoca la merta dell’individuo. DIPENDENZA:è l’impossibilità da parte dell’individuo di rinunciare alla dose regolare e si divide in :dipendenza fisica, che porta alla crisi d’astinenza che può portare anche alla morte,e dipendenza psicologica che porta allo stato di tossicodipendenza. CONTAGIO DA HIV:I tossicodipendenti sono tra le categorie più a rischio per il contagio da HIV che è la causa dell’AIDS;questo rischio nasce dall’uso comune dei drogati della stessa siringa per iniettassi le dosi per via endovenosa, pur sapendo che il sangue è uno dei veicoli per la trasmissione del virus.

25 Il riflesso nervoso condizionato di Pavlov;
apprendimenti e comportamenti. Dal punto di vista anatomico si distingue un sistema nervoso centrale:encefalo e midollo spinale,e un sistema nervoso periferico:nervi e sistema nervoso autonomo.Mentre il primo è sede delle funzioni più sofisticate compresa quella della OMEOSTASI cioè quella del mantenimento dell’equilibrio interno del corpo,quello del collegamento funzionale tra sistema nervoso e sistema endocrino e quello della coordinazione motoria e e manipolativa degli oggetti,il Sistema Nervoso Periferico è formato da NERVI=fasci di fibra nervosa che partono dall’encefalo e midollo spinale e lasciando il cranio e la colonna vertebrale si ramificano raggiungendo i singoli organi del corpo.Un nervo è un fascio di fibre nervose che possono essere unicamente SENSITIVE o MOTORIE(=nervo puro).I nervi afferenti conducono l’impulso dalla periferia al centro dove verranno integrati. I nervi efferenti conducono gli impulsi elaborati dal centro verso gli organi che danno la risposta all’ordine partito dai centri nervosi superiori;quelli che vanno ad innervare I muscoli scheletrici volontari(=nervi cranici e spinali)costituiscono il Sistema Nervoso SOMATICO;quelli invece che innervano i muscoli lisci involontari degli organi viscerali costituiscono il Sistema Nervoso AUTONOMO.I nervi cranici presenti in 12 paia portano o arrivano esclusivamente a strutture encefaliche;alcuni sono sensitivi,altri misti e arrivano al TRIGEMINO e il VIGO.I nervi spinali presenti in 31 paia originano dal midollo spinale a vari livelli;ciascuno ha due radici,una dorsale sensitiva che trasporta gli impulsi dalla periferia al sistema centrale,e una ventrale motoria che trasmette ai muscoli scheletrici gli impulsi provenienti dal cervello o midollo.N.B.:non sempre infatti le risposte del S.N. a uno stimolo vengono elaborate dai centri nervosi superiori;spesso anzi il centro di”elaborazione e integrazione dei dati”è il MIDOLLO SPINALE stesso che produce direttamente la risposte allo stimolo periferico senza la mediazione dei centri encefalici.Questo circuito nervoso,detto ARCO RIFLESSO,naturalmente non rientra dalla sfera della coscienza,per cui vieni considerato un MECCANISMO NERVOSO di RISPOSTA AUTOMATICO e assolutamente INVOLONTARIO.Così l’improvviso innalzamento a scatto della gamba quando il medico colpisce con un martelletto di gomma la rotula del ginocchio per verificare i riflessi,un esempio di arco riflesso=riflesso rotuleo.I nervi del S.N.AUTONOMO innervano le ghiandole e i muscoli lisci involontari degli organi viscerali controllando le funzioni..

26 …non coscienti come la digestione,secrezione ghiandolare,battito cardiaco…Cioè il S.N.A.controlla e coordina le funzioni interne dell’organismo garantendone l’OMEOSASI.Si distinguono I nervi efferenti del SISTEMA SIMPATICO emergenti della zona centrale del midollo spinale e quelli del SISTEMA PARASIMPATICO emergenti dai nervi cranici e sacrali.Ambo si compongono di fibre sensitive e motorie e innervano gli stessi organi una con ruoli diversi;i nervi simpatici intervengono in situazioni di emergenza, quelli parasimpatici regolano il normale svolgersi delle attività di base dell’organismo.N.B.:un altro tipo di riflesso nervoso stimolato da una équipe di medici di San Pietroburgo è quello denominato RIFLESSO CONDIZIONATO detto di PAVLOV dal nome del professore di medicina che guidò gli esperimenti condotti sul cane.N.B.:APPRENDIMENTI E COMPORTAMENTI: al S.N. sono adeguate le funzioni superiori dell'apprendimento e del conseguente comportamento.Secondo il pensiero attuale,elaborato da vari studiosi tra cui Konrad Lorenz, esistono due tipi di comportamento:INNATO e ACQUISITO ambedue controllati da geni, ma i primi avvengono secondo schemi fissi e ripetitivi attivati da stimoli esterni, gli altri vengono sviluppati e modificati nel tempo.I comportamenti sono di due tipi: I riflessi e gli istinti.I riflessi sono reazioni a stimoli ambientali che avvengono in modo inconsapevole e inducono ad adattarsi in modo repentino a situazioni che possono creare problemi all’integrità dell’organismo stesso.Per riflesso incondizionato si allontana repentinamente la mano da una fonte di calore ancora prima di avvertire la sensazione dolorosa.Ciò evita di danneggiare in modo serio l’epidermide.Gli istinti sono reazioni di tipo più complesso,che si realizzano in risposta a diversi stimoli.È un comportamento di tipo istintivo quello di fuggire di fronte a un pericolo o l’adottare tecniche di corteggiamento per assicurarsi la possibilità di riproduzione.Nei mammiferi è molto radicato l’istinto meterno, che porta la femmina a proteggere e allevare i cuccioli.È un comportamento talmente radicato, che a volte porta la madre a curare anche cuccioli di un’altra specie.Si è detto che la capacità di modificare I propri comportamenti è una grande opportunità per migliorare il proprio adattamento.Secondo gli etologi ci sono diversi modi di acquisire,ovvero di apprendere,che richiedono diversi tipi di implicazioni celebrali, dalle più semplici alle più complesse.L’apprendimento per abitudine(o assuefazione):è il modo di apprendere più semplice;uno stimolo ripetuto più volte cessa di indurre risposte nell’organismo.È molto diffuso anche negli organismi più primitivi. Gli spaventapasseri usati dai contadini sono un chiaro esempio di stimolo esterno che induce assuefazione.Se dapprima gli uccelli scappano a ogni minimo movimento del pupazzo,in quanto lo identificano come uomo e quindi come pericolo;in assenza di sue reazioni, cessano di scappare e rimangono indifferenti.

27 L’apprendimento per associazione(o riflesso condizionato):il fisiologo russo Ivan Pavlov studiò questo tipo di comportamento sui cani.Nel cane la salivazione è un riflesso che viene attivato meccanicamente in presenza di cibo. È possibile indurre la salivazione associando al cibo un altro stimolo, come la luce.Se per più volte si farà associare alla presenza di cibo l'accensione di una lampadina,l’animale saliverà anche quando verrà accesa la luce in assenza di cibo.Gli istruttori di animali utilizzano questa forma di apprendimento per far compiere ai loro “allievi” determinare azioni.Essi fanno cioè associare al componimento corretto dell’esercizio,un premio,quale un boccone prelibato,e all’errore un piccolo castigo.In questo modo l’animale viene stimolato a compiere in maniera corretta i movimenti che deve imparare.L’apprendimento per intuito:è una forma di comportamento piuttosto complessa,presente in diversi gruppi,ma più evidente nei primati.Famoso è l’esperimento eseguito in laboratorio su uno scimpanzé posto in una gabbia.Legate al soffitto pendevano delle banane,mentre in un angolo c’erano due cassette di legno.La scimmia,dopo un periodo di osservazione dell’ambiente circostante,impilò alcune cassette,arrampicandosi,riuscì a raggiungere le banane. L’apprendimento latente:è una forma di comportamento che si attiva quando l’animale viene a trovarsi in un ambiente nuovo.Semplicemente muovendosi nel territorio sconosciuto,l’individuo memorizza spazi,caratteristiche ,possibili vie di uscita.È molto sviluppato negli animali che compiono lunghi percorsi alla ricerca di cibo,allontanandosi dalla loro tana o dal loro nido.Attraverso questo tipo di apprendimento riescono a ritrovare la strada di casa.L’imprinting:è una particolare forma di apprendimento visivo e olfattivo, che si realizza nei primi istanti di vita di un individuo e che gli consente di riconoscere il genitore.Fu studiata approfonditamente da Lorenz, che diventò addirittura genitore dell’oca Martina imprintata,al momento della schiusa dell’uovo,dall’odore dello studioso,tanto da seguirlo e corteggiarlo anche nel periodo degli amori,preferendolo ai suoi simili.

28 ALCOOL, VINO & BEVANDE NERVINE
Per saperne di più... ALCOOL, VINO & BEVANDE NERVINE MEDIATORI CHIMICI FUMO & DROGA w3.uniroma1.it/cav/italiano/piante/nicotia.htm kidslink.bo.cnr.it/besta/fumo/botnico.html

29 PAVLOV, FEED BACK E OMEOSTASI
www2.wayena.it/xayena/4537_epneumobyiait.htm w3.uniroma1.it/fisioform/didatt/MedicinaArgomentiLezioni/RENE2/index.htm SISTEMA NERVOSO SIMPATICO E PARASIMPATICO

30 Agli allievi sono stati distribuiti:
materiali illustrativi (depliant e video) sulle principali tipologie di droga e di testimonianze di uscita dalle dipendenze; questionario di valutazione degli interventi. (Per visualizzarlo clic qui) Responsabili del progetto: Prof. Catarossi Prof. Pascolini Prof. Roia Prof. Gigliotti

31 “Divertimento e sostanze” sono un binomio accettabile? SI NO
Conosci le diverse caratteristiche delle seguenti sostanze? Alcool SI NO Allucinogeni SI NO Amfetamine SI NO Barbiturici SI NO Benzodiazepine SI NO Suprenorfina SI NO Cannabinoidi SI NO Cocaina SI NO Crack SI NO Eroina SI NO Ecstasy SI NO Inalanti SI NO Metabone SI NO Morfina SI NO Tbacco SI NO Conosci i danni delle seguenti sostanze?

32 Quali tra questi fattori pensi che intervengano nei comportamenti legati alle sostanze? psicoattive?
USO ABUSO DIPENDENZA FATTORI PERSONALI FATTORI SOCIALI FATTORI FAMILIARI CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE DELLE SOSTANZE Le tue considerazioni:

33 Membri del consiglio di classe:
Maniago Viviana Prof. Marco Ciroi (religione) Baita Tiziana Prof. Antonella Casarsa (trattam. testi) Prof. Giovanni Pascolini (biologia) Prof. Dario Fadi (matematica) Prof. Rachelina Catarossi (ed. fisica) Prof. Ornella Gorassini (diritto) Prof. Giuseppa Giardina (sc. della materia) Prof. Emanuela Renda Musoni (preside) Prof. Laura Nave (lettere) Prof. Eliana Tomasetig (francese) Prof. Laura Candido (conv. francese) Prof Maria Luisa Lugo (inglese) Prof. Antonella De Paoli (conv. Inglese 1l) Prof. Jaqueline Cook(conv. Inglese 2l)

34 Questo ipertesto è stato
realizzato da: Battello Stefano Leonarduzzi Silvia Ceolin Katia Marangoni Monica Coretti Alessandro Paviotti Massimo Finos Gloria Picco Fabiana Floreanini Arianna Sabino Garcia Laura Iogna Martina Trabuio Elena Prof. Giovanni Pascolini


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