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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA ADHD Deficit linguaggio, abilità non verbali, Coordinazione motoria Svantaggio Socio-culturale Linguistico.

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2 I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

3 DSA ADHD Deficit linguaggio, abilità non verbali, Coordinazione motoria Svantaggio Socio-culturale Linguistico su base culturale Disagio psicologico Disagio sociale DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DISABILITÁDISABILITÁ FUNZION. COGNITIVO LIMITE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Roberto Medeghini Gardone VT 2016 Insegnante Altri alunni

4 LA “STORIA” DEL DISTURBO 1. Maggior pervasività del disturbo nelle prime fasi. 2. Nella scrittura vi è un miglioramento, ma rimane difficoltosa la correttezza ortografica così come l’aspetto grafo-motorio. 3. Nella lettura si evolve la correttezza e l’abilità di comprensione, ma rimane deficitario l’indice della velocità. 4. Il sistema dei numeri e del calcolo si modifica, ma rimane problematico l’aspetto dell’automatismo. Roberto Medeghini, Gardone VT 2016

5 CONDIZIONI PER UN APPROCCIO INCLUSIVO

6 AUTONOMIAAUTONOMIA Roberto Medeghini – Gardone VT 2016 ?

7 CAMBIARE LE DOMANDE BISOGNI ED. SPECIALI INCLUSIONE Quanto è autonomo? Quali condizioni gli permettono di essere autonomo? Qual è la difficoltà che crea maggiori problemi nel lavoro di classe? Quale organizzazione e metodologie ostacolano la partecipazione e l’apprendimento? Roberto Medeghini – Gardone VT 2016

8 Gli strumenti compensativi e i mediatori didattici non possono essere funzionali solo all’insegnamento; devono comprendere soprattutto la funzionalità verso chi apprende Roberto Medeghini - Gardone VT 2016

9 NON SOLO CONTENUTI L’IMPATTO DEI PROCESSI SULL’INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO Roberto Medeghini – Gardone VT 2016

10 MM RICORDARE COMPRENDERE APPLICARE VALUTARE CREARE MEMORIA PERCEZIONE APPRENDIMENTO RAGIONAMENTO ATTENZIONE LINGUAGGIO Roberto Medeghini Gardone VT 2016 PROCESSI COGNTIVI

11 AUTOMATISMI E CONTROLLO AUTOMATICI sono inconsci sono preattentivi sono guidati dallo stimolo hanno capacità di funzionamento illimitata comportano un basso consumo di risorse cognitive CONTROLLATI sono consapevoli richiedono attenzione sono guidati dal concetto hanno limitata capacità di funzionamento comportano un alto dispendio di risorse cognitive Roberto Medeghini, Gardone VT 2016 (Stella G., 2000)

12 ProcessiAbilità cognitive coinvolte Ricadute Concettualizza- zione  Lessicalizzazione e recupero  Velocità di elaborazione  Memoria a breve e a lungo termine Segni, simboli, seguire sequenze verbali, regole Denominazione dei termini: comuni e specifici: matematica, diritto, scienze, storia… Recupero concetti Proceduralizza- zione  Sequenze  Memoria sequenziale e di lavoro  Attenzione Algoritmi Regole (matematica, lingue, analisi log.gramm.) Applicazione di sequenze Calcolo Utilizzo di strategie metacognitive  Selezione  Organizzazione  Controllo Organizzazione informazioni e regole Controllo delle decisioni e delle azioni Comprensione testi, soluzione di problemi e calcolo Organizzazione spaziale  Analisi  Rappresentazione Vengono coinvolte le aree geometrica, matematica, geografica, artistica, tecnologica, musicale Simultaneità Integrazione di più stimoli  Memoria di lavoro  Sequenze  Automatizzazione Componenti verbali e non verbali Roberto Medeghini Gardone VT 2016

13 ESPRESSIONICALCOLO Lo studente non si ricorda come procedere. Non ha studiato le regole? Ma nel caso in cui abbia studiato ed è in difficoltà in fase di applicazione? Funzioni Visuo-spaziali: Segni Memoria : recupero di regole e procedure Sequenze: gestione Attenzione e recupero di fatti arimetici: calcolo TENER SOTTO CONTROLLO TUTTI GLI ASPETTI AFFATICAMENTO : CADUTE ATTENTIVE, ERRORI Calcolo complesso senza numeri visibili (…) Aspetti critici: segno diff. visuo-spaziale Recupero del significato e dell’azione Si opera su due piani: la memoria sequenziale e la strategia di conteggio. Memoria di lavoro Ne consegue un affaticamento della memoria, dell’attenzione, tempi più lunghi di risposta Roberto Medeghini – Gardone VT 2016

14 RICADUTE Affaticamento Attenzione Tempi di prestazione dilatati Confusione per eccesso di informazioni Elevata frustrazione Ricadute sulla comprensione, composizione ed esecuzione sulla percezione della propria competenza Roberto Medeghini - Gardone VT 2016

15 COME INTERVENIRE NELLA RELAZIONE INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO? Roberto Medeghini Gardone VT 2016

16 1.Carico cognitivo 2.Gli organizzatori anticipati 3.Gli organizzatori concettuali 4.Relazioni fra processi cognitivi, automatismi e contenuti 5.Contesti e Il Clima di classe Roberto Medeghini – Gardone VT 2016

17 LA GESTIONE DEL CARICO COGNITIVO Accesso lessicaleOrganizzatori anticipati: elenco di termini MemoriaMediatori: termini, definizioni, tavole di regole Tempi di stabilizzazione fa unità di apprendimento Utilizzo mediatori iconici, verbali, operativi… registrazioni mirate Attenzione Gestione della quantità Sequenze unità di apprendimento Organizzatori anticipati: domande guida ProcedureDiagramma di flusso (Flow chart), schemi sequenziali Tempi di elaborazioneSequenze unità di apprendimento Organizzatori anticipati: sintesi come ancoraggio Controllo delle ridondanze e delle sovrapposizioni nelle spiegazioni Dilatazione dei tempi SimultaneitàControllo della quantità e dei tempi Controllo dei mediatori Roberto Medeghini, Gardone VT 2016

18 Gli organizzatori anticipati (Ausubel, 1968, 1978) -Informare e condividere con gli alunni/studenti l’argomento, indicando gli obiettivi; -attivare conoscenze pregresse, sollecitare domande e richieste rispetto all’argomento; -suddividere le attività in unità di apprendimento ed evidenziare le sequenze dell’argomento e del lavoro -proporre domande guida per orientare la ricerca delle informazioni oppure una sintesi scritta iniziale con un elenco di termini; -sintetizzare con gli alunni/studenti una breve frase e con parole chiave per ogni domanda -stabilizzare le informazioni per ogni domanda; -costruire con gli alunni/studenti un vocabolario guida finale che contenga una selezione di termini specifici da consultare nel corso dei compiti, interrogazioni…; -costruire con gli alunni/studenti una sintesi finale: quest’ultima accompagnata da uno schema di riferimento (es. Mappa) Roberto Medeghini, Gardone VT 2016 18

19 Esempio Domande “ Come viene definita la Luna in relazione alla Terra?” (Definizione) “Qual è la distanza dalla terra? Qual è il volume e la gravità della Luna? Come sono la sua superficie e la sua temperatura?” (Caratteristiche). … Testo “ La Luna è l’unico satellite della Terra: dista da noi circa 384.000 Km: il suo volume è la quarantanovesima parte di quello della Terra; la gravità è circa la sesta parte di quella esistente sulla terra. La superficie lunare presenta migliaia di crateri, montagne ed estensioni pianeggianti dette mari. La mancanza di atmosfera e la temperatura troppo elevata, nella parte illuminata o troppo rigida, nella parte in ombra, vi rendono impossibile ogni forma di vita”. Termini significativi pianeta, satellite, volume, gravità, atmosfera (Terra, Luna) Roberto Medeghini, Gardone VT 2016

20 MEDIATORI DIDATTICI: rischi (supporti, facilitatori, strumenti compensativi…) devono tener conto degli effetti e delle ricadute che hanno sul carico cognitivo e sull’apprendimento Effetto dell’attenzione divisa : copiare dalla lavagna, trovare la nota mentre si canta e si ascolta… L’ostacolo della ridondan za: es. spiegazione L’eccesso degli stimoli : es., ascolto-audio-visivo. Aumento dell’effetto dell’attenzione divisa e del carico cognitivo La fissità dei mediatori : i mediatori non cambiano di senso e di utilità con l’aumentare dell’abilità Roberto Medeghini - Gardone VT 2016.

21 GLI ORGANIZZATORI CONCETTUALI

22 ORGANIZZATORI E SCHEMI CONCETTUALI STORIA Periodizzazione Avvenimenti e loro sviluppo Economia Società Cultura Religione Documenti chi ne parla quando con cosa Cause Causalità strutturale, lineare Conseguenze immediate, successive Roberto Medeghini – Desenzano 2016

23 SCIENZE FUNZIONE ( a cosa serve, come funziona, coa fa?) STRUTTURA ( Come è fatto? Somiglianse/differenze) PROPRIETÁ ( Cosa lo definisce? Proprietà fisiche, chimiche…) Interazioni Cause Effetti Roberto Medeghini – Desenzano 2016

24 Geografia Elementi dello spazio Spazio fisico Elementi naturali, uomo, vegetazione… Spazio progettato Insediamenti, settori produttivi, utilizzo del suolo Spazio rappresentato Luoghi di incontro e di scambio, celebrazioni sacre… Spazio codificato Cartografia, codici convenzionali Interazioni Effetti - Cause Roberto Medeghini – Desenzano 2016

25 “ Leggi il testo, soffermati sulle parti in neretto ed individua il concetto organizzatore” Nel 1789 la situazione del bilancio in Francia era disastrosa: le spese erano eccessive e le entrate minime. Per trovare un rimedio, Luigi XVI fu costretto a convocare gli Stati Generali. L'Assemblea Costituente - I deputati del Terzo Stato si riunirono in Assemblea, giurando di non scioglierla sino a che non fosse stata redatta la Costituzione, e cominciarono a prendere decisioni come se solo essi fossero i rappresentanti dei Francesi. Il re ed i nobili vollero reagire: fecero arrivare truppe per circondare Parigi, ma il popolo della capitale, per tutta risposta, assalì e distrusse la Bastiglia, la prigione simbolo del potere assoluto. Era il 14 luglio 1789: l'inizio della Rivoluzione. Per difendersi dall'esercito regio, venne costituita la Guardia Nazionale. L’esempio di Parigi fu seguito dall’intera nazione: ovunque si costituirono milizie di cittadini, mentre nelle campagne i contadini, esasperati, assalirono castelli e residenze nobiliari, imprigionando o giustiziando che opponeva resistenza. Mentre tutto il paese era sconvolto da questi avvenimenti, l’Assemblea Costituente prendeva importanti decisioni: abolizione dei privilegi feudali dei nobili, approvazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, emanazione della Costituzione che metteva fine alla monarchia. La Rivoluzione Francese diede inizio al mondo contemporaneo, non solo perché abolì l’assolutismo, ma perché portò in primo piano conflitti moderni: quelli che all’interno della stessa borghesia mettevano in evidenza i diversi interessi dei ceti sociali… Roberto Medeghini, Desenzano 2016

26 Dalla selezione alle mappe «… Costruire mappe concettuali è un espediente per schematizzare un insieme di significati che si possono prendere per collegare i concetti di una proposizione. Ha la funzione di mettere a fuoco, per chi impara e per chi insegna, le idee chiave su cui si deve concentrare…» ( J.D. NovaK, D.B. Gowin, 1984). TIPOLOGIEOPERAZIONIRICHIESTA Mappa Associativa senza dichiarazioneAssociazione Scrivi tutto ciò che conosci e sai su… Mappa Legame Senza dichiarazione Mettere in relazione Collega le informazioni che hanno qualcosa in comune Mappa concettuale proposizionale Dichiarare i legamiScrivi sulla freccia il significato del legame (es. causa…) Mappa concettuale organizzata Organizzare le informazioni Individuare i nuclei concettuali Raggruppa le informazioni che hanno qualcosa in comune e trova un nome che le può definire Mappa concettuale ( sequenziale- temporale, gerarchica) Ordinare i concetti secondo la sequenza temporale, l’importanza, l’inclusione Ordina i concetti, partendo da quello che… Roberto Medeghini, Gardone VT 2016

27 LA QUANTITÁ DEGLI ESERCIZI È UNA VARIABILE SIGNIFICATIVA PER L’APPRENDIMENTO E LA VALUTAZIONE? (vedi anche per compiti) Privilegiare l’apprendimento distribuito Attenzione al livello di significatività e complessità dell’esercizio. Significatività in relazione all’obiettivo (conoscenza, applicazione, comprensione, analisi, valutazione); Complessità (conoscenza, applicazione, comprensione, analisi, valutazione, abilità riproduttive/convergenti, divergenti). Roberto Medeghini – Gardone VT 2016

28 SUPERARE LA SEMPLIFICAZIONE OPERAZIONI COGNITIVE E LIVELLI DI COMPLESSITÁ

29 OperazioniEsemplificazioni CONOSCERE RICORDARE Riconoscere Qual è la capitale d’Italia? Napoli Roma Genova RICHIAMARE (RIEVOCARE) Cosa è la massa? Quali sono le grandi divisioni del regno animale? Che cosa è l’evoluzionismo? COMPRENDERE Esemplificare Fammi tre esempi di triangolo Inferire La persona correva molto velocemente e continuava a guardare all’indietro per vedere se qualcuno la inseguisse APPLICARE Eseguire Operazione in colonna Algoritmo standard Utilizzare Quale regola ti serve per…? ANALIZZARE Confrontare Osserva queste due regioni sulla carta geografica fisica ed indica le differenze che trovi Integrare Cosa aggiungeresti per completare la descrizione di questo viaggio? VALUTARE Verificare Leggi il testo e verifica se la seguente affermazione è vera «….» Giudicare Controlla l’analisi grammaticale di questa frase e indica se è corretta CREAREIpotizzare Proponi ipotesi causali rispetto all’osservazione di un fatto Pianificare Descrivi la procedura per arrivare alla costruzione di… Roberto Medeghini, Desenzano 2016 Trad. da ANDERSON L.V. & KRATHWOHL D.R. (2001)

30 COSTRUZIONE DI PROVE PER TUTTI 1.Presenza di item di diversa complessità 2.Ordinamento degli item per livello di complessità e significatività rispetto all’obiettivo -es. complessità rispetto al contenuto ( conoscere, comprendere, analizzare, valutare) e significatività («…mi dà più informazioni per la valutazione…?») 3.La quantità non è una variabile sufficiente per una corretta valutazione Roberto Medeghini, Desenzano 2016

31 ESEMPIO DI PROVA GRADUATA SUI PASSAGGI DI STATO Conoscenza fattuale: Ricordare: Conoscere, Richiamare A. 1.Cosa descrivono gli esperimenti a lato? (vapore e recipiente con acqua sul fuoco…) (Descrizione ammessa anche senza termini specifici) 2.Scelta di abbinamento degli esperimenti in forma iconica a rappresentazioni grafiche dei passaggi di stato (vapore e recipiente con acqua sul fuoco e disegno dell’evaporazione in natura) 3.Abbina al disegno i termini corretti, scegliendo fra precipitazione, evaporazione e condensazione Conoscenza fattuale: Ricordare: Conoscere, Richiamare B 4.Completa le frasi utilizzando i termini: solidificazione, passaggio di stato, condensazione, evaporazione si chiama________________ la modificazione da uno stato fisico all’altro la______________________ è il passaggio dallo stato liquido a quello solido la______________________ è il passaggio dalle stato liquido a quello gassoso la______________________ è il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido 5.Completa la frase, La nebbia è causata da__________________ scegliendo fra: passaggio dallo stato liquido a quello solido, passaggio dallo stato liquido a quello gassoso, passaggio dallo stato gassoso a quello liquido. Roberto Medeghini – Desenzano 2016

32 Conoscenza concettuale: Comprendere: Esemplificare 6.Costruisci una frase per ogni termine Passaggio di stato, evaporazione, condensazione, precipitazione Conoscenza concettuale: Comprendere: Dedurre/ Analizzare: Selezionare 7.Indica le cause di: evaporazione, condensazione, precipitazione, solidificazione Conoscenza concettuale: Valutare: Giudicare 8.Quale variabile toglieresti per impedire: L’Evaporazione: pioggia, calore, gelo, nebbia La Condensazione: innalzamento di temperatura, abbassamento della temperatura, calore, nebbia, vento Conoscenza concettuale: Creare: Ipotizzare 9.Cosa suggeriresti di fare, di costruire… per non andare in difficoltà nei periodi di siccità? Roberto Medeghini – Desenzano 2016

33 ANALISI QUALITATIVA DELLE PRESTAZIONI DI: LUISA, ANDREA, MARTA FattualeConcettualeProceduraleMetacognitivo Ricordare Conoscere e richiamare A 1.2.3. Conoscere e richiamare A+B 1.2.3.4.5 ComprendereEsemplificare 6- 6 Applicare AnalizzareDedurre Selezionare 7 - 7 ValutareGiudicare 8 CreareIpotizzare 9 Roberto Medeghini – Desenzano 2016

34 IL PEI E PDP sono strumenti Progettuali Flessibili Legati ai processi di insegnamento- apprendimento Presenti nelle diverse fasi dell’apprendimento Evolutivi Centrati sull’alunno/studente Condivisi Roberto Medeghini Gardone VT 2016

35 IL CLIMA DI CLASSE

36 Studiare con impegno non serve: tanto al massimo il voto è sufficiente ( ragazzo dislessico) Tanto non ce la faccio, non mi riesce ( ragazzo dislessico) Avevo con alcuni insegnanti un rapporto particolarmente buono perchè apprezzavano quel che sapevo fare e poi alcuni avevano una grande carica umana che li rendeva molto simpatici (ragazzo dislessico) Roberto Medeghini Gardone VT 2016

37 “… Gli insegnanti hanno riferito di un difficile rapporto di L. con la scuola: si è sempre opposto a che la classe venisse a conoscenza della sua particolare situazione e si erano venute a creare spiacevoli situazioni di conflittualità con i compagni di classe i quali lo consideravano non capace… Adesso, quando si cammina tra i banchi della classe e si controlla lo svolgimento delle attività, non appena ci si avvicina a L, il ragazzo si agita, si ritrae fisicamente tra le spalle, quasi a nascondersi, si guarda attorno preoccupato a controllare che cosa dicono i compagni…”. ( professore, 2^ scuola secondaria 1° grado) Roberto Medeghini, Gardone VT 2016 Roberto Medeghini, Desenzano 2016

38 «… Quando il confronto sociale è minaccioso si pensa troppo al proprio status e rimangono così poche risorse attenzionali per occuparsi di ciò che si dovrebbe, o che magari si vorrebbe, imparare…» (Carugati F., 2011) Roberto Medeghini, Gardone VT 2016

39 Il ruolo degli insegnanti risulta decisivo per la costruzione di un clima di classe positivo dove l’atto dell’apprendere e il suo rischio può trovare condizioni favorevoli se si innesca su trame sociali di classe, sulle relazioni e sulla didattica inclusiva in grado di offrire risposte ai bisogni di sicurezza, di appartenenza, di stima, di autostima e di competenza. Roberto Medeghini Gardone VT 2016

40 La sfida attuale di un insegnamento non è solo quella di imparare a fare sempre meglio le stesse cose, ma, soprattutto, a pensarle e a farle diversamente. Roberto Medeghini Gardone VT 2016

41 Bibliografia Bateson G. (1984), Mente e natura, Milano: Adelphi. Ghidoni E., Valenti A., et al (2012). La gestione della dislessia nelle scuole italiane. Dislessia vol. 9, n. 2, pp.188.202, Trento: Edizioni Erickson. Medeghini R. (2006), Dalla qualità dell’integrazione all’inclusione. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R et al. (2009), L’inclusione scolastica. Processi e strumenti di autoanalisi per la qualità inclusiva. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R. (2011), L’inclusione nella prospettiva ecologica delle relazioni. In Medeghini R. Fornasa W.( a cura di). L’educazione inclusiva. Culture e pratiche nei contesti educativi e scolastici: una prospettiva psicopedagogica. Milano : Angeli Editore. Medeghini R. (2013), Cosa può fare la scuola in Bianchi M.E, Rossi V., Così insegno. Un ponte fra la teoria e la pratica. Firenze: Liber Liberi Medeghini R. et al (2013), Disability Studies. Trento: Erickson Medeghini R. (2015), (a cura di), Norma e normalità nei Disability Studies, Trento:Erickson Medeghini R., D’Alessio S. et al (2015), L’approccio dei Disability Studies per lo sviluppo delle pratiche scolastiche inclusive in Italia, in Vianello R., Di Novo S., Oltre le posizioni ideologiche: risultati della ricerca. Trento: Centro Studi Erickson Morin E. (1999), La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, Milano Pennac D. (2008), Diario di scuola, Milano: Feltrinelli Vygotsky L. (1992), Pensiero e linguaggio, Bari: Laterza. Roberto Medeghini - Gardone VT 2016


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