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IL PORTA A PORTA, IL COMPOSTAGGIO, LA TARIFFA RIFIUTI a Dosolo Incontri di approfondimento con la cittadinanza Dosolo, 8, 9, 10 giugno 2011.

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1 IL PORTA A PORTA, IL COMPOSTAGGIO, LA TARIFFA RIFIUTI a Dosolo Incontri di approfondimento con la cittadinanza Dosolo, 8, 9, 10 giugno 2011

2 In Italia un Comune su 4 utilizza il pap Sono centinaia i Comuni italiani (ormai un comune su 4 in Italia) che utilizzano i servizi di raccolta domiciliare, con grandi risultati in termini di raccolta differenziata. Alcuni esempi: Salerno, Treviso, Novara, Crema; Torino, Carpi, Parma e Reggio Emilia in fase di completamento. Ma è nei comuni tra i 10.000 e i 30.000 abitanti che si hanno gli esempi più significativi di risultati: Ponte nelle Alpi 9.000 ab. (Belluno) 83,5% Preganziol 17.000 ab (Treviso) 82,20% Sommacampagna 14.690 ab (Verona) 81,90% Alzano Lombardo 13.558 ab (Bergamo) 78,80% Montebelluna 31.000 ab (Treviso) 75,90% Adria 20.500 ab (Rovigo) 71,90%

3 IN LOMBARDIA HANNO UN SISTEMA PAP 1.109 Comuni su 1.547 (fonte regione Lombardia gestione statistica economica dei modelli dei rifiuti urbani in Lombardia, febbraio 2010)

4 I perché di una scelta Diminuiscono i rifiuti da smaltire in discarica e si aumenta la quantità e la qualità della raccolta differenziata dei rifiuti, secondo le indicazioni dettate dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Con la raccolta differenziata domiciliare si portano alla smaltimento tra il 20% e il 30% dei rifiuti totali prodotti. Questo comporta un grande risparmio dei costi di smaltimento che sono da diversi anni sempre più elevati. La raccolta porta a porta consente il massimo del recupero di materiali riciclabili (carta, cartone, plastica, vetro, alluminio, acciaio e legno) e quindi il loro riciclo, perché tutti i cittadini sono coinvolti ed è grazie ai loro corretti comportamenti che tale risultato è possibile. La raccolta domiciliare serve a responsabilizzare ogni cittadino sulla propria produzione dei rifiuti, in obbligo al rispetto del D.Lgs. 152/06 (raggiungimento del 65% entro il 2012). La raccolta differenziata ottenuta con il sistema porta a porta comporta costi totali sostanzialmente invariati, e la somma dei costi di raccolta e di smaltimento diminuisce all’aumentare del tasso di raccolta differenziata.

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6 Dosolo, un esempio di eccellenza: nel 2010 superato l’80% di rd

7 Rifiuto organico SÌ avanzi di cibo cartoni per pizze sporchi resti di pesce e molluschi fondi di caffè e filtri di tè fiori recisi e piante domestiche fazzoletti e tovaglioli di carta usati ceneri spente, ossi lettiere di piccoli animali domestici fiammiferi usati NO rifiuti non organici pannoloni e pannolini assorbenti sacchetti in plastica

8 Rifiuto organico – come conferirlo sfuso con carta di giornale con sacchetti di carta per alimenti con shopper in mater b con sacchetti in mater b

9 Rifiuto organico – come conferirlo Con il bidoncino aperto il materiale elimina l’acqua, i cattivi odori e la formazione di condensa così si facilita il passaggio di aria e si consente l'evaporazione di una grande quantità di acqua, evitando la fermentazione. ACQUA ARIA

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11 Carta e cartone SÌ cartoni per bevande giornali e riviste libri, quaderni e fogli vari scatole per alimenti imballaggi di cartone sacchetti e buste cartoni per pizze non sporchi NO carta plastificata carta carbone carta oleata Carta sporca

12 Il ciclo di recupero della carta

13 Imballaggi in plastica SÌ imballaggi in polistirolo bottiglie in plastica schiacciate flaconi in plastica confezioni sagomate per uova confezioni o buste per alimenti contenitori per alimenti sacchetti in plastica reti per frutta e verdura film e pellicole per alimenti vasi per piante (in plastica nera) NO oggetti in plastica e gomma posate, piatti e bicchieri in plastica

14 Il ciclo di recupero di plastica e polistirolo

15 Vetro e lattine SÌ bottiglie, vasetti e bicchieri contenitori e oggetti in vetro vuoti contenitori e scatolette in alluminio contenitori e scatolette in metallo tappi in metallo vaschette e pellicole in alluminio NO lampadine e neon ceramica terracotta porcellana

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18 Rifiuti non riciclabili SÌ gomma, giocattoli CD, cassette audio e video piatti, bicchieri e posate in plastica, carta carbone, oleata, plastificata, cocci di ceramica lampadine tradizionali pannoloni, pannolini, assorbenti Cosmetici, stracci sporchi, spugne cialde in plastica del caffè sigarette spente, polveri dell’aspirapolvere rasoi usa e getta, spazzolini da denti accendini grucce in plastica tappi in sughero NO tutti i rifiuti riciclabili

19 Dove vanno a finire i rifiuti I vegetali prodotti in provincia di Mantova vengono trattati al nuovo impianto di compostaggio di Pieve di Coriano insieme all’umido domestico raccolto separatamente. I rifiuti secchi residui vengono in parte recuperati presso gli impianti ex SIEM di Ceresara e, solo dopo una selezione accurata, tutto quello che non può essere riutilizzato viene destinato alla discarica di Mariana Mantovana. L’umido organico viene portato al nuovo impianto di compostaggio di Pieve di Coriano per la produzione di compost di alta qualità che viene venduto come ammendante agricolo. Vetro e lattine, dopo un passaggio all’impianto di selezione di Casalasca, a San Giovani in Croce in provincia di Cremona, rientrano nel ciclo produttivo grazie alle aziende che producono materiali in vetro e alluminio, completamente riciclati, come bottiglie, vasi, caffettiere e anche biciclette. Carta, cartoni e contenitori in poliaccoppiati che ogni abitante produce, dopo un’accurata selezione presso la piattaforma di Lamacart a Villafranca di Verona, vengono immessi nuovamente nel ciclo produttivo per diventare quaderni, bloc-notes, shopper. Sempre in provincia di Verona, a Cavaion Veronese, è l’impianto Serit ad occuparsi degli imballaggi in plastica e polistirolo, che vengono ripuliti e suddivisi (Pet, propilene). Da questi rifiuti si riescono a produrre vasi, tubi, maglioni in pile e vari materiali di plastica per mille usi. Ferro e legno vengono portati a ditte di recupero specializzate della provincia e dintorni.

20 Piccoli gesti per ridurre i rifiuti e gli sprechi Azione n. 1: acquistare consapevole Azione n. 2: chiudere il rubinetto Azione n. 3: spegnere la luce azione n. 4: ridurre gli sprechi

21 Azione n. 1: acquistare consapevole Compra solo quello di cui hai bisogno Verifica la data di scadenza Non acquistare imballaggi inutili Preferisci alimenti sfusi Controlla che la confezione sia riciclabile Evita prodotti usa e getta Preferisci il formato famiglia Limita l’uso di prodotti monodose Scegli il vuoto a rendere Cerca i prodotti del commercio equo e solidale Pensa all’agricoltura biologica Recupera e riusa prima di comprare

22 Azione n. 2: chiudere il rubinetto L’acqua è una risorsa preziosa e va consumata in modo attento e consapevole Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti o ti radi Preferisci la doccia alla vasca da bagno Installa i riduttori di flusso Controlla i consumi e ripara le perdite Lava l’auto con moderazione Annaffia il giardino al mattino o alla sera

23 Azione n. 3: spegnere la luce Ricordati sempre di spegnere la luce Chiudi la finestra prima di accendere il condizionatore Lava a basse temperature (40-60°) Abbassa il riscaldamento Usa lampadine a risparmio energetico Alza di 1° la temperatura di frigo e freezer Sbrina il freezer di frequente Spegni gli elettrodomestici Stacca la spia di stand-by Fai andare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico

24 Azione n. 4: ridurre gli sprechi Acquista elettrodomestici di classe A, A+ o A++ Installa i doppi vetri Cambia le guarnizioni alle finestre Isola tetti e pareti Monta valvole termostatiche sui caloriferi Pensa ai pannelli solari per l’acqua calda Valuta il fotovoltaico per l’energia elettrica Informati sulla certificazione energetica degli edifici

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26 il ciclo del compost

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28 Le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organici, biodegradabili, ovvero aggredibili dai microorganismi (tra questi anche la carta e cartone). Vanno invece evitati i rifiuti di origine sintetica o comunque non biodegradabile, od ancora contaminati da sostanze non “naturali ”.

29 LA GIUSTA UMIDITA’

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31 LA TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE

32 La normativa Decreto Legislativo N. 152 del 3/4/2006, Art. 238: istituzione della Tariffa Integrata Ambientale per la gestione dei rifiuti e abrogazione della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani. Decreto del Presidente della Repubblica N.158 del 27/4/1999. Approva il regolamento per l’elaborazione del metodo normalizzato – Stabilisce la copertura integrale dei costi del servizio a regime.

33 Dalla Tassa alla tariffa La tassa sui rifiuti è un tributo determinato dal prodotto tra la superficie dell’immobile ed un’aliquota. La tariffa è un corrispettivo dovuto per l’erogazione di un servizio che deve consentire la copertura integrale dei costi di gestione.

34 Struttura tariffaria Quota fissa: finanzia le componenti del servizio non legati alla quantità di rifiuti prodotti Quota variabile: compensa le componenti direttamente collegate alla produzione dei rifiuti Utenze domestiche e non domestiche Riduzioni e agevolazioni: deliberate dal Consiglio Comunale (Regolamento) Addizionale provinciale: 5% I.V.A. (10 %)

35 Determinazione quota variabile Sistema presuntivo: coefficienti individuati dal Ministero dell’Ambiente e adattati alla realtà locale dalla Giunta Comunale UTENZE DOMESTICHE Rapportata al numero di componenti il nucleo familiare ed alla superficie abitativa UTENZE NON DOMESTICHE Rapportata alla tipologia di attività svolta ed alla superficie occupata

36 L’iter Il Comune affida al Gestore la Tariffa Integrata Ambientale - TIA Viene sottoscritto il Disciplinare che regola i rapporti tra le parti Il Gestore sottopone al Comune il piano finanziario per la copertura integrale dei costi Il Consiglio Comunale delibera il Regolamento per l’applicazione della tariffa ed il piano finanziario per il servizio rifiuti La Giunta Comunale approva le tariffe e l’entità delle riduzioni e delle agevolazioni

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