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A partire dal XI secolo la crescita delle città e la conseguente nascita del ceto borghese, rivalutarono alcuni aspetti della vita medievale. Con l’arrivo.

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Presentazione sul tema: "A partire dal XI secolo la crescita delle città e la conseguente nascita del ceto borghese, rivalutarono alcuni aspetti della vita medievale. Con l’arrivo."— Transcript della presentazione:

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2 A partire dal XI secolo la crescita delle città e la conseguente nascita del ceto borghese, rivalutarono alcuni aspetti della vita medievale. Con l’arrivo della borghesia, l’organizzazione gerarchica passò da verticale a tendenzialmente più orizzontale, una società, quindi, più equa. Ciò nonostante, questa rinascita non riguardò tutto il territorio europeo, infatti, nelle campagne continuò a coesistere un sistema signorile, basato appunto sul dominio dell’aristocrazia.

3 Figura di spicco della nuova classe sociale fu il mercante, il quale si differenziava sia dai contadini, sia dal ceto più nobile. Egli, infatti, a differenza dei contadini possedeva una cultura, tanto è vero che era in grado sia di leggere che di scrivere e inoltre era un uomo libero. A differenza del nobile, il quale traeva la propria condizione sociale dalle proprie origini e quindi dal passato, il mercante guardava al presente, in quanto le sue scelte potevano portarlo ad una condizione migliore, coi soldi guadagnati, ma anche alla bancarotta e quindi al tracollo sia economico che sociale. Questo nuovo ideale venne guardato con diffidenza dai rappresentanti dell’aristocrazia, infatti basti pensare a quanto ci abbia messo la chiesa cristiana a non condannare il guadagno, che era la ragione di vita dei mercanti.

4 Durante il medioevo, i lavori venivano indicati con il nome di ‘arte’, che si suddivideva in intellettuale e meccanica, quest’ultima praticata, in seguito, dai borghesi. L’arte meccanica era disprezzata, perché secondo la credenza popolare, era la punizione di Dio da espiare per il peccato originale. Il lavoro, quindi, stava a indicare la colpa dell’uomo, ma anche l’unico modo per espiarla. Inoltre il lavoro manuale era definito ‘ignobile’, cioè, non nobile. Durante l’età della rinascita urbana, il lavoro, manuale e non, era visto, dal popolo più umile e dalla borghesia soprattutto, come una possibilità di migliorare la propria condizione socio-economica, solamente con i propri mezzi.

5 Nell’Alto Medioevo i fenomeni naturali erano considerati come la manifestazione della volontà di Dio ed erano accolti con fatalismo. La natura era vista come ostile e misteriosa. Veniva interpretata o propiziata con preghiere e riti magici.

6 La società feudale era una società tripartita composta da: cavalieri che difendevano la popolazione, i chierici che difendevano lo spirito e i contadini che sostenevano la società con i raccolti. Questi erano immutabili e nessuno poteva cambiare il suo ruolo perché comprometteva l’equilibrio della società(un servo doveva rimanere povero e fedele al suo padrone). Nobili e Cavalieri Clero Contadini e Servi

7 Mercante CarpentiereTessitoreArtigiano Fornaio La società urbana era incentrata su un’unica figura: quella del mercante che a sua volta si ramificava in più mestieri a seconda delle merce che si vendeva (tessitori,artigiani,carpentieri …). Queste nuove figure accentravano nelle loro mani tutte le caratteristiche degli della società feudale: la gente lavorava, combatteva e sapeva leggere e scrivere doti che erano ben distinte nei diversi ordini feudali. La nuova società inoltre era propensa al prestigio sociale legato ai beni e alle ricchezza invece nel feudalesimo il prestigio era legato alla nobiltà di nascita.

8 La società borghese non sostituì con quella feudale, ma si affiancò ad essa coesistendo. Solo tra il XIX e il XX secolo la società borghese prevarrà.

9 La natura cominciò ad apparire più accessibile e conoscibile. Non era più considerata immutabile, ma adattabile alle esigenze umane. La natura era ancora considerata come parte del mondo scritto da Dio, per questo gli uomini continuarono ad interpretare i fenomeni naturali e a produrre lapidari, bestiari e testi con valore simbolico.

10 Nuovi ceti urbani, portatori di mentalità pragmatiche e curiose del mondo. Nuovo impulso allo studio degli autori antichi. Molti testi furono perduti a causa del basso interesse per la cultura scritta durante l’Alto Medioevo. Ma diverse opere di autori cristiani e latini furono conservate grazie ai monaci.

11 Il mondo arabo-islamico aveva coltivato un forte interesse verso le conoscenze scientifiche e filosofiche. Gli studiosi erano liberi di compire ricerche in diversi campi. Grazie all’espansione, gli arabi avevano ereditato il patrimonio scientifico e filosofico dell’ellenismo. Erano entrati in contatto con gli ambienti culturali della Persia e dell’India. Grazie agli scambi mercantili gli arabi passarono all’occidente i prodotti delle culture orientali e opere greche che in Europa erano andate perdute.

12 Grazie alla traduzione dei testi antichi e al contributo arabo, il Medioevo si riappropriò di un’elaborazione scientifica raffinata. Presso la corte di Federico II di Sicilia venne favorita la collaborazione fra studiosi di diverse religioni. L’opera i traduzione dei testi i concentrò anche i Spagna nel Califfato omayyade La disponibilità dei testi tradotti di diverse materie diende una forte spinta alla ricerca scientifica in occidente.

13 Anche se durante la storia il mondo occidentale non ebbe solo scontri con quello orientale(crociate, scisma d’oriente), ebbe anche rapporti commerciale e contaminazioni culturali. La più grande contaminazione che il mondo arabo diede a quello occidentale fu l’uso dei numeri che tutt’ora usiamo. I numeri hanno origine nel III sec a.C e vengono perfezionati nel VI d.C grazie all’aiuto del matematico persiano al-Khwarizmi; solo nel XIII secolo i numeri arabi vengono utilizzati per la prima volta in occidente dal mercante Leonardo Fibonacci che rivoluzionò i sistemi di calcolo facendo eclissare i calcoli con i numeri romani. Un’altra grande influenza dovuta la mondo arabo è l’uso di alcuni termini presenti nel nostro lessico(algebra=’ilm al-gìabr wa al-muqàbala=”scienza delle riduzioni e delle comparazioni”)

14 Alto Medioevo Nell’Alto Medioevo le attività artistiche erano viste come lavoro manuale, e quindi disprezzate. Basso Medioevo Le attività artistiche furono rivalutate grazie alla nascita del ceto borghese, e importanti pittori e scultori come Cimabue e Giotto riscoperti per la loro bravura. L’arte iniziò a svolgere così una funzione didascalica. Infatti, la maggior parte del popolo era analfabeta, e grazie ai dipinti sulle pareti delle cattedrali capiva i racconti della bibbia

15 Porta del Battistero di Firenze La porta del battistero di Firenze fu realizzata nel 1401 da Leone Ghiberti. Ognuna delle 20 formelle centrali rappresenta un momento della vita di Cristo, mentre le 8 in fondo rappresentano i Padri della Chiesa

16 Le lingue volgari nell’alto medioevo erano usaste solo per la comunicazione orale ed assunsero un ruolo sempre più importante separandosi latino, che a causa dell’analfabetismo era di monopolio di religiosi Questo monopolio fece si che l’accesso ai testi classici divenne impossibile per tutti i non religiosi, e svalutò la scrittura. Contratti e atti di vendita divennero orali, facendo affidamento su testimoni per la validità I libri divennero così quasi oggetto di venerazione per i comuni cittadini, comparendo in maniera simbolica in numerose rappresentazioni

17 In seguito però, con la comparsa della borghesia, le lingue volgari iniziarono a diventare scritte, ma venivano insegnate solo nelle botteghe, nelle quali erano necessarie per tenere una corrispondenza commerciale, e ancora non nelle scuole L’istruzione iniziò così ad essere vista come un elemento di prestigio e necessaria per il lavoro. Nacquero così le prime scuole laiche in città. Per mantenere un certo controllo sulla cultura la Chiesa stabilì nel concilio Laterano del 1179 che ogni cattedrale dovesse aprire una scuola Nacque così la professione del maestro (magister), cioè di colui che si occupava di ‘Pensare e trasmettere il proprio pensiero tramite l’insegnamento’

18 Nelle scuole del basso medioevo si dava un insegnamento di impronta classica, in particolare seguendo le idee Aristoteliche, modificandole all’occorrenza per aderire con i dogmi della fede cristiana. In altri casi erano invece gli insegnamenti del cristianesimo ad essere modificati per non creare contraddizioni, un lavoro di mediazione svolto dallo Scholasticus, il maestro, e divulgato nelle scholae, le scuole.

19 L’insegnamento diventò quindi una professione, e come ogni altra professione, quella degli Scholasticus aveva le sue corporazioni: erano dette universitas, termine dal quale deriva il nome università. Queste comprendevano anche studendi, che insieme ai maestri si univano in associazioni per difendere i propri interessi. Tra questi, la possibilità di rilasciare titoli di studio, prerogativa prima esclusiva delle autorità ecclesiastiche.

20 L’università di Bologna è la prima nata in assoluto. Secondo alcuni storici l’anno di fondazione è il 1088, mentre i primi statuti universitari giunti fino a noi risalgono al 1317. Ha oggi numerosi sedi, una delle quali all’estero, a Buenos Aires. In totale ospita più di 80.000 studenti

21 I professori dovevano essere remunerati, e questo compito era svolto dalle autorità cittadine, dalle autorità ecclesiastiche o dagli stessi studenti. Quest’ultima opzione era la preferibile, in quanto i maestri potevano esprimere le proprie idee senza la minaccia di una perdita della paga. La chiesa d’altro canto cercò sempre di mantenere un controllo, almeno ideologico, sulle università, rivendicando a volte il diritto di conferire la licentia docenti, cioè l’abilitazione all’insegnamento. Questo ebbe successo in poche aree, aiutato anche dall’influenza degli ordini mendicanti, mentre nella maggior parte la chiesa perse progressivamente il controllo sull’insegnamento.

22 Lo stile gotico(il termine "gotico", che deriva da "goti", entrò in uso nel XVI secolo per indicare un tipo di arte barbarica,complessa) nacque a Saint- Denis con la costruzione dell'omonima abbazia nel XII secolo, e rese il campo dell'architettura uno dei più importanti del Basso Medioevo. Infatti le cattedrali gotiche erano gli edifici che rappresentavano le città. Queste gigantesche opere dovevano raggiungere altezze elevate, sia perché simboleggia una maggiore vicinanza a Dio, sia perché dava più importanza ai centri in cui venivano innalzate. Per questi motivi era necessario un architetto più che esperto a coordinare i lavori. In queste nuove chiese la luce aveva un ruolo fondamentale per i fedeli, infatti essa rappresentava la presenza del Signore e per questo nelle pareti presero posto ampie vetrate.

23 ARCO A SESTO ACUTO; permetteva di rendere le strutture più alte e di scaricare il peso su pareti più sottili IL ROSONE; finestra circolare posta sulla facciata composta da vetrate colorate LA TORRE NOLARE; torre posta all'incrocio tra navata centrale e transetto. Al suo interno vi sono le campane TRANSETTO; segmento più breve della croce latina che termina con facciate laterali LE VETRATE; esse occupano ampi spazi nelle pareti che non svolgono più una funzione portante a differenza di quelle totalmente murarie nelle chiese romaniche GLI ARCHI RAMPANTI; strutture che scaricano il peso su pilastri esterni in modo da stabilizzare l'edificio

24 GRAZIE PER LA VISIONE


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