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F.I.PA.V. Comitato Provinciale Pordenone Corso ALLIEVO ALLENATORE 2011/2012 CENNI SUL RAPPORTO TRA MOTRICITÀ E ACCRESCIMENTO L’APPRENDIMENTO MOTORIO Relatore:

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1 F.I.PA.V. Comitato Provinciale Pordenone Corso ALLIEVO ALLENATORE 2011/2012 CENNI SUL RAPPORTO TRA MOTRICITÀ E ACCRESCIMENTO L’APPRENDIMENTO MOTORIO Relatore: Maresca Mario

2 PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente

3 A) superficie ridotta del campo, per cui occorre un’alta organizzazione tattica B) fattore tempo, poiché la velocità della palla è molto elevata ( 100 Km/h ) C) dal regolamento che non permette di fermare la palla o colpirla in modo scorretto Nella pallavolo l’azione è regolata dall’interazione tra caratteristiche spazio-temporali del gioco e cambiamenti di direzione della palla ed è influenzata da :

4 4 ATTO MOTORIO

5 PERCEZIONE E ANALISI 1 Percezione degli stimoli che provengono dal mondo esterno e dai vari organi e loro traduzione in segnali da parte dei recettori 2 Analisi di questi segnali da parte delle strutture nervose superiori a cui vengono inviati

6 PERCEZIONE Processo ch e permette di “ SENTIRE “ il mondo esterno attraverso i RECETTORI (cellule specializzate) La percezione è condizionata dall’attenzione: vengono recepiti più facilmente gli stimoli verso i quali io sono stato precedentemente sensibilizzato e anche preparato

7 ANALISI Percezione e analisi non sono separabili !!! I segnali emessi dai recettori, vengono trasmessi attraverso le vie nervose al S.N.C. dove vengono analizzati dagli ANALIZZATORI

8 ANALIZZATORI analizzatore ottico (visivo ) analizzatore statico/dinamico (equilibrio) analizzatore cinestesico (percezione spazio dinamica del corpo) analizzatore acustico (udito) analizzatore tattile analizzatore verbale (insieme convenzionale di simboli)

9 EFFETTUAZIONE MOTORIA Tradurre in azione ogni atto motorio precedentemente elaborato Dipende anche dalle caratteristiche e qualità delle capacità condizionali

10 RIAFFERENZE Riafferenza di controllo: utilizza i segnali provenienti dai propriocettori per controllare ed eventualmente correggere il movimento già durante il suo svolgimento Riafferenza di risultato: meccanismo esterno che valuta la validità dei risultati ottenuti (tattica)

11 MEMORIA È il magazzino dove vengono immessi e richiamati i dati dell’attività motoria svolta Coopera con gli altri sistemi e permette alla struttura di autoperfezionarsi Fissa i dati di ogni atto motorio rispetto al risultato e realizza quell’insieme di acquisizioni che costituiscono l’esperienza dell’individuo

12 Dalle problematiche dello sviluppo auxologico della persona e dalla loro incidenza sui processi di apprendimento motorio si sviluppa un’analisi dei meccanismi dell’apprendimento stesso, favoriti da opportune strategie di intervento.

13 ACCENNIAMO BREVEMENTE ALLE CARATTERISTICHE DELL’ACCRESCIMENTO COSÌ COME L’ AUXOLOGIA CE LE DESCRIVE: periodo neonatale fino a 12 giorni prima infanzia fino a 2 anni seconda infanzia fino a 6 anni terza infanzia o età scolare fino a 12 anni pubertà fino a 15 anni circa adolescenza fino a 19 anni circa

14 DURANTE QUESTI PERIODI PREVALGONO DELLE FUNZIONI ORGANICHE CHE SONO: Fino a 7 anni FASE VEGETATIVA, dove prevalgono le funzioni degli organi della nutrizione (stomaco, intestino) Fino a 14 anni ci troviamo nella FASE RESPIRATORIA dove prevale l’armonizzazione della funzione respiratoria Fino a 21 anni prevale la FASE MUSCOLARE dove vi è il progressivo aumento della funzione del sistema muscolare Fino a 22 anni abbiamo la FASE NERVOSA durante la quale si assiste alla maturazione del Sistema nervoso centrale e periferico

15 Per quanto riguarda PESO e STATURA possiamo elencare le FASI DI ALTERNANZA peso/statura o meglio le fasi di alternanza dello Stratz fino a 4 anni TURGOR PRIMO il bambino è più “rotondo” vi è incremento ponderale fino a 7 anni PROCERITAS PRIMA il bambino compie il primo allungamento staturale fino a 12 anni TURGOR SECONDO il ragazzino appare di nuovo più “cicciottello” fino a 16-18 anni PROCERITAS SECONDA dove si realizza il secondo incremento della statura in modo però accelerato

16 LE FASI DEL PROCESSO EVOLUTIVO CON LE PIU’ IMPORTANTI CARATTERISTICHE RELATIVE FASE PRE PUBERALE fino a 10 anni OSSA siamo in proceritas prima per cui si manifesta un allungamento; il tessuto cartilagineo viene in parte sostituito da tessuto osseo. I MUSCOLI si sviluppano in modo non proporzionale all’allungamento osseo, i muscoli flessori sono più sviluppati degli estensori (atteggiamento cifotico infantile) IL S.N.C non è ancora completamente sviluppato le strutture degli APPARATI CARDIO-VASCOLARE e RESPIRATORIO sono poco sviluppate

17 LE FASI DEL PROCESSO EVOLUTIVO CON LE PIÙ IMPORTANTI CARATTERISTICHE RELATIVE FASE PUBERALE fino a 14 anni Si evidenziano i CARATTERI SESSUALI SECONDARI Mentre nelle fasi iniziali della pubertà si ha una accrescimento tutto sommato costante, nella fase centrale della pubertà assistiamo a una specie di caos che ci prospetta l’immagine del ragazzino come una caricatura: gambe lunghe, mani grandi, tronco corto, torace stretto e piatto,andatura goffa, ecc. Il MUSCOLO si allunga anche se non è sviluppato in volume Il S.N.C non ha ancora acquisito l’equilibrio tra eccitazione e inibizione Il ragazzino risulta sempre ipereccitato, si butta con foga, brucia velocemente tutte le energie L’accrescimento accelerato pone sotto stress le strutture di sostegno in particolare quelle degli arti inferiori

18 LE FASI DEL PROCESSO EVOLUTIVO CON LE PIÙ IMPORTANTI CARATTERISTICHE RELATIVE FASE POST PUBERALE fino a 17 anni E NTRIAMO NELL ’ ADOLESCENZA “ PERIODO DEL GIOVANE UOMO ” Le OSSA si sviluppano in lunghezza assumono sempre più le dimensioni dell’adulto I MUSCOLI presentano forma esteriore e volume Gli APPARATI CARDIO-CIRCOLATORIO e RESPIRATORIO pur non raggiungendo le capacità dell’adulto sono ormai maturi Il S.N.C ritrova il giusto equilibrio

19 LE FASI DEL PROCESSO EVOLUTIVO CON LE PIÙ IMPORTANTI CARATTERISTICHE RELATIVE ADOLESCENZA dai 17 fino a 20 anni I N QUESTO PERIODO SI EVIDENZIANO LE DIFFERENZE TRA I SESSI Troviamo differenze nella statura, nella lunghezza degli arti, nelle spalle Inoltre, il sistema muscolare è più sviluppato nei maschi La percentuale di massa grassa è maggiore nelle femmine La capacità respiratoria è maggiore nei maschi Ecc…..

20 APPRENDIMENTO MOTORIO Il movimento si origina e quindi si esprime attraverso la raccolta degli stimoli provenienti dall’esterno e trasmessi attraverso le VIE AFFERENTI o sensitive La CORTECCIA cerebrale le elabora e ordina la risposta attraverso uno schema motorio I CENTRI SOTTOCORTICALI coordinano il movimento Il CERVELLETTO controlla il tono muscolare IL MIDOLLO conduce la risposta I MOTONEURONI trasmettono l’impulso ai muscoli

21 APPRENDIMENTO MOTORIO QUESTO SI REALIZZA SEMPRE IN TRE FASI 1.RAPPRESENTAZIONE MENTALE del movimento che si rifà ad analoghi o simili movimenti eseguiti o visti. Questa fase è detta di montaggio del movimento 2.VOLONTA’ AD ESEGUIRE IL MOVIMENTO o di assumere la postura, il che si traduce nell’invio di impulsi nervosi o motori corrispondenti all’immagine rievocata. Fase che si identifica con la prassi ideo-motoria 3.ESECUZIONE DEL MOVIMENTO, spostamento delle leve articolari IL MOVIMENTO PRIMA DI AZIONE MUSCOLARE È OPERAZIONE MENTALE !!!

22 COME SI ESPRIME IL MOVIMENTO ? ATTRAVERSO TRE STRUTTURE 1.La macchina esecutrice cioè L’APPARATO LOCOMOTORE 2.Il SISTEMA NERVOSO CENTRALE la distribuzione del comando 3.La capacità di programmazione della macchina esecutrice, la quale è condizionata dal grado di maturazione del soggetto

23 ETÀ PRESCOLARE Nell’età prescolare non è opportuno un allenamento della forza in senso stretto, ma è più conveniente utilizzare il normale desiderio del bambino a muoversi. In questa età si devono utilizzare attività nelle quali si superano ostacoli, creando spazi di gioco dove vi siano piramidi di corde, attrezzi per arrampicarsi, appendersi, tirare, spingere, ecc.. (SCHEMI MOTORI DI BASE)

24 PRIMA ETÀ SCOLARE Si predilige un’ attività motoria in forma ludica armonica ma sempre bilaterale. L’allenamento deve essere sempre in forma dinamica per il semplice motivo che il sistema anaerobico è scarsamente sviluppato, per cui sono poco adatti lavori muscolari in forma statica. In primo luogo deve essere esercitata la forza rapida. In questa età possono essere esercitati in modo eccellente i muscoli del dorso e dell’addome !!! In una palestra deve essere massiccia la presenza di piccoli e grandi attrezzi (NON SOVRACCARICHI !!!) per costruire dei circuiti motivanti e avventurosi per realizzare un buon condizionamento fisico.

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