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1944-2012 Vivere da adolescenti Lavoro svolto dagli alunni della classe 3^ A della Scuola Media A. Gramsci.

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1 1944-2012 Vivere da adolescenti Lavoro svolto dagli alunni della classe 3^ A della Scuola Media A. Gramsci

2 ANNA FRANK ANNA FRANK

3 Questi siamo noi, ventidue vivaci adolescenti tutti con personalità diverse ma uniti nel formare un’unica grande, speciale classe la III A.

4 Anna Frank con il papà Otto e la sorella Margot Anna Frank nasce a Francoforte sul Meno (Germania) nel 1929. La sua famiglia è di religione ebraica. la svastica simbolo del nazismo Per una famiglia ebrea è pericoloso vivere nella Germania nazista di Hitler. Per questo motivo, nel 1933 Anna emigra con i suoi genitori in Olanda.

5 L’entrata delle truppe tedesche in Olanda Nel 1940 (seconda guerra mondiale) i soldati di Hitler occupano l’Olanda.

6 Anna Frank Ecco come descrive Anna, nel suo diario, questo difficile periodo. I bei tempi finirono nel maggio 1940; prima la guerra, la capitolazione, l’invasione tedesca, poi cominciarono le sventure per noi ebrei. Le leggi antisemitiche si susseguivano l’una all’altra. Gli ebrei debbono portare la stella giudaica. Gli ebrei debbono consegnare le biciclette. Gli ebrei non possono salire in tram, gli ebrei non possono più andare in auto. Gli ebrei non possono fare acquisti che fra le tre e le cinque, e soltanto dove sta scritto “bottega ebraica”. Gli ebrei dopo le otto di sera non possono essere per strada, né trattenersi nel loro giardino o in quello di conoscenti. Gli ebrei non possono andare a teatro, al cinema o in altri luoghi di divertimento, gli ebrei non possono praticare sport all’aperto, ossia non possono frequentare piscine, campi di tennis o di hockey ecc. Gli ebrei non possono nemmeno andare a casa di cristiani. Gli ebrei debbono studiare soltanto nelle scuole ebraiche. (20 giugno 1942).

7 18 dicembre 2011 Caro diario, ieri sono tornata a casa inorridita da quello che è successo nella mia città Firenze. Per gli abitanti di Firenze è stato un giorno sconvolgente, pieno di paura e di angoscia infatti un italiano neofascista ha ucciso due senegalesi e ferito altri tre per odio razziale; alla fine l’uomo circondato dalla polizia si è tolto la vita. Io penso che questa persona avesse un odio ingiustificato verso persone che non hanno fatto nulla contro di lui: hanno solo il colore della pelle diverso. Avvenimenti così gravi non sono mai successi a Firenze e infatti molte persone oggi hanno protestato in centro per chiedere che queste cose non accadano più. Sono arrabbiata vorrei poter fare qualcosa per fermare tutto ciò perché io sono sicura che ogni giorno succedono episodi razzisti anche se non così gravi come quello accaduti ieri ma che feriscono moralmente le persone e fanno molto male. Purtroppo molte vittime soffrono in silenzio per paura di esporsi, questo rende tutto molto più difficile. Ora ti saluto caro diario, mi sento triste. Il razzismo oggi

8 La casa di Anna Frank ad Amsterdam Nell’estate del 1942 Anna si nasconde con la famiglia e alcuni amici in un alloggio segreto, nel centro della città di Amsterdam. Pochissime persone conoscono il rifugio segreto dei Frank. Tra queste, ci sono Elli e Miep, due amiche di Anna. Elli e Miep hanno il compito di portare ai rifugiati cibo e informazioni su quello che succede nel mondo esterno.

9 Testo originale 11 luglio 1942 L’alloggio, come nascondiglio, è l’ideale. Sebbene sia umido, credo che ad Amsterdam non abbiano mai costruito niente di più comodo per chi ha bisogno di nascondersi. La nostra cameretta, con i suoi muri nudi, era assai disadorna; grazie al babbo che fin da prima aveva portato qui la mia collezione di stelle del cinema e di cartoline illustrate, ho trasformato la stanza, dopo aver spennellato di colla le pareti, in una fitta mostra di figurine. Così ha un’aria più allegra. (…) Accanto a noi, a destra, c’è una grande casa commerciale, e a sinistra una fabbrica di mobili; finite le ore di lavoro, nei locali non resta più nessuno, però i rumori potrebbero anche essere uditi. Abbiamo proibito a Margot di tossire di notte, sebbene si sia preso un bel raffreddore. (…) Non poter mai andar fuori mi opprime, e ho una gran paura che ci scoprano e ci fucilino. (…) Di giorno bisogna camminare piano piano e parlare a bassa voce, perché nel magazzino potrebbero udirci.

10 Testo originale 20 giugno 1942 Eccomi al punto da cui ha preso origine quest’idea del diario: io non ho un’amica. Ho dei genitori e una sorella di sedici anni; conosco, tutto sommato, una trentina di ragazze; ho un corteo di adoratori… no, apparentemente non mi manca nulla, salvo l’amica. Con nessuno dei miei conoscenti posso far altro che chiacchierare, né parlar d’altro che dei piccoli fatti quotidiani. Non c’è modo di diventare più intimi, ecco il punto. Perciò questo diario. Non mi limiterò a scrivere i fatti nel diario, come farebbe qualunque altro, ma farò del diario l’amica, e l’amica si chiamerà Kitty. Dentro il diario Paure, angosce, desideri e sogni di una ragazzina ebrea

11 Testo originale 8 luglio 1942 Cara Kitty, sono avvenute tante cose da far credere che il mondo si sia capovolto. Comincerò a raccontarti quanto è avvenuto nel pomeriggio di domenica. Alle tre, qualcuno suonò alla porta. Poco dopo comparve Margot, eccitatissima, alla porta della cucina. “C’è una chiamata delle SS per papà.” mormorò. Mi spaventai immensamente; una chiamata, si sa cosa significa. Nella mia mente già vedevo campi di concentramento e celle di segregazione. “Naturalmente non si presenterà” mi spiegò Margot, mentre in camera aspettavamo il ritorno della mamma e del papà. La mamma tornò poco dopo, alle 5 arrivò anche papà. Decidemmo di trasferirci subito nel rifugio segreto. L’unico essere da cui presi congedo fu Moortye, il mio gattino, che avrebbe trovato alloggio dai vicini.

12 Testo originale 24 dicembre 1943 Cara Kitty, quando sei stata rinchiusa per un anno e mezzo, ti capitano dei giorni in cui non ne puoi più. (...) Vorrei andare in bicicletta, ballare, fischiettare, guardare il mondo, sentirmi giovane, sapere che sono libera, eppure non devo farlo notare perché, pensa un po’, se tutti e otto ci mettessimo a lagnarci e a far la faccia scontenta, dove andremmo a finire? A volte mi domando: “Che non ci sia nessuno capace di comprendere che, ebrea o non ebrea, io sono soltanto una ragazzotta con un gran bisogno di divertirmi e stare allegra?”. Non lo so, e non potrei parlarne con nessuno, perché sono certa che mi metterei a piangere. Piangere può recare tanto sollievo.

13 Testo originale 15 luglio 1944 Ecco la difficoltà in questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo trasformarsi lentamente in un deserto, sento sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui saranno forse ancora attuabili.

14 Firenze 21-10-2011 Caro diario, in questo periodo mi stanno tormentando molte paure, sono pensieri che mi angosciano danno una sensazione di malessere. Ho paura di non essere accettato, di non piacere agli altri e da un giorno all’altro ritrovarmi solo. In dei momenti vorrei essere diverso, in me c’è il terrore di non avere successo nella vita, ho paura del mio futuro, paura di sbagliare e ritrovarmi senza più speranze, di accorgermene troppo tardi. Io ho l’angoscia di non essere come gli altri e di essere inferiore, non pronto per il mondo di oggi. Penso spesso a mio nonno che è morto e ricordo i nostri momenti più belli e subito dopo, nel giro di un secondo mi ritrovo in un mare di lacrime e malinconia. Sentendo i litigi dei miei genitori, penso come sarebbe la vita se si separassero: un vero inferno. Ma ora basta con questa tristezza, penso anche alle cose belle, meravigliose e stupende della vita. Mi piacerebbe diventare qualcuno, essere importante, ma alla fine mi basta la speranza di essere una persona come tutte le altre, una persona con una famiglia felice. Vorrei divertirmi sempre e non pensare mai ai problemi … si, tutto questo è improbabile, forse impossibile. Desidero un migliore amico sincero che non mi tradisca e che sappia capire ogni circostanza, cerco l’amico perfetto per me. La cosa che vorrei di più è qualcuno che mi sappia amare come si deve, qualcuno dolce simpatico e che mi faccia sorridere. Insomma alla fine il mio desiderio più grande è essere felice, come tutti immagino. In conclusione i miei desideri, le mie paure e i miei pensieri sono ricchi di contrapposizioni va Bene cosi, ho ancora molto tempo per cambiare … Ciao caro diario, a presto. Paure, angosce, desideri e sogni di noi ragazzi dell’anno 2012

15 Testo originale Cara Kitty, I signori Van Daan hanno litigato da matti. Non avevo mai visto niente di simile, perché mamma e papà non si sognerebbero mai di scagliarsi l’uno contro l’altro in quel modo. Il motivo era talmente futile che non valeva nemmeno la pena di dire una parola. Mah, non siamo tutti uguali. La mamma e la signora Van Daan non vanno mai particolarmente d’accordo. Pretesti per scontri ce ne sono a bizzeffe; tanto per citare un piccolo esempio ti dirò che la signora ha tolto dall’armadio comune della biancheria tutte le sue lenzuola salvo tre. Dà per scontato che la roba della mamma debba bastare per tutta famiglia. Ci resterà con un palmo di naso quando scoprirà che la mamma ha seguito il buon esempio. LITI NELL’ALLOGGIO SEGRETO

16 Firenze, 13-12-2011 Caro diario, ieri è stato il giorno peggiore della mia vita e ti spiego il perché. Giorni fa c'era arrivata voce che sarebbero venuti dei nuovi inquilini proprio nella casa accanto alla nostra. Una mattina io e la mia mamma stavamo uscendo per andare a fare un po’ di spesa e ci vedemmo venire incontro una famiglia composta da mamma, babbo ed il figlio di circa 30 anni: erano i nuovi arrivati. Noi li salutammo per dargli il benvenuto ma loro ci ringraziarono con una bestemmia ed uno scaracchio sulla punta delle scarpe. Io e mia mamma rimanemmo un po’ perplesse e schifate, soprattutto io. LITIGI CONDOMINIALI Ieri al nostro ritorno a casa sentimmo dal portone del condominio le urla del padre, la madre che rideva a squarcia gola ed il figlio che brontolava come un bambino: per finire si sentiva anche mia sorella che si era svegliata e piangeva per la confusione. A quel punto mia mamma si arrabbiò e gli andò a suonare il campanello per dirgli qualcosa. Il problema è che quando mia mamma gli citofonò, la signora uscì di casa e negò tutto. Diceva che ce lo eravamo inventato perchè avevano paura che chiamassimo la polizia. Noi non ci potevamo credere e dato che avevamo già capito che erano persone fuori di cervello, ci mettemmo a pranzare. Finito di mangiare verso le 14.30 sentimmo la porta della casa accanto aprirsi e sentimmo la signora che ridacchiava. Allora mi avvicinai al buco della serratura e vidi la signora che sputava alla nostra porta. La mamma aprì di colpo la porta per fregarla, però non fu una mossa molto astuta perchè poi la signora le sputò sulla camicia. Mia madre perse le staffe e la signora si inventò tutte le scuse possibili e cominciò a dirgliene di tutti i colori, poi ci si mise anche il marito che cominciò a gridare e ad accanirsi contro mia mamma. Gli abitanti del condominio cominciarono ad affacciarsi cercando di fermare i nuovi arrivati, mentre io ero in casa che cercavo di calmare mia sorella. E'stata la mezz' ora più orribile della mia vita ma per fortuna finì presto. Subito dopo mia mamma furiosa come era, andò a prendere lo straccio ed il disinfettante per pulire la schifezza che ci avevano lasciato. Per fortuna abbiamo saputo che lasceranno l'appartamento. Caro Diario, spero solo che di esemplari del genere non ce ne capitino più. Buona Notte

17 Testo originale 21 Luglio 1944 Cara Kitty, adesso sono speranzosa, adesso finalmente va bene! Sì davvero va bene! Notizie fantastiche! È stato fatto un attentato a Hitler, e nemmeno da comunisti ebrei o capitalisti inglesi, ma da un generale tedesco di pura stirpe germanica che è conte e per giunta ancora giovane. La > ha salvato la vita al Fùhrer, che purtroppo se l’è cavata con un paio di graffietti e qualche scottatura. Alcuni ufficiali e generali che gli stavano vicini morti o feriti. Il principale attentatore è stato fucilato. È la prova migliore che ci sono molti uccisali e generali che ne hanno piene le tasche della guerra … Bella storia verrà fuori(…).

18 Firenze 18-12-2011 Caro Diario,il mondo di oggi è ricco di pericoli nascosti che costano la vita a molte persone; ognuno di noi pensa che le sfortune accadano sempre a qualcun altro e per questo non ce ne curiamo abbastanza. Proprio in questi giorni, a Monte Morello, sono stati ritrovati dei resti umani e da poco è stato constatato che appartengano a una donna, si pensa sia una delle tante ragazze scomparse negli ultimi tempi … Pensando a questa vicenda, insieme ad altre accadute recentemente a ragazze della mia età, caro Diario, rifletto sul fatto che sarei potuta essere io una di loro e questo mi provoca timore. Ultimamente sono stati spesi molti soldi (i nostri soldi) per costruire la Tramvia, un mezzo comodo e veloce, di cui, purtroppo, solo la prima linea è stata completata la quale non ricopre l’intero territorio fiorentino. Infatti già il 5 Novembre 2011 sarebbero dovuti partire i lavori per la seconda linea, ma a quanto pare sono state posizionate le transenne ed i lavori sono già fermi. “Sono passati 27 giorni e dei cantieri non c’è traccia” commenta il sindaco Renzi. L’assenza della linea 2 potrebbe significare gravi danni a cittadini e negozianti, e sicuramente susciterà il malcontento di molti abitanti fiorentini. Fortunatamente nella nostra società ci sono anche eventi e occasioni positive, come per esempio l’ organizzazione di feste, manifestazioni, ecc … Infatti qualche domenica fa oltre novemila persone hanno partecipato alla Firenze Marathon organizzata come simbolo di una “ribellione” contro lo SMOG. Caro Diario ciò che ti ho raccontato può farti conoscere lo stato in cui viviamo, certo in passato ci sono stati momenti peggiori considerando che stiamo vivendo un periodo di libertà e democrazia, però secondo me stiamo andando verso un progressivo retro sviluppo. A questo punto ti posso solo annunciare il mio stato di allerta verso il futuro, ho paura che ci ritroveremo in una società povera e senza futuro per noi giovani o peggio. Comunque sia, vedremo cosa succederà. Buonanotte caro Diario Intorno a me succede

19 F I N E


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