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Laura Rossi, Ph.D. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione MODELLI NUTRIZIONALI E STILI DI VITA PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ:

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1 Laura Rossi, Ph.D. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione MODELLI NUTRIZIONALI E STILI DI VITA PER LA PREVENZIONE DELLA OBESITÀ: FRUTTA E VERDURA

2 Il basso consumo di frutta e verdura è un fattore di rischio per numerose patologie non trasmissibili Le politiche nutrizionali dei diversi paesi industrializzati sono tese ad incrementare il consumo di frutta e verdura rispetto alla raccomandazione attuale di 400 g/die.  Consumare frutta e verdura non è una panacea, ma è indispensabile per una “nutrizione ottimale” RELAZIONE CONSUMO FRUTTA E VERDURA E SALUTE

3 Circa l’1.8% del carico mondiale di malattie è stato attribuito al basso consumo di frutta e verdura (2.6 milioni di decessi nel 2000) RELAZIONE CONSUMO FRUTTA E VERDURA E SALUTE

4 Fonte: Ledikwe et al., 2006

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6 Fonte: Bes-Rastrollo et al, Nutrition, 2006

7 Fonte: Moreira & Padrao, Eat Behav, 2006 Objective Results Conclusions

8 Blanchette & Brug, J Hum Nutr Dietet, 2005

9 Fonte: Spiegel & Foulk, 2006

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13 I PROGRAMMI DI PROMOZIONE DEL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA … Fattibilità? Quali potrebbero essere i partner? Quali le condizioni?  Quali le limitazioni e le criticità ci dobbiamo aspettare nella attuazione di questo tipo di programmi?

14 FATTIBILITÀ Punti di positività al livello della domanda  Frutta e verdura sono in genere alimenti apprezzati (almeno nella popolazione adulta) e poiché questo è particolarmente vero per la frutta, le azioni dovrebbero riguardare particolarmente la valorizzazione gastronomica della verdura.  La frutta e la verdura sono considerati alimenti sani dalla maggior parte delle persone (messaggio consolidato) per cui la promozione del loro consumo dovrebbe essere un terreno fertile.

15 FATTIBILITÀ Punti di negatività al livello della domanda  Frutta e verdura sono costosi (il costo per caloria è più alto rispetto a quello degli altri alimenti) e la riduzione di prezzo conseguente alla più elevata domanda è piccola e potrebbe non essere sufficiente a incrementarne il consumo tra i gruppi a più basso reddito. Dovrebbero essere studiate azioni tese a supportare la produzione e la distribuzione di frutta e verdura e/o alla riduzione delle tasse.

16 FATTIBILITÀ Punti di positività a livello della produzione  Il bacino del Mediterraneo è un’area nella quale le condizioni climatiche permettono la produzione di una ottima varietà di frutta e verdura praticamente tutto l’anno.  La produzione di frutta e la verdura può avere una ricaduta positiva sulla attività di piccole imprese in una ottica maggiore competitività economica.

17 FATTIBILITÀ Punti di negatività a livello della produzione  La stagionalità tipica delle produzioni di frutta e verdura può essere un limite per la commercializzazione.  La frutta e la verdura sono merci deperibili che richiedono adeguati sistemi di distribuzione e commercializzazione per ridurre gli sprechi. La ricerca di nuove varietà meno deperibili oppure la ricerca di nuove modalità di distribuzione (quarta gamma) sono importanti aree di investimento pubblico.  Alcune linee di produzione di frutta e verdura possono richiedere l’uso intensivo di pesticidi.

18 I PARTNER  Settore pubblico: assessorati alla salute e alla agricoltura; scuola; agenzie per la promozione della salute.  Settore privato: associazioni di produttori di frutta e verdura; compagnie di marketing; compagnie di assicurazione sulla salute.  ONG: Associazioni professionali; associazioni di consumatori. CRITICITÀ, LIMITAZIONI  Alti costi.  Bassa accettabilità soprattutto in certe fasce di età (bambini, adolescenti, anziani).  Problema dei pesticidi.

19 I programmi di promozione del consumo di frutta e verdura devono …  integrarsi in maniera intersettoriale nelle politiche alimentari e nutrizionali nazionali.  essere in linea con le tendenze predominanti della transizione nutrizionale delle aree in cui si applicano. e inoltre…  essere sostenibili;  raggiungere tutte le classi sociali;  essere coerenti con le altre azioni di salute pubblica e capitalizzarne i risultati e le criticità.

20 CONCLUSIONI Uno degli obiettivi del trattamento dietetico di sovrappeso e obesità è la riduzione della densità energetica dei pasti. Un basso consumo di frutta e verdura è associato con un maggiore rischio di obesità. Il fatto che non sempre si trovino associazioni nette e dirette è legato al fatto che è oramai un concetto acquisito che gli effetti sulla salute devono essere ascritti alla dieta nella sua globalità più che ai suoi singoli componenti la cui efficacia va quindi valutata nel contesto. La attuazione di programmi di promozione del consumo di frutta e verdura devono tenere conto di specifiche criticità legate soprattutto agli elevati costi e alla bassa accettabilità soprattutto in alcune fasce di età.


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