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Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate.

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Presentazione sul tema: "Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate."— Transcript della presentazione:

1 Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate

2 Disturbi del Comportamento Alimentare Anoressia Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED) Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders IV (1994) 70% BMI 30-40 20% BMI ≥ 40 (Grucza et al. 2007) Bulimia

3 BINGE EATING DISORDER (DSM (DSM IV-TR, 2000)

4 Prevalenza del BED in Italia Popolazione generale: 0,7% - 4,6% (Loriedo, Bianchi, Perrella, 2002). Obesi: 18,1% presenza del disturbo in anamnesi 12,1% presenza negli ultimi 6 mesi.

5 Rapporto maschi/femmine: 2 a 3 Esordio: Tarda adolescenza o prima età adulta.

6 Comorbilità psichiatrica I soggetti affetti da BED sono caratterizzati da più numerose e più importanti patologie psichiatriche sia sull’ Asse I che sull’ Asse II del DSM rispetto ai controlli. La prevalenza di qualsiasi tipo di comorbilità psichiatrica nei diversi studi varia dal 42 all’81%. In particolare è stata rilevata una maggiore prevalenza di disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi da uso di sostanze e disturbi di personalità. La depressione maggiore è sicuramente la diagnosi più frequente durante l’arco della vita dei BED (50-60%).

7 Se la patologia non viene trattata il peso continua ad aumentare

8 Stabilità Durata media del BED non trattato: 14,4 anni (Bulimia 5,8 anni e Anoressia 5,9) E’ necessario un trattamento specifico

9 Quale trattamento per il BED?

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11 1.Abbuffate 2.Preoccupazioni: peso e forme corporee 3.Peso

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13 Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Obiettivo: eliminare le abbuffate e migliorare la qualità della vita Uno studio del 2002 riporta perdite del 5% del peso (Wilfley et al. 2002).

14 BED : ABBUFFATE EMOZIONI Le persone faticano nell’identificare e nel gestire le emozioni, non sempre ne sono consapevoli ma spesso mangiano per tristezza, per ansia, per rabbia… La teoria cognitiva attribuisce le abbuffate ad un deficit metacognitivo che le fa ritenere l’unico modo possibile per affrontare le difficoltà.

15 Abbuffata Piacere Valutazione negativa Emozione negativa

16 Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Punti centrali del lavoro: Identificare emozioni e pensieri correlati alle abbuffate Identificare modalità alternative al cibo per gestire le situazioni problematiche Aumentare il senso di autoefficacia con caduta della teoria dell’impulso Lavorare sull’autostima e sul suo rapporto con peso ed aspetto

17 Caso Clinico Gennaio 2009 Donna, 30 anni, casalinga Coniugata, 1 figlio BMI iniziale = 34 Binge Eating Disorder da 2 anni con incremento ponderale di 15 Kg Ansia 2007 Nascita del figlio e morte del padre  Focus su emozioni/assertività Maggio 2009 Assenza di abbuffate Perdita di 4 Kg Vi sono le condizioni per l’impostazione di un regime alimentare ipocalorico (dietista)  Focus su emozioni/assertività Settembre 2009 Assenza di abbuffate BMI=30 (calo 10 Kg dall’inizio del percorso) Follow up a 8 mesi Assenza di abbuffate Adeguate modalità di gestione delle emozioni, senso di benessere soggettivo BMI=30 (stabile)

18 Per concludere… Il BED è un disturbo che crea forte disagio a chi ne soffre non solo perché in genere porta a sovrappeso ed obesità, con tutte le problematiche mediche associate, ma anche perché la persona ha la spiacevole sensazione di non avere il controllo su di sé e se ne vergogna. La psicoterapia si è dimostrata efficace nell’eliminazione delle abbuffate e nel miglioramento della qualità di vita. Grazie per l’attenzione


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