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CONVEGNO “PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010” Gianluca Jacobini Presidente Commissione regionale ABI Basilicata POTENZA – 28 FEBBRAIO.

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1 CONVEGNO “PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010” Gianluca Jacobini Presidente Commissione regionale ABI Basilicata POTENZA – 28 FEBBRAIO 2011

2 2 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Agenda 1.ECONOMIA E BANCHE:  ANDAMENTI E PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA;  IL RUOLO DELLE BANCHE PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE: UNO SGUARDO OLTRE LA CRISI 2.IL RUOLO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA:  AVVISO COMUNE PER LA SOSPENSIONE DEI DEBITI PMI  CONVENZIONE ABI-CDP PER IL FINANZIAMENTO PMI  DICHIARAZIONE DI INTENTI ABI-BEI-CONFINDUSTRIA  FONDO DI GARANZIA PER LE PMI  ACCORDO QUADRO ABI-SACE  IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO E LE ULTERIORI INIZIATIVE DEL SISTEMA BANCARIO PER LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI ;  REGIONE BASILICATA: I RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDERS E LE PRINCIPALI INIZIATIVE INTRAPRESE DALLA COMMISSIONE REGIONALE ABI 3. BASILEA III: OSSERVAZIONI ALLA LUCE DEL NUOVO SCENARIO

3 3 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 ANDAMENTI E PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA

4 4 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

5 5 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

6 6 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

7 7 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

8 8 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

9 9 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

10 10 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

11 11 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

12 12 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010

13 13 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Agenda 1.ECONOMIA E BANCHE:  ANDAMENTI E PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA;  IL RUOLO DELLE BANCHE PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE: UNO SGUARDO OLTRE LA CRISI 2.IL RUOLO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA:  AVVISO COMUNE PER LA SOSPENSIONE DEI DEBITI PMI  CONVENZIONE ABI-CDP PER IL FINANZIAMENTO PMI  DICHIARAZIONE DI INTENTI ABI-BEI-CONFINDUSTRIA  FONDO DI GARANZIA PER LE PMI  ACCORDO QUADRO ABI-SACE  IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO E LE ULTERIORI INIZIATIVE DEL SISTEMA BANCARIO PER LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI ;  REGIONE BASILICATA: I RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDERS E LE PRINCIPALI INIZIATIVE INTRAPRESE DALLA COMMISSIONE REGIONALE ABI 3. BASILEA III: OSSERVAZIONI ALLA LUCE DEL NUOVO SCENARIO

14 14 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 AVVISO COMUNE PER LA SOSPENSIONE DEI DEBITI DELLE PMI Obiettivi Unico in Europa, forse nel mondo, l’Avviso Comune per la sospensione dei mutui – come noto appena riprorogato per i finanziamenti che non ne hanno beneficiato fino al 31 luglio – è la prova più tangibile di quanto le banche siano vicine alle imprese. Avviso Comune

15 15 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 AVVISO COMUNE PER LA SOSPENSIONE DEI DEBITI DELLE PMI Monitoraggio I dati ufficiali del monitoraggio segnalano che al 31 dicembre 2010 sono state 252.000 le domande delle imprese, per un controvalore complessivo di finanziamenti in essere di 71,7 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2010, il sistema bancario ha analizzato circa 232.000 domande (67 miliardi di euro) con i seguenti risultati: è stato già accolto il 77, 3% delle domande (189.000 pari a 56 miliardi), mentre solo il 2,9% non è stato accolto (7.000 per 1,6 miliardi di euro).

16 16 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Operazioni: mutui e leasing (immobiliare e mobiliare) Totale nazionale: quota capitale sospesa 12,8 mld di euro, 189.000 operazioni AVVISO COMUNE SOSPENSIONE DEBITI PMI: MONITORAGGIO OPERAZIONI FINO AL 30/11/2010 (circa 756 operazioni) (circa 38,4 milioni di Euro)

17 17 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Il nuovo Accordo mira in particolare a favorire il riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese, attraverso:  la proroga (al 31 luglio 2011) dei termini per la presentazione delle domande di ammissione ai benefici previsti dall’Avviso Comune;  l’allungamento dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui) che hanno beneficiato della sospensione ai sensi dell’avviso Comune  l’eventuale copertura del rischio di tasso di interesse attraverso strumenti semplici e di immediata comprensione per le imprese;  la concessione di finanziamenti bancari connessi ad operazioni di aumento di capitale realizzate dalle imprese, al fine di promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività. ACCORDO PER IL CREDITO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Lo scorso 16 febbraio il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ABI e le altre Associazioni di rappresentanza delle imprese hanno sottoscritto un Accordo che individua nuove misure in favore delle imprese sane, e con prospettive di crescita, finalizzate al riequilibrio della struttura finanziaria e all’ampliamento dell’accesso al credito

18 18 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 CONVENZIONE ABI-CDP PER IL FINANZIAMENTO DELLE PMI Obiettivi La CDP mette a disposizione del sistema bancario un Plafond complessivo pari ad 8 mld di euro, con l’obiettivo di favorire un maggiore afflusso di risorse a medio/lungo termine verso le piccole e medie Imprese a condizioni vantaggiose. La Banca utilizza la provvista CDP per finanziare iniziative relative ad investimenti da realizzare e/o in corso di realizzazione ovvero volte a far fronte ad esigenze di incremento del capitale circolante delle PMI.

19 19 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 CONVENZIONE ABI-CDP PER IL FINANZIAMENTO DELLE PMI L’assegnazione alle banche del Plafond complessivo di 8 mld di euro è stata strutturata in tre fasi, attraverso tre distinti accordi tra CDP e ABI  La prima Convenzione sottoscritta il 28 maggio 2009 ha regolato l’utilizzo della prima tranche di 3 mld. di euro;  La seconda Convenzione sottoscritta il 17 febbraio 2010 ha regolato l’utilizzo della seconda tranche di 5 mld di euro, aumentata della porzione della prima tranche rimasta inutilizzata (circa 1,5 miliardi);  Il 17 dicembre 2010 è stata sottosritta una nuova Convenzione, che ha introdotto un'ulteriore scadenza della provvista CDP, quella decennale, e ha attribuito allo strumento caratteristiche di maggiore stabilità.

20 20 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 DICHIARAZIONE DI INTENTI ABI-BEI-CONFINDUSTRIA Obiettivi Dare attuazione in Italia alle misure approvate dalla BEI il 23/09/2008, in particolare con riferimento alla previsione di un plafond pari a 30 mld di euro in favore delle PMI europee nel quadriennio 2008-2011. Diffondere gli strumenti predisposti dalla BEI per il supporto alle PMI. Collaborare al progetto Nord-Sud di Confindustria diretto alla realizzazione di progetti ad alta tecnologia in tutto il territorio nazionale. Sostenere gli investimenti delle imprese e la realizzazione delle grandi opere strategiche. Questi tre organismi hanno lavorato per migliorare la diffusione dei prodotti BEI presso banche e PMI. Il successo è stato notevole: l’Italia è risultato il Paese con la più elevata quota di finanziamenti BEI.

21 21 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 FINANZIAMENTI BEI Risultati Nel 2009, la BEI ha stipulato un volume totale di nuovi finanziamenti pari a 79.1 miliardi di euro (contro i 57.6 miliardi del 2008), risultato dettato dalla richiesta degli organi decisionali della Banca di incrementarne significativamente il ruolo a sostegno dell’economia europea in un contesto di forte crisi economica. Il volume di attività realizzato all’interno della sola UE è stato pari a 70.5 miliardi di Euro, di cui 9.7 miliardi di Euro (pari al 13.7% del totale UE) sono stati realizzati in Italia, cifra record per il nostro Paese. I prestiti per le PMI in Italia hanno raggiunto la cifra di 2.5 miliardi di Euro, pari al 20.1% dei finanziamenti alle PMI realizzati in tutta l’UE e al 26.3% dell’attività complessiva della BEI all’interno del Paese.

22 22 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 I volumi di fondi BEI allocati dagli istituti bancari alle PMI italiane sono stati di circa 1.8 miliardi di Euro nel 2009 (contro 2.1 miliardi nel 2008 e 0.8 miliardi nel 2007). Tali allocazioni sono state ripartite su circa 12,500 imprese beneficiarie (stesso numero che nel 2008 e contro circa 6,100 imprese nel 2007, per un totale di più di 31,000 imprese finanziate nel triennio).

23 23 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Il Fondo di garanzia è destinato ad agevolare l’accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese mediante il rilascio, a favore delle Banche e degli Intermediari finanziari ex art. 107 del D.lgs. n. 385 del 1993, di garanzie dirette, irrevocabili, incondizionate ed escutibili “a prima richiesta”, di cogaranzie, rilasciate in favore delle Banche congiuntamente a Confidi o agli altri Fondo di garanzia, nonché di controgaranzie (sia “a prima richiesta” che “sussidiarie”) a favore dei Confidi o di altri Fondi di garanzia che prestano garanzie alle Banche. Obiettivi

24 24 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Monitoraggio Dall’inizio dell’operatività del Fondo (1°gennaio 2000) al 31 gennaio 2011 sono state accolte 136.256 domande, per un importo garantito pari a oltre 13 miliardi di euro a fronte di finanziamenti bancari pari a oltre 25 miliardi di euro. Dal 1° gennaio 2011 al 31 gennaio 2011 sono state accolte 4.896 domande, per un importo garantito pari ad oltre 400 milioni di euro a fronte di finanziamenti bancari pari ad oltre 800 milioni di euro.

25 25 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Monitoraggio nella Regione Basilicata Dall’inizio di operatività del Fondo (1° gennaio 2000) al 31 gennaio 2011 le domande accolte in Basilicata ammontano a 891 per un importo garantito pari a oltre 164 milioni di euro a fronte di finanziamenti bancari pari a più di 223 milioni di euro. Dal 1° gennaio 2011 al 31 gennaio 2011 sono state accolte 38 domande, per un importo garantito pari a oltre 6 milioni di euro a fronte di finanziamenti bancari pari a oltre 8 milioni di euro.

26 26 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 ACCORDO QUADRO ABI-SACE Obiettivi Favorire l’accesso al credito da parte delle imprese, attraverso l’innalzamento del merito creditizio complessivo delle operazioni di finanziamento in favore delle delle stesse. L’Accordo Quadro disciplina la concessione di garanzie SACE su: ● anticipazioni bancarie su crediti vantati dalle piccole e medie nonché dalle grandi imprese nei confronti della pubblica amministrazione; ● finanziamenti erogati alle PMI mediante la provvista CDP.

27 27 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO Compagine Azionaria  n. 7 Soci paritetici (Ministero dell’Economia e delle Finanze, Associazione Bancaria Italiana, Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria, Intesa SanPaolo, UniCredit Group, Banca Monte dei Paschi di Siena, cd Banche Sponsor) con la medesima partecipazione nella SGR (percentuale di possesso pari al 14,3%) ed i medesimi diritti amministrativi e finanziari. Nel settembre 2010 alle Banche Sponsor si sono aggiunte ICBP, Creval, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, UBI e Banca del Cividale, con un ulteriore commitment di 200 milioni complessivi.

28 28 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO Obiettivi  Per agevolare i processi di patrimonializzazione e di aggregazione delle imprese, l’ABI ha contribuito, unitamente ad altre banche, al lancio del Fondo Italiano di Investimento per le PMI. Si vuole in sostanza creare un numero consistente di “campioni medi nazionali” in grado di affrontare anche le sfide della competizione internazionale.  La partecipazione ABI alla costituzione della SGR per le gestione del Fondo Italiano di Investimento trova la sua motivazione non solo nelle dimensioni dell’iniziativa ma anche perché essa deve rappresentare un modello per una nuova cultura di impresa, consapevole dell’importanza di una maggiore capitalizzazione e dunque aperta all’ingresso di nuovi investitori nel capitale. In questo senso importante sarà il contributo di Confindustria anch’essa, insieme con ABI, presente nella compagine sociale della SGR.  Il Fondo Italiano di Investimento, ha l’obiettivo di contribuire alla patrimonializzazione delle imprese target, vale a dire pmi con fatturato tra 10 e 100 milioni di euro, nonché allo sviluppo dell’industry dei fondi, nell’ottica di incrementare il numero di investitori istituzionali focalizzati su tali imprese.

29 29 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 a. Le modalità di intervento del Fondo: investimenti diretti in imprese  Il Fondo opererà sia attraverso investimenti diretti che indiretti  Per quanto riguarda la prima modalità, sono previsti investimenti in quote di minoranza nel capitale delle imprese target. Per tale ragione, saranno fra l'altro previste clausole di tutela del Fondo (ad esempio maggioranze qualificate per operazioni straordinarie poste in essere dalle imprese) nonché impegni, da parte delle imprese stesse, a dar vita in tempi brevi ad adeguati sistemi di governance  Per la selezione delle imprese target, saranno privilegiate le eccellenze italiane operanti nei settori classici qualificanti del Made in Italy nonché, fra l'altro, nel middle high tech manifatturiero, nel settore turistico/alberghiero, nell'agroalimentare e nelle nuove frontiere di sviluppo (ad es. ambiente, energie alternative)

30 30 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 b. Le modalità di intervento del Fondo: investimenti indiretti (meccanismo del fondo dei fondi)  Il Fondo agirà anche come fondo di fondi, allo scopo di accelerare la presenza territoriale e settoriale e stimolare il settore. In particolare, investirà in altri fondi (per un ammontare in ciascuno di essi che dovrebbe variare tra 15 e 50 milioni di euro) qualora questi ultimi offrano un contributo interessante per la realizzazione degli obiettivi generali del Fondo stesso  Il Fondo potrà investire in veicoli e fondi di nuova costituzione (che abbiano già avviato la raccolta ovvero che siano ancora in fase di start-up) ovvero già esistenti. In quest'ultimo caso, la modalità di investimento potrà consistere in un committment al fianco di altri investitori, ovvero nella creazione di veicoli paralleli al fondo con accordi di coinvestimento con il veicolo principale nonché nell'acquisizione da altri investitori di quote di fondi già esistenti

31 31 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010  Il Fondo Italiano di Investimento istituzionalizza il modello, seguito in Italia anche dagli operatori di matrice bancaria, del partner finanziario che affianca temporaneamente l’imprenditore, senza sostituirsi ad esso, per favorire la crescita dell’impresa. Il Fondo infatti privilegia l’acquisizione di quote minoranza nel capitale delle imprese e non effettua operazioni particolarmente rischiose (ad es. start-up e turnaround).  Si tratta di un esempio di valore simbolico per le imprese: le banche hanno fatto la loro parte e spetta ora al sistema imprenditoriale seguire la sfida.  Come nel caso degli investimenti diretti, saranno previste clausole necessarie al Fondo ad assicurare, fra l'altro, una presenza attiva di propri rappresentanti nei fondi investiti, sanzioni per i casi in cui i fondi investiti non rispettassero le linee guida concordate, misure di tutela nei casi in cui vi siano significative deviazioni nella composizione dei membri chiave dei team di investimento di detti fondi

32 32 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010  Un’ulteriore tema oggetto di attenzione dell’ABI riguarda le possibili modalità di way out dagli investimenti, in particolare quelli di minoranza che, per loro natura, presentano maggiori difficoltà di smobilizzo  In relazione a ciò, sono stati avviati approfondimenti con l’AIFI volti ad individuare un possibile coinvolgimento del sistema bancario nel finanziamento del riacquisto delle partecipazioni di minoranza detenute dai fondi di private equity da parte delle impresa/imprenditore  In tale ambito l’ABI, nel presupposto che le operazioni di finanziamento del buy-back da parte delle banche non possono costituire l’unica soluzione al disinvestimento di minoranze, ha proposto di valutare l’opportunità di sviluppare anche altri meccanismi di smobilizzo, quali ad esempio operazioni di replacement capital ovvero altre operazioni di mercato secondario (cessione ad altri investitori finanziari) che in Italia, al momento, non sono particolarmente diffusi LE ULTERIORI INIZIATIVE DEL SISTEMA BANCARIO PER LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI

33 33 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 L’ABI ha avviato nei mesi scorsi un’altra iniziativa a supporto della patrimonializzazione delle imprese, che si affianca, in maniera complementare, all’operatività del Fondo Italiano di Investimento  Proposta di incentivi per lo sviluppo di fondi c.d. small cap: AIM Italia è il mercato creato da Borsa Italiana (sulla falsariga dell’AIM UK) per favorire la raccolta da parte delle pmi di risorse finanziarie a titolo di capitale di rischio. Su tale mercato sono al momento quotate imprese appartenenti a diversi settori. Il successo dei mercati per le PMI, come dimostrato da altri casi europei, è strettamente legato alla presenza di investitori istituzionali con un profilo di investimento di medio lungo periodo specializzati nell’investimento in imprese di piccole dimensioni, che però in Italia sono carenti. L’ABI ha predisposto una proposta volta a favorire lo sviluppo di fondi specializzati nell’investimento in imprese a ridotta capitalizzazione - c.d. “small cap” - prevedendo, in particolare, un incentivo fiscale a favore dei sottoscrittori, retail ed istituzionali, di tali fondi

34 34 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 REGIONE BASILICATA : I RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDERS E LE PRINCIPALI INIZIATIVE INTRAPRESE DALLA COMMISSIONE REGIONALE ABI  Sottoscrizione Protocollo d'intesa tra Abi Basilicata, Confindustria Basilicata, Regione Basilicata, Api Potenza, Api Matera: “Misure per la certificazione del Crediti e dei relativi pagamenti da parte della Regione Basilicata conseguenti al rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità Interno”;  Sottoscrizione Protocollo d'intesa Abi Basilicata- Regione per favorire l'accesso al credito degli Imprenditori del Settore Agricolo, della Pesca e dell'Acquacoltura e agevolare la realizzazione degli interventi previsti dal PSR 2007/2013;  29 Luglio 2009 - Protocollo d'intesa tra Abi Basilicata e Confindustria Basilicata sulla moratoria mutui. Provvedimento antesignano e tempestivo per fronteggiare la crisi, superato poi dall'Avviso Comune a livello nazionale del 3 agosto 2009  Attiva concertazione su Bandi PMI, Start-up e Piot con osservazioni e proposte;  Fondo interistituzionale per l'accesso al credito delle PMI della provincia di Potenza (CCIAA PZ - Regione Basilicata);  Novembre 2008 - Abi Basilicata e Confindustria Basilicata procedono alla Istituzione di un "Tavolo Tecnico Permanente" quale luogo di confronto aperto e costante tra le parti per definire proposte e soluzioni adeguate, nell'interesse dell'intero sistema economico lucano;  Partecipazione al Tavolo di Partenariato per la formulazione, regolamentazione e messa in campo del "Fondo di Garanzia Regionale PO FESR Basilicata 2007/2013 in favore PMI "Dotazione 35 MLEuro”;  Partecipazione al Tavolo di Concertazione per la formulazione di un "Fondo di Garanzia Regionale per le operazioni sul Capitale Circolante “Dotazione 10 MLEuro”.

35 35 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Agenda 1.ECONOMIA E BANCHE:  ANDAMENTI E PROSPETTIVE DELL’ECONOMIA;  IL RUOLO DELLE BANCHE PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE: UNO SGUARDO OLTRE LA CRISI 2.IL RUOLO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA:  AVVISO COMUNE PER LA SOSPENSIONE DEI DEBITI PMI  CONVENZIONE ABI-CDP PER IL FINANZIAMENTO PMI  DICHIARAZIONE DI INTENTI ABI-BEI-CONFINDUSTRIA  FONDO DI GARANZIA PER LE PMI  ACCORDO QUADRO ABI-SACE  IL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO E LE ULTERIORI INIZIATIVE DEL SISTEMA BANCARIO PER LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI ;  REGIONE BASILICATA: I RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDERS E LE PRINCIPALI INIZIATIVE INTRAPRESE DALLA COMMISSIONE REGIONALE ABI 3. BASILEA III: OSSERVAZIONI ALLA LUCE DEL NUOVO SCENARIO

36 36 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 PRINCIPALI NOVITA’ INTRODOTTE DAL COMITATO DI BASILEA  QUALITA’ DEL CAPITALE  MISURE ANTICICLICHE  LEVERAGE RATIO  LIQUIDITY RISK  ISTITUZIONI SISTEMATICAMENTE RILEVANTI

37 37 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 BASILEA 3 1.Condivisione della necessità di avere un nuovo quadro di regole, ma l’eccesso di rigore può avere conseguenze su sviluppo e crescita Le banche italiane hanno da tempo condiviso la necessità di un rinnovato quadro di regole prudenziali a maggior presidio della stabilità bancaria e del governo dei rischi. Siamo ora di fronte ad una proposta regolamentare severa e rigorosa. Proprio il rigore degli incrementi richiesti nella capitalizzazione delle banche, pur essendo alla portata delle banche italiane, potrebbe avere conseguenze per la ripresa dell’economia provocando la riduzione delle risorse disponibili per il suo finanziamento.

38 38 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 2.Il nuovo quadro regolamentare non ha adeguatamente tenuto conto dei diversi modelli di business e delle vere cause che hanno scatenato la crisi finanziaria Le misure previste in Basilea3 puntano principalmente a un rafforzamento del capitale, che alcuni ritengono addirittura da inasprire ulteriormente, mentre è limitato il ruolo delle misure volte a ridurre il grado di leva e a determinare un maggior controllo sulla liquidità. Queste due misure sarebbero una vera risposta alle cause che hanno generato la crisi, indebitamento eccessivo e non corretta trasformazione delle scadenze. Tuttavia, tali misure, che penalizzerebbero maggiormente le banche di investimento anglosassoni, vengono ora indicate quasi come eventuali e comunque rinviate nel tempo nella loro applicazione, mentre si adottano misure punitive sul capitale che invece colpiscono in particolare le banche virtuose come quelle italiane. L'approccio estremamente rigoroso sul capitale e la scelta di far passare in secondo piano le altre misure è errato e iniquo. E’ penalizzante per le economie che fanno perno sulle banche per il loro finanziamento. Non può non tenersi nella massima considerazione il differente peso che le banche rivestono per il finanziamento dei settori produttivi nei diversi Paesi, considerando in particolare che in Italia come negli altri Paesi dell’Europa continentale il canale bancario è preponderante rispetto a quello di mercato.

39 39 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 3.Banche italiane pronte a rispettare nuovi requisiti In Italia grazie alla tradizionale qualità del capitale delle banche italiane, relativamente migliore rispetto a quella di altri mercati bancari, al più basso utilizzo delle leva finanziaria, a una maggiore incisività della disciplina prudenziale nazionale, all’esperienza di un aperto e fruttuoso confronto con l’Autorità di vigilanza, le imprese bancarie saranno in grado di affrontare il tema posto dalla nuova regolamentazione limitando per quanto possibile l'inevitabile impatto che le nuove regole avranno sulla crescita, senza abdicare al loro insostituibile di sostegno all'economia nazionale. 4.Le banche italiane hanno retto meglio delle altre Il nostro sistema bancario è entrato nella crisi finanziaria internazionale in condizioni migliori degli altri ed ora vorremmo uscirne in una situazione almeno analoga a quella in cui siamo entrati.

40 40 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 5.Con Basilea 3 nuovo impegno a migliorare dialogo banche-imprese E’ necessario cominciare a pensare che quello che viene richiesto dai nuovi standard di Basilea3 alle banche in merito al rafforzamento patrimoniale avrà un immediato riflesso sul rapporto banche-imprese e banche- famiglie. Ed è bene che banche e imprese se ne occupino da vicino e in maniera collaborativa e abbiano una posizione comune da sottoporre ai legislatori nazionali e internazionali. 6. Valutazione positiva di un periodo transitorio prima della piena applicazione di Basilea3. Il gradualismo non è eccessivo E’ comunque da valutare positivamente l’annuncio di un periodo transitorio, inizialmente non previsto; tale previsione è coerente con le richieste più volte reiterate anche dal settore bancario italiano di valutare attentamente le implicazioni delle nuove regole sul ciclo economico, in una fase ancora caratterizzata da una ripresa debole. La stessa analisi di impatto macroeconomico effettuata dal Comitato di Basilea aveva evidenziato potenziali riflessi negativi delle nuove misure sulla crescita economica. L’applicazione graduale attenua tali impatti.

41 41 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 Le nuove regole di Basilea III condizionano complessivamente le banche, le imprese e le famiglie: per erogare più credito le banche devono essere ancora più solide patrimonialmente. Occorre pertanto innestare un nuovo circuito virtuoso che veda nella ripresa della redditività bancaria la premessa non solo per la sana e prudente gestione, ma anche e soprattutto per maggiori accantonamenti per il rafforzamento patrimoniale delle banche che potranno così consolidare ulteriormente i propri indici di solidità, indispensabile premessa e condizione per maggiore erogazione di credito alle imprese ed alle famiglie

42 42 PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010 POTENZA - 28 FEBBRAIO 2010 CONCLUDENDO Vari sono i PUNTI DI CONVERGENZA E DI ATTENZIONE RECIPROCA tra mondo delle imprese e sistema bancario: ●banche e imprese sono entrambe fortemente “vincolate” dalla/alla ripresa economica; ●la patrimonializzazione delle imprese è non solo un fattore di crescita reddituale e dimensionale ma anche un elemento di crescita e sviluppo dell’intero sistema Paese; ●imprese più patrimonializzate concorrono ad una più efficiente allocazione del credito, a beneficio di tutto il tessuto imprenditoriale.

43 CONVEGNO “PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2010” Gianluca Jacobini Presidente Commissione regionale ABI Basilicata POTENZA – 28 FEBBRAIO 2011


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