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Rocio D. Condor, Marina Vitullo, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex-APAT) DIPARTIMENTO STATO DELL'AMBIENTE E METROLOGIA.

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1 Rocio D. Condor, Marina Vitullo, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ex-APAT) DIPARTIMENTO STATO DELL'AMBIENTE E METROLOGIA AMBIENTALE Servizio monitoraggio e prevenzione degli impatti sull'atmosfera (AMB-MPA) Settore emissioni in atmosfera Inventario delle emissioni e degli assorbimenti di gas serra in Italia Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

2 Indice  Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera  Emissioni di gas serra dovute al settore agricoltura  Emissioni ed assorbimenti di gas serra del settore LULUCF  Metodologie di stima  Emissioni di gas serra derivanti dai suoli agricoli  Conclusioni

3 L’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera L’ISPRA è responsabile della compilazione dell’Inventario Nazionale delle emissioni dei gas serra, secondo la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e del reporting per il Protocollo di Kyoto, destinato a concorrere alla verifica della compliance per l’Italia durante il primo periodo di impegno. L’inventario consiste in una quantificazione annuale (stima) a livello nazionale di inquinanti e gas serra (21 sostanze) di 360 categorie emissive a partire da indicatori statistici di attività reperiti dalla documentazione ufficiale (Annuario ISTAT, Bilancio Energetico Nazionale, Conto Nazionale Trasporti, TERNA ecc.), da comunicazioni dirette delle associazioni di categoria e dai fattori di emissioni nazionali ed internazionali (EMEP/CORINAIR, EPA, IPCC, studi specifici di settore). Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

4 A che serve l’inventario?  quantificare i livelli di emissione, identificare le fonti principali e valutare l’impatto sulla salute e sui materiali, attraverso appropriati modelli;  verificare il rispetto dei limiti di emissione nazionali e degli impegni di riduzione intrapresi nei diversi contesti internazionali;  sviluppare strategie di abbattimento e individuare priorità attraverso analisi costi- effetti e modelli integrati;  verificare le conseguenze a diversi livelli (settoriale, regionale, nazionale ed internazionale) delle politiche e misure intraprese per ridurre le emissioni;  verificare l’interazione tra le politiche settoriali, i conti economici e gli impatti ambientali;  fornire informazione confrontabile e accessibile al pubblico attraverso opportuni indicatori; Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

5 Convenzioni internazionali UN-FCCC Convenzione sui Cambiamenti Climatici e Protocollo di Kyoto stime annuale delle emissioni e assorbimenti di gas serra con effetto diretto CO 2, CH 4, N 2 O, HFC s, PFC s, SF 6, e indiretto SO 2, NO x, NMVOC, CO e delle proiezioni; la metodologia di riferimento è quella indicata dall’ IPCC. UN-ECE Convenzione sull’inquinamento transfrontaliero delle emissioni in atmosfera (CLRTAP, 1979) e relativi protocolli di riduzione delle emissioni: trasmissione annuale delle emissioni e proiezioni di SO 2, NO x, NH 3, NMVOC, CO, HMs (Cd, Pb, Hg), PM, POP s (Diossine e Furani, IPA), ogni 5 anni disaggregazione territoriale sul grigliato EMEP, metodologia di riferimento EMEP/CORINAIR. Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

6 Qualità dell’inventario.  trasparenza : le assunzioni e le metodologie devono essere chiaramente spiegate per facilitare la riproducibilità e la verifica delle stime;  consistenza : l’inventario deve essere internamente consistente in tutti i suoi elementi con gli inventari degli altri anni;  comparabilità: le stime riportate dalle Parti devono essere confrontabili tra loro  completezza: l’inventario deve comprendere tutte le sorgenti di emissione e di assorbimento incluse nelle linee guida IPCC ;  accuratezza: l’inventario non deve essere sistematicamente sovra o sottostimato, e l’incertezza sulle stime deve essere ridotta quanto possibile;  rispetto delle scadenze : l’inventario con la documentazione completa richiesta deve essere consegnato ogni anno nei tempi previsti. Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

7 Processo internazionale di review  cadenza annuale  team di esperti designati dal Segretariato della Convenzione sui Cambiamenti Climatici  Le in-country review italiane si sono avute nel settembre 2005 e nel giugno 2007  vengono esaminate in dettaglio le serie storiche delle emissioni e le metodologie di stima, le procedure, la qualità dei dati di base utilizzati, il National Inventory System, le attività QA/QC, le stime di incertezza, l’archiviazione della documentazione. Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari Portici, 15 giugno 2009

8 http://unfccc.int/national_reports/annex_i_ghg_inventories/national_inventories_submissions/items/4771.php United Nations Framework Convention on Climate Change

9 Emissioni e assorbimenti dei gas serra in Italia Nel grafico è riportato il peso percentuale dei diversi settori alle emissioni totali; da notare come il settore Agricoltura contribuisce con il 6.7% alle emissioni totali di gas serra in Italia (anno 2007). Le emissioni e gli assorbimenti del settore LULUCF sono riportati nel grafico.

10 Emissioni e assorbimenti dei gas serra in Italia Settore 4 - Agricoltura: stime di CH 4, N 2 O –4A Fermentazione enterica –4B Gestione delle deiezioni animali –4C Risaie –4D Suoli agricoli –4F Combustione dei residui agricoli Settore 5 - LULUCF ( uso del suolo, cambio di uso del suolo e selvicoltura ): stime di CO 2, CH 4, N 2 O –5A. Forest Land –5B. Cropland –5C. Grassland –5D. Wetlands –5E. Settlements –5F. Other Lands

11 Emissioni di gas serra: agricoltura Fonte: Ispra (2009) Contributo per fonte emissiva al totale delle emissioni dovute all’agricoltura

12 Emissioni ed assorbimenti di gas serra: LULUCF

13 Per ognuna delle categorie previste dai settori agricoltura e LULUCF vengono attualmente stimate emissioni ed assorbimenti, seguendo la metodologia adottata a livello internazionale:  Agricoltura: Revised 1996 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Emission Inventories Good Practice Guidance and Uncertainty Management in National Greenhouse Gas Inventories 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories  LULUCF IPCC Good Practice Guidance for Land Use, Land Use Change and Forestry I settori Agricoltura e LULUCF sono stati implementati nelle linee guida IPCC 2006 in un unico settore denominato Agriculture, Forestry and Other Land Use (AFOLU). Metodologie di stima

14 Metodologie di stima: agricoltura e LULUCF Fonte: Ispra (2009)

15 Attualmente le emissioni e gli assorbimenti di gas serra derivanti dai suoli agricoli sono suddivise nei seguenti comparti: 4D Suoli agricoli (N 2 O): Emissioni dirette Emissioni dirette derivanti dagli animali al pascolo Emissioni indirette 5B Cropland (CO 2 ): Cropland remaining cropland Land converted to cropland 5C Grassland (CO 2 ): Grassland remaining grassland Land converted to grassland Emissioni di gas serra derivanti dai suoli agricoli

16  Emissioni dirette: emissioni che derivano dall’azoto somministrato con i fertilizzanti azotati; emissioni che derivano dall’azoto apportato con reflui zootecnici; emissioni che derivano dall’azoto che ritorna ai suoli con i residui colturali; emissioni che derivano dall’azoto che viene fissato nei suoli a opera delle colture azoto- fissatrici; emissioni che derivano dalla coltivazione di suoli organici  Emissioni dirette derivanti dagli animali al pascolo  Emissioni indirette: emissioni indirette dovute agli apporti azotati che derivano dalle deposizioni; emissioni derivanti da ruscellamento e percolazione. Emissioni di gas serra derivanti dai suoli agricoli: (4D)

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19 La metodologia adottata per la stima degli assorbimenti e delle emissioni relative alla categoria Cropland (5B) e Grassland (5C) prevede che i cambiamenti nello stock di carbonio siano correlati a variazioni nelle pratiche agricole, che hanno come diretta conseguenza la variazione del contenuto organico di carbonio nel suolo. In assenza di una robusta base informativa, relativa alle diverse pratiche gestionali ed agricolturali adottate in Italia dal 1990 ad oggi, le variazioni di stock di carbonio nel suolo sono state stimate per le sub-categorie Land converted to cropland e Land converted to grassland, ipotizzando, in caso di non variazione di uso del suolo, che la sostanza organica nel suolo sia stabile. Emissioni di gas serra derivanti dai suoli agricoli: 5B,5C

20 Stock di carbonio dai suoli agricoli: 5B,5C

21  La preparazione dell’inventario delle emissioni è un lavoro complesso, che coinvolge competenze in differenti campi e che necessita della raccolta di dati di attività per una completa serie storica. I dati di attività rappresentano la fonte principale di incertezza per tutte le categorie inventariali.  Di fondamentale importanza, è la conoscenza delle relazioni tra gestione delle terre e contenuto di carbonio; variazioni del sistema di pratiche gestionali si riflettono infatti in variazioni del contenuto di carbonio organico nei suoli.  Il comparto suolo può dar luogo a fenomeni di assorbimento di carbonio, così come essere una fonte emissiva, relativamente ad altri gas serra (N 2 O).  Ai fini di una corretta stima del ruolo che la sostanza organica del suolo gioca nel bilancio dei gas serra, è necessario migliorare la conoscenza delle dinamiche di emissione/assorbimento di gas serra, correlando tali dinamiche con le pratiche agricole adottate. Conclusioni

22 www.inventaria.sinanet.apat.it/ http://www.sinanet.apat.it/it/sinanet/serie_storiche_emissioni Agricoltura: inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/Documento/rapporto_85_2008.html La disaggregazione a livello provinciale dell’inventario nazionale delle emissioni. Anni 1990, 1995, 2000, 2005 http://www.apat.gov.it/site/_contentfiles/00155000/155070_disaggregazione90_2005.pdf Contatti: rocio.condor@isprambiente.it marina.vitullo@isprambiente.it Riferimenti

23 Grazie per l’attenzione!


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