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FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2015/2016 P ROF. G IANLUCA C APRISTO 1.

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Presentazione sul tema: "FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2015/2016 P ROF. G IANLUCA C APRISTO 1."— Transcript della presentazione:

1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2015/2016 P ROF. G IANLUCA C APRISTO gianni1144@hotmail.com 1

2 P REMESSA Le modalità di lezione alternative alla frontale ormai sono assodate nella didattica. Ogni insegnante deve conoscerle per riuscire e pianificare il proprio intervento educativo in maniera più consapevole e cosciente Alla base c'è un lavoro di preparazione da svolgere su di sé e sugli allievi affinché gli interventi siano efficaci questo per sottolineare che non si improvvisa 2

3 P REMESSA Gli insegnanti che riescono ad avere un buon rapporto con gli studenti anno il 31% in meno di problemi disciplinari, di regole violate e di problemi ad essa collegati. Migliorare le proprie capacità di gestione della classe, quindi, migliorare le proprie capacità di fare didattica, semplificare il proprio mestiere rendendolo più umano e aumentando la propria autostima. 3

4 I L GRUPPO CLASSE La classe è un gruppo e quindi luogo di interrelazioni interpersonali Il gruppo è un sistema che vive di interdipendenza. Essa è una totalità dinamica diversa dalla semplice somma degli allievi In una classe sono sempre compresenti due dimensioni: Una consapevole e razionale, l'altra emotiva e inconscia. Le dinamiche di classe possono essere definite come omeostatiche: Il gruppo tende al suo equilibrio interno L'obiettivo primario è quello di canalizzare tutte le forze di una classe verso una interdipendenza positiva cioè il gruppo classe lavora e collabora per il raggiungimento degli obiettivi che si è proposti di raggiungere. 4

5 I L GRUPPO CLASSE L'obiettivo primario è quello di canalizzare tutte le forze di una classe verso una interdipendenza positiva cioè il gruppo classe lavora e collabora per il raggiungimento degli obiettivi che si è proposti di raggiungere. 5 Le forze centrifughe

6 R IFLESSIONE SUI MODELLI DI INSEGNAMENTO 6

7 Q UALITÀ DELL ’ INSEGNANTE Deve essere percepito come equilibrato e affidabile Deve saper esporre con chiarezza la propria materia ai ragazzi Deve permettere di interagire nel processo di apprendimento Deve supervisionare le attività della classe Deve adattare il proprio stile ai bisogni degli allievi, senza pretendere il contrario 7

8 F OCUS OPERATIVI : IL DOCENTE Il docente deve essere anche un buon comunicatore e dovrebbe: ottenere attenzione prima di iniziare una lezione attraverso il silenzio, anziché parlando ad alta voce; Utilizzare non solo la voce, ma anche il corpo e la gestualità; Dare indicazioni chiare e univoche, valide per tutti in ogni occasione; Accompagnare gli alunni verso la concentrazione, magari con una domanda oppure stimolando un loro intervento ; (dopo il richiamo «cosa pensi tu di questo) Muoversi all'interno della classe superando la rigida distinzione tra insegnante, cattedra e allievi; Essere autorevole 8

9 F OCUS OPERATIVI : LE REGOLE Devono essere poche perché troppe non sono ricordate Devono presentarsi sotto forma di proposizione e non di divieto Esempio: Nei corridoi cammino lentamente Devono essere chiare Esempio: Prima di parlare alzo la mano e aspetto che l'insegnante mi chiami Devono essere operative e specifiche Esempio: durante la lezione sto in silenzio e ascolto Devono essere valide per tutti 9

10 F OCUS OPERATIVI : LO SPAZIO L'aula determina le esperienze che ragazzi e insegnanti vivono al suo interno Bisogna porre attenzione: 1. Al tipo di arredo 2. Alla luminosità La classe ideale è modulare, essere modificata con semplicità e può essere personalizzata dagli studenti ( abbellirla con ciò che gli piace in modo che se la sentono propria ) 10

11 F OCUS OPERATIVI : IL TEMPO In fase di pianificazione, è necessario valutare attentamente non soli contenuti, ma anche i tempi di svolgimento di un'attività Bisogna stimare i tempi necessari Bisogna alternare attività lunghe ed attività brevi Passare ad attività di transizione da suggerire dopo aver finito un compito Comunicare le attività previste con i rispettivi tempi 11

12 F OCUS OPERATIVI : LA COMUNICAZIONE La comunicazione avviene attraverso diversi canali: Non è sufficiente "parlare" ma bisogna fare attenzione anche al modo in cui si parla E‘ necessario comunicare in modo chiaro e preciso ( le consegne non devono essere vaghe, lasciano a distrazione) Essere inequivocabili Essere diretti Parlare con toni sicuri Parlare ad alta voce ma senza urlare Parlare con tono di voce fermo È meglio spostare il piano della comunicazione dal tu all'io ( con l’io tendono ad interiorizzare di più ) Esempio: anziché dire non far rumore dire sono infastidito da questo rumore 12

13 F OCUS OPERATIVI : LA COMUNICAZIONE La comunicazione non è solo verbale. E’ anche quella delle espressioni, dei gesti e del corpo, detta comunicazione non verbale. L'insegnante deve anche usare il corpo nelle sue altezze: la testa, il Busto e le gambe Deve camminare Deve cercare il contatto oculare con gli studenti Deve stare insieme agli studenti Esercitare un controllo prossimale (legato alla distanza) 13

14 14 A1 Pinocchio A2 Nuovo Cinema Paradiso A3 L’attimo fuggente A4 Vita reale il bullo A5 Vita reale «In classe»

15 15 Flipped Classroom, La classe capovolta rinnova l’attività ordinaria di apprendimento e ridà forza e significato alla missione dell’insegnante invertendo il luogo dove si segue la lezione, a casa propria anziché a scuola, con quello in cui si studia e si fanno i compiti, a scuola anziché a casa. In classe si riflette insieme su un dato storico o su un problema d’attualità; la lezione è ascoltata a casa attraverso i podcast preparati dagli insegnanti o utilizzando risorse ritrovate su YouTube o online e poi, in aula, si argomenta insieme ciò che si è ascoltato, si approfondisce il tema e ci si dedica al lavoro pratico.

16 Innovazione e curiosità due ingredienti strutturali della classe capovolta Nella Flipped Classroom i ragazzi non hanno libri di carta, ma lavorano con le LIM e i computer, o con i tablet e gli smartphone. Nelle classi capovolte le vecchie interrogazioni individuali non esistono più perché la verifica è continua e quotidiana, gli alunni sono protagonisti della lezione che vivono in prima persona e non di riflesso. LIM tablet Grazie all’insegnamento capovolto il web e i social networks sono utilizzati dai ragazzi in modo attivo e funzionale allo studio 16

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43 La Classe - Trailer Cinema HD 43


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