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L’Esperienza dei CCM in ambito Distrettuale: criticità e prospettive Andrea Guerzoni Direttore Distretto di Modena.

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Presentazione sul tema: "L’Esperienza dei CCM in ambito Distrettuale: criticità e prospettive Andrea Guerzoni Direttore Distretto di Modena."— Transcript della presentazione:

1 L’Esperienza dei CCM in ambito Distrettuale: criticità e prospettive Andrea Guerzoni Direttore Distretto di Modena

2 Riflessioni Strategicità della scelta Nuovi paradigmi Prospettive

3 Strategicità di una scelta

4 Il contesto socio-economico è cambiato L’organizzazione sanitaria è cambiata Il cittadino è cambiato

5 Cittadino-finanziatore Il finanziamento non è cambiato : fiscalità generale

6 Noi offriamo servizi al nostro finanziatore (percezione di un servizio di qualità quindi NE VALE LA PENA)

7 E’ vitale AG Offrire servizi di qualità

8 3 3 =ω=ω 3 =E 3 =M 3

9 Qualità di un Servizio AG ProfessionaleRelazionalePercepita TecnicaStrutturale

10 Qualità condivisa “La sanità non appartiene a nessuno degli attori in gioco in maniera esclusiva…” »Tratto da “La qualità condivisa fra servizi sanitari e cittadini” di Cinotti e Cipolli

11 Qualità condivisa AG CCM come luogo di costruzione della qualità condivisa

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13 AG BARILLA Spesa per ricerche di mercato 2002 14.671.000 Euro 2003 15.211.000 Euro

14 “...Io mi porto nella posizione dove suppongo arriverà il disco...” (Willis Goter) Lungimiranza del legislatore

15 Nuovi Paradigmi Sanità versus Salute Reti

16 Sanità e Salute _______________________________ ___________ “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste solo in un’assenza di malattia” OMS 1948

17 FATTORI BIOLOGICI FATTORI AMBIENTALI STILE DI VITA SERVIZI SANITARI 11% 43% 19% 27% 7% 90% Determinazione della salute e ripartizione delle risorse (Mod. da Denver, 1976) Contributo potenziale alla riduzione di mortalità (%) Attuale ripartizione della spesa sanitaria (%)

18 Partecipazione è Salute AG

19 Partecipazione Forme di Ascolto e partecipazione multiple: gli strumenti non sono alternativi AG

20 Sinergia delle attività PPS e Agenda 21 PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA:

21 FORMAZIONE: Formazione degli operatori del Piano per la Salute e di Agenda 21 per la condivisione dei percorsi

22 COMUNICAZIONE: Condivisione dei materiali di promozione della salute e degli strumenti di comunicazione

23 Vantaggi per il Cittadino Scelte consapevoli nel progetto di cura AG Adozione di stili di vita positivi

24 Vantaggi per la organizzazione Obiettivi di qualità e appropriatezza delle cure AG Equo accesso ai servizi Riflessività la capacità di interrogarsi

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26 Altro paradigma RETI

27 Struttura di una rete NODI BUCHI COLLEGAMENTI TRA NODI

28 HELP !! Abbiamo bisogno del cittadino per costruire le reti

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30 PROSPETTIVE

31 9 anni fa … siamo partiti AG

32 Matrici Culturali e Modelli Organizzativi della pubblica Amministrazione Cosa abbiamo incontrato ? AG Cultura della Associazione di Volontariato

33 Punti di debolezza Tendenza di subalternità al management Una grande difficoltà nell’accogliere e conciliare il pluralismo di valori, punti di vista, interessi Incombenza del “paradigma scientifico” che si fonda sulla durezza del dato ( ciò che non può essere misurato come gli atteggiamenti culturali, le sensibilità individuali è come non esistessero)

34 Abbiamo fatto …  Laboratorio del Cittadino Competente  Pagina del cittadino  Ricerca–Azione Partecipata  Audit  ……….. AG

35 Risultati AG Siamo ad un bivio Ora si deve andare verso… Quella della contaminazione Abbiamo terminato un’era

36 CCM Opportunità/ sede della definizione di qualità condivisa Nuove evoluzioni della ricerca sociale in sanità :Narrative Based Medicine Necessità di un uso professionalmente qualificato delle storie a partire dalla loro rilevazione sino alla loro analisi ( nuove professionalità che tra l’altro in azienda abbiamo)

37 CCM Ma che trovi anche da un punto di vista strutturale nuovi luoghi di riconoscimento e di ascolto compreso quello della programmazione sanitaria sia in ambito aziendale che di Conferenza Territoriale

38 “Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?” Chiese Kublai Kan a Marco Polo che ha descritto un ponte pietra per pietra. “Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, ma dalla linea dell’arco che esse formano” rispose Marco Polo

39 “Perché allora mi parli delle pietre, è solo dell’arco che mi interessa” chiese Kublai Kan “Senza pietre non c’è arco” rispose Marco Polo

40 M.C. Escher, “RELATIVITA’ ”

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43 Dalla Conoscenza alla Pratica Miglioramento della Salute Conoscenza Scientifica Volontà Politica Strategia Sociale

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