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1a Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi Ministero della Salute - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Università La Sapienza Roma 9 febbraio.

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Presentazione sul tema: "1a Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi Ministero della Salute - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Università La Sapienza Roma 9 febbraio."— Transcript della presentazione:

1 1a Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi Ministero della Salute - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Università La Sapienza Roma 9 febbraio 2011 Progetto di Studio Osservazionale sugli Stati Vegetativi Promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bologna in collaborazione con 17 Ordini provinciali Giancarlo Pizza, Presidente OMCeO Bologna

2 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI
Coordinatore scientifico: Dott. Roberto Piperno, Direttore Unità Operativa di Neuroriabilitazione, Casa Dei Risvegli, AUSL Città di Bologna

3 Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
Bologna, Ferrara, Rimini (Emilia-Romagna) Milano, Pavia, Bergamo, Lodi (Lombardia) Trieste (Friuli Venezia Giulia) Latina, Roma (Lazio) Catania, Palermo, Messina (Sicilia) Lucca (Toscana) Potenza (Basilicata) Salerno (Campania) L’Aquila (Abruzzo) Bari (Puglia) Sassari (Sardegna)

4 Ricercatori (39) Emilia Romagna -
Guya Della Valle, Don Gnocchi, Milano Alader Bruno Ianes, Gruppo Segesta, Milano Mario Lino, Milano (Firenze) Sicilia – Edoardo Sessa – Neurologia, Messina Alfredo Mattaliano, Piera Paladino - Neurologia, Palermo Erminio Costanzo, Mariangela Panebianco - Neurologia, Catania Toscana – Gabriele Cipriani - Neurologia, Lucca Carlo Giraldi - Lucca David Giraldi, Lucca Campania – Maurizio Tenuta - Neurologia, Salerno Abruzzo – Paolo Aloisi, Mauro Marrelli, Tullio Pozone Neurologia, L’Aquila Puglia – Crocifissa Lanzillotti, Fabio Colonna, Fondazione San Raffaele, Neurologia, Jorge Navarro Solano, Biostatistica, Bari Paolo Livrea, Neurologia, Bari Sardegna – Maria Franca Brau, Sassari Emilia Romagna - Roberto Piperno - Neuroriabilitazione, Bologna-Casa dei Risvegli Carmelo Sturiale – Neurochirurgia, Bologna Pietro Cortelli – Clinica Neurologica, Bologna Giovanni Mazzotti –Scienze Anatomiche Umane, Bologna Valeria Tugnoli – Neurologia, Ferrara Alessandro Ravasio - Neurologia, Rimini Friuli Venezia Giulia - Fabrizio Monti, Gilberto Pizzolato - Neurologia, Trieste Giorgio Berlot – Anestesia e Rianimazione, Trieste Lazio - Rita Formisano - IRCCS Fondazione Santa Lucia, Roma Anna Maria Cipriani - Neurologia, Roma Maria Grazia D’Ippolito, Neurologia, Roma Roberto Di Fabio – Neurologo, Latina Sergio Paderni – Epidemiologo, Latina Lombardia – Giovanni Battista Guizzetti - Bergamo Massimo Varani - Lodi Fabrizio Giunco, Andrea Magagnali, Pavia Luigi Beretta - Anestesia e Terapia Intensiva, Milano

5 Perché un progetto di ricerca sollecitato dall’Ordine dei Medici?
A chi ha posto sinora la domanda è stata sempre stata data la stessa risposta: Impulso istituzionale derivante dalla legge istitutiva degli Ordini e Obbligo derivante dal Codice di Deontologia Medica

6 Perché gli Ordini DLTCPS 13/09/1946 n. 233 - Vigente alla G. U
Perché gli Ordini DLTCPS 13/09/1946 n Vigente alla G.U. 16/03/2006 n. 63 Art. 3 Al Consiglio direttivo di ciascun Ordine e Collegio spettano le seguenti attribuzioni: …… d) promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti; e) dare il proprio concorso alle autorità locali nello studio e nell'attuazione dei provvedimenti che comunque possono interessare l'Ordine od il Collegio …...

7 Perché gli Ordini - Il Codice deontologico
CAPO III - DOVERI DI ASSISTENZA Art. 32 Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili Il medico deve impegnarsi a tutelare il minore, l'anziano e il disabile, ….. Il medico deve adoperarsi, in qualsiasi circostanza perché ….. al disabile siano garantite qualità e dignità di vita, ponendo particolare attenzione alla tutela dei diritti degli assistiti non autosufficienti sul piano psico-fisico o sociale, qualora vi sia incapacità manifesta di intendere e di volere, ancorché non legalmente dichiarata. …. ..

8 Risultati “istituzionali” sinora ottenuti
Provincia di Latina Regione Sicilia

9 Provincia di Latina Stanziamento immediato di 30.000 euro per l’Ordine

10 Provincia di Latina: impegno a istituire una Casa dei Risvegli

11 Regione Sicilia

12 Stato Vegetativo (SV) Un certo numero di pazienti con lesione cerebrale severa, dopo alcune settimane di coma (circa 4 settimane) ricomincia ad aprire spontaneamente gli occhi e a mostrare fasi irregolari di sonno durante la giornata, pur restando completamente non responsivo a richieste di comportamento attivo. Questa condizione di dissociazione fra vigilanza e contenuti di coscienza è stata variamente denominata come sindrome apallica, stato vegetativo persistente, coma vegetativo, ma oggi si preferisce usare una sola denominazione: Stato Vegetativo (SV).

13 STATI VEGETATIVI : Errata Diagnosi
18% Tresch DD et. al., Arch Intern Med 1991;151:930-2. 37% Childs NL, et al. Neurology 1993;43: 43% Andrews K. et al., BMJ 1996;313:13-16 41% Schnakers C. et al., BMC Neurology 2009; 9:35.

14 Stato Vegetativo (SV) Implicazioni prognostiche
I casi in condizione di bassa responsività protratta sono andati aumentando da alcuni anni in conseguenza delle maggiore precocità nelle procedure di soccorso e allo sviluppo della rianimazione e dei protocolli di assistenza ospedaliera. E’ una casistica, che anche se limitata nei numeri ha un elevato impatto sul piano dei bisogni assistenziali, delle politiche di assistenza e dei temi di ambito bioetico (“futilità” delle cure e temi di “fine vita”). E’ una fascia di popolazione che transita bruscamente ad una condizione di “fragilità” estrema e trascina tutta la propria famiglia in una condizione di elevato rischio psico-sociale.

15 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI
Flusso GRAD: dati 2009 Emilia Romagna 2009 Bologna 2009 Stati vegetativi in Italia Stime di prevalenza accettate: casi / milione ab.

16 Progetto di Studio Osservazionale Sugli Stati Vegetativi
Il progetto di ricerca è di tipo osservazionale Si compone di due fasi: 1) Lo studio si propone di individuare i pazienti e confermare la diagnosi. Questa fase prevede anche la creazione della coorte per lo studio della fase 2. 2) Studio prospettico di coorte. Questa fase è finalizzata alla valutazione dell’evoluzione clinica ed alla identificazione di possibili indicatori prognostici.

17 Progetto di Studio Osservazionale Sugli Stati Vegetativi
Il progetto comprende 5 stadi: ST.1 – Approntamento del data base, sperimentazione del registro e formazione dei valutatori; ST.2 – Ricerca dei pazienti in SV; ST.3 – Studio prospettico di coorte; ST.4 – Studio di indicatori diagnostico-prognostici strumentali; ST.5 – Elaborazione e disseminazione dei dati.

18 2.1 Obiettivi del progetto
Ricavare informazioni sull’eventuale presenza di imprecisione diagnostica in una popolazione di pazienti classificati come Stato Vegetativo Permanente (SVP). Analizzare l’eventuale evoluzione clinica di una popolazione di pazienti non comunicativi (SV e SMC) nella prima fase nella quale, in base al criterio temporale, viene usualmente già applicato un giudizio di “permanente”. Sperimentare un modello di raccolta dati per l’eventuale proposta ed implementazione di un registro per i pazienti in Stato Vegetativo.

19 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI
Criteri di inclusione e di esclusione Sono inclusi tutti i soggetti con diagnosi medica di Stato Vegetativo da almeno un anno se per causa traumatica e da almeno 6 mesi se per causa non traumatica. La durata dello SV e la causa eziologica non costituiscono fattori di esclusione. Sono esclusi soggetti con accertata diagnosi precedente di demenza, di gravi patologie neurologiche o di gravi disabilità infantili.

20 Stadio 1 Allineamento del data set e formazione
I dati saranno raccolti in un data base informatico reso disponibile dal Centro Studi per la Ricerca sul Coma di Bologna ed attivato online sul sito web della Casa dei Risvegli Luca De Nigris della Azienda USL di Bologna. Al fine di ridurre la eventuale variabilità nelle modalità di valutazione e nell’uso degli strumenti strutturati, è stato prodotto un percorso formativo specifico per i valutatori clinici, finalizzato alle modalità d’uso del data base ed alle modalità di acquisizione delle misure cliniche standardizzate (CRS-R in particolare) e delle variabili relative ai care givers. Il risultato atteso è la verifica di un serie di parametri per la proposta di un registro per i pazienti in Stato Vegetativo e la condivisione di “buone pratiche” nel percorso di accertamento diagnostico

21 Stadio 2 Studio trasversale
Saranno arruolati pazienti con diagnosi clinica di Stato Vegetativo da almeno 12 mesi dopo lesione cerebrale traumatica (TBI) e da almeno 6 mesi dopo lesione cerebrale acquisita da causa vascolare o anossica - ABI (criterio prognostico di “Permanente”) attualmente accolti presso strutture sanitarie, strutture socioassistenziali o a domicilio.

22 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI
Studio trasversale Levels of Cognitive Functioning - LCF Disability Rating Scale - DRS Verifica secondo la check list della RCP – Criteri Diagnostici Standardizzati Valutazione clinica Valutazione neurocomportamentale strutturata Le valutazioni cliniche di responsività saranno condotte nel setting assistenziale ordinario del paziente, applicando le procedure raccomandate per ottenere le “migliori” risposte (RCP, 2003; Majerus S. et al., 2005). La responsività verrà registrata secondo la Coma Recovery Scale – Revised (CRS-R) nella versione italiana (Lombardi et al., 2007). La valutazione sarà ripetuta in almeno due momenti diversi a distanza di almeno 7 giorni. Informazioni “laiche” (familiari, assistenti non professionali, rete informale). Percezione del livello comportamentale del paziente da parte dei familiari e/o assistenti non professionali (questionario). Situazione dei familiari care-givers tramite misure di carico emotivo (FSQ - Family Strain Questionnaire, Rossi Ferrario, 2004) e di Stato di Salute e Qualità della Vita (SF36).

23 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI
Studio trasversale Anagrafiche e sociodemografiche (età, sesso, nazionalità, residenza, scolarità, stato civile, attività lavorativa, presenza di care-givers, collocazione attuale, situazione funzionale premorbosa) Percorso assistenziale (tipologia di strutture cliniche) Eziologiche (data e tipologia di evento causale, complicanze accertate) Fattori associati (lacuna craniotomica, ventricolomegalia, danni o menomazioni scheletriche, lesioni cutanee da pressione, patologie associate o secondarismi, stati settici o infezioni in corso) Farmaci in corso Situazione nutrizionale (BMI, tipo di alimentazione, via di somministrazione, modalità di somministrazione) Altre variabili raccolte

24 Studio prospettico di coorte
Tutti i casi reclutati fra 12 e 24 mesi dall’evento traumatico (TBI) o fra 6 e 12 mesi dall’evento non traumatico (ABI) saranno sottoposti ad un programma di follow-up, una volta riclassificati secondo le evidenze diagnostiche accertate, al fine di valutare l’eventuale modificazione del quadro di responsività nelle fasi oggi ritenute di cronicità. I pazienti saranno seguiti con valutazioni periodiche ogni 6 mesi.

25 Disseminazione dei dati
La elaborazione statistica sarà assicurata dalla Unità Operativa di Bologna. La valutazione dei risultati verrà condotta tramite un Focus Group. La disseminazione dei risultati avverrà tramite la presentazione delle conclusioni dello studio agli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri sollecitatori del progetto ed alle Associazioni rappresentative dei familiari ed altri stakeholders. I risultati dello studio saranno inoltre presentati alle Istituzioni Nazionali e Regionali della programmazione sanitaria. Un evento di presentazione pubblica dei risultati e la produzione della reportistica scientifica concluderanno le attività del progetto.

26 PROGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE SUGLI STATI VEGETATIVI : Stato attuale
Definizione del protocollo sperimentale, Approvazione del Comitato Etico (Cod. CE: 10031), Creazione del data base, Presentazione agli stakeholders (Associazioni), Meeting di avvio, Formazione dei valutatori, Prima verifica di qualità dei dati. Marzo 2010 Giugno 2010 Settembre 2010 Ottobre 2010 Novembre 2010 Gennaio 2011 Marzo 2011? L’output atteso è la verifica di un data set per l’eventuale proposta di un registro per i pazienti in Stato Vegetativo e la condivisione di “buone pratiche” nel percorso di accertamento diagnostico.

27 Finanziamento per l’Ordine di Bologna
Durata: 3 anni rapporti di avanzamento ogni 6 mesi euro ogni 6 mesi Totale: euro Forti aperture per future espansioni del Progetto

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29 Pendragon Charitable Trust - All rights reserved The PendragonCharitable Trust is a charitable trust established by Deed in England and Wales. The PendragonCharitable Trust is set up to support exclusively charitable projects, with a focus in the following 3 areas: · to advance the education of the public in the life sciences and to promote medical research with the aim of improving human health by supporting research, training, public engagement and dissemination of knowledge; · to advance the Catholic values for the public benefit; and · to relieve of those in need by reason of youth, age, ill-health, disability, financial hardship or other disadvantage. The PendragonCharitable Trust intends to focus within these three areas on the major barriers and challenges experienced by those in need or experiencing disadvantage or hardship. The PendragonCharitable Trust intends to support and work closely with organisations in the UK or abroad, that share its vision to provide practical solutions in the areas above. The PendragonCharitable Trust has been Registered as a Charity by the Charity Commission.

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