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Linea del tempo Controriforma.

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Presentazione sul tema: "Linea del tempo Controriforma."— Transcript della presentazione:

1 Linea del tempo Controriforma

2 Santa Domenica Talao - Prima metà del XVII sec. nasce come Casale per volere del Principe Ettore Maria Spinelli diventa «Terra» ossia Municipio autonomo

3 Furono edificati tra il ‘600 ed il ‘700 numerosi palazzi con artistici portali in pietra locale
Palazzo Campagna (prima metà del XVIII) Portale con arco a tutto sesto e bugne alternate in pietra rosa e pietra grigia

4 Portale in pietra tufacea

5 Le sue opere più importanti :
L’ attività degli scalpellini è fiorente anche ad Aieta Gerardo Rea : Arrivato da Padula come confinato, la sua opera continuò anche grazie ai figli Gaetano e Vincenzo Le sue opere più importanti : il portale della chiesa di Santa Maria della Visitazione, la risistemazione dell’altare della Madonna del Rosario, Il portale di via Socastro,

6 La risistemazione dell’altare della Madonna del Rosario
Il portale di via Socastro

7 Portali edificati tra il ‘700 e l’800 da maestri scalpellini locali

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9 - Vicereame spagnolo XVI-XVIII
- Austriaci - Borboni 1734 – 1799 - Periodo Napoleonico - Borboni - Unità d’Italia 1861

10 Fine Ottocento inizio Novecento
Trasformazioni urbane: la popolazione si spinge verso le zone costiere; costruzione della linea ferroviaria Salerno-Eboli-Reggio Calabria ( ) costruzione di eleganti palazzine di gusto neoclassico e di stile liberty

11 Il Santuario della Madonna della Grotta
Anno Mille Monastero Basiliano di Sant’Elia Il Cappelli riferisce circa l’esistenza di alcune carte greche (XII sec.) riportate nel Syllabus Greacarum membranarum, che parlano di Ruggero, Giovanni e Matteo Scullando signori di Aieta, e riportano che Giovanni Scullando diede nel 1198 alcuni fondi presso Petricella e 15 villani al Monastero basiliano di Sant’Elia profeta posto presso il mare alle pendici dei monti di Aieta. (Regesto Latino -Paleografa-archivista Giustina-Cataldo), il Breve dell’8 luglio 1520, il Pontefice diede il permesso per la realizzazione del convento che non venne però edificato nel Santuario, bensì in prossimità di Aieta, con il nome di Convento di Sant’ Antonio.

12 Atto di Papa Paolo III dell’11 Ottobre, che riporta come, essendo scoperti il canonicato di Santo Stefano, la tesoreria della Chiesa di Cassano e il Rettorato della Chiesa di Santa Maria della Grotta, in quanto vi aveva rinunciato il canonico Manilio dei Manilii, tali compiti venivano conferiti a Rinunzio dei Natali, 1578 Don Tiberio Cosentino, arciprete di Lavinia, per devozione della famiglia fece realizzare all’interno della grotta grande del Santuario una Cappella col titolo di Madonna della Neve,

13 La statua della Madonna della Neve statua in marmo bianco alta 150 cm (opera del Cagini?)
La famiglia dei Cagini con il capostipite Domenico ( ) giunse a Palermo da Firenze e Genova aprendo una fiorente bottega che continuò con l’opera del figlio Antonello ( ).  -Duomo di Siracusa (Madonna della Neve) Città di Noto, Duomo di Cefalù, - Duomo di Vibo Valentia (gruppo marmoreo con la Madonna della Neve opera di Antonello Cagini)

14 Papa Innocenzo X concesse ai fedeli che visitavano la Grotta l’Indulgenza plenaria, si recò in visita nella Chiesa di Santa Maria della Grotta, il Cardinale Spinelli Arcivescovo di Napoli, che promise una serie di interventi per il miglioramento del Santuario, - tra il Settecento e l’Ottocento i viaggiatori stranieri, durante il loro Grand Tour e i Dizionari Geografici dell’epoche ci riportano importanti descrizioni per la conoscenza del Santuario Tra i dizionari ricordiamo : Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli ( ) – Giustiniani Dizionario geografico-storico-civile del Regno delle Due Sicilie di Raffaele Mastriani stampato a Napoli nel 1838.

15 ripubblicato con il titolo “ Viaggio nel Regno delle due Sicilie”,
1828 giunse alla Grotta Ramage Crauford Taut, viaggiatore umanista e ministro della chiesa scozzese, che pubblicò nel 1868 il libro “Angoli reconditi e strade remote in Italia” (1868), ripubblicato con il titolo “ Viaggio nel Regno delle due Sicilie”, «La gradinata conduce ad una stupenda grotta naturale lunga circa quarantacinque metri e alta diciotto. Al centro di questa si trova un fonte battesimale abbondantemente provvisto di acqua che vi sgocciola dal soffitto. Da una parte (della grotta) vi è una piccola cappella, costruita in modo assai primitivo, nella quale è stata collocata la statua della Madonna.» Madonna della grotte in Praia degli Selavi; provincia di Calabria Citeriore;

16 . 1851, l’amministratore del Santuario Emanuele Lomonaco-Cosentino pubblicò Brevi notizie sul Santuario di Nostra Donna delle Grotte nella Praja degli Schiavi- Villaggio del Comune di Aieta in Provincia di Cosenza per Vincenzo Lo monaco Procuratore del Re 1890 l’impianto attuale della Cappella con l’ altare maggiore e la nicchia dove si trova la statua della Madonna della Grotta. a sinistra altare della Madonna Addolorata per devozione del Domenicano Vincenzo Lancellotti di Aieta nel 1893, a destra altare di Santa Barbara fatto erigere nel 1927 da un gruppo di emigranti, i cristalli istoriati con fiori posti alle spalle dell’altare vennero donati nel 1925 da Perrone Raffaele, emigrato in Brasile e devoto alla Madonna della Grotta.

17 Architettura povera e gusto dello spontaneo
(chiese del materano). La costruzione cresce e si sviluppa a seconda delle necessità e delle possibilità offerte dell’ambiente circostante. Cappella ha riferimenti in stile Neobarocco.

18 Il complesso della canonica : unisce l’idea del chiostro a quella delle abitazioni locali, con scale aperte e logge su archi in pietra.

19 Susseguirsi di ambienti e di spazi esterni che cercano di recuperare tutto lo spazio a disposizione incuneandosi nella roccia. Architettura povera opera di maestranze locali

20 Immagine del complesso della canonica tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento

21 L’ingresso al complesso della canonica e il chiostro
L’ingresso alla canonica L’ingresso al complesso della canonica e il chiostro

22 Il loggiato

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24 Le chiese madri : l’itinerario
Le chiese madri sorgono al centro del paese e sono sede della parrocchia principale La loro centralità ha un valore non solo religioso ma anche storico-sociale, urbano e territoriale

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