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La donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà socioculturali diverse Matera 3 aprile 2014 Marcella Coccia.

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Presentazione sul tema: "La donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà socioculturali diverse Matera 3 aprile 2014 Marcella Coccia."— Transcript della presentazione:

1 la donna e la famiglia: nascere e crescere in realtà socioculturali diverse Matera 3 aprile 2014
Marcella Coccia

2 Il progetto migratorio delle donne
due grandi gruppi a. donne sole con un progetto autonomo: Forte cambiamento sociale e personale per filippine,capoverdiane, etiopi,eritree,somale,brasiliane,peruviane e gran parte delle europee orientali (per breve tempo: 2-3 anni) b. donne che arrivano per ricongiungimento al marito o ai figli Appartengono al processo migratorio dell’uomo, migrazione più antica per donne che vengono dal Nord-Africa, dal Senegal e dal Maghreb, dal Medioriente e dalla Cina famiglie divise Lia Lombardi

3 Le donne straniere La presenza delle donne straniere in Italia non è più fenomeno emergente, ma stabile Sono elemento strutturale della nostra società Il tasso di fecondità è 2,41 (1,24 per le italiane) Il 65% dei parti avviene prima dei 30a (28% per le italiane) Nel 2007: Non assistite in grav: 2,6% immigrate, 1,1% ital 1°vs dopo il 1° trim: 16% immigrate, 4% italiane (dati CEDAP)

4 Le donne straniere Sono prevalentemente assistite in strutture pubbliche Il 20% ha problemi di comunicazione: poche frequentano i CPPN per mancata conoscenza della loro esistenza Al parto: nascite pre-termine, basso peso, Tc, complicanze Le criticità legate al post parto: Promozione dell’allattamento al seno (=alle italiane) Ripresa dei rapporti sessuali Sostegno all’allattamento Ritorno al lavoro

5 La Maternità Evento fondamentale che dà senso alla vita per alcune etnie (africane, nomadi) Essere donna vuol dire essenzialmente essere madre, l’essenza della femminilità coincide con la maternità La peggiore disgrazia è morire senza aver lasciato figli (lacerazione della identità) Essere sposati ed avere figli è far parte integrante della propria comunità Per Sudamericane, Europee orientali e Cinesi la maternità sembra entrare in una sorta di sospensione: le donne lasciano i propri figli nei paesi d’origine affidandoli ad altri, in attesa di poter tornare a casa o farsi raggiungere da loro

6 Le donne straniere in gravidanza normativa
Se non ha il permesso di soggiorno può richiederlo per il periodo della gravidanza e per i 6 mesi successivi alla nascita del bambino, portando in Questura un certificato medico che attesti il mese di gestazione e la presunta epoca del parto possono usufruire gratuitamente delle analisi cliniche e di laboratorio, visite specialistiche, ecografie (entro i periodi gestazionali previsti dalla legge), corsi di preparazione alla nascita, del ricovero per il parto ed eventuali complicanze hanno diritto a non riconoscere il figlio appena nato Il neonato deve essere registrato all’anagrafe anche se i genitori sono privi di permesso di soggiorno e non sono soggetti a denuncia

7 La Famiglia straniera Stabilità
Sincretismo culturale: nella famiglia prende forma il significato della vita e della morte, si condivide la nascita, la malattia, la vecchiaia Identità: dialettica tra cambiamento e tradizione. Es.desiderio e/o rifiuto della procreazione: sì ma temporanea Famiglia allargata e famiglia nucleare. Coabitazione e mancanze degli spazi Legame con la terra d’origine frammentato Le strutture familiari sono le più resistenti al cambiamento La medicina tradizionale e la biomedicina si incontrano e confliggono Fattori di adattamento e fattori di resistenza. E’ nella famiglia che si estrinsecano le forme di resistenza al nuovo e al moderno. E’ il luogo dove si incontrano sessualità e maternità Si realizzano le modificazione dei ruoli sociali: spesso è solo la madre a lavorare

8 Famiglie,Donne,Bambini/e
Islamici Africani Sudamericani Indiani Filippini Cinesi Est-europei Zingari

9 Famiglie,Donne,Bambini/e nell’Islam 1
In famiglia: la cura dei figli è un dovere inderogabile Sviluppo della personalità: con i valori della solidarietà, gentilezza, tolleranza e comprensione, autostima Non è patriarcale: l’educazione passa attraverso il padre e la madre Sviluppa all’eccesso il senso dell’onore e il sentimento della vergogna Il padre è figura d’onore,consigliere e guida da imitare La madre ha i bambini sotto la sua influenza fino a 7 anni (contatto fisico, canta e racconta storie) La circoncisione maschile:rito di passaggio,lo toglie dall’influenza della madre

10 Famiglie,Donne,Bambini/e nell’Islam 2
Da anni la donna, secondo l’Islam, ha diritti paritari: diritto di eredità, possedere un’attività, scegliersi il marito, di divorziare, di lavorare, all’educazione e molti altri. È titolare del diritto del rispetto assoluto e obbedienza da parte dei figli. È esentata dal digiuno e dalle preghiere durante il ciclo mestruale, per 40 giorni dopo il parto, dal digiuno durante la gravidanza e l’allattamento (può variare da Paese a Paese)

11 Famiglie,Donne,Bambini/e Africani 1
Grande diversità e variabilità culturale per il tipo di ambiente, di organizzazione economica, religione. La famiglia può essere allargata (zone rurali), nucleare o monoparentale (nella migrazione verso le città) Ogni essere è sessuato La fecondità è il valore primario L’uomo che non ha figli quando muore non può diventare antenato e continua a vagare, muore completamente e per sempre La nascita è l’abbandono dell’aldilà e incarnazione nella vita terrena: ha un carattere sacro Il parto è una battaglia e la donna è protetta da altre donne.

12 Famiglie,Donne,Bambini/e Africani 2
L’accudimento dei bambini è “ad alto contatto” fisico e psicologico: allattamento lungo e a richiesta, lo massaggia, lo porta sempre con sé e dorme con lui. La madre è occasione di esperienze sociali e plurisensoriali, di sicurezza. Anche così il bambino appartiene a tutta la Comunità, che se ne prende cura Per un bambino che nasce in un progetto familiare migratorio è tutto più difficile: famiglia nucleare, solitudine, case con spazi ristretti, lavoro, informazioni di salute contrastanti con il sapere proprio, depressione, medicalizzazione

13 Famiglie,Donne,Bambini/e Sudamericani
La famiglia è portatrice di valori quali il rispetto, l’educazione ad un forte senso etico Spesso sono famiglie divise o monoparentali: una parte dei figli nel Paese d’origine con i nonni e una parte qui Nella grande maggioranza dei casi capofamiglia è la donna e i figli restano con lei Il rapporto madre bambino è di tipo occidentale “a basso contatto”

14 Famiglie,Donne,Bambini/e Indiani e Bengalesi
Le famiglie sono numerose Le decisioni importanti (matrimoni, fidanzamenti, compravendita di case e terreni, scolarizzazione) le prende il capofamiglia (= genitore più anziano) Le donne al matrimonio entrano a far parte della famiglia del marito La donna in gravidanza è protetta dai suoceri Il padre alla nascita grida a gran voce il suo ringraziamento ad Allah La nascita delle bambine è meno apprezzata: quando si sposeranno lasceranno la loro famiglia, mentre i maschi sono destinati a prendersi cura dei genitori.Sono penalizzate nell’istruzione e nel cibo, nel lavoro. Aborto selettivo,minore allatt. materno Le regole dell’eredità favoriscono gli uomini: es. le terre rimangono ai maschi e nella famiglia

15 Famiglie,Donne,Bambini/e Filippini
La famiglia è di tipo allargato:gli anziani sono depositari di saggezza e conoscenze I matrimoni sono molto precoci La donna è molto protetta durante la gravidanza: mangia riso e pesce (qui troppo cari) Al parto –in ospedale- il padre non assiste:sta in una stanza lontana e ha il compito di buttare la placenta in mare. Il cordone viene conservato e mostrato come trofeo.

16 Famiglie,Donne,Bambini/e Cinesi
Barriera culturale-linguistica difficile da penetrare: comunità spesso isolate La famiglia è con il figlio unico per il controllo demografico Tendono a posticipare la nascita per raggiungere posizione sociale ed economica favorevole La famiglia immigrata non riesce a conciliare il maternage con i ritmi lavorativi:mandano i figli in Cina da nonni o zii. Distacco doloroso dalla madre che si ripeterà in età scolare o in pre-adolescenza quando il figlio/a si distaccherà dalla famiglia che lo ha accudito

17 Famiglie,Donne,Bambini/e Est-Europei
La famiglia è simile a quella italiana nelle grandi città. Il capofamiglia nelle zone rurali è il padre, o in mancanza il figlio maschio maggiore Nelle città i nonni si prendono cura dei bambini se le madri lavorano Le donne migrate sono comunque “presenti” agli eventi importanti dei figli: migrazione circolare I 40 giorni dopo il parto sono protetti per la madre e per il bambino:la madre non può uscire senza prima aver recitato una preghiera che la purifichi da ogni male.

18 Famiglie,Donne,Bambini/e Zingari
La famiglia è di tipo allargato e all’inizio in coabitazione, di solito comincia con la nascita di un figlio, il ragazzo rimane con la sua famiglia, mentre la ragazza segue la famiglia del marito, La gravidanza è sempre vissuta serenamente a dimostrazione della fertilità e femminilità Gravidanze precoci e ravvicinate con parti in ospedale Il figlio è ”l’anima del mondo”: la nascita è momento di forte coesione sociale, al 3° giorno si fanno grandi festeggiamenti in attesa dell’arrivo dell’angelo del bambino, la suocera aiuta la ragazza e il bambino è subito incluso nel nucleo familiare

19 Famiglie,Donne,Bambini/e
La cultura e le tradizioni influenzano il pensiero La donna che si trova a partorire riceve messaggi culturali dalla società ospitante Si sente insicura, non sa chi ascoltare, soffre di questa incertezza La gravidanza al suo Paese non è così medicalizzata, non ci sono tanti controlli Tante visite, esami, ecografie, consigli e suggerimenti,tutte modalità diverse da quelle utilizzate nel Paese di provenienza Smarrimento e incertezza sul loro bambino, come fare per il lavoro Parlare al bambino in italiano o nella propria lingua? Cosa trasmettergli? Alla dimissione non sono sicure di capire le indicazioni date Sentono ancora più forte la mancanza delle famiglie, della loro madre

20 Strategie preventive Informazione dell’utenza: diritti nell’ambito dell’assistenza sanitaria Comunicazione linguistico culturale: il/la Mediatrice Culturale, incontri tra operatori di vari servizi per discutere casi più complicati Formazione degli operatori: umanizzazione degli interventi nel rispetto delle culture e delle rispettive competenze Organizzazione dell’assistenza: flessibilità, servizi con orari dedicati (?)

21 Lo straniero separato dai suoi concittadini e dalla sua famiglia dovrebbe ricevere un amore maggiore da parte degli uomini e degli dei (Platone) Grazie per l’attenzione

22 Le donne straniere in gravidanza disuguaglianze in salute 2
Indicatori di assistenza in gravidanza –Indagini dell’Istituto Superiore di Sanità INDICATORE ITALIANE ( ) IMMIGRATE IRREGOLAR1 1996 REGOLARI ( ) Non assistite in gravidanza 0,5%    ----- 3%    4% 1^ visita dopo il 1° trimestre 10% 42% 25% 16% Numero medio ecografie 5 2 3 Mese della 1^ ecografia


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