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Macroprogettazione Sicurezza:

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Presentazione sul tema: "Macroprogettazione Sicurezza:"— Transcript della presentazione:

1 Macroprogettazione Sicurezza:
mettiamoci la faccia! 1

2 “La sicurezza è responsabilità dell’individuo o dell’organizzazione?”
Alcuni quesiti fondamentali “La sicurezza è responsabilità dell’individuo o dell’organizzazione?” “Esiste la possibilità per un’organizzazione di prevedere l’imprevisto e pianificare la risposta del sistema?” “Che tipo di modello di organizzazione serve per la sicurezza degli ambienti complessi?” 2 2

3 L’intervento di Safety Management
Accompagnare i Manager nel comprendere, “appropriarsi” e implementare un Sistema Organizzativo per la gestione della Sicurezza… … Con la finalità di creare condivisione e integrazione a tutti i livelli aziendali, valorizzando le non-technical skills diffuse all’interno dell’organizzazione… … Attraverso un percorso formativo che prevede un approccio integrato e sistemico ai contenuti della sicurezza, esplorati nella loro valenza culturale ed analizzati relativamente alla coerenza dei processi organizzativi aziendali. 3 3

4 Implementare e diffondere una “security mind”
E’ possibile sviluppare un modello culturale e comportamentale del lavoro in sicurezza attraverso: il cambiamento di paradigma con il quale l’organizzazione analizza la possibilità di “incidenti”: dal modello lineare al modello sistemico; la capacità collettiva di apprendere dai propri errori in un’ottica di resilience engeneering; la penetrazione a tutti i livelli di un concetto di sicurezza che integri aspetti normativi, mentali, relazionali e culturali; la sperimentazione di strumenti culturali e operativi utili a promuovere e diffondere la “collective mind” in tema di sicurezza; lo sviluppo di una “no blame culture” che incentivi la segnalazione, da tutti i livelli dell’organizzazione, di errori, anomalie, disfunzioni organizzative; la creazione di un sistema nel quale raccogliere e declinare best practices rivolte all’esercizio dell’error management ed alla capacità adattiva del sistema di rispondere agli imprevisti. 4 4

5 I concetti-chiave dell’intervento
Per RESILIENZA s’intende l’abilità di riconoscere e gestire quelle perturbazioni inaspettate che mettono in discussione il modello di competenza e richiedono un cambiamento nei processi, nelle strategie e nel coordinamento interfunzionale. Un’organizzazione resiliente: sa delegare è sensibile ai segnali deboli è aperta all’apprendimento non crea una “blame culture” ottimizza una circolazione dell’informazione In sintesi, sa apprendere prima che l’evento negativo accada. 5 5

6 I concetti-chiave dell’intervento
Organizzazione basata sulla cultura della colpa Organizzazione resiliente E’ caratterizzata da una cortina che offusca gli eventi anomali e i rischi. Scombera la cortina e vede con chiarezza tutta la piramide degli eventi. Lascia scoperto solo il picco degli eventi GRAVI. E’ un sistema reattivo che agisce solo quando l’incidente è avvenuto. Fonda il suo apprendimento osservando, riportando e ottimizzando tutti quegli eventi che sono anomali, non hanno portato all’incidente, ma potrebbero farlo. Area di apprendimento di un’organizzazione dominata dalla cultura della colpa Incidenti gravi Piccoli incidenti Area di apprendimento di un’organizzazione resiliente Rischi Eventi anomali 6 6

7 La metodologia dell’intervento
Esperienza concreta Esperienza diretta delle dimensioni comportamentali, relazionali, cognitive, processuali della sicurezza. Ideazione e costruzione di messaggi aziendali finalizzati alla diffusione di una CULTURA ORGANIZZATIVA FLESSIBILE. Consapevolezza delle credenze individuali ed organizzative non funzionali alla sicurezza. Acquisizione di modelli mentali funzionali ad una organizzazione resiliente. Sperimenta- zione attiva Osservazione riflessiva Sviluppo di un “peer review” contest finalizzato a far emergere e valorizzare comportamenti orientati alla sicurezza in azienda. Sviluppo della tassonomia del Sistema della Sicurezza. Concettualizzazione astratta 7 7

8 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo chef Primo giorno Secondo giorno Follow up 8 8

9 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up ENGAGEMENT: campagna di comunicazione analogica (cartolina, ) che ha l’obiettivo di generare curiosità e interesse nei confronti dell’iniziativa e degli appuntamenti successivi. PRE-WORK: dopo qualche giorno ai partecipanti è chiesto di identificare casi (anonimi) di buona o cattiva sicurezza accaduti all’interno della propria unità organizzativa, insieme a una griglia di classificazione (tipologia incidente, luogo, tempo, conseguenze, cause, possibili rimedi,…), con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sui contenuti della sicurezza e iniziare a esercitare la capacità di osservazione e raccolta di una casistica utile alla costruzione di una tassonomia per il Sistema della Sicurezza. 9 9

10 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up SERA Uno show cooking di cucina creativa con un Maestro Chef presso il Teatro dell’Eccellenza della Boscolo Etoile Academy Obiettivi: Accogliere i partecipanti attraverso un insolito incontro didattico. Sperimentare la gestione dell’errore come strumento di problem solving creativo. Verificare come l’innovazione sia il risultato di ricerca, esperienza ed apprendimento continuo. Osservare come la creatività in cucina sia il frutto di una consapevole rilettura delle procedure tradizionali con il contributo di apporti derivanti da “saperi” diversi. 10 10

11 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up MATTINA Presentazione a forte impatto emotivo di casi concreti. Analisi guidate dai referenti scientifici. Obiettivi: Ingaggio immediato sui temi della imprevedibilità e della concatenazione negativa negli eventi disastrosi. Offrire ai partecipanti i vari punti di vista con i quali osservare gli incidenti e gli eventi imprevedibili. Analizzare le dimensioni individuali, organizzative e culturali che impattano sulla sicurezza. Abbassare le resistenze e gli alibi rispetto alle “peculiarità” dei comportamenti del front-line allargando lo sguardo alla dimensione sistemica. Sviluppare la capacità di identificare segnali deboli organizzativi, individuali e culturali. 11 11

12 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up POMERIGGIO - Prima parte - 4 gruppi di lavoro guidati ciascuno da un referente scientifico Obiettivi: Acquisire modelli mentali funzionali a una organizzazione focalizzata sull’error management e capace di identificare le aree “vulnerabili” e indirizzarle con iniziative mirate. Sviluppare: attitudini e comportamenti individuali in linea con gli obiettivi di sicurezza all’interno di ciascuna area organizzativa, abilità cognitive e relazionali tali da assicurare la consapevole, adeguata e corretta esecuzione da parte degli operatori, pratiche di successo condivisibili in azienda. Coltivare una cultura e comportamenti orientati alla consapevolezza delle minacce cui è costantemente sottoposta l’organizzazione e l’individuo. Diffondere e premiare comportamenti orientati alla sicurezza del ”collega” consentendo la condivisione di pratiche di successo: Peer Review. 12 12

13 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up POMERIGGIO - Seconda parte - Valutazione in plenaria dei lavori svolti in gruppo. Identificazione delle attitudini virtuose da sviluppare. Obiettivi: Peer review contest –identificare casi “eccellenti” di comportamenti virtuosi di sicurezza e resilienza organizzativa. Creare la tassonomia del sistema sicurezza – i manager identificano le aree vulnerabili, le tipologie di minacce e le soluzioni di intervento possibile per lo sviluppo di una cultura della sicurezza e delle non technical skill. 13 13

14 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up PRIMA DI CENA Masse di San Sisto Relax presso le sorgenti termali alle falde dei Monti Cimini, create grazie all’attività residua sotterranea di antichi vulcani. Le fonti, le cui acque hanno notevoli proprietà terapeutiche, erano utilizzate sin dall’epoca Etrusca. CENA Un viaggio nel tempo: un particolare evento gastronomico di cucina medievale presso la Chiesa Francescana della Residenza Storica della Boscolo Etoile Academy. 14 14

15 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up MATTINA e PRIMO POMERIGGIO I partecipanti diventano autori, registi ed attori protagonisti di spot di 1’ realizzati con il supporto di uno staff tecnico e di attrezzature professionali. Ogni gruppo crea e realizza un video sulla cultura della sicurezza. Obiettivi: SPOT VIDEO - Sviluppare output concreti e ad alto coinvolgimento, attraverso: l’identificazione delle aree “vulnerabili” e maggiormente soggette a rischi di fallimento individuale e organizzativo; la creazione e la realizzazione di messaggi diretti ad orientare e diffondere comportamenti e pratiche quotidiane per lo sviluppo di una “collective mind” sulla sicurezza. 15 15

16 Flusso dell’intervento
Pre-work Arrivo e Cena con lo Chef Primo giorno Secondo giorno Follow up MEZZA GIORNATA Evento di premiazione. Tutti i partecipanti alle diverse edizioni del modulo visionano gli spot ed una giuria qualificata assegna i premi. Obiettivi: Condividere gli spot video sulla sicurezza e sulla resilienza prodotti nelle diverse edizioni. Rinforzare i concetti emersi durante il percorso formativo. Coinvolgere emotivamente i partecipanti. Sviluppare motivazione a sostenere e sviluppare le best practice individuate. 16 16

17 La sicurezza ha il nostro volto
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE L’Azienda utilizza i migliori spot creati, interpretati e realizzati dai partecipanti, per una Campagna di Sensibilizzazione sulla sicurezza rivolta verso l’esterno. Gli autori degli spot diventano “Ambasciatori della sicurezza” e assumono il ruolo di protagonisti nel processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione. Obiettivi: Diffondere la “Nuova cultura della sicurezza” fuori dai confini aziendali. Farsi promotori di nuovi codici della sicurezza. Coinvolgere la collettività nel guardare alla sicurezza con occhi nuovi. 17 17


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