La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Liceo Margherita di Savoia ROMA 5 MAGGIO 2014

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Liceo Margherita di Savoia ROMA 5 MAGGIO 2014"— Transcript della presentazione:

1 Liceo Margherita di Savoia ROMA 5 MAGGIO 2014
La didattica dialogica come ambiente di apprendimento per la formazione orientante Liceo Margherita di Savoia ROMA 5 MAGGIO 2014 Mirella Napodano 5 MAGGIO 2014

2 Il laboratorio di filosofia dialogica come progetto etico
Filosofia praticata a scuola attraverso il dialogo come nell’agorà. Socrate in classe per promuovere la riflessione metacognitiva. La filosofia con i ragazzi come nuova paideia. Una relazione dialogica per educare all’ascolto e alla reciprocità. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

3 Il dialogo come traduzione
Reciprocità e interdipendenza positiva Riconoscere e apprezzare la differenza Il tempo delle narrazioni perdute Identità e alterità: recondita armonia La gestione del conflitto per la prevenzione del bullismo Imparare discutendo: la filosofia dialogica tra comunicazione, argomentazione, metacognizione 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

4 La docta ignorantia insegna a pensare
Meraviglia e sgomento nel villaggio globale Riconoscimento e autorealizzazione nel dialogo filosofico Filosofia della quotidianità, ovvero pensare a partire da se stessi Pedagogia della cura e laboratorio dialogico nell’opera di don Milani 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

5 Sciogliere gli enigmi della mente
Interpretare l’immaginario: simboli, metafore, allegorie Filosofia e creatività immaginativa L’immaginario corporeo: per un’epistemologia del corpo danzante Filosofia dialogica, intelligenza artificiale, comunità di ricerca virtuali 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

6 Prof.ssa Mirella Napodano www.creaturevariopinte.it
MATRICI FILOSOFICHE Il dialogo presso i Sofisti La maieutica socratica Il Midrash ebraico Il fallibilismo (Popper) L’approccio ermeneutico (Gadamer, Ricoeur) 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

7 Matrici culturali della filosofia dialogica
Teoria della complessità (E. Morin) e modernità liquida (Bauman) Approccio socio-psicologico (L. Vygotskij) Pensiero narrativo (J. Bruner) Psicologia umanista (Maslow, Rogers,Bateson) Eticità: I CARE (don Lorenzo Milani) Intelligenza emotiva (D: Goleman) Metacognizione (De Beni) Cooperazione cognitiva (Freinet) Costruzione sociale della conoscenza (C. Pontecorvo) e gestione del conflitto (U. Morelli) Interpretazione cooperativa dei testi (U. Eco) Pedagogie del dialogo (Buber, Ebner) 5 maggio 2014 Prof.ssa Mirella Napodano

8 PRESUPPOSTI NORMATIVI
Il laboratorio di filosofia dialogica trova legittimazione nelle fonti giuridiche,nella cultura pedagogica e didattica di tutti i tempi e soprattutto in quella contemporanea. Già nel 1992 i deliberati della Commissione Brocca, e successivamente nel la Commissione dei Saggi con “I saperi fondamentali” ed i “Contenuti essenziali per la formazione di base” del 1998, promossero la formulazione dei curricoli e degli itinerari disciplinari aperti alla filosofia come educazione del pensiero, con approcci quantitativi e qualitativi. Le Riforme che si sono succedute in seguito hanno potenziato l’aspetto epistemico del processo di insegnamento-apprendimento. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

9 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
Cultura Scuola Persona Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; Promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; Favorire l’autonomia di pensiero, orientando la didattica alla costruzione di saperi. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

10 Dal ‘Conosci te stesso’ alla CENTRALITA’ DELLA PERSONA
Tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità, fragilità, nelle varie fasi di sviluppo; Pensare i progetti educativi non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Promuovere legami cooperativi, gestire gli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

11 PER UNA EFFETTIVA FRUIZIONE DEI DIRITTI DI CITTADINANZA
Generare una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi; Promuovere la condivisione dei valori che fanno sentire parte di una comunità; Stimolare in maniera vicendevole lo sviluppo: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri, ma questa società va creata continuamente insieme; Valorizzare le singole identità e radici culturali di ogni studente. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

12 Tra memoria e progetto, per un nuovo Umanesimo
Educare alla consapevolezza che ogni persona ha nelle sue mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità; Imparare a cogliere gli aspetti essenziali dei problemi e le loro molteplici connessioni, ricomponendo i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa; Definire un quadro d’insieme che unifichi le prospettive della formazione umanistica e di quella scientifica. (La filosofia è lo sfondo integratore, il tessuto connettivo dei saperi.) 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

13 MATRICI CULTURALI Il punto di vista di Edgard Morin
Complessità è pensare senza mai chiudere i concetti, spezzare sfere chiuse, rappresentare la multidimensionalità e approcciare la singolarità. Per quanto sbalorditiva possa essere la complessità, per quanto grande sia la rielaborazione epistemologica che impone, essa è tuttavia superata da quello siamo obbligati a chiamare ipercomplessità e che costituisce una riorganizzazione qualitativamente nuova. La complessità richiede programmazione del sistema e specializzazione degli elementi che lo costituiscono; l’ipercomplessità è indebolimento o superamento della programmazione e della specializzazione. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

14 MATRICI CULTURALI Modernità liquida (Zigmunt Bauman)
“Abbandonate ogni speranza di totalità, futura come passata, voi che entrate nel mondo della modernità liquida”. Ad una libertà illimitata corrisponde una scarsissima libertà di scelta. L’incertezza è una possente forza individualizzatrice: divide anziché unire. Tendono a sparire gli interessi comuni e sono sostituiti da paure, ansie ed afflizioni fatte per essere vissute in solitudine. Bisogna riprogettare e ripopolare l’agorà: il luogo d’incontro, dibattito, negoziato fra l’individuo e il bene comune, pubblico e privato. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

15 MATRICI CULTURALI L’approccio socio-psicologico ( Lev Vygotskij)
L’informazione che si ritiene puramente logica è in realtà frutto di un’interazione sociale svolta sul piano linguistico e cognitivo. L’intelligenza segue le regole di un contratto sociale implicito, fondato sulla cultura del gruppo di appartenenza. Rilievo attribuito alle interazioni tra pari. Area di sviluppo prossimale. Conflitto socio-cognitivo. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

16 MATRICI CULTURALI Il pensiero narrativo (Bruner)
La narrazione, specie se biografica ed autobiografica, è vista come paradigma della riflessione effettuata dal soggetto sull’esperienza personale e comunitaria. Agli albori della storia, un meta-racconto è alla base delle grandi metafore narrative del patrimonio collettivo contenuto nei miti, nelle leggende (Fromm), nelle fiabe (Bettelheim), nelle grandi religioni. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

17 MATRICI CULTURALI Psicologia umanista (Maslow, Rogers,Bateson)
L’enfasi è posta sull’affettività (gusti, inclinazioni, scelte identitarie) e l’emotività (pulsioni, emozioni, sentimenti). L’equilibrio di questi elementi conduce all’autorealizzazione e ottimizza i rapporti interpersonali (prosocialità). Maslow (bisogno di riconoscimento). Rogers (empatia, congruenza, non direttività). Bateson (relazionalità che istituisce la persona). 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

18 MATRICI CULTURALI Eticità: I Care (don Lorenzo Milani)
M’importa di te: farsi carico dell’alterità per la promozione della persona e della comunità. Utilizzare tutti i linguaggi per facilitare la comunicazione. Dare la parola agli ultimi, includere gli emarginati, gli sfiduciati, i ribelli, i disabili, i demotivati. Utilizzare il tutoring e la peer education. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

19 MATRICI CULTURALI Intelligenza emotiva (Daniel Goleman)
Dalle intelligenze multiple all’intelligenza emotiva, fino all’intelligenza collettiva (Lévy). Emozioni tossiche: aggressività, competitività, frustrazioni, incomunicabilità, bullismo, ansia e angoscia esistenziale. Alfabetizzazione emozionale: Consapevolezza delle proprie e delle altrui emozioni, capacità di ascolto, assertività, empatia, riconoscimento. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

20 EDUCARE ALLA CITTADINANZA
Direttive europee e Indicazioni nazionali raccomandano il libero esercizio del pensiero critico, del dialogo democratico, dell’argomentazione, posti a fondamento della crescita della persona e indirettamente della crescita della società. I futuri protagonisti della società democratica non possono non essere educati a pensare, a valutare, a riflettere, a progettare, a creare condizioni che, in modo inequivocabile, permettano di partecipare consapevolmente e responsabilmente ai doveri e ai diritti delle nuove cittadinanze, nazionale ed europea. La letteratura pedagogica già da tempo sottolinea il ruolo educativo e formativo dell’esercizio del pensiero ed invita gli operatori a concedere spazi coerenti a questo esercizio. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

21 Dal gruppo di compito alla comunità di ricerca
L’apprendimento trova nella “comunità di ricerca”, intesa come gruppo-classe impegnato in attività laboratoriali, stimoli di notevole intensità, con effetti non solo sulla qualità degli apprendimenti, ma anche sulla quantità degli stessi, considerato che ai fruitori della stessa metodologia si danno strumenti di lettura differenziati ed atti a muovere interessi latenti. L’habitus della ricerca è metodo e nello stesso tempo obiettivo dell’educazione al pensiero: l’esercizio della ricerca è fondamentale per non cadere in quella minorità culturale che Kant esplicitava in termini di incapacità ad utilizzare il proprio intelletto e a gestire autonomamente la propria vita. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

22 UNA FILOSOFIA PER LA PERSONA
La filosofia cui si fa riferimento, prima di essere costruzione intellettualistica e sistematica, è riflessione precategoriale contestualizzata, fatta di relazioni coinvolgenti insieme la sfera affettiva e quella emotiva, aperta quindi alla realtà esterna e a quella interiore, secondo la lezione di Socrate. In questa ottica la filosofia recupera il senso originario, aristotelico, di naturale stupore nei confronti del mondo circostante, condizione cui segue l’interrogazione e quindi il bisogno di risposte costruite insieme e non prefabbricate. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

23 AVERE PIU’ DOMANDE CHE RISPOSTE
Creazione e promozione di “radure” di riflessione e di esercizio critico del pensiero. Sviluppo motivato della conversazione dialogata, del ragionamento, della ricerca personale e di gruppo come fondamento della soluzione dei problemi. Disciplina dell’interrogare, dell’ascoltare e del dialogare. Promozione ed accrescimento del senso dello stupore di fronte agli eventi naturali, umani e storici, presenti e passati. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

24 ESERCITARE LA CITTADINANZA
Promozione del senso della relazione, dello scambio, della partecipazione e della corresponsabilità; Abitudine all’esercizio dell’appartenenza, alla esistenza di radici unitarie, di regole di unitarietà logiche etiche ed umane; Accrescimento del bisogno di valori culturali, sociali ed umani. 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

25 Per una didattica relazionale
La crisi culturale in atto richiede una rinnovata passione educativa Per istituire una didattica relazionale, guardiamo a: MARTIN BUBER: L’uomo è una fitta trama di dialogo e relazioni (relazionismo personalista, radici nel chassidismo): Io e Tu 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano

26 Interrogarsi e dialogare
FERDINAND EBNER: Fede nella parola che è nel contempo fede dialogica nella relazione io-tu. La parola è la via che produce l’autoconsapevolezza dell’Io della propria identità. Ascoltare la Parola interpellante, comprenderla e accoglierla in sé. EMANUEL LEVINAS: Il volto dell’altro come specchio di me stesso, della mia interiorità 09/04/2017 Prof.ssa Mirella Napodano


Scaricare ppt "Liceo Margherita di Savoia ROMA 5 MAGGIO 2014"

Presentazioni simili


Annunci Google