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MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA

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Presentazione sul tema: "MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA"— Transcript della presentazione:

1 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Università degli Studi di Roma "TOR VERGATA" Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze Motorie Master di I livello in “Teoria e metodologia della Preparazione Fisica nel Calcio” Relatore Candidato Prof. Stefano D’Ottavio Francesco Rocco Zichella Correlatore Matricola Dott. Dott. Bruno Ruscello MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA A. A

2 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
IL MIGLIORAMENTO DELLA POTENZA AEROBICA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI SPRINT CON CAMBI DI DIREZIONE.

3 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
La mia idea di tesi è maturata durante il ritiro tenutosi a Norcia con la Nazionale Under 17, durante il quale il sottoscritto è venuto a conoscenza del test che il Prof. D’Ottavio sta sperimentando.

4 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Abstract Lo scopo dello studio è stato quello di elaborare una metodologia sperimentale di allenamento per lo sviluppo della potenza aerobica nel calcio. Nel corso della ricerca è stato indicato un campione “X” di ragazzi, sono stati presi loro una serie di parametri e poi, divisi in due gruppi -A- e -B-, organizzando così due tipologie di allenamento differenziato. Per un gruppo è stato previsto un lavoro basato sulla corsa in linea 10”/10” e per l’altro invece, un lavoro che consta di una serie di sprint con cambi di direzione e senso nei vari angoli.

5 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Introduzione Il gioco del calcio è una attività che si caratterizza con movimenti di tipo “intermittente” e cambi di direzione, cioè attività svolte ad alta intensità intervallate da momenti di recupero. Capire allora, cosa accade oggettivamente durante una partita, ci permette di ottimizzare l’allenamento. La diagnosi della prestazione è fondamentale quindi per scegliere le forme di lavoro più efficaci. Basandosi così, su una situazione di lavoro più vicina a ciò che accade in campo durante una partita, l’obiettivo di questa ricerca è stato quello di dimostrare che se i risultati raggiunti con un allenamento di corsa in linea 10”/10” sono gli stessi raggiunti durante un lavoro con cambi di direzione, allora sarebbe meglio utilizzare quest’ultimo.

6 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Metodo Alla sperimentazione ha preso parte un gruppo “X” di ragazzi (con una difficoltà legata al numero ridotto delle sedute e alle loro assenze), ai quali sono stati presi una serie di parametri (antropometrici e fisiologici). Sono stati divisi in due gruppi e valutati dopo sette sedute sulla base di un Test di Gacon iniziale.

7 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Test di Gacon Il test di Gacon è un test incrementale ad esaurimento e intermittente, inoltre fornisce la Velocità Aerobica Massimale (V.A.M.) e il VO2max. Ecco ora alcune motivazioni: · Il test di Gacon ci consente di scoprire la VAM (Velocità di corsa Aerobica Massimale); · Il test NON RICHIEDE MATERIALI PARTICOLARI O COSTOSI quindi può essere effettuato da chiunque; · Il test attraverso formule ci permette di conoscere il VO2max; · Se gli atleti utilizzano un cardiofrequenzimetro si può rilevare la frequenza cardiaca massima utile, cioè il punto di deflessione utile per conoscere la qualità dello sforzo; · I dati del test ci permettono di attuare esercitazioni intermittenti personalizzate per ogni giocatore.

8 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Test di Gacon Velocità Aerobica Massima ( V.A.M. ) La Massima Velocità Aerobica (MVA o VAM) è la velocità a partire dalla quale un essere umano consuma la massima quantità possibile di ossigeno, ovverosia raggiunge la soglia VO2Max o massimo consumo di ossigeno. Al di qua di questa soglia la maggior parte dell'energia necessaria allo sforzo proviene dalla respirazione aerobica, quindi fa parte della soglia aerobica. Al di là il consumo di ossigeno resta costante e la potenza supplementare alle alte velocità viene fornita da un'altra via metabolica con produzione di acido lattico, il consumo di ossigeno nonostante la produzione di acido lattico continua a salire fino a quando arriverà a un limite massimo, ove si raggiunge il massimo consumo di ossigeno. (Secondo Di Prampero )

9 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Test di Gacon Il massimo consumo di ossigeno è una misura globale ed integrata della massima intensità di esercizio che un soggetto puo' tollerare per periodi di tempo abbastanza lunghi"  ( Cerretelli e Di Prampero, 1987 ).  In senso stretto il VO2Max può essere sostenuto al massimo per una decina di minuti (Di Prampero ).  Tuttavia, poiche' il tempo di esaurimento è funzione della frazione di VO2Max effettivamente utilizzata, soggetti dotati di un alto valore di VO2Max sono in grado di sostenere, a parita' di tempo, esercizi di intensità più elevata, o, a pari intensità, esercizi di più lunga durata rispetto a soggetti caratterizzati da VO2Max inferiori (Di Prampero ). Massimo Consumo di Ossigeno ( VO2MAX )

10 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Dal punto di vista analitico il massimo consumo di ossigeno è espresso dalla seguente formula Massimo consumo di ossigeno = Frequenza cardiaca x Gittata sistolica x diff.artero-venosa di o2 VO2 Max = FC x Gs x (Δa-v)

11 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Test di Gacon TABELLA 1. La velocità dell’ultimo step percorso corrisponde alla VAM (in km orari). STEP Km/h ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0 ,5 ,0

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Test di Gacon La velocità dell’ultimo step percorso corrisponde alla VAM (in km orari) ed il calcolo per determinare il VO2Max(ml/mn/kg) è : VO2Max=VAM x 3,5 Esempio di un giocatore che ha abbandonato il test al 13 step lo STEP 13 corrisponde a 200 mt in 45”, pari a 200 : 45 = 4,44 mt/sec Che moltiplicati per 3600 (i secondi in un ora) 4,44 x 3600 danno metri = 16 Km/orari (V:A:M:) Applicando la formula otteniamo 16 x 3,5 (dato fisso) 56 di VO2Max dell’atleta in questione

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Test di Gacon Il “GACON” è un test ad intermittenza con durate del lavoro di 45 secondi e con pause di 15 secondi con l’obiettivo di trovare la reale VAM (velocità aerobica massima) di ogni atleta per poi attuare corrette esercitazioni intermittenti atte allo sviluppo della Potenza Aerobica. Per svolgere il test non serve chissà quale attrezzatura, ma è importante che la misurazione avvenga molto precisa. Posizionare il primo cono, che sarà anche il 1° Step, a 125 m.. Importante che le curve siano disegnate in modo armonico. Dopo i 125 metri andiamo a misurare 6,25 metri e posizioniamo il secondo cono (che corrisponderà al 2° step) e cosi via per il 3°,4°,5°,6° eccetera, fino ad arrivare ad un massimo di step.

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Test di Gacon Una volta preparato il percorso è ideale creare gruppi di 7-8 giocatori e iniziare un breve riscaldamento. A questo punto i giocatori si dispongono sulla linea di partenza per effettuare il primo step, quindi al fischio partiranno con una corsa lenta per arrivare al 45° secondo sul primo cono. L'ideale è che ogni 15 secondi i giocatori vengano avvisati in modo che possano adattare al meglio la loro corsa. Quindi una volta arrivati al 1° step recuperano per 15 secondi camminando fino a portarsi sul cono del 2° step, di nuovo al fischio ripeteranno la corsa fino a portarsi ancora sulla linea di partenza e così via. Noterete che man mano, i giocatori troveranno le giuste andature. Il test si interrompe al momento dell'abbandono per cui verrà annotato l'ultimo step fatto.

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Test di Gacon FIGURA 1. Percorso Test di Gacon.

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Tabella 2. Caratteristiche antropometriche dei ragazzi (media ± DS). (N=13) Ragazzi allenamento con cambi direzione Ragazzi allenamento 10”/10” Totale ETA’(anni) 16,86 ± 0,9 17,14 ± 1,21 17 ± 1 PESO (Kg) 72 ± 7,54 68,4 ± 5,5 70,19 ± 6,39 ALTEZZA (cm) 174,28 ± 6,12 171,28 ± 6,92 172,78 ± 6,23

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Giorni di allenamento indicando la presenza/assenza e la progressione del lavoro

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19 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Tecnologie impiegate Per questo progetto di ricerca è stato impiegato il sistema di misurazione dell’acido lattico (Lactate plus). Caratteristica fondamentale del Lattato Plus è che richiede solo 0,7 microlitri di sangue. Questo consente di utilizzare il più sottile, più basso e meno doloroso pungidito disponibile, aumentando la tolleranza dell'atleta per il test.

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Per la rilevazione della frequenza cardiaca sono stati impiegati cardiofrequenzimetri (Polar FS3c). ll cardiofrequenzimetro è uno strumento in grado di rilevare la frequenza cardiaca. Questo parametro è in stretta relazione con l'intensità dell'esercizio.

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Analisi statistiche Cognome Nome Anno nascita kg H S.L. CM.S.L. braccia ai fianchi con gambe a 90 braccia ai fianchi con contromov. braccia libere con contromov. gamba dx gamba sx TAGLIENTE G. 96  80,6 182 , , ,1 , CRISTELLA D.  96 68,2 168 , , ,1 ,2 AMENDOLARA R. 82,9 183 1 163, ,2 , , ,2 , , 1 158, ,2 1 186, ,2 DATTOLI A. 69,8 172 , , 1 188, , SILVESTRI V. 95 61,4 ,1 , LAROCCA E.  98 73 175 1 179, , , , ,1 , , ,3 CHIORAZZO P.  67 172 

22 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
Cognome Nome Anno di nascita kg H S.L. CM.S.L. braccia ai fianchi con gambe a 90 braccia ai fianchi con contromov. braccia libere con contromov. gamba dx gamba sx VIRGALLITO G. 98 72,8 165 ,2 , ,1 1 184, , ,3 FAILLACE R. 96  67,5 168 1 208, , ,4 , LEONE G.  95 65,6 176 1 169, , GRIPPO G. 95 66,1 ,1 1 193, 1 192, , , FUMAROLA S. 61,6 166 1 144, , ,2 1 174, ,3 1 204, , ,3 ,2 CIAGLIA P. 95  66,6 177 1 169, 1 204, ,3 PASQUARIELLO   97 78,6 182 , ,1 1 162, , ,1 ,1 ,3

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PRIMA TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 1 TAGLIENTE G. 94 155 15 212,5 11,4 17 59,5 2 CRISTELLA D. 72 197 14 206,25 6,9 16,5 57,75 3 AMENDOLARA R. 66 153 7,9 4 DATTOLI A. 57 182 12,9 5 SILVESTRI V. 68 177 16 218,75 8,1 17,5 61,25 6 LAROCCA E. 7 CHIORAZZO P. 65 211 18 231,75 14,2 18,5 64,75 8 VIRGALLITO G. 203 10,1 9 FAILLACE R. 78 154 225 63 10 LEONE G. 64 194 16,8 11 GRIPPO G. 70 212 11,2 12 FUMAROLA S. 75 13 200 10,5 56 CIAGLIA G. 92 204 9,7

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TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 1 Ragazzi allenamento con cambi direzione 70,33 ± 11,5 179,16 ± 20,86 15,5 ± 1,26 215,70 ± 8,02 10,23 ± 2,75 17,25 ± 0,63 60,37 ± 2,2 2 allenamento 10”/10” 74,5 ± 9,05 194 ± 18,77 15,83 ± 1,67 221,04 ± 6,86 11,62 ± 2,39 17,41 ± 0,84 60,96 ± 2,93

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DOPO TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 16/09/2013 1 TAGLIENTE G. 83 204 17 225 10,03 18 63 2 CRISTELLA D. 196 16 218,75 12,3 17,5 61,25 3 AMENDOLARA R. 53 170 14* 206,25 4,7 16,5 57,75 4 DATTOLI A. 185 11,9 5 SILVESTRI V. 67 180 6,2 6 LAROCCA E. 60 194 9,7 7 CHIORAZZO P. 66 205 19 237,5 18,6 66,5 8 VIRGALLITO G. 10,4 9 FAILLACE R. 78 193 231,25 16,7 18,5 64,75 10 LEONE G. 68 172 10,9 11 GRIPPO G. 71 206 8,8 12 FUMAROLA S. 201 13 200 10,8 56 CIAGLIA G. 72

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TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 16/09/2013 1 Ragazzi allenamento con cambi direzione 65 ± 8,5 190,57 ± 11,93 16,71 ± 1,38 223,21 ± 8,66 10,49± 4,21 18,86 ± 0,69 62,79 ± 2,58 2 allenamento 10”/10” 68,83 ± 7,69 195,17 ± 11,42 16,33 ± 2,21 220,83± 13,82 11,43± 2,47 17,67 ± 1,11 61,83 ± 3,87

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TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 1 Ragazzi allenamento con cambi direzione 70,33 ± 11,5 179,16 ± 20,86 15,5 ± 1,26 215,70 ± 8,02 10,23 ± 2,75 17,25 ± 0,63 60,37 ± 2,2 2 16/09/2013 65 ± 8,5 190,57 ± 11,93 16,71 ± 1,38 223,21 ± 8,66 10,49± 4,21 18,86 ± 0,69 62,79 ± 2,58 TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 1 Ragazzi allenamento 10”/10” 74,5 ± 9,05 194 ± 18,77 15,83 ± 1,67 221,04 ± 6,86 11,62 ± 2,39 17,41 ± 0,84 60,96 ± 2,93 2 16/09/2013 68,83 ± 7,69 195,17 ± 11,42 16,33 ± 2,21 220,83± 13,82 11,43± 2,47 17,67 ± 1,11 61,83 ± 3,87

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Risultati TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 16/09/2013 1 TAGLIENTE G. 94 155 15 212,5 11,4 17 59,5 83 204 225 10,03 18 63 2 CRISTELLA D. 72 197 14 206,25 6,9 16,5 57,75 196 16 218,75 12,3 17,5 61,25 3 AMENDOLARA R. 66 153 7,9 53 170 14* 4,7 4 DATTOLI A. 57 182 12,9 185 11,9 5 SILVESTRI V. 68 177 8,1 67 180 6,2 6 LAROCCA E. 60 194 9,7 7 CHIORAZZO P. 65 211 231,75 14,2 18,5 64,75 205 19 237,5 18,6 66,5 test t; p= 0,21 0,25 0,00 0,06 0,80 0,26 8 VIRGALLITO G. 68 203 14 206,25 10,1 16,5 57,75 53 194 16 218,75 10,4 17,5 61,25 9 FAILLACE R. 78 154 17 225 11,4 18 63 193 231,25 16,7 18,5 64,75 10 LEONE G. 64 16,8 172 14* 10,9 11 GRIPPO G. 70 212 11,2 71 206 19 237,5 8,8 66,5 12 FUMAROLA S. 75 197 13 200 10,5 56 201 10,8 CIAGLIA G. 92 204 9,7 72 205 test t; p= 0,21 0,90 0,03 0,54 0,91

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Eseguito il t-Test per campioni appaiati. Il valore di P significativo è posto a p<0,05. Risultano vicine alla significatività i valori relativi alla ultima distanza percorsa (p=0,06) e la V.A.M. (p=0,06). Altamente significativo (p<0,000..) per la variabile numero di step. Eseguito il t-Test per campioni appaiati. Il valore di P significativo è posto a p<0,05. Significativo (p<0,03) per la variabile numero di step.

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TEST GACON Pulsazioni a riposo Pulsazioni MAX Step Ultima distanza percorsa in 45" Acido lattico dopo 3 min. V.A.M. V O2 MAX 13/08/2013 16/09/2013 1 TAGLIENTE G. 94 155 15 212,5 11,4 17 59,5 83 204 225 10,03 18 63 2 CRISTELLA D. 72 197 14 206,25 6,9 16,5 57,75 196 16 218,75 12,3 17,5 61,25 3 AMENDOLARA R. 66 153 7,9 53 170 14* 4,7 4 DATTOLI A. 57 182 12,9 185 11,9 5 SILVESTRI V. 68 177 8,1 67 180 6,2 6 LAROCCA E. 60 194 9,7 7 CHIORAZZO P. 65 211 231,75 14,2 18,5 64,75 205 19 237,5 18,6 66,5 VIRGALLITO G. 68 203 14 206,25 10,1 16,5 57,75 8 53 194 16 218,75 10,4 17,5 61,25 FAILLACE R. 78 154 17 225 11,4 18 63 9 193 231,25 16,7 18,5 64,75 LEONE G. 64 16,8 10 172 14* 10,9 GRIPPO G. 70 212 11,2 11 71 206 19 237,5 8,8 66,5 FUMAROLA S. 75 197 13 200 10,5 56 12 201 10,8 CIAGLIA G. 92 204 9,7 72 205 test t; p= 0,54 0,26 0,73 0,74 0,42 0,35 0,45 0,53 0,67

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Eseguito il t-Test per campioni indipendenti. Il valore di P significativo è posto a p<0,05. Non ci sono differenze significative fra i gruppi-campione in partenza di sperimentazione.

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Elaborazione della metodica L’obiettivo primario dell’allenamento con cambi di direzione e senso proposto, è quello di ottimizzare il lavoro durante una esercitazione rendendo le dinamiche di questa, sempre più vicine a quelle che si realizzano durante una partita di calcio

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FIGURA-1 Tornado F10

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10 sprint da 20 metri partenza ogni 15” 2 sprint ( lato dx e sx ) con angolo di 45° - 2 sprint ( lato dx e sx ) con angolo di 90° - 2 sprint (lato dx e sx ) con angolo 135° - 2 sprint (lato dx e sx ) cambio di senso – 2 sprint lineari di 40 mt. Dopo il primo giro recupero 1 minuto Dopo la prima serie recupero 3 minuti Lo scopo di questo modello di allenamento prevede una situazione di lavoro più vicino possibile a quello che avviene durante una partita di calcio, con il fine di migliorare la potenza aerobica e la componente neuromuscolare data dall’alternanza di decelerazioni e accelerazioni massimali.

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L’esercitazione prevede 10 stazioni da 20m con cambi di direzione di angoli diversi. Lo sprint del primo giocatore parte al fischio del preparatore, il quale ogni 15” dà la partenza al giocatore successivo e la nuova partenza al precedente e così via. Terminati i 10 sprint si ha 1’ di recupero (micropausa) al termine del quale si riparte per la seconda ripetizione. Le serie possono essere 2 o 3 ciascuna delle quali può avere da 1 a 3 ripetizioni, al termine delle quali è previsto un recupero di 3’ (macropausa).

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Video

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Discussione e Conclusione Il risultato del t-Test per campioni indipendenti non evidenzia nessuna differenza significativa fra i gruppi-campione in partenza di sperimentazione. Dato che i risultati dei due gruppi alla fine della sperimentazione sono equivalenti, tenendo conto anche delle difficoltà legate al numero ridotto delle sedute e alle assenze dei ragazzi, possiamo affermare che i due modelli di allenamento nella loro efficacia sono equiparabili. Sarebbe allora, più utile applicare il modello con cambi di direzione e senso nei vari angoli perché riproduce una “parte funzionale” della partita, ed è utile a creare adattamenti specifici che consentono di far fronte alle reali sollecitazioni imposte dalla gara.

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Bibliografia C.BOSCO P.H. LUN TANEN - Fisiologia e biomeccanica applicata al calcio - Società stampa sportiva 1992; C.BOSCO - Aspetti fisiologici della preparazione fisica del calciatore - Società stampa sportiva 1990; C.BOSCO –La forza muscolare. Aspetti fisiologici ed applicazioni pratiche - Società stampa sportiva 1997; S.D’OTTAVIO – La preparazione del giovane calciatore - Società stampa sportiva 2000; G.COMETTI – Forza e velocità nell’allenamento del calciatore – Edizione Corriere 2000; G.COMETTI – L’allenamento della velocità - Società stampa sportiva 2002

39 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
R.PROIETTI -Forza e velocità nel calcio - Ed. Nuova Prhomos 1997; F.CAVARGINI – Modulazione annuale della preparazione a secco nel calcio – Calzetti Mariucci editrici 2008; A.MARIANI – La preparazione speciale metodo, esercizi, carichi - Calzetti Mariucci editrici 2008; J.WEINECK – La preparazione fisica ottimale del calciatore - Calzetti Mariucci editrici 1994; I.CARMINATI, L.VARNAVA’, M.GASPAROTTO – Scattare….in testa. Riscaldamento e attivazione mentale nel calcio - Calzetti Mariucci editrici 2009;

40 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
D.CHIODO – Preparazione atletica: programmi, esercizi e carichi di lavoro per ottimizzare l’allenamento nei dilettanti – ; F. e F. CANNAVACCIUOLO – Preparazione fisica del calciatore – Società stampa Sportiva 1996, F. e F. CANNAVACCIUOLO - Il sistema della forza veloce – Calzetti Mariucci Editrici 2000; C. G. FABBRI – Le metodologie posturali nella preparazione fisica del calciatore - Calzetti Mariucci Editrici 2005; G. N. BISCIOTTI – Le lesioni muscolari eziologia, biologia e trattamento - Calzetti Mariucci Editrici 2010;

41 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
T. O. BOMPA – Periodizzazione dell’allenamento sportivo -Calzetti Mariucci Editrici 2001; R. CAPANNA – Un sasso nello stagno. Lo sviluppo della forza coordinativa nel gioco del calcio - Calzetti Mariucci Editrici 2002; R. SASSI – Esercizi e test nel calcio - Calzetti Mariucci Editrici 2000; M. MARELLA, M. RISALITI – Il libro dei test. Le prove di valutazione fisica - Calzetti Mariucci Editrici 2004; R. CAPANNA – Riflessioni e proposte per il gioco del calcio – edizioni Nuova Prhomos 2000;

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R. PROIETTI – La corsa. Valutazione e allenamento della potenza aerobica e della resistenza alla velocità nel calcio – Edizione Nuova Prhomos 1999; J. FERRANDEZ SEBASTIAN – L’allenamento della resistenza del calciatore – Società Stampa Sportiva 1994; C. CASELLA – Principi di fisiologia – La Goliardica Pavese 1980; J. BANGSBO – Fisiologia nel calcio – Kells Edizioni 1995; R. MANNO – Fondamenti dell’allenamento sportivo – Zanichelli 1989; R. SASSI, A. TIBAUDI – La modulazione del carico nella preparazione del calciatore – Calzetti Mariucci Editrici 2004

43 MODELLO DI ALLENAMENTO PER LA POTENZA AEROBICA
A. TIBAUDI – I cambi di direzione – Calzetti Mariucci Editrici 2011; F. FERRETTI – L’allenamento fisico nel calcio – Edizioni Corriere 2010; W. D. MC ARDLE, F. I. KATCH, V. L. KATCH – Fisiologia applicata allo sport – Ambrosiana 1998; V. N. PLATONOV – Fondamenti dell’allenamento e dell’attività di gara – Calzetti Mariucci Editrici 2004.


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