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REGIONE ABRUZZO Unione Europea Castelraimondo 14.luglio.2006 Maria Antonietta Picardi Presidente del Comitato di Pilotaggio PROGETTO TWIST.

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1 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Castelraimondo 14.luglio.2006 Maria Antonietta Picardi Presidente del Comitato di Pilotaggio PROGETTO TWIST

2 REGIONE ABRUZZO Unione Europea TWIST Transport WIth a Social Target INTERREG III B - CADSES code 3B091 Sperimentazione di un sistema di trasporto innovativo al fine di migliorare l’accesso dalle zone svantaggiate a quelle più sviluppate, che offrono opportunità di scambi commerciali, di occupazione e assistenza sociale.

3 REGIONE ABRUZZO Unione Europea PARTNERS PAESI Soggetti coinvolti LEAD PARTNER Regione Marche (IT) Regione Molise (IT) Regione Puglia (IT) Technostart (DE) Oberhavel (DE) Rio e V. (DE) KTEL SA (GR) Transdanubian R. I. (H) Dopravnì Podnik (CZ) Regione Abruzzo (IT)

4 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Soggetti coinvolti R.T.I. PARTNERS RESPONSABILI DEI PACCHETTI DI LAVORO (WP) REGIONE ABRUZZO REGIONE MARCHE REGIONE MOLISE REGIONE PUGLIA IOANNINA (GR) OBERHAVEL (DE) REGIONE PUGLIA ANALISI REGIONE PUGLIA ANALISI REGIONE ABRUZZO PROGETTO SISTEMA REGIONE ABRUZZO PROGETTO SISTEMA RIO e V. MODELLI RIO e V. MODELLI REGIONE MARCHE DIFFUSIONE REGIONE MARCHE DIFFUSIONE TECHNOSTART MONITORAGGIO TECHNOSTART MONITORAGGIO REGIONE ABRUZZO (LEAD PARTNER) COM. PILOTAGGIO – COM. SCIENTIFICO UNITA ’ GESTIONE – SEGRETERIA TECNICA REGIONE ABRUZZO (LEAD PARTNER) COM. PILOTAGGIO – COM. SCIENTIFICO UNITA ’ GESTIONE – SEGRETERIA TECNICA MINISTERO J T S Joint Technical Secretariat J T S Joint Technical Secretariat MONITORAGGIOVALUTAZIONEMONITORAGGIOVALUTAZIONE RENDICON- TAZIONE PARTNERS IMPLEMENTANTI A TUTTI I PARTNERS ABRUZZO DA TUTTI I PARTNERS FORUM ON LINE FORUM ON LINE ASSISTENZA TECNICA PROGETTAZIONE SISTEMA DI TRASPORTO TRANSDANUBIA (DE)

5 REGIONE ABRUZZO 5 Unione Europea Obiettivi specifici Il progetto TWIST ha l’obiettivo di ridurre l’esclusione sociale dal trasporto: 1. dal punto di vista geografico, intervenendo sulla emarginazione e la scarsa accessibilità delle zone montane, interne e delle zone periferiche di aree urbane 2. dal punto di vista sociale, intervenendo sulla esclusione dal diritto alla mobilità di persone svantaggiate, per ridotta capacità motoria o per motivi socio-economici.

6 REGIONE ABRUZZO 6 Unione Europea Destinatari del progetto Aree interne Zone periferiche di aree urbane Aree montane Terza eta’ Diversamente abili Minori Emigrati Persone a basso reddito

7 REGIONE ABRUZZO 7 Unione Europea Le azioni 1. 1.Valutare le condizioni socio-economiche e la domanda e l’offerta di trasporto nelle aree di implementazione 2. 2.Progettare il sistema che sarà implementato con il supporto dell’assistenza tecnica 3. 3.Implementare il sistema 4. 4.Monitorare il sistema implementato 5. 5.Riportare i risultati della sperimentazione agli organi valutativi 6. 6.Trasformare il progetto in linee-guida che saranno trasferite alle autorità della UE per farle diventare la base di nuove strategie di settore

8 REGIONE ABRUZZO 8 Unione Europea Gli strumenti Sistemi di trasporto a chiamata Sistemi di trasporto a percorsi variabili Attivazione di call-center per prenotazione Informatizzazione a bordo dei mezzi con sistemi satellitari Sistemi ticket-less Utilizzo sms verso cellulari Introduzione del biglietto unico integrato

9 REGIONE ABRUZZO 9 Unione Europea Le fasi Analizzare i sistemi di trasporto attuali e la domanda di passeggeri esistente Sperimentare i nuovi modelli che portino i sistemi “locali” svantaggiati verso uno standard di qualità europea Monitorare il nuovo modello di trasporto con i sistemi concordati Trasferire il modello di programmazione, gestione e controllo individuato a tutte le zone simili della UE

10 REGIONE ABRUZZO 10 Unione Europea Una nuova organizzazione dei servizi e della rete al fine di ridurre il divario socio-economico esistente tra le aree svantaggiate (montane e rurali) e le aree urbane ha comportato una ricognizione sullo stato di fatto in grado di cogliere i punti di forza e di debolezza, tanto delle reti di TPL, quanto delle condizioni in cui versa il territorio. Una nuova organizzazione dei servizi e della rete al fine di ridurre il divario socio-economico esistente tra le aree svantaggiate (montane e rurali) e le aree urbane ha comportato una ricognizione sullo stato di fatto in grado di cogliere i punti di forza e di debolezza, tanto delle reti di TPL, quanto delle condizioni in cui versa il territorio. il primo aspetto ha riguardato la razionalizzare le spese e ottimizzare i costi di trasporto. il secondo ha consentito di definire degli indicatori condivisi per rendere trasferibili i modelli di analisi destinati a riconoscere le condizioni di contesto progettuali. Gli indicatori sono stati raggruppati per assi: popolazione popolazione territorio territorio trasporto trasporto reti tecniche e di servizio reti tecniche e di servizio

11 REGIONE ABRUZZO 11 Unione Europea Relativamente all’asse “popolazione” gli indicatori sono: residenti (n°): rilevamento da fonte; residenti (n°): rilevamento da fonte; variazione della popolazione 1991-2001 (%): differenza di residenti tra il 2001 ed il 1991 in rapporto ai residenti al 1991, in percentuale; variazione della popolazione 1991-2001 (%): differenza di residenti tra il 2001 ed il 1991 in rapporto ai residenti al 1991, in percentuale; indice di invecchiamento (%): rapporto percentuale avente a numeratore la popolazione di 65 anni e più e a denominatore quella di 0-14 anni; indice di invecchiamento (%): rapporto percentuale avente a numeratore la popolazione di 65 anni e più e a denominatore quella di 0-14 anni; densità abitativa (res / Kmq): abitanti insediati per kmq di superficie; densità abitativa (res / Kmq): abitanti insediati per kmq di superficie; tasso di disoccupazione (%): rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 15 anni e più in cerca di occupazione e al denominatore le forze di lavoro della stessa classe di età. tasso di disoccupazione (%): rapporto percentuale avente al numeratore la popolazione di 15 anni e più in cerca di occupazione e al denominatore le forze di lavoro della stessa classe di età.

12 REGIONE ABRUZZO 12 Unione Europea per l’asse “territorio” ” gli indicatori sono: superficie territoriale (Kmq): rilevamento da fonte; superficie territoriale (Kmq): rilevamento da fonte; altitudine media della popolazione (m): media ponderata calcolata come rapporto tra la sommatoria dei prodotti ottenuti moltiplicando il numero di residenti con l'altitudine (slm) del rispettivo centro urbano di appartenenza, estesa al numero di comuni ricadenti nel territorio di studio, e la sommatoria dei residenti nei medesimi comuni; altitudine media della popolazione (m): media ponderata calcolata come rapporto tra la sommatoria dei prodotti ottenuti moltiplicando il numero di residenti con l'altitudine (slm) del rispettivo centro urbano di appartenenza, estesa al numero di comuni ricadenti nel territorio di studio, e la sommatoria dei residenti nei medesimi comuni; dispersione insediativa (%): residenti nelle case sparse in rapporto ai totali; dispersione insediativa (%): residenti nelle case sparse in rapporto ai totali; altitudine media del territorio (m): media ponderata calcolata come rapporto tra la sommatoria dei prodotti ottenuti moltiplicando le superfici territoriali con l'altitudine del rispettivo centro urbano di appartenza (slm), estesa al numero di comuni ricadenti nel territorio di studio, e la sommatoria delle superfici dei medesimi comuni; altitudine media del territorio (m): media ponderata calcolata come rapporto tra la sommatoria dei prodotti ottenuti moltiplicando le superfici territoriali con l'altitudine del rispettivo centro urbano di appartenza (slm), estesa al numero di comuni ricadenti nel territorio di studio, e la sommatoria delle superfici dei medesimi comuni; indice di Florence (adimensionale): rapporto tra il peso dei posti letto nel singolo Comune rispetto alla popolazione comunale ed il peso dei posti letto regionali rispetto alla popolazione regionale; indice di Florence (adimensionale): rapporto tra il peso dei posti letto nel singolo Comune rispetto alla popolazione comunale ed il peso dei posti letto regionali rispetto alla popolazione regionale; indice di terziarizzazione economica (adimensionale): rapporto tra il peso delle unità locali alle imprese nei settori commercio ed altri servizi nel singolo Comune rispetto alle unità locali totali comunali ed il peso delle unità locali alle imprese. indice di terziarizzazione economica (adimensionale): rapporto tra il peso delle unità locali alle imprese nei settori commercio ed altri servizi nel singolo Comune rispetto alle unità locali totali comunali ed il peso delle unità locali alle imprese.

13 REGIONE ABRUZZO 13 Unione Europea Per l’asse “trasporto. gli indicatori sono stati i seguenti: mobilità sistematica giornaliera (n°): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro; mobilità sistematica giornaliera (n°): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro; indice di mobilità sistematica giornaliera (%): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro in rapporto percentuale alla popolazione residente; indice di mobilità sistematica giornaliera (%): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro in rapporto percentuale alla popolazione residente; passeggeri del Trasporto Pubblico Locale (n°): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro utilizzando il TPL; passeggeri del Trasporto Pubblico Locale (n°): persone che si spostano quotidianamente per motivi di studio o lavoro utilizzando il TPL; indice di utilizzazione del TPL (n° / km): persone che si spostano quotidianamente utilizzando il TPL in rapporto alla distanza percorsa dal TPL; indice di utilizzazione del TPL (n° / km): persone che si spostano quotidianamente utilizzando il TPL in rapporto alla distanza percorsa dal TPL; indice di gradimento del TPL (%): persone che si spostano quotidianamente utilizzando il TPL in rapporto alla popolazione residente; indice di gradimento del TPL (%): persone che si spostano quotidianamente utilizzando il TPL in rapporto alla popolazione residente; percorrenze autolinee per abitante (km / n° res): km annui percorsi dalle autolinee per residente; percorrenze autolinee per abitante (km / n° res): km annui percorsi dalle autolinee per residente; numero di corse annue per abitante (n° corse / n° res): numero di corse annue delle autolinee per abitante; numero di corse annue per abitante (n° corse / n° res): numero di corse annue delle autolinee per abitante; mobilità non sistematica potenziale (n°): persone che si spostano per motivi diversi da quelli di studio o lavoro. mobilità non sistematica potenziale (n°): persone che si spostano per motivi diversi da quelli di studio o lavoro.

14 REGIONE ABRUZZO 14 Unione Europea L’ultima serie di indicatori elaborati è relativa alle reti tecniche di: infrastrutturazione viaria procapite (Km / 100.000 res): estensione chilometrica delle strade in rapporto alla popolazione residente; infrastrutturazione viaria procapite (Km / 100.000 res): estensione chilometrica delle strade in rapporto alla popolazione residente; infrastrutturazione territoriale (Km / 1.000 Kmq): estensione chilometrica stradale in rapporto alla superficie territoriale; infrastrutturazione territoriale (Km / 1.000 Kmq): estensione chilometrica stradale in rapporto alla superficie territoriale; costo medio di esercizio del TPL (€ / Km): costo di produzione del servizio di TPL per unità di percorso; costo medio di esercizio del TPL (€ / Km): costo di produzione del servizio di TPL per unità di percorso; rapporto di copertura (%): rapporto tra proventi del traffico e diversi e costi di produzione del servizio. rapporto di copertura (%): rapporto tra proventi del traffico e diversi e costi di produzione del servizio.

15 REGIONE ABRUZZO 15 Unione Europea Analisi ed uso dei risultati (work in progress). Analisi ed uso dei risultati (work in progress). L’analisi dei bisogni dell’utenza costituisce un passo fondamentale per la progettazione di sistemi di trasporto pubblico a chiamata (DRT) e deve attraversare l’intero periodo di sperimentazione fornendo ulteriori rilevamenti o revisioni degli stessi dati precedentemente rilevati al fine di cogliere le criticità e le opportunità offerte dal territorio durante l’esercizio del servizio di trasporto, per la migliore riuscita del progetto. Si riportano di seguito le comparazioni di un indicatore per ciascuno degli assi di rilevamento analitico descritti nelle slides precedenti; solo per la popolazione sono 3.

16 REGIONE ABRUZZO 16 Unione Europea Territorio; Mobilità; Reti di Servizio

17 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Popolazione

18 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Progetto operativo Costruzione del grafo di rete 1. Ricognizione dell’offerta di servizio di TPL ordinario 2. Ricostruzione del grafo di rete dei servizi di TPL ordinari esistenti 3. Redazione del grafo di rete per il servizio DRT 4. Allocazione dei punti O/D (Pickup Point) della mobilità non sistematica potenziale: Pickup Point intermodali Pickup Point intramodali Pickup Point poli attrattori Pickup Point poli generatori

19 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Progetto operativo Elaborazion e Richieste Richieste Report Pianificazione Dati di Base Modulo Gestione Dati di Base Modulo Gestione Richieste Modulo Generazione / Ricerca Servizi Statistiche MOVIMENTO WE B Flessibilità del sistema di trasporto a chiamata

20 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Progetto operativo Interattività del sistema di trasporto a chiamata Verifica Congruenza Richiesta Contatto Telefonico Inserimento nel programma di esercizio Generazione del servizio

21 REGIONE ABRUZZO Unione Europea Trasferibilità del modello TWIST vuole costruire una strategia comune transnazionale per lo sviluppo del territorio per ottimizzare l’organizzazione del trasporto nelle zone svantaggiate ed emarginate dal punto di vista sia geografico che ambientale secondo i bisogni locali con l’obiettivo di comparare e di eliminare le differenze e gli svantaggi “regionali “. Tale obiettivo si raggiunge tramite la ripetibilità del progetto in tutte le regioni europee e la possibilità che dall’attuale progetto si sviluppino altre azioni a livello UE tramite la diffusione delle buone pratiche. Il risultato delle sperimentazioni offrirà un nuovo modo di organizzare e gestire i servizi di trasporto nelle aree "deboli" assicurando la mobilità e la circolazione delle persone e dei beni, sia all’interno delle aree deboli, sia verso i sistemi di trasporto nazionali ed internazionali, incentivando le attività economiche e limitando i fenomeni migratori.


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