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Fare clic sull'icona per inserire un'immagine L’AUTOCONTROLLO GLICEMICO ASL 1 UMBRIA Servizio di Diabetologia Responsabile: Dr. Corrado CAMPANELLI Dr.ssa.

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1 Fare clic sull'icona per inserire un'immagine L’AUTOCONTROLLO GLICEMICO ASL 1 UMBRIA Servizio di Diabetologia Responsabile: Dr. Corrado CAMPANELLI Dr.ssa Anna RANCHEL LI

2 Fare clic sull'icona per inserire un'immagine MARCATORI DEL COTROLLO GLICEMICO GLICEMIA GLICOSURIA/ CHETONURIA EMOGLOBINA GLICOSILATA

3 Cliccate per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura  Terzo livello struttura Quarto livello struttura  Quinto livello struttura  Sesto livello struttura  Settimo livello struttura  Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello GLICEMIA Esprime i livelli di glucosio nel sangue. I valori a digiuno, analizzati su plasma venoso, permettono di porre diagnosi di diabete mellito. I valori di glicemia capillare rilevati mediante glucometro permettono di titolare il dosaggio del trattamento e monitorare il controllo metabolico domiciliare. Glicemia a digiuno e pre ‑ prandiale : 70 ‑ 130 mg/dl Glicemia post ‑ prandiale: 180 mg/dl Valori post ‑ prandiali < 140 mg/dl sono perseguibili nel diabete tipo 2 (IDF 2007)

4 Fare clic sull'icona per inserire un'immagine GLICOSURIA Indicatore di scompenso acuto Spesso associato a poliuria Il glucosio viene escreto nel glomerulo e riassorbito nel tubulo contorto prossimale. Normalmente non si ha glucosio nelle urine.; l’escrezione ed il riassorbimento hanno la stessa entità. La glicosuria indica uno sbilanciamento nei due processi a favore dell’escrezione. Dipende dai livelli di glicemia (soglia renale): generalmente si ha glicosuria per valori di glicemia superiori a 180 mg% (variabilità individuale).

5 Fare clic sull'icona per inserire un'immagine CHETONURIA/CHETONEMIA Indicatore di grave scompenso e deficit di insulina Generalmente associata ad iperglicemia. Il deficit insulinico impedisce l’utilizzazione del glucosio da parte dei tessuti periferici, in particolare del cervello. A livello del tessuto adiposo viene meno l’effetto antilipolitico, pertanto si ha liberazione di acidi grassi. Il copro utilizza come fonte energetica tali sostanze, i cui cataboliti sono: Acido aceoacetico Betaidrossibutirrato Acetone DMT1: DKA DMT2: quadri sfumati dalla semplice chetonuria alla DKA nel deficit insulinico severo.

6 Fare clic sull'icona per inserire un'immagine Glicazione non enzimatica dei gruppi aminici dell’emoglobina umana. La sua formazione è irreversibile. Misurata attualmente in percentuale dell’emoglobina umana totale (%). I valori non risentono di fluttuazioni glicemiche acute. Risentono dell’emivita del globuli rossi, pertanto possiamo avere errori nella stima se il paziente presenta emoglobinopatie, anemia che richiede trasfusioni di GRC, ecc… Rappresenta la ‘media delle glicemie’ delle ultime 6-10 settimane. EMOGLOBINA GLICOSILATA

7 Cliccate per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura  Terzo livello struttura Quarto livello struttura  Quinto livello struttura  Sesto livello struttura  Settimo livello struttura  Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema  Secondo livello  Terzo livello Quarto livello  Quinto livello 55.6 (100) 67.5 (135) 79.4 (170) 811.4 (205) 913.3 (240) 1015.3 (275) 1117.2 (310) 1219.2 (345) HbA1c (%) AG mmol/l (mg/dL)

8 Relationship Between HbA1c and Average Glucose in DCCT  1439 patients  At least 1 quarterly A1c & corresponding 7- point BG profile  Intra-patient variability: A1c +/- 9.7% MPG +/- 29.8%

9 StudyEye Kidney Nerve Heart DCCT 27-38% 22-28% 29-35% 40%* Kumamoto 28% 50%  NCV 25%* UKPDS19% 26% 18% 14% NCV = nerve conduction velocity * Not statistically significant because of a small number of events; all other values significant Riduzione del rischio di insorgenza complicanze vascolari per ogni riduzione 1% HbA1C

10 ADA/AMD-SID <7% (6.5% in singoli pazienti) Diabetes UK <7% IDF <6.5% AACE <6.5% EASD <6.5% VALORI TARGET HbA1C

11 Cliccate per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura  Terzo livello struttura Quarto livello struttura  Quinto livello struttura  Sesto livello struttura  Settimo livello struttura  Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema  Secondo livello  Terzo livello Quarto livello  Quinto livello HbA1c: CRITERIO DIAGNOSTICO Standard Italiani Diagnosi e Cura del Diabete Mellito AMD-SID 2010 ADA 2010

12 4.02.1 6.04.3 7.05.3 8.06.4 8.567.0 10.08.6 NGSP (%) IFCC (mmol/mol) Il nuovo sistema di riferimento della IFCC rappresenta l'unico strumento per implementare la standardizzazione della misurazione dell'HbA1c. I risultati dell'HbA1c dovranno essere riportati in tutto il mondo utilizzando le unità dimisura IFCC (mmol/mol) e le unità derivate NGSP (%), utilizzando la equazione generale IFCC-NGSP per effettuare la conversione.

13 QUANTI CONTROLLI DOMICILIARI? Studi su efficacia dell’autocontrollo: le evidenze non supportano un effetto positivo dell’autocontrollo domiciliare sui livelli di emoglobina glicata nella popolazione di DMT2 in terapia non insulinica, eccetto che nei neodiagosticati (riduzione HbA1c 0,28-0,32%). Necessità di individualizzare il timing e la frequenza sulla base della terapia

14 MODALITA’ NELLA ASL1 L’uso e la periodicità dell’autocontrollo glicemico variano, pertanto, in funzione della terapia; a tale riguardo, nel documento di indirizzo “Standard Italiani per la cura del diabete mellito”, redatto dalla Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi, vengono individuate le seguenti classi di pazienti: 1. Terapia insulinica intensiva (3 o più somministrazioni/die); 2. Terapia insulinica convenzionale (1 o 2 somministrazioni/die) o mista (insulina+ipoglicemizzanti orali); 3. Terapia ipoglicemizzante orale con farmaci secretagoghi; 4. Terapia dietetica e/o con farmaci insulino-sensibilizzanti. (Durata semestrale, cadenza mensile)

15 DIETA METFORMINA BASSO DOSAGGIO NESSUN PRESIDIO IPOGLICEMIZZANTI ORALI 25 STRISCE REATTIVE25 LANCETTE TERAPIA COMBINATA INSULINICA CONVENZIONALE DA 25 A 5o STRISCE/LANCETTE DA 25 A 50 AGHI/SIRINGHEOGNI 30-60 GIORNI OGNI 30 GIORNI INSULINA DMT2 DA 75 A 100 STRISCE/LANCETTE DA 75 A 100 AGHI/SIRINGHEOGNI 30 GIORNI

16 INSULINA DMT1 120 STRISCE/LANCETTE GDM DIABETE PREGESTAZIONALE PRESCRIZIONE UNA TANTUM CON IMPEGNATIVA ROSSA CSII QUANTITATIVO DA DEFINIRE 120 AGHI/SIRINGHE OGNI 30 GIORNI 25 REATTIVI PER GLICOSURIA/CHETONURIA NB: E’ POSSIBILE PER I PRIMI 3 MESI DI TERAPIA AVERE UNA FORNITURA CHE GARANTSCA FINO A 6 RILEVAZIONI GIORNAIERE

17 Cliccate per modificare il formato del testo della struttura Secondo livello struttura  Terzo livello struttura Quarto livello struttura  Quinto livello struttura  Sesto livello struttura  Settimo livello struttura  Ottavo livello struttura Nono livello strutturaFare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello Profio lipidico ECG/Eco cuore PA Microlbuminuria Proteinuria FOO Visita piedi ECD AAI/TEA EMG ALTRI INDICATORI? NON SOLO GLICEMIA…

18 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!


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