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1 Prospettive di conciliazione 20 Marzo 2014 Regione Emilia-Romagna Riflessioni alla luce degli esiti dei progetti realizzati in Emilia Romagna con i finanziamenti.

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1 1 Prospettive di conciliazione 20 Marzo 2014 Regione Emilia-Romagna Riflessioni alla luce degli esiti dei progetti realizzati in Emilia Romagna con i finanziamenti art. 9 della Legge 53/2000

2 2 9,30 – Apertura lavori “ Progettare la conciliazione. Evoluzione dell’esperienza in Emilia Romagna: sperimentazioni, stabilizzazione delle migliori prassi, prospettive possibili” Rosa M. Amorevole – Consigliera di Parità effettiva per l’Emilia Romagna 10,00 – Esperienze a confronto SGR Rimini – Nicoletta Renzi, Raffaele Caruso Spa, Soragna (PR) – Paolo Fantoma, Rexnord Marbett Srl, Reggio Emilia - Cristina Bertoli, Trenkwalder Srl, Modena – Marina Ranieri, Coopservice – Coopselios - Annalisa Lusvardi, Coop Adriatica - 12,00 – Tavola Rotonda Coordina: Rosa M. Amorevole – Consigliera di Parità effettiva per l’Emilia Romagna “Conciliazione 2.0: ipotesi e prospettive” Ne discutono: Annarita Tinti – Università di Bologna, Alberto Gulinelli - Centoform, Francesca Malagoli – Liberatempo Programma

3 3 Progettare la conciliazione. Evoluzione dell’esperienza in Emilia Romagna: sperimentazioni, stabilizzazione delle migliori prassi, prospettive possibili Rosa M. Amorevole – Consigliera di parità per l’Emilia-Romagna

4 4 QUALCHE NUMERO PER FARE IL PUNTO… Forte presenza della progettazione regionale Presenza di elementi innovativi nei progetti 2011: il 31% dei finanziamenti vengono attratti dall’Emilia Romagna, il 75% dei progetti presentati viene approvato

5 5 Contesto di riferimento in movimento.. Modificazioni intervenute sull’art. 9 della L. 53/2000 Cambiano i riferimenti istituzionali (dal Min. Lavoro a quello della Famiglia, poi al Dipartimento della famiglia) Discontinuità e tempi lunghi (di approvazione, di gestione, le rigidità dell’ultima tornata progettuale

6 6 Evoluzione dell’art. 9 legge 53/2000 1° fase: l’avvio della sperimentazione rigidità e flessibilità (2004) – o.d.l., rientro dalla maternità, sostituzione totale degli/delle autonomi/e 2° fase: modifiche in corso d’operata  sostituzione pt per le/gli autonome/i, servizi di conciliazione (2007) 3° fase: il modello emiliano di promozione di servizi per la conciliazione (2011)

7 7 La fase di arresto: Ridimensionamento del gruppo di supporto In attesa di una nuova definizione dell’art. 9? La mancanza della fase di valutazione

8 8 La nostra valutazione, per quanto riguarda l’Emilia Romagna Professioniste/i, imprenditrici/imprenditori Le aziende:  Part time e articolazione orari, sviluppo di servizi aziendali  territoriali di welfare (reti)  La conciliazione come responsabilità sociale d’impresa  La conciliazione come strumento di innovazione organizzativa e di creazione di valore

9 9 I progetti hanno messo in moto.. Una nuova attenzione al tema, a favore di donne e uomini: benessere organizzativo come leva competitiva L’avvio di sperimentazioni non finanziate (i vincoli della normativa vigente) L’avvio di sperimentazioni innovative rivolte anche a piccole e piccolissime aziende in tema di welfare aziendale

10 10 Le questioni aperte: La necessità di rivedere ma riconfermare, sperimentazioni innovative, con tempi certi di attivazione e di pagamento La necessità di un approfondimento qualitativo in merito a vincoli ed opportunità presenti Le incongruenze della normativa vigente e la costruzione di una proposta di modifiche in grado di incentivare le sperimentazioni e il consolidamento delle esperienze.

11 11 Il tema della conciliazione dovrà essere compreso all’interno della riforma del lavoro in atto Non solo welfare aziendale, gli interventi interni ed esterni all’organizzazione del lavoro (i portali di accesso ai servizi non risolvono i problemi di conciliazione) La conciliazione come diritto per tutte e tutti.

12 12 Esperienze a confronto SGR Rimini – Nicoletta Renzi, Raffaele Caruso Spa, Soragna (PR) – Paolo Fantoma, Rexnord Marbett Srl, Reggio Emilia - Cristina Bertoli, Trenkwalder Srl, Modena – Marina Ranieri, Coopservice – Coopselios - Annalisa Lusvardi, Coop Adriatica.

13 13 Fasi successive Riassumere i compiti assegnati agli spettatori Illustrare brevemente le azioni che si intende intraprendere di persona


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