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Michele A. Cortelazzo Sintassi 1.

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Presentazione sul tema: "Michele A. Cortelazzo Sintassi 1."— Transcript della presentazione:

1 Michele A. Cortelazzo Sintassi 1

2 definizioni costruzione grammaticale: combinazione di parole governata da regole. frase: sequenza massima in cui vigono delle relazioni di costruzione. sintagma: sequenza di parole che si comporta come un'unità. proposizione: unità frasale che svolge, in una frase più ampia, la stessa funzione che vi svolgerebbe un sintagma. . 2

3 definizioni frase semplice: frase in cui tutti i costituenti sono dei sintagmi. frase complessa: frase in cui almeno uno dei costituenti è una proposizione. Esempi: Gianni ha detto la verità Gianni ha detto che viene domani 3

4 definizioni frase nucleare: frase composta solo dal verbo e dai suoi argomenti argomento: gli elementi obbligatori che dipendono dal verbo 4

5 sintagmi 1.a. Piero arriva domani 1.b. Quel ragazzo arriva domani
1.c. L'amico di Giovanni arriva domani 2.a. Domani arriva Piero 2.b. Domani arriva quel ragazzo 2.c. Domani arriva l'amico di Giovanni Chiamiamo sintagmi le sequenze di parole che si comportano come delle unità sintagmi. 5

6 criteri per il riconoscimento dei sintagmi
spostamento: se una sequenza di parole può essere spostata (può cioè occupare diverse posizioni) all’interno della frase, essa forma un sintagma; questo non è possibile con le sequenze che non formano un sintagma: in (1c) la sequenza di Giovanni arriva non forma un sintagma, e quindi non può essere spostata (*L’amico domani di Giovanni arriva). 6

7 criteri per il riconoscimento dei sintagmi
sostituibilità: se una sequenza di parole può essere sostituita da una proforma (pronome personale o altre forme simili), essa forma un sintagma; così abbiamo una proforma come lui che può sostituire le sequenze in corsivo degli ess. precedenti o una proforma come ci che può sostituire la sequenza di parole in:   Porto Piero dal suo amico / Ci porto Piero  ma non esistono proforme che sostituiscono sequenze di parole che non formano sintagmi (non esistono proforme che sostituiscano sequenze come di Giovanni arriva). 7

8 criteri per il riconoscimento dei sintagmi
enunciabilità in isolamento: se una sequenza di parole può costituire da sola un enunciato, essa forma un sintagma: (Chi arriva domani?) L’amico di Giovanni Una sequenza di parole che non costituisce un sintagma non può neanche costituire da sola un enunciato (*Di Giovanni arriva). 8

9 criteri per il riconoscimento dei sintagmi
coordinabilità: sequenze di parole che costituiscono i membri di strutture coordinate sono sintagmi: Quel ragazzo e l’amico di Giovanni arrivano domani 9

10 valenza I verbi si possono classificare sulla base del numero di argomenti o valenze che vengono richiesti. Si hanno così: verbi zerovalenti, che non hanno nessun argomento: V «atmosferici» come piovere, nevicare, ecc. verbi monovalenti, che richiedono un argomento: nascere, dormire. verbi bivalenti, che richiedono due argomenti: mangiare, andare. verbi trivalenti, che richiedono tre argomenti: dare, regalare, parlare, convincere 10

11 valenza 11


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