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PubblicatoFausto Rinaldi Modificato 11 anni fa
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La rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici in Piemonte
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CRITERI PER IL POSIZIONAMENTO
La rete di monitoraggio può rispondere alle seguenti necessità: Sorvegliare i siti critici dove è possibile il superamento dei limiti; Rispondere alle richieste dei cittadini relative ad impianti esistenti o da installare; Effettuare una mappatura dei livelli medi di esposizione ambientale ai campi elettromagnetici.
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CRITERI PER IL POSIZIONAMENTO
Per contemperare le diverse esigenze esposte si è utilizzato un criterio misto per la scelta dei posizionamenti: Una centralina all’interno di una maglia di 10 km di lato in comuni con almeno un impianto di telefonia (circa 270 posizionamenti); Un posizionamento in prossimità dei siti radiotv con presenza di abitazioni, (condizione presente in circa il 70% dei siti per un totale di circa 140 posizionamenti); Un monitoraggio di almeno tre mesi in prossimità dei siti con superamento dei limiti (anche spostando le centraline tra le abitazioni presenti) per circa 150 posizionamenti; Misure presso i comuni con più di abitanti prevedendo una misura ogni abitanti, per un totale di 300 posizionamenti.
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PROVINCIA DI TORINO
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Criteri di individuazione del sito
Al fine di individuare correttamente i siti di posizionamento sono state individuate le aree oggetto di localizzazione di impianti a seguito di una valutazione teorica del livelli di campo in condizioni di massima potenza. All’interno di tale aree deve essere individuato il sito ove posizionare la centralina, tenendo presente i seguenti criteri: devono essere privilegiati i piani alti; deve essere disponibile un balcone o terrazzo o cortile; sono da privilegiare i siti con vista degli impianti (per evitare effetti di schermatura); deve essere verificata la disponibilità ad ospitare la centralina.
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I DATI DEL MONITORAGGIO
250 Aree monitorate 200 Telefonia 50 Radio TV 62 centraline utilizzate 28 inizializzate Periodo medio permanenza 40 gg
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A – Abitazioni private; H – Strutture Sanitarie; L – Edifici o luoghi pubblici
S – Scuole; U – Uffici o luoghi di lavoro
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88 % < 3 V/m
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83 % < 3 V/m
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CARATTERIZZAZIONE RISPOSTA IN LABORATORIO METROLOGICO
ARPA Piemonte - Centro SIT 69/E
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PRESTAZIONI Dall’analisi dei valori rilevati dalle centraline e di quelli misurati con misuratori portatili di campo si osserva che oltre il 90% dei livelli medi rilevati con le centraline sono compresi entro 3 dB rispetto ai valori istantanei misurati all’atto del posizionamento e rimozione, e quasi il 50% entro 1 dB. Si è osservato che l’85% dei dati istantanei, misurati con sensore di campo al momento di installazione/rimozione, sono compresi tra il minimo ed il massimo rilevato dalle centraline
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VANTAGGI analizzare la variabilità temporale delle emissioni provenienti dagli impianti oggetto del controllo; conoscere i livelli di campo elettromagnetico presenti, nello stesso periodo di tempo, in più punti di un’area di indagine tramite una rete di centraline installate nei punti di interesse. In questo modo è possibile stabilire correlazioni tra i livelli di campo elettrico presenti in punti diversi al fine di ottimizzare le indagini laddove alcuni di questi punti (es. aree private) comportano limitazioni nell’accesso. razionalizzare le risorse impegnate nel monitoraggio grazie alla trasmissione a distanza dei dati che consente, da remoto e senza sopralluoghi da parte di personale tecnico, di controllare l‘andamento del campo elettromagnetico in un certo numero di punti del territorio.
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SVANTAGGI incertezze strumentali tipicamente più elevate di quelle dei comuni misuratori portatili di campo a banda larga; l’accertamento di violazioni normative e l’avvio di procedimenti di riduzione a conformità o di risanamento risulta particolarmente critico in caso di misure non assistite, dove possono essere intervenute cause imponderabili che hanno influenzato la rilevazione del dato e che non possono essere escluse dal processo di validazione. analizzare la variabilità temporale delle emissioni provenienti dagli impianti oggetto del controllo;
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Si può quindi dire che i sistemi di monitoraggio in continuo non possono essere utilizzati per accertare il superamento di un limite di esposizione o per dirimere problemi di conformità in casi critici, ma piuttosto per individuare tali casi, che devono essere indagati e approfonditi con misure e valutazioni adeguate secondo le prescrizioni della Guida 211.7, spesso con il ricorso a misure in banda stretta.
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RIDUZIONE DEL 44 % DEGLI ESPOSTI DI CITTADINI
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