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For.te Avviso 02/06 Piano Formativo pr95_pf215_av02_06 "Coro: Competenze e Risultati Organizzativi"

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1 For.te Avviso 02/06 Piano Formativo pr95_pf215_av02_06 "Coro: Competenze e Risultati Organizzativi"

2 2 BANCAITALEASE M i l a n o IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO (Prima Parte) durata: 1 giorno Relatore: Dott. Leonardo A. Martella

3 3 S O M M A R I O Prima Parte (1 giorno) INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO E BISOGNI FINANZIARI DELL’IMPRESA FORME ALTERNATIVE DI AFFIDAMENTO PER LA COPERTURA DEI FABBISOGNI A MEDIO E LUNGO TERMINE CRITERI PER VALUTARE L’AFFIDABILITA’ DELL’IMPRESA PROFILI GIURIDICI DEL CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

4 4 INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO E BISOGNI FINANZIARI DELL’IMPRESA - NATURA DEGLI INVESTIMENTI - IMMOBILIZZAZIONI TECNICO-PRODUTTIVE: IMPATTO ECONOMICO-FINANZIARIO - CRITERI DI VALUTAZIONE E ASPETTI ECONOMICO- FINANZIARI - LOGICA DECISIONALE E COSTI-BENEFICI - RITORNO ECONOMICO E RISCHIO DELL’INVESTIMENTO - BISOGNI DALL’ATTUALE POSIZIONAMENTO DI MERCATO - BISOGNI DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

5 5 FORME ALTERNATIVE DI AFFIDAMENTO PER LA COPERTURA DEI FABBISOGNI A MEDIO-LUNGO TERMINE - LA LOCAZIONE FINANZIARIA - TIPOLOGIA E ASPETTI GIURIDICI - RISCHI PER IL LOCATORE - ITER PROCEDURALE - LEASING E MUTUO: ANALISI DI CONVENIENZA E COSTO EFFETTIVO - OPZIONE “LEASE OR BUY” IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

6 6 CRITERI PER VALUTARE L’AFFIDABILITA’ DELL’IMPRESA - SISTEMA DI ANALISI TRADIZIONALE DEL MERITO CREDITIZIO - SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING - DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO - ANALISI SETTORIALE - ANALISI ANDAMENTALE - ANALISI QUANTITATIVA - ANALISI QUALITATIVA - ANALISI PROSPETTICA - RATING: METODO STANDARDIZZATO - MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

7 7 PROFILI GIURIDICI DEL CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE - PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE - FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA - NUOVA DISCIPLINA PER GLI IMMOBILI DA COSTRUIRE - FIDEJUSSIONE PER LE SOMME ANTICIPATE - TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE - FALLIMENTO DEL COSTRUTTORE - RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

8 8 INVESTIMENTI IN CAPITALE FISSO E BISOGNI FINANZIARI DELL’IMPRESA NATURA DEGLI INVESTIMENTI IMMOBILIZZAZIONI TECNICO-PRODUTTIVE: IMPATTO ECONOMICO- -FINANZIARIO CRITERI DI VALUTAZIONE E ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI LOGICA DECISIONALE E COSTI-BENEFICI RITORNO ECONOMICO E RISCHIO DELL’INVESTIMENTO BISOGNI DALL’ATTUALE POSIZIONAMENTO DI MERCATO BISOGNI DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

9 9 NATURA DEGLI INVESTIMENTI Quadro di riferimento delle decisioni aziendali sviluppo economico non elevato bassi tassi di crescita della domanda attenzione del cliente al prezzo e qualità inasprimento concorrenza e competitività mobilità e infedeltà della clientela le imprese si trovano a dover assumere decisioni sugli investimenti da effettuare in un ambiente instabile e a lento ritmo di espansione D E D M I D E U I T S A A C P M M E E E E N R R N A T C T R U A I I R T O A I D E D M I D E U I T S A A C P M M E E E E N R R N A T C T R U A I I R T O A I IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

10 10 NATURA DEGLI INVESTIMENTI Aree gestionali PRODUZIONEVENDITA/DISTRIBUZIONEAMMINISTRAZIONE capacità presenza produttività innovazione efficienza aggregazione IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

11 11 IMMOBILIZZAZIONI TECNICO-PRODUTTIVE: IMPATTO ECONOMICO-FINANZIARIO * quota ammortamento * capitale investito * produzione/produttività * indebitamento finanziario * costo del venduto * capitale di rischio * oneri finanziari * dividendi ASPETTI REDDITUALI DELLA GESTIONE ASPETTI FINANZIARI DELLA GESTIONE NUOVO INVESTIMENTO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

12 12 CRITERI DI VALUTAZIONE E ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI Criteri di valutazione PRODUTTIVIfasi e processi produttivi TECNICIinnovatività e produttività SVILUPPOquantità prodotte/mercati ECONOMICIredditività (costi/ricavi) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

13 13 CRITERI DI VALUTAZIONE E ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI Aspetti economico-finanziari La redditività dell’investimento viene misurata cash flow futuri scontati adottando il metodo dei cash flow futuri scontati: S I N T E S I cash flow sommatoria dei cash flow futuri scontati futuri scontati ad un fattore di sconto applicato (tasso di attualizzazione) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

14 14 LOGICA ECISIONALE E COSTI-BENEFICI Logica decisionale ATTUALE CAPACITA’ INCREMENTO CAPACITA’ PRODUTTIVA PRODUTTIVA AMMODERNAMENTI AMPLIAMENTI BUDGET DELLE VENDITE BUDGET DELLA PRODUZIONE BUDGET DEGLI INVESTIMENTI BUDGET DEGLI INVESTIMENTI IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

15 15 LOGICA DECISIONALE E COSTI-BENEFICICosti-benefici cash flow futuri scontati Se la sommatoria dei cash flow futuri scontati è maggiore della spesa per l’investimento da effettuare, quest’ultimo risulta conveniente dal punto di vista economico: Il risultato dipende dall’aliquota del tasso di attualizzazione (fattore di sconto). CASH FLOW FUTURI SCONTATI > SPESA PER INVESTIMENTO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

16 16 RITORNO ECONOMICO E RISCHIO DELL’INVESTIMENTO Analisi del ritorno economico Indicatori sintetici: Ritorno sulle vendite Rotazione su capitale investito Ritorno sul capitale investito Ritorno cash flow/investimento Pay-back period Tasso effettivo di rendimento R.O.S. R.O.I. TURNOVER FATTURATO D.C.F. C.I./(D.C.F./MESI) I.R.R. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

17 17 RITORNO ECONOMICO E RISCHIO DELL’INVESTIMENTO Analisi del rischio La definizione della convenienza economica degli investimenti non risolve tutte le incertezze legate all’impiego dei fondi necessari per l’acquisizione dei relativi beni e servizi. Occorre altresì valutarne i rischi da: IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

18 18 RITORNO ECONOMICO E RISCHIO DELL’INVESTIMENTO Analisi del rischio obsolescenza dei beni strumentali acquisiti concreta possibilità di ridurre i costi di gestione attraverso l’introduzione di un nuovo impianto effettiva capacità di tradurre la maggiore produzione da un nuovo impianto in incremento di fatturato (generare vendite) potenziali insoluti da crediti verso clienti deperimento o perdita delle merci in magazzino depauperamento per diminuzione dei prezzi disguidi o ritardi nel pagamento a fornitori obsolescenza dei beni strumentali acquisiti concreta possibilità di ridurre i costi di gestione attraverso l’introduzione di un nuovo impianto effettiva capacità di tradurre la maggiore produzione da un nuovo impianto in incremento di fatturato (generare vendite) potenziali insoluti da crediti verso clienti deperimento o perdita delle merci in magazzino depauperamento per diminuzione dei prezzi disguidi o ritardi nel pagamento a fornitori IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

19 19 BISOGNI DALL’ATTUALE POSIZIONAMENTO DI MERCATO Gestione ordinaria Programmi per conservazione/difesa della posizione di mercato: efficienza gestionale e controllo dei costi qualità di processo e di prodotto efficacia della funzione commerciale assistenza pre-vendita alla clientela potenziale assistenza post-vendita alla clientela acquisita così via IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

20 20 BISOGNI DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO Aumento dimensionale Crescita quantitativa aziendale: ampliamento della capacità produttiva rafforzamento della presenza territoriale economie di scala interne accordi interaziendali (sinergie esterne) aggregazioni interaziendali (sinergie esterne) così via IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

21 21 BISOGNI DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO Innovazione e produttività Crescita qualitativa aziendale: innovazione tecnologica innovazione organizzativa innovazione procedurale/operativa miglioramento della produttività fidelizzazione della clientela economie di scopo (sinergie interne) così via IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

22 22 FORME ALTERNATIVE DI AFFIDAMENTO PER LA COPERTURA DEI FABBISOGNI A MEDIO-LUNGO TERMINE LA LOCAZIONE FINANZIARIA - TIPOLOGIA E ASPETTI GIURIDICI - RISCHI PER IL LOCATORE - ITER PROCEDURALE - LEASING E MUTUO: ANALISI DI CONVENIENZA E COSTO EFFETTIVO - OPZIONE “LEASE OR BUY” IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

23 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici SCHEMA DI FONTI DI FINANZIAMENTO E FLUSSI DI REDDITO CAPITALE CAPITALE DI RISCHIO A DEBITO dividendi sottoscrizioni mutui interessi IMPRESA autofinanziamentoaccantonamenti ben in leasing canoni CAPITALE CAPITALE PROPRIO D’USO 23 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

24 24 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici leasing Con il termine leasing si intendono due attività diverse tra di loro, che costituiscono due sottotipi chiaramente individuabili. LEASING OPERATIVO Contratto di noleggio di beni strumentali di breve durata (in genere un anno) senza possibilità di acquisto alla scadenza da parte del locatario; nel contratto (con il produttore del bene o altro soggetto) sono compresi i servizi collaterali. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

25 25 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici LEASING FINANZIARIO Ha per oggetto qualsiasi bene mobile o immobile occorrente al soggetto utilizzatore per un periodo che solitamente corrisponde alla durata economica del bene stesso. L’ammontare dei canoni corrisposti è superiore al valore del bene locato e viene stabilita la possibilità di acquisto ad un modesto valore residuo; i servizi collaterali non sono inclusi nel canone. Soggetti che intervengono nell’operazione: a)produttore del bene b)utilizzatore del bene (locatario) c)ente finanziatore (locatore) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

26 26 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici LEASING FINANZIARIO L’operazione si realizza mediante un terzo soggetto che assume la veste di acquirente del bene e di locatore; il locatario acquisisce il diritto di riscattare tale bene al termine di durata del contratto ad un prezzo prefissato. LEASING IMMOBILIARE Il locatario prende in locazione dal locatore un bene immobile costruito con le caratteristiche tecniche da lui richieste acquisendo il diritto di riscattare tale bene al termine di durata del contratto ad un prezzo prefissato. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

27 27 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici SALE AND LEASE-BACK sale and lease-back lease-back Nel settore immobiliare ha incontrato, all'estero, diffusione una particolare forma di leasing detta sale and lease-back o, più semplicemente, lease-back. Questo contratto consiste nella cessione alla società di leasing di un’immobile in uso all’impresa; tale immobile viene successivamente locato in leasing alla stessa impresa che l’ha in uso con riscatto finale al termine del periodo di locazione. Il contratto è caratterizzato da: - prezzo di vendita di frequente inferiore al valore di mercato IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

28 28 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici SALE AND LEASE-BACK - unico contratto dove è definito sia l’aspetto di vendita che quello di locazione - durata e importo dei canoni correlati al prezzo pagato per l’acquisto con modico canone di riscatto finale - sostenimento da parte del locatario delle spese di manutenzione, oneri accessori e tasse relative al bene immobile In sostanza, l’operazione si presenta come un finanziamento a medio e lungo termine con assunzione a garanzia di un immobile strumentale: e si presenta come alternativa al mutuo ipotecario. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

29 29 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici Il leasing, negozio giuridico non previsto dall’ordinamento, viene ricondotto ai seguenti contratti: - locazione (art.1571 c.c.) - locazione/vendita (art.1526 c.c.) - vendita con patto di riservato dominio (art.1523 c.c.) - mutuo (artt.1813-1822 c.c.) - negozio misto - negozio atipico CONTRATTO DI LOCAZIONE (art.1571 c.c.) Viene sottolineato l’aspetto di affitto del bene oggetto del contratto che resta di proprietà del locatore ed è concesso in uso al locatario a titolo oneroso. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

30 30 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici CONTRATTO DI LOCAZIONE/VENDITA (art.1526 c.c.) Prevista indirettamente in materia di risoluzione del contratto di vendita con riserva di proprietà con possibilità dell’acquisto del bene da parte del conduttore al termine della locazione attraverso i pagamenti dei canoni. CONTRATTO DI VENDITA CON PATTO DI RISERVATO DOMINIO (art.1523 c.c.) Ciò che conta è il trasferimento della proprietà del bene perché i canoni corrisposti sono assimilabili ad un pagamento rateale anche se è assente l’automaticità di tale trasferimento. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

31 31 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici MUTUO (artt.1813-1822 c.c.) Al riguardo rileva la funzione economica dell’operazione di leasing ritenuta un’alternativa di altre forme di finanziamento. Infatti, il finanziamento costituisce la causa stessa del negozio giuridico poiché il bene non rappresenta altro che la somma di denaro erogata dal locatore al locatario. NEGOZIO MISTO Accordo che contiene elementi della locazione, mutuo e compravendita; si sostanzia in una serie di contratti tipici la cui sintesi si traduce nel leasing. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

32 32 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici NEGOZIO ATIPICO Rapporto giuridico tra società finanziaria e locatario in base al quale la prima acquista un bene per locarlo al secondo; la causa del rapporto consiste nel trasferire il godimento di un bene dall’acquirente all’utilizzatore contro un compenso equivalente alla spesa sostenuta dal concedente. E’ un negozio atipico perché contiene elementi di più contratti tipici (mutuo, compravendita, locazione e locazione-vendita) senza divenirlo. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

33 33 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici LEGGE N.183 DEL 02/05/1976 La legge per la disciplina degli interventi straordinari nel Mezzogiorno definisce il leasing: “…operazione di locazione finanziaria di beni mobili e immobili acquistati o fatti costruire dal locatore, su scelta o indicazione del conduttore, che ne assume tutti i rischi, e con facoltà per questo ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo stabilito …”. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

34 34 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Tipologia e aspetti giuridici Le caratteristiche del leasing possono riassumersi in: - operazione di finanziamento con spese ed oneri a carico del locatario - durata oltre il breve termine - oggetto del contratto beni mobili o beni immobili individuati presenza di un intermediario finanziario - contratto irrevocabile (salvo il caso in cui il locatario corrisponde tutti i canoni residui al momento del recesso) - canoni periodici commisurati al costo del bene - opzioni alla scadenza (rinnovo della locazione a canoni ridotti, restituzione del bene, acquisto alla somma pattuita all’origine) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

35 35 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Rischi per il locatore Tra di essi: - rischio di insolvenza del conduttore - rischio di obsolescenza del bene oggetto del contratto - rischio di variazione del costo del denaro RISCHIO DI INSOLVENZA DEL CONDUTTORE L’utilizzatore è chiamato a corrispondere il pagamento dei canoni periodici al locatore attraverso i flussi di cassa generati dalla gestione aziendale anche per effetto dell’introduzione del bene locato. Il rischio per il locatore è che ciò non accada traducendosi nell’impossibilità dell’utilizzatore a far fronte ai propri impegni. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

36 36 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Rischi per il locatore In relazione a quanto precede, il locatore effettua un insieme di analisi volte ad appurare la rispondenza economica del locatario. Tra le analisi figura l’esame di: - risultanze di bilancio - andamento congiunturale del settore - informazioni sul conto del debitore - eventuali garanzie offerte (richieste) RISCHIO DI OBSOLESCENZA Il bene locatore resta di proprietà del locatore sino alla scadenza del contratto allorchè il conduttore esercita l’opzione del riscatto. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

37 37 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Rischi per il locatore RISCHIO DI OBSOLESCENZA Pertanto, il rischio del superamento tecnologico del bene grava interamente sul locatore per la durata del leasing. Tuttavia, l’ancoraggio di tale durata alla vita economica del suddetto bene ottiene l’effetto di ridurre sensibilmente il rischio in oggetto all’eventualità che il locatario decida di non procedere al riscatto. Ne consegue che l’entità del rischio di obsolescenza dipende da: - durata del contratto - caratteristiche del bene - prezzo di riscatto (spesso 5% del valore originario) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

38 38 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Rischi per il locatore RISCHIO DI VARIAZIONE DEL COSTO DEL DENARO Il contratto prevede un numero prestabilito di canoni periodici per la copertura della spesa di acquisto del bene nonchè gli altri oneri di gestione del locatore. La misura dei canoni viene determinata eguagliando tale spesa al valore attuale degli esborsi a parte del conduttore ad un fattore di sconto almeno pari al costo del debito finanziario per il locatore. Un modo per neutralizzare le oscillazioni del mercato monetario consiste nell’indicizzare i canoni legandoli ai movimenti dei tassi (ad esempio: prime rate). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

39 39 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Iter procedurale DOMANDA DI LOCAZIONE Non è prevista una forma specifica e non è impegnativa né per l’impresa richiedente né per la società di leasing. Essa serve per identificare le esigenze tecniche e finanziarie per la prima e contiene i seguenti elementi: - ragione o denominazione sociale del richiedente - sede legale e codice fiscale - estremi iscrizione CCIA - capitale sociale - nominativi dei soci - oggetto dell’attività esercitata - garanzie offerte IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

40 40 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Iter procedurale DOMANDA DI CONTRATTO DI LOCAZIONE - sottoscrizione da coloro che hanno con poteri di straordinaria amministrazione INDIVIDUAZIONE DEL BENE Aspetti tecnici principali da evidenziare Aspetti tecnici principali da evidenziare: - tipo e natura del bene - prezzo unitario ed IVA - impresa costruttrice/fornitrice - condizioni di consegna - coefficiente di ammortamento fiscale Aspetti economici da indicare Aspetti economici da indicare: - motivi alla base della scelta del bene IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

41 41 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Iter procedurale INDIVIDUAZIONE DEL BENE - effetti dell’introduzione del bene nel sistema produttivo aziendale - effetti economico-finanziari (fatturato, margini operativi, cash flows) ORDINE DI ACQUISTO Il locatore subentra nella trattativa di acquisto del bene tra impresa richiedente e terzo fornitore provvedendo all’acquisto del bene specificato. Perciò occorre esibirgli la corrispondenza intercorsa e la fattura pro-forma del fornitore a seguito di cui il locatore procede al’acquisto inoltrando il relativo ordine contenente i termini contrattuali. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

42 42 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Iter procedurale POLIZZA ASSICURATIVA E’ sempre inclusa una: - copertura assicurativa per i rischi generali di proprietà fatta dal locatore con rivalsa sul locatario - copertura sui rischi di utilizzo del bene per responsabilità civile (la cui copia va consegnata al locatore La durata delle polizze è estesa alla durata del contratto di leasing. CONTRATTO DI LEASING Formulario utilizzato dalle società di leasing che include le clausole a disciplina del rapporto giuridico. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

43 43 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Iter procedurale CONTRATTO DI LEASING Tra di esse figurano: - perimento del bene on obbligo del pagamento dei canoni anche in caso di perdita del bene o del rimborso del danno al locatore - esonero di responsabilità del locatore per vizi del bene locato - risoluzione per inadempienza del conduttore, a seguito della quale il locatore tratterrà i canoni ricevuti solo se il loro totale è inferiore al valore del bene che gli andrà restituito IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

44 44 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Definizione Il mutuo è un’operazione di finanziamento legata all’acquisizione di beni immobili o mobili e la erogazione dell’importo concesso generalmente precede l’investimento da effettuare contro pagamento di un tasso di interesse a condizioni prestabilite. Durata Il periodo di vigenza del prestito può andare da 5 a 20 anni (e oltre). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

45 45 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Tipologia a) mutui di scopo prestito concesso a condizione che venga utilizzato per una specifica destinazione b) mutui chirografari b) mutui chirografari per somme contenute ed erogati a fronte di garanzie diverse dall'ipoteca (fideiussione o pegno su titoli o su altre attività) c) mutui fondiari per acquisto, costruzione o ristrutturazione di un bene immobile IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

46 46 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Formalità contrattuali L’atto viene redatto in forma pubblica.Garanzie Insieme all’atto di mutuo, di norma, viene costituita l’ipoteca a favore dell’istituto di credito iscritta sul bene oggetto del finanziamento; garanzia reale rilasciata dal fruitore del prestito che graverà sull’immobile fino a quando il debito non verrà estinto. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

47 47 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Costo effettivo del mutuo tasso interno di rendimento-TIR tasso implicito internal rate of return-IRR Il costo del mutuo (al pari di qualsiasi altro finanziamento a medio-lungo termine) è misurato dal tasso interno di rendimento-TIR (o tasso implicito o internal rate of return-IRR). TIRIRR Il TIR (o IRR) è quel costo del capitale di debito per il quale la sommatoria dei flussi di cassa futuri viene totalmente assorbita dall’introito iniziale rendendo la differenza pari a zero. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

48 48 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Costo effettivo del mutuo In altri termini, rappresenta quel tasso di attualizzazione che rende identici i flussi di cassa positivi e negativi di un investimento; quindi, è il costo massimo della copertura finanziaria che l’investimento può sopportare. TIR r Nella formula seguente il TIR è identificato dalla lettera r (incognita da trovare): n -t ∑ F t (1 + r) – F 0 = 0 t=1 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

49 49 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Leasing e mutuo: Analisi di convenienza e costo effettivo Costo effettivo del mutuo dove: F t= flussi di cassa futuri positivi e negativi r = tasso di attualizzazione di periodo (TIR) F 0 = primo esborso monetario TIR TIR In concreto, per l’esatta determinazione manuale del TIR si procede per tentativi aumentando o diminuendo il TIR sino ad ottenere l’uguaglianza tra valore attuale netto dei flussi futuri e l’esborso iniziale. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

50 50 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Opzione: “lease” or buy” VANTAGGI DEL LEASING ampliare il parco macchine senza incidere sulla struttura finanziaria evitare immobilizzi conservando liquidità rapido aggiornamento tecnologico benefici fiscali per deducibilità del canone * non utilizzo degli affidamenti in essere * Affinché i canoni siano deducibili dal reddito dell’impresa: a)il bene oggetto deve essere strumentale all'attività del conduttore b)la durata del contratto deve rispettare i limiti dell'art. 67, D.P.R. 917/86 (durata minima, periodo intercorrente tra consegna del bene e termine del contratto, non inferiore a 8 anni per i beni immobili e a metà del periodo di ammortamento, calcolato in base ai coefficienti approvati dal D.M. 31/12/1988, in caso di beni mobili) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

51 51 LA LOCAZIONE FINANZIARIA Opzione: “lease” or buy” VANTAGGI DEL LEASING IMMOBILIARE stabilità del canone reale per la durata del contratto consulenza tecnica (progetto, appalti, ecc.) VANTAGGI DEL SALE AND LEASE-BACK monetizzazione di un consistente immobilizzo in uso all’impresa di non agevole alienabilità VANTAGGI DELL’ACQUISTO DEL BENE aumento degli investimenti aziendali crescita dimensionale dell’impresa piena disponibilità del bene incremento del valore della proprietà benefici fiscali per deducibilità dell’ammortamento IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

52 52 CRITERI PER VALUTARE L’AFFIDABILITA’ DELL’IMPRESA SISTEMA DI ANALISI TRADIZIONALE DEL MERITO CREDITIZIO SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO DEFINIZIONE ED ELEMETI DEL RATING DI IMPRESA RATING: METODO STANDARDIZZATO MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

53 53 SISTEMA DI ANALISI TRADIZIONALE DEL MERITO CREDITIZIOSintesi analisi tradizionale prevalentemente a Il metodo di analisi tradizionale è prevalentemente a carattere individuale carattere individuale, poiché - seppure effettuata su procedure standardizzate - risente dell’approccio e della valutazione soggettiva del gestore del rapporto affidato in funzione delle proprie competenze ed esperienze. fattore umano Nell’impostazione tradizionale il fattore umano(profilo professionale del suddetto) ha sempre assunto rilevanza determinante per la correttezza dei giudizi di merito creditizio; nel suo ambito il recente uso di sistemi esperti tende a spostare la valutazione verso un metodo maggiormente centralizzato. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

54 54 SISTEMA DI ANALISI TRADIZIONALE DEL MERITO CREDITIZIOSintesi Il metodo valutativo in discorso - a spiccati connotati personali - è sostanzialmente (anche se non solo) basato sulle notizie ed osservazioni in possesso del gestore. Esso, pur servendosi di dati e di informazioni formalizzati in disposizioni procedurali uniformi per la raccolta ed esame della documentazione, si affida alle competenze ed esperienze degli organi che intervengono nel processo istruttorio per la decisione di affidamento (proposta, delibera). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

55 55 SISTEMA DI ANALISI TRADIZIONALE DEL MERITO CREDITIZIOSintesi In esso la qualità dei risultati (adeguatezza di analisi e decisionale) dipende in buona parte dallo intervento umano. Ciò che potrebbe anche generare inaccuratezze nella: - misurazione del rischio di inadempienza - omogeneità dei sistemi di valutazione del rischio - trasferibilità delle competenze e esperienze IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

56 56 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Valutazione con punteggio rating Il rating identifica un punteggio riferito al merito creditizio che viene assegnato a un debitore(impresa, ente) o ad una operazione di finanziamento secondo una scala ordinale di valori. Indica la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti verso il creditore, cioè di rimborso del prestito ed è ottenuto attraverso un processo valutativo strutturato e formalizzato: il punteggio colloca il debitore in una delle classi in cui viene suddiviso il rischio di credito, normalmente associato ad un simbolo alfabetico (o alfanumerico) alfanumerico). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

57 57 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Valutazione con punteggio “AAA” Ad esempio, la classe “AAA” specifica il rischio più basso; mentre, il rischio più alto (prima della categoria peggiore “no grade rating”) è individuato “D” dalla classe “D”. rating Il rating può essere determinato da agenzie rating esterni specializzate (rating esterni) o dalle stesse banche rating interni (rating interni). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

58 58 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Tipologia di analisi rating Le banche determinano il rating per stabilire il grado di rischio avente per oggetto la clientela da affidare o affidata. La valutazione del merito creditizio viene alimentata da: analisi del settore di appartenenza - analisi del settore di appartenenza analisi dei rapporti con il sistema creditizio - analisi dei rapporti con il sistema creditizio analisi dell’andamento del relazione con la banca - analisi dell’andamento del relazione con la banca analisi quantitativa - analisi quantitativa (bilanci consuntivi e previsionali) analisi qualitativa - analisi qualitativa (struttura organizzativa, posizionamento di mercato, qualità del management, innovatività) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

59 59 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Tipologia di analisi “analisi La seconda e la terza coincidono con la “analisi andamentale” andamentale”; la quarta e la quinta costituiscono “analisi fondamentale” l’“analisi fondamentale”. L’insieme di tali analisi unitamente alle procedure rating che conducono all’assegnazione del rating va sotto il nome di credit rating. I principali profili finanziari di rischio delle imprese, secondo le agenzie specializzate nel credit rating, sono illustrati nella pagina seguente: IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

60 60 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Scala ordinale di rating AAA AAAqualità massima,rischio di prestito minimo AA AAqualità alta,elevata probabilità di rimborso A Aqualità medio-alta,buona probabilità di rimborso BBB BBBqualità media,adeguata probabilità di rimborso BB/B BB/Bqualità medio-bassa,incerta capacità di rimborso CCC/ CCC/qualità bassa,capacità di rimborso molto incerta/CC C Cqualità molto bassa,alta probabilità di inadempienza DDD/D DDD/D debitore in default IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

61 61 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Attribuzione del rating Una volta formata la scala ordinale dei profili rating finanziari di rischio (classi di rating) si procede ad associare il debitore ad una determinata classe. Esistono due alternative: - costruzione di rating parziali - costruzione di rating unico IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

62 62 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Attribuzione del rating APPROCCIO SIMULTANEO analisi econ.-finanz. AAA Dati e 1- analisi econ.-finanz. Rating 1 AAA analisisettoriale informazioni 2- analisi settoriale Rating 2 rating ……… analisiqualitativaBBB analisiandamentale aziendali 3- analisi qualitativa Rating 3 impresa BBB 4- analisi andamentale Rating 4 ……… IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

63 63 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Attribuzione del rating APPROCCIO PROGRESSIVO APPROCCIO PROGRESSIVO analisi econ.-finanz.AAA Dati e 1- analisi econ.-finanz. Rating 1 AAA informazioni analisisettoriale aziendali 2- analisi settoriale Rating 2 ……… rating analisiqualitativaBBB 3- analisi qualitativa Rating 3 impresa BBB analisiandamentale 4- analisi andamentale Rating 4 ……… IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

64 64 SISTEMA DI ANALISI DEL MERITO CREDITIZIO CON RATING Raffronto con il sistema tradizionale RATING FINALE Sommando gli score quantitativo, qualitativo e rating andamentale si ottiene il rating finale dell’impresa. Valutazione tradizionale Valutazione con rating SINOscore SI NO score rating IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

65 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Andamento dell’impresa Le informazioni concernenti l’impresa hanno per oggetto: BILANCIO BILANCIO SISTEMA NOTIZIE OSSERVAZIONI CONSUNTIVO PREVENTIVO CREDITIZIO DI MERCATO DIRETTE 65 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

66 66 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi settoriale INDICATORI STATICI OFFERTA ATTUALE DOMANDA ATTUALE gamma/tipologia tipologia/ampiezza gamma/tipologia tipologia/ampiezza numerosità numerosità numerosità numerosità caratteristiche caratteristiche caratteristiche caratteristiche della concorrenza degli acquirenti VARIABILI CRITICHE SETTORIALI VARIABILI CRITICHE SETTORIALI lo stato del settore di appartenenza influisce sull’attività dell’impresa:“un’istantanea” periodica costituisce una valida base informativa IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

67 67 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi settoriale INDICATORI DINAMICI INDICATORI DINAMICI VARIABILI OPPORTUNITA’ VARIABILI OPPORTUNITA’ PROSPETTICHE MINACCE PROSPETTICHE MINACCE innovazioni tecnologiche esistenti barriere potenziali barriere potenziali tassi di crescita VARIABILI CRITICHE SETTORIALI VARIABILI CRITICHE SETTORIALI le prospettive del settore non sono meno importanti della situazione attuale: un confronto critico tra le nostre informazioni e quelle dell’impresa può rivelarsi di grande giovamento IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

68 68 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi andamentale La banca effettua il monitoraggio del rapporto con l’impresa mediante elaborazione di dati mensili suddivisi per forma tecnica in modo da tenere sotto controllo gli indicatori principali, tra i quali figurano:  ammontare del totale degli affidamenti  ammontare delle singole linee di credito  ammontare dei rispettivi utilizzi  ammontare degli sconfinamenti (eccedenze di utilizzi su accordati) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

69 69 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi andamentale Uno strumento di grande efficacia informativa è - come “Centrale dei Rischi” noto - il prospetto della “Centrale dei Rischi” predisposto mensilmente dalla Banca d’Italia. I dati sono esposti secondo livelli crescenti di intensità di rischio: 1 - rischi autoliquidanti 2 - rischi a scadenza 2 - rischi a scadenza 3 - rischi a revoca 3 - rischi a revoca 4 - finanziamenti a procedure concorsuali e 4 - finanziamenti a procedure concorsuali e finanziamenti particolari finanziamenti particolari 5 - sofferenze 5 - sofferenze IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

70 70 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi andamentale Vengono altresì segnalate: - garanzie prestate - garanzie ricevute - garanzie ricevute - altre operazioni finanziarie (leasing, factoring) - altre operazioni finanziarie (leasing, factoring) - banche affidanti - banche affidanti L’esistenza in C.R. di sconfinamenti sugli accordati o di altre anomalie impone un immediato approfondimento e un confronto con gli andamenti interni del rapporto. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

71 71 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi quantitativa analisi quantitativa L’analisi quantitativa dell’impresa da valutare mira ad accertare:  dimensione dell’attività  struttura e composizione del patrimonio  entità e composizione del risultato gestionale A tale scopo viene effettuata l’analisi della documentazione e delle principali operazioni poste in essere dall’impresa (acquisto di stabilimenti, investimenti in impianti, acquisti di materiali strategici, vendite di nuovi prodotti in nuove aree, ecc.). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

72 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi quantitativa STRUTTURA PATRIMONIALE AGGREGATA IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE NETTE CAPITALE SOCIALE RISERVE E UTILI RISERVE E UTILI ALTRE IMMOBILIZZAZIONI PASSIVITA’ FINANZIARIE M/L ALTRE IMMOBILIZZAZIONI PASSIVITA’ FINANZIARIE M/L ALTRE PASSIVITA’ DIFFERITE ALTRE PASSIVITA’ DIFFERITE CAPITALE DI FUNZIONAMENTO NETTO PASSIVITA’ FINANZIARIE B/T CAPITALE DI FUNZIONAMENTO NETTO PASSIVITA’ FINANZIARIE B/T CAPITALE INVESTITO FONTI DI COPERTURA CAPITALE INVESTITO FONTI DI COPERTURA (Totale Attivo Netto) (Totale Mezzi Propri e di Terzi) (Totale Attivo Netto) (Totale Mezzi Propri e di Terzi) Analisi Patrimoniale margine di struttura; consistenza e copertura immobilizzazioni; congruità mezzi propri; solidità patrimoniale 72 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

73 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi quantitativa CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO FATTURATO NETTO rimanenze prodotti finiti(  ) PRODUZIONE LORDA consumi materie prime MARGINE LORDO costi esterni VALORE AGGIUNTO costi interni MARGINE OPERATIVO NETTO saldo gestione finanziaria RISULTATO GESTIONE ORDINARIA UTILE D’ESERCIZIO Analisi della Redditività leva operativa; valore aggiunto unitario; costo lavoro unitario; rendimento capitale investito (roi); rotazione attivo(su fatturato) 73 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

74 74 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi qualitativa analisi qualitativa L’analisi qualitativa dell’impresa tende ad appurare:  governance e relazioni esterne  rapporti con il mercato e concorrenza  gestione dei clienti e fornitori  capacità produttiva e controllo dei costi  struttura organizzativa e processi operativi  gestione e valorizzazione delle risorse umane  innovazione di prodotto, organizzativa/processo  impatto sull’ambiente dell’attività aziendale A tale scopo viene effettuato l’esame del profilo qualitativo dell’impresa attraverso apposito questionario. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

75 75 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERTIO CREDITIZIO Analisi qualitativa In particolare, interessano dati non direttamente ricavabili dalla documentazione di rito (bilancio d’esercizio, ecc.), ma ottenibili con “indagini” focalizzate su procedure e modalità di lavoro della impresa. Tra le molteplici informazioni utili si possono evidenziare:  produttività  efficienza  efficacia  qualità IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

76 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi qualitativa Mette a raffronto risorse impiegate e risultati delle attività poste in essere: PRODUTTIVITA’ VALORI OUTPUT/VALORI INPUT VALORI OUTPUT/VALORI INPUT Ad esempio: numero prodotti finiti/numero m.d.o. numero fatture emesse/numero addetti 76 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

77 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi qualitativa Mette a raffronto valori effettivamente rilevati e valori “normali” di attività: EFFICIENZA VALORI EFFETTIVI/VALORI STANDARD VALORI EFFETTIVI/VALORI STANDARD Ad esempio: numero ore m.d.o. effettive/numero ore m.d.o. std numero ore macchina effettive/numero ore macchina std 77 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

78 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi qualitativa Mette a raffronto valori rilevati a consuntivo e valori- obiettivo prefissati: EFFICACIA VALORI CONSUNTIVI/VALORI-OBIETTIVO VALORI CONSUNTIVI/VALORI-OBIETTIVO Ad esempio: aumento fatturato consuntivo/aumento fatturato obiettivo riduzione costi consuntivi/riduzione costi-obiettivo 78 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

79 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi qualitativa Pone in risalto i risultati delle prestazioni aziendali sotto l’aspetto qualitativo: QUALITA’ QUALITA’ INDICATORI DI QUALITA’ OPERATIVA INDICATORI DI QUALITA’ OPERATIVA Ad esempio: numero difetti del prodotto, numero rilavorazioni,ecc. numero consegne in ritardo, ritardo medio su chiamata,ecc. 79 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

80 80 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi prospettica La pianificazione, di cui il controllo della gestione è un aspetto rilevante, si basa su: obiettivi a breve termine obiettivi a breve termine (fatturato, utili, flussi di cassa, ecc.) obiettivi a medio-lungo termine obiettivi a medio-lungo termine (nuovi mercati, nuovi prodotti, ecc.) Nella pianificazione vengono predisposti:  piani a medio-lungo termine (piani di sviluppo)  programmi a breve termine (budgets) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

81 81 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREIDTIZIO Analisi prospettica Pertanto, si avranno i seguenti programmi a breve termine: o budget delle vendite o budget della produzione o budget degli acquisti o budget dei costi commerciali o budget delle spese generali o e così via sui quali va effettuato il raffronto degli scostamenti (analisi delle varianze) rispetto alle previsioni (analisi delle varianze). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

82 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi prospettica La proiezione futura dell’impresa determina: la capacità di generare flussi di cassa per la gestione corrente la capacità di generare flussi di cassa per gli investimenti in capitale fisso la capacità di generare flussi di cassa per il rimborso dei debiti finanziari 82 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

83 83 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi prospettica conto economico futuro Verificare le ipotesi di conto economico futuro:  la compatibilità delle ipotesi generali con il quadro di riferimento (evoluzione dell’economia)  la congruenza tra l’entità del fatturato e il posizionamento di mercato  la consequenzialità tra le vendite generabili dalla gestione futura e le strategie da adottare  il calcolo per le previsioni delle quantità da vendere e dei prezzi da quotare IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

84 84 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi prospettica stato patrimoniale futuro Verificare le ipotesi di stato patrimoniale futuro:  l’adeguatezza dell’entità del capitale fisso in ragione dei piani di sviluppo  la correttezza delle voci di immobilizzazioni tecniche e degli ammortamenti previsti  il calcolo delle voci di credito e debito commerciale (dilazioni,rotazioni)  il calcolo delle voci di rimanenze prodotti finiti e materie prime (giacenze,rotazioni) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

85 85 DATI ED INFORMAZIONI PER ACCERTARE IL MERITO CREDITIZIO Analisi prospettica rendiconto finanziario futuro Verificare il rendiconto finanziario futuro:  le modalità di calcolo del fabbisogno finanziario (variazioni di dati “a stock”)  l’incidenza delle voci “residuali” sui flussi di cassa futuri  l’entità dei flussi di cassa più importanti (corrente, operativo e saldo di gestione) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

86 86 RATING: METODO STANDARDIZZATO Sistemi di rating METODO SISTEMI INTERNI (IRB) STANDARDIZZATO METODO DI BASE METODO AVANZATO (FOUNDATION) (ADVANCED) FIRBA AIRBA FIRBA AIRBA a scelta della banca IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

87 87 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Lo Standard Approach può ritenersi un’evoluzione dei contenuti del Primo Accordo (Basilea 1) anche se presenta alcune caratterizzazioni proprie. Nella sua espressione più semplice, il Metodo Standardizzato si basa sul principio secondo cui: a diverse tipologie di debitori vanno assegnati differenti gradi di rischio di credito cui corrispondono diverse classi di merito (rating) a diverse tipologie di debitori vanno assegnati differenti gradi di rischio di credito cui corrispondono diverse classi di merito (rating) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

88 88 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Tra le principali novità possono citarsi: FACOLTA’ DI POTERSI AVVALERE DI RATING ESTERNI PREDISPOSTI DAFACOLTA’ DI POTERSI AVVALERE DI RATING ESTERNI PREDISPOSTI DA AGENZIE SPECIALIZZATE DA ACCREDITARE PRESSO LA BANCA D’ITALIA AGENZIE SPECIALIZZATE DA ACCREDITARE PRESSO LA BANCA D’ITALIA (AD ESEMPIO: STANDARD & POOR’S, MOODY’S INVESTOR SERVICE, ECC.) (AD ESEMPIO: STANDARD & POOR’S, MOODY’S INVESTOR SERVICE, ECC.) TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO (GARANZIE,TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO (GARANZIE, COMPENSAZIONI E DERIVATI) COMPENSAZIONI E DERIVATI) FACOLTA’ DI POTERSI AVVALERE DI RATING ESTERNI PREDISPOSTI DAFACOLTA’ DI POTERSI AVVALERE DI RATING ESTERNI PREDISPOSTI DA AGENZIE SPECIALIZZATE DA ACCREDITARE PRESSO LA BANCA D’ITALIA AGENZIE SPECIALIZZATE DA ACCREDITARE PRESSO LA BANCA D’ITALIA (AD ESEMPIO: STANDARD & POOR’S, MOODY’S INVESTOR SERVICE, ECC.) (AD ESEMPIO: STANDARD & POOR’S, MOODY’S INVESTOR SERVICE, ECC.) TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO (GARANZIE,TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO (GARANZIE, COMPENSAZIONI E DERIVATI) COMPENSAZIONI E DERIVATI) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

89 89 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach La logica che sottende l’attribuzione del rating delle agenzie specializzate (rating esterno) è quella di PD (probabilità di default) determinare la PD (probabilità di default) del soggetto emittente titoli di credito (obbligazioni) senza tener conto dei suoi rapporti con il sistema bancario. Quindi, la valutazione esterna è incentrata sulla (PD) capacità di rimborso (PD) e sulla possibilità di rivalsa (LGD) del sottoscrittore (LGD). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

90 90 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Il coefficiente patrimoniale da applicare alle voci di attivo ponderato per il rischio (Apr o RWA, Risk- Weighted Assets) resta immutato rispetto al Primo Accordo, cioè pari all’8%. Tali voci sono meno sensibili ai fattori e componenti di rischio trattati nei paragrafi precedenti in quanto, esse - ai fini regolamentari - vengono raggruppate in 12 categorie (esposizioni on-balance sheet). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

91 91 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Le 12 categorie di esposizioni sono: 1.crediti verso enti sovrani e banche centrali 2.crediti verso enti non centrali del settore pubblico 3.crediti verso banche multilaterali di sviluppo 4.crediti verso banche 5.crediti verso società di intermediazione mobiliare 6.crediti verso imprese e compagnie di assicurazione 7.crediti verso debitori retail (al dettaglio) 8.crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 9.crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali 10.crediti scaduti 11.crediti verso categorie a più alto rischio 12.altri crediti 1.crediti verso enti sovrani e banche centrali 2.crediti verso enti non centrali del settore pubblico 3.crediti verso banche multilaterali di sviluppo 4.crediti verso banche 5.crediti verso società di intermediazione mobiliare 6.crediti verso imprese e compagnie di assicurazione 7.crediti verso debitori retail (al dettaglio) 8.crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 9.crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali 10.crediti scaduti 11.crediti verso categorie a più alto rischio 12.altri crediti IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

92 92 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni: Crediti verso enti sovrani e banche centrali AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 0% 20% 50% 100% 150% 100% Crediti verso enti sovrani e banche centrali AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 0% 20% 50% 100% 150% 100% Crediti verso enti non centrali,banche multilaterali,banche e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 50% 50% 100% 150% 50% Crediti verso enti non centrali,banche multilaterali,banche e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 50% 50% 100% 150% 50% IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

93 93 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni: Crediti verso banche a breve termine e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 20% 20% 50% 150% 20% Crediti verso banche a breve termine e società di intermediazione mobiliare (se vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BBB- BB+ a B- sotto B- unrated 20% 20% 20% 50% 150% 20% Crediti verso imprese e compagnie di assicurazione e società di intermediazione mobiliare (non vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BB- sotto BB- unrated 20% 50% 100% 150% 100% Crediti verso imprese e compagnie di assicurazione e società di intermediazione mobiliare (non vigilate) AAA a AA- A+ a A- BBB+ a BB- sotto BB- unrated 20% 50% 100% 150% 100% IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

94 94 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni: Requisiti per la qualifica di esposizione retail: Crediti verso debitori retail (al dettaglio) 75% Crediti verso debitori retail (al dettaglio) 75% * destinatari:persone fisiche o imprese di piccola dimensione * tipologie di crediti:prestiti rotativi, prestiti rateali, leasing personali, linee di credito per piccoli operatori economici * valore unitario:da definire a cura dell’Autorità di Vigilanza (ad esempio: < 0,2% del portafoglio crediti) * Fido complessivo:< € 1.000.000 per controparte * destinatari:persone fisiche o imprese di piccola dimensione * tipologie di crediti:prestiti rotativi, prestiti rateali, leasing personali, linee di credito per piccoli operatori economici * valore unitario:da definire a cura dell’Autorità di Vigilanza (ad esempio: < 0,2% del portafoglio crediti) * Fido complessivo:< € 1.000.000 per controparte IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

95 95 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni: Crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 35% * * la Direttiva CEE 98/32 ha previsto un peso del 50% Crediti garantiti da ipoteca su immobili residenziali 35% * * la Direttiva CEE 98/32 ha previsto un peso del 50% Crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali 100% * * nei mercati consolidati e sviluppati può essere riconosciuto 50% Crediti garantiti da ipoteca su immobili commerciali 100% * * nei mercati consolidati e sviluppati può essere riconosciuto 50% Crediti scaduti con crediti con ipoteca su altri accantonamenti immobili residenziali crediti < 20% 100% 150%  20% 100% 100% A discrezione della 50% 50% Autorità di Vigilanza Crediti scaduti con crediti con ipoteca su altri accantonamenti immobili residenziali crediti < 20% 100% 150%  20% 100% 100% A discrezione della 50% 50% Autorità di Vigilanza IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

96 96 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Ponderazioni delle 12 categorie di esposizioni: Crediti verso categorie a più alto rischio Crediti verso categorie a più alto rischio 150% * verso enti sovrani, banche centrali, entri non centrali, banche multilaterali di sviluppo, banche e società di intermediazione mobiliare con rating < a B- * verso imprese con rating < a BB- * crediti scaduti Crediti verso categorie a più alto rischio Crediti verso categorie a più alto rischio 150% * verso enti sovrani, banche centrali, entri non centrali, banche multilaterali di sviluppo, banche e società di intermediazione mobiliare con rating < a B- * verso imprese con rating < a BB- * crediti scaduti Altri crediti Altri crediti 100% IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

97 97 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach Annotazioni meritevoli di attenzione: (EAD)l’esposizione all’inadempienza (EAD) è ritenuta uguale a quella dell’esposizione al netto delle svalutazioni effettuate il peso dato ai crediti retail (75%) è minore di quanto previsto da Basilea 1, dove venivano equiparati alle esposizioni verso le imprese (100%) il Nuovo Accordo opportunamente distingue le garanzie rappresentate da immobili residenziali da quelle costituite da immobili commerciali IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

98 98 RATING: METODO STANDARDIZZATO Standard Approach l’utilizzo delle agenzie esterne di rating accreditate dall’Autorità di Vigilanza è sottoposto a una serie di regole: * il loro uso deve essere a fini sia regolamentari sia gestionali * in caso di rating diversi da due agenzie per lo stesso debitore vale quello peggiore * in caso di rating diversi da più agenzie per lo stesso debitore vale il secondo migliore * andrebbero considerati i rating richiesti dal debitore perché, rispetto a quelli non richiesti, derivano da informazioni fornite dal debitore *i rating a breve termine non possono essere applicati ai crediti a lungo termine unrated IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

99 99 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Fabbisogni e coperture rendiconto finanziario La verifica delle risultanze del rendiconto finanziario futuro futuro è molto utile per determinare: - fabbisogni finanziari relativi agli investimenti previsti - modalità di copertura (entità, composizione e durata degli impegni finanziari) In altri termini, la pianificazione finanziaria del debito consente di quantificare fabbisogni e fonti di finanziamento. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

100 100 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Tipologia di fabbisogni Il fabbisogno finanziario viene stabilito a posteriori dalle variazioni (in più o in meno) intervenute in un dato periodo di tempo (un anno, un mese, ecc.) nelle voci consuntive dell’attivo e del passivo aziendale. Tali variazioni attengono, in larga parte, a: capitale fisso lordo (nuovi investimenti) capitale di funzionamento netto (differenza positiva tra aumento dei crediti/debiti non finanziari e aumento delle rimanenze merci) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

101 101 MISURAZIONE DEI FABBISOGI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Tipologia di fabbisogni altre voci dell’attivo e passivo (utilizzo del fondo t.f.r., ecc.) Quando occorre valutare i fabbisogni finanziari prospettici, va messo a fuoco: il prospetto dettagliato degli investimenti previsti le singole fonti di copertura (mezzi propri, fornitori e debiti finanziari a b/t e m/l termine) le voci del rendiconto finanziario futuro IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

102 102 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Flussi di cassa Esistono varie categorie di flussi di cassa e tra queste: flusso di cassa lordo -flusso di cassa lordo risultato d’esercizio + costi non monetari flusso di cassa della gestione corrente -flusso di cassa della gestione corrente flusso di cassa lordo + rettifiche costi non tipici e non correnti +/- fabbisogno capitale di funzionamento netto flusso di cassa operativo -flusso di cassa operativo flusso di cassa della gestione corrente +/- fabbisogno immobilizzazioni +/-  altre attività non correnti IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

103 103 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Flussi di cassa flusso di cassa totale -flusso di cassa totale flusso di cassa operativo +/-  altre voci (partecipaz., fondi) - rettifiche costi non tipici e non correnti saldo di gestione -saldo di gestione (  disponibilità liquide) flusso di cassa totale +/-  crediti/debiti finanziari +/- capitale sociale – pagamento dividendi IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

104 104 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Flussi di cassa A tale proposito ciò che rileva, in special modo, sono le: necessità monetarie per capitale di funzionamento netto necessità monetarie per capitale di funzionamento netto necessità monetarie per investimenti in capitale fisso necessità monetarie per investimenti in capitale fisso IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

105 MISURAZIONE DEI FABISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Saldo di gestione La capacità di rimborso dell’impresa dipende, in prima battuta, da: copertura degli interessi passivi copertura degli interessi passivi (utile operativo – oneri finanziari netti) (utile operativo – oneri finanziari netti) “saldo di gestione” “saldo di gestione” (variazione delle disponibilità liquide) (variazione delle disponibilità liquide) Quest’ultima grandezza monetaria è comprensiva della capacità di indebitamento (flessibilità finanziaria). 105 IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

106 106 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Entità dell’indebitamento La pianificazione finanziaria aziendale deve tendere ad un livello di indebitamento totale e finanziario compatibile con gli equilibri patrimoniali ed economici dell’impresa. Ciò in quanto: l’indebitamento totale non può essere molto superiore al patrimonio netto l’indebitamento finanziario deve essere strutturato in modo da coprire il fabbisogno durevole, che origina dal capitale fisso, con i capitali permanenti IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

107 107 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Struttura dell’indebitamento Debiti correnti Attività correnti Capitali permanenti Immobilizzazioni nette IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

108 108 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Indicatori finanziari L’accertamento del grado di sicurezza finanziaria presuppone la disponibilità di dati economico-finanziari previsionali. Allo scopo, gli elementi da analizzare sono: redditività dell’investimento (r.o.i.) redditività dell’investimento (r.o.i.) costo medio dell’indebitamento (r.o.d.) costo medio dell’indebitamento (r.o.d.) indice di copertura degli interessi passivi indice di copertura degli interessi passivi flussi di cassa e saldi di tesoreria flussi di cassa e saldi di tesoreria IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

109 109 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Sviluppo compatibile grado di dipendenza finanziaria Inoltre, va esaminato il grado di dipendenza finanziaria (quoziente tra indebitamento finanziario e capitali finanziari) finanziari) per poter definire il: TASSO DI SVILUPPO COMPATIBILE = r.o.e. x (1 – d) dove: dove: r.o.e. = rendimento dei mezzi propri r.o.e. = rendimento dei mezzi propri d = percentuale dell’utile distribuito ai soci d = percentuale dell’utile distribuito ai soci IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

110 110 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Sviluppo compatibile TASSO DI SVILUPPO COMPATIBILE Dati consuntivi: Patrimonio netto € 40.000.000 Debiti finanziari € 60.000.000 Capitale investito € 100.000.000 Fonti copertura €100.000.000 Grado di dipendenza finanziaria attuale 60% Dati previsionali: r.o.e. previsto 15% Utile d’esercizio previsto € 6.000.000 Utile da distribuire previsto € 3.000.000 (50%) Utile da reinvestire previsto € 3.000.000 (50%) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

111 111 MISURAZIONE DEI FABBISOGNI FINANZIARI E CAPACITA’ DI RIMBORSO Sviluppo compatibile TASSO DI SVILUPPO COMPATIBILE Esempio di calcolo: Patrimonio netto € 43.000.000 Debiti finanziari € 64.500.000 Capitale investito € 107.500.000 Fonti copertura €107.500.000 Grado di dipendenza finanziaria prevista 60%: tasso di sviluppo compatibile: r.o.e. x (1 – d) = = 15% x (1 – 50%) = 7,5% = 15% x (1 – 50%) = 7,5% IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

112 112 PROFILI GIURIDICI DEL CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA NUOVA DISCIPLINA PER GLI IMMOBILI DA COSTRUIRE FIDEJUSSIONE PER LE SOMME ANTICIPATE TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE FALLIMENTO DEL COSTRUTTORE RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

113 113 PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE Tipologie del privilegio DEFINIZIONE Il privilegio consiste nella priorità (prelazione) accordata dalla legge ad alcuni diritti di credito in considerazione della loro causa o natura. Il creditore con privilegio risulta avvantaggiato nei confronti degli altri creditori all’atto del ricavato dell’espropriazione forzata individuale o concorsuale dei beni del debitore (art.2745 c.c. e seguenti). PRIVILEGIO GENERALE Se insiste su tutti i beni mobili (mai beni immobili) del debitore (ad esempio: per imposte allo Stato o enti locali, retribuzioni, provvigioni, prestazioni dei professionisti, finanziatori di lavori pubblici, ecc). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

114 114 PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE Tipologie del privilegio PRIVILEGIO SPECIALE Quando ha per oggetto solo alcuni beni mobili o immobili per il rapporto di connessione esistente tra il credito e il bene (ad esempio: privilegio per crediti dello albergatore, del locatore di immobili, agrari, ecc.). Per i crediti alle imprese i beni oggetto del finanziamento debbono essere destinati all’esercizio dell’attività aziendale (attualmente non è più obbligatorio l’avviso del privilegio nel foglio annunzi legali). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

115 115 PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE Tipologie del privilegio PRIVILEGIO LEGALE Nelle fattispecie giuridiche in cui il privilegio è stabilito dalla legge. Un caso noto è costituito – come appena richiamato - dai prestiti agrari di conduzione (con o senza cambiale) sui frutti del fondo. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

116 116 PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE Tipologie del privilegio PRIVILEGIO CONVENZIONALE Allorchè la sua costituzione è subordinata alla volontà delle parti il cui accordo è condizione per la sua esistenza. Esso può riguardare anche i finanziamenti agrari e pescherecci a breve termine. NOTA: privilegio Nella compravendita di autoveicoli al venditore spetta il privilegio legale legale per il prezzo non corrisposto dall’acquirente. privilegio convenzionale L’autoveicolo può anche formare oggetto di privilegio convenzionale concesso dal debitore a garanzia di un credito; esso deve risultare da atto scritto registrato e non può avere durata superiore a cinque anni (R.D.L. n. 436 del 15/03/1927). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

117 117 PRIVILEGIO: TIPOLOGIE ED ESTENSIONE Estensione del privilegio Il privilegio accordato al credito si estende a: - spese ordinarie per il processo di esecuzione - interessi dovuti per l’anno in corso alla data del pignoramento e per quelli dell’anno precedente - interessi successivi sino alla data di vendita nella misura legale IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

118 118 FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA Finanziamenti a breve termine FORME TECNICHE:  Apertura di credito  Sconto di pagherò diretti  Crediti periodici rotativi semplici  Prefinanziamento su mutui  Accredito s.b.f. di effetti  Anticipo s.b.f. su fatture  Sconto di portafoglio cambiario  Finanziamento del magazzino su pegno di merci o all’importazione  Anticipo su fatture export IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

119 119 FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA Finanziamenti a medio-lungo termine FORME TECNICHE:  Apertura di credito ipotecario  Mutuo ipotecario  Mutuo chirografaro  Credito fondiario  Credito agrario  Credito artigiano  Credito peschereccio IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

120 120 FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA Finanziamenti a medio-lungo termine Credito fondiario Alcune deroghe al diritto comune: - facoltà per la banca di eleggere domicilio in circoscrizione di Tribunale diversa da quella dove si trova il bene immobile - diritto per il mutuatario di ottenere riduzione e restrizione dell'ipoteca - diritto alla suddivisione in caso di ipoteca gravante su complessi condominiali - possibilità di estinzione anticipata - ritardato pagamento e risoluzione del contratto (il pagamento entro 30 gg. non è ritardo, la banca deve accettarlo fino al 180° giorno e la risoluzione potrà essere richiesta solo dopo il 180° giorno o dopo il sesto pagamento, anche non consecutivo) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

121 121 FORME DI AFFIDAMENTO E IPOTECA FONDIARIA Finanziamenti a medio-lungo termine Credito fondiario Può essere con: - erogazione contestuale - erogazione differita (10-15 giorni dal contratto) Se stipulato con soggetti debitori fallibili, l’ipoteca iscritta sul bene immobile si consolida in 10 giorni; trascorso tale periodo essa non è più a rischio di azione revocatoria fallimentare (art.39 del T.U.B.). E’ il motivo alla base della“erogazione differita”: consente alla banca di far trascorrere i suddetti 10 giorni per consolidare l’ipoteca in suo favore. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

122 122 NUOVA DISCIPLINA PER GLI IMMOBILI DA COSTRUIRE Protezione per l’acquirente di bene immobile La Legge n.210 del 02/08/2004 e il D.Lgs. n.122 del 20/06/2005, entrato in vigore il 21/07/2005, conferisce una nuova tutela in favore del compratore di immobile richiedendo alle imprese costruttrici quanto segue: CONTRATTO PRELIMINARE (COMPROMESSO) E ROGITO Nuove prescrizioni sul compromesso e rogito, tra cui: - descrizione dell’immobile e di tutte le pertinenze - estremi di eventuali convenzioni con il Comune ed elencazione dei vincoli previsti - caratteristiche tecniche della costruzione (struttura portante, fondazioni, solai, copertura, ecc.) - termini massimi di esecuzione della costruzione - indicazione del prezzo (termini, modalità, ecc.) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

123 123 NUOVA DISCIPLINA PER GLI IMMOBILI DA COSTRUIRE Protezione per l’acquirente di bene immobile CONTRATTO PRELIMINARE (COMPROMESSO) E ROGITO - estremi della fidejussione bancaria (di cui al paragrafo successivo) - eventuale esistenza di ipoteche o trascrizioni pregiudizievoli sull’immobile ed ammontare - estremi del permesso di costruzione o di richiesta (se non ancora rilasciata) - indicazione di eventuali imprese appaltatrici - nel capitolato specifica dei materiali da utilizzarsi e gli elaborati del progetto in base al quale è stato richiesto il permesso POLIZZA ASSICURATIVA Stipula di polizza contro i vizi con validità decennale a partire dalla fine dei lavori. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

124 124 FIDEJUSSIONE PER LE SOMME ANTICIPATE Protezione per l’acquirente di bene immobile Le norme richiamate nel paragrafo precedente obbligano a costruttori di immobili anche al rilascio di: - fidejussione bancaria per il pagamento di somme all’atto del contratto preliminare (acconti) sino alla sottoscrizione del rogito pari al 100% del valore L’obbligo della fidejussione bancaria ricade sulle imprese di costruzione che hanno chiesto il permesso di costruzione o fatto denuncia successivamente al 21/07/2005 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n.122 del 20/06/2005). Va da sé che l’eventuale costruzione abusiva non darà diritto ad alcun risarcimento. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

125 125 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Privilegio e ipoteca La legge n.30 del 28/02/97 ha introdotto un nuovo regime in materia di contratti preliminari immobiliari privilegio speciale immobiliare istituendo un privilegio speciale immobiliare. E’ prevista la trascrizione dei contratti preliminari per atti di compravendita di beni immobili, concessione di diritti immobiliari, comunioni immobiliari, servitù prediali, e così via. trascrizione del contratto preliminare La trascrizione del contratto preliminare prevale sulle altre trascrizioni o iscrizioni ad essa successive, se la trascrizione del contratto definitivo di vendita è entro 1 anno avvenuta entro 1 anno dalla data convenuta dalle parti o entro 3anni dalla trascrizione del preliminare. entro 3 anni dalla trascrizione del preliminare. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

126 126 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Privilegio e ipoteca In caso di inadempienza del venditore, il credito vantato dall’acquirente (per la corresponsione di un privilegioanche nei confronti dei “anticipo”) gode di privilegio anche nei confronti dei creditori ipotecari antecedenti al preliminare creditori ipotecari antecedenti al preliminare (art.2775 bis c.c.). Ciò serve a salvaguardare i diritti dell’acquirente da azioni compiute dal venditore in suo danno, ma - di inefficaci le ipoteche fatto – contribuisce a rendere inefficaci le ipoteche giudiziali contro il venditore alienante giudiziali contro il venditore alienante dopo la trascrizione di un contratto preliminare (si tratta dell’unico privilegio che prevale sull’ipoteca). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

127 127 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Privilegio e ipoteca Uniche eccezioni Uniche eccezioni: - ipoteca iscritta per mutui erogati al promissario acquirente per l’acquisto del bene immobile - ipoteca iscritta su edificio condominiale per mutuo su intervento edilizio limitatamente alla quota di debito derivante dal suddetto mutuo che il promissario acquirente si sia accollata con il preliminare stesso (art.2825 bis c.c.) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

128 128 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Presupposti dell’azione revocatoria fallimentare L’azione revocatoria fallimentare è esercitabile dal curatore su tutti gli atti compiuti dal fallito per un periodo variabile da 6 mesi a 2 anni antecedenti la dichiarazione di fallimento a condizione che si realizzino i seguenti presupposti:  presupposto oggettivo (fuoruscita di attività dal patrimonio del fallito a vantaggio di uno o più creditori)  presupposto soggettivo (consapevolezza dello stato di insolvenza del debitore fallito da parte dei creditori avvantaggiati) IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

129 129 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Griglia di revocabilità ATTI A TITOLO GRATUITO ATTI A TITOLO GRATUITOInefficaci se compiuti nei 2 anni anteriori Presunzione assoluta Presunzione assoluta di conoscenza dello stato di insolvenza PAGAMENTI ANTICIPATI PAGAMENTI ANTICIPATIInefficaci se compiuti nei 2 anni anteriori DI DEBITI NON SCADUTIPresunzione assoluta DI DEBITI NON SCADUTIPresunzione assoluta di conoscenza dello stato di insolvenza ATTI A TITOLO ONEROSO ATTI A TITOLO ONEROSOInefficaci se compiuti nei 2 anni anteriori CON PRESTAZIONI Presunzione relativa CON PRESTAZIONI Presunzione relativa con possibilità per SPROPORZIONATE (25%) SPROPORZIONATE (25%)il creditore di dimostrare che non conosceva lo stato di insolvenza IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

130 130 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Griglia di revocabilità ATTI A TITOLO ONEROSO ATTI A TITOLO ONEROSOInefficaci se compiuti nell’anno anteriore CON PRESTAZIONIPresunzione relativa CON PRESTAZIONIPresunzione relativa con onere a carico del PROPORZIONATE PROPORZIONATEcuratore di dimostrare che il creditore conosceva lo stato di insolvenza ATTI ESTINTIVI DI DEBITI ATTI ESTINTIVI DI DEBITIInefficaci se compiuti nell’anno anteriore CON MEZZI ANORMALI DI CON MEZZI ANORMALI DIPresunzione relativa con possibilità per il PAGAMENTO PAGAMENTOcreditore di dimostrare che non conosceva lo stato di insolvenza PAGAMENTI REGOLARI PAGAMENTI REGOLARIInefficaci se compiuti nei 6 mesi anteriori DI DEBITI SCADUTIPresunzione relativa DI DEBITI SCADUTIPresunzione relativa con onere a carico del curatore di dimostrare che il creditore conosceva lo stato di insolvenza IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

131 131 TRASCRIZIONE DEI PRELIMINARI,CREDITORE IPOTECARIO E REVOCATORIA FALLIMENTARE Griglia di revocabilità GARANZIE PER GARANZIE PERInefficaci se assunte nell’anno anteriore CREDITI PREESISTENTIPresunzione relativa CREDITI PREESISTENTIPresunzione relativa con possibilità per il NON SCADUTI NON SCADUTIcreditore di dimostrare che non conosceva lo stato di insolvenza GARANZIE PER GARANZIE PERInefficaci se assunte nei 6 mesi anteriori CREDITI PREESISTENTIPresunzione relativa CREDITI PREESISTENTIPresunzione relativa con possibilità per il SCADUTI SCADUTIcreditore di dimostrare che non conosceva lo stato di insolvenza GARANZIE ASSUNTE GARANZIE ASSUNTEInefficaci se assunte nei 6 mesi anteriori CONTESTUALMENTE ALPresunzione relativa CONTESTUALMENTE ALPresunzione relativa con onere a carico del SORGERE DEL CREDITO SORGERE DEL CREDITOcuratore di dimostrare che il creditore conosceva lo stato di insolvenza IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

132 132 FALLIMENTO DEL COSTRUTTORE Acquisto per abitazione principale Il contratto di compravendita immobiliare può essere dichiarato invalido a seguito dell’azione revocatoria fallimentare se: - stipulato nell’anno prima della dichiarazione di fallimento - corrisposto un prezzo non di mercato o non equo - l’acquirente non dimostra di essere stato al corrente dello stato di insolvenza del costruttore compravendita di beni immobili ad uso Attualmente la compravendita di beni immobili ad uso abitativo destinati all’abitazione principale del compratoreentro il terzo compratore (o di suoi parenti o affini entro il terzo grado) non è soggetta all’azione di revocatoria fallimentare fallimentare (Legge n.80 del 14/05/2005). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

133 133 RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO Natura dei compiti L’attività del notaio è regolata dalla Legge n.89 del 16/02/1013 e R.D. n.1325 del 10/09/1914 (legge notarile). Nel tempo si è affermata la convinzione, anche in giurisprudenza, che gli adempimenti notarili debbano farsi rientrare prevalentemente nella sfera privatistica /professionale piuttosto che in quella pubblicistica. attività del notaio Ciò poiché – di fatto - l’attività del notaio non si limita al mero accertamento della volontà delle parti o ricomprende anche della compilazione di un atto, ma ricomprende anche tutte quelle attività preparatorie e successive indispensabili per la certezza dell’atto giuridico posto in essere. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

134 134 RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO Fattispecie di responsabilità INVALIDITA’ DELL’ATTO Il notaio è responsabile della piena validità dell’atto formato o ricevuto (se quest’ultimo è contrario a norme inderogabili, all’ordine pubblico o al buon costume il suddetto deve rifiutarsi di stipularlo). Tale rifiuto opera anche nel caso di atti societari in contrasto con la legge (atti costitutivi, statuti, assemblea dei soci, ecc.). OMESSA O TARDIVA TRASCRIZIONE Il notaio risponde dei danni originati da omessa o tardiva trascrizione dell’atto nei pubblici registri. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

135 135 RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO Fattispecie di responsabilità CASI DI SPECIALE DIFFICOLTA’ Si applica anche al notaio l’art.2236 c.c. secondo cui questi – ricorrendo il presupposto della speciale difficoltà - risponde dei danni solo per dolo o colpa grave. OMESSE VISURE IPOCATASTALI Ove il notaio non abbia provveduto alle visure, o lo abbia fatto in modo errato, non segnalando ipoteche o altri diritti reali, risponde nei confronti del cliente semprechè si tratti di atto pubblico e di autenticazione di atto privato redatto dal medesimo su incarico delle parti, anche in assenza di specifica richiesta. IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

136 136 RUOLO E RESPONSABILITA’ DEL NOTAIO Fattispecie di responsabilità ESONERO DI RESPONSABILITA’ Non sussiste responsabilità del notaio quando, in caso di compravendita di un immobile con scrittura privata autenticata, viene sollevato dall’onere di provvedere alle visure ipocatastali per ragioni di urgenza su espressa e concorde dichiarazione delle parti (che costituisce parte integrante del contratto). Peraltro, tale dichiarazione, per essere valida, non è ritenuta clausola vessatoria nell’atto pubblico ed anche nella scrittura privata autenticata (in questo caso, se non ricorrono elementi di fatto che ne giustifichino il Richiamo). IL FABBISOGNO FINANZIARIO A MEDIO E LUNGO TERMINE: ANALISI E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO


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