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LEZIONI FRONTALI Materiale aggiuntivo: slides DIDATTICA INTEGRATIVA “L’essere se stesso quotidiano e il Si” Inizio 29.10.2009 ore 13 Aula V SEMINARIO 3CFU.

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1 LEZIONI FRONTALI Materiale aggiuntivo: slides DIDATTICA INTEGRATIVA “L’essere se stesso quotidiano e il Si” Inizio 29.10.2009 ore 13 Aula V SEMINARIO 3CFU “La tirannia dei valori di Carl Schmitt” Inizio 27.10.2009 ore 11 Aula VII ESAMEFINALEESAMEFINALE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA FILOSOFIA DEL DIRITTO 2 A-L a.a. 2009/2010 colloquio facoltativo colloquio facoltativo Inizio 21.10.2009 ore 9 Aula IV A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

2 Il diritto che “è” “positivo” Cosa significa per noi? PRINCIPI: sovranità autonoma e non derivata; divisione dei poteri; legalità; generalità della norma; certezza. NOMOS BASILEUS- forma moderna del superamento dell’arbitrio. FORME: Stato assoluto Stato di polizia Stato di diritto Stato liberale Stato sociale Stato costituzionale E’diritto solo quello prodotto dallo STATO o da esso riconosciuto E’diritto solo quello prodotto dallo STATO o da esso riconosciuto SCHEDA 1. CAMPO DI RICERCA CHE COSA SIGNIFICA NELLE NOSTRE COORDINATE STORICO-GEOGRAFICHE-ISTITUZIONALI? STATO = STATO MODERNO: una nuova organizzazione del potere che ha come caratteri originari IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE DEL DIRITTO E DELL’USO DELLA FORZA. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

3 Questo è quello che chiamiamo “diritto positivo” E’ “il diritto che è”. MA ATTENZIONE! NON un diritto valido per ogni luogo ed ogni tempo. Questo è quello che chiamiamo “diritto positivo” E’ “il diritto che è”. MA ATTENZIONE! NON un diritto valido per ogni luogo ed ogni tempo. E’ quello che riconosciamo come diritto all’interno delle nostre coordinate storiche, geografiche, istituzionali. A. È il diritto che storicamente ha il suo atto di nascita nell’umanesimo giuridico. B. È il diritto che geograficamente si sviluppa nell’Europa continentale. C. E’ il diritto che arriva a noi come “prodotto” dello Stato di democrazia pluralista. Forma stato attuale: stato costituzionale post-bellico, stato di democrazia pluralista. SISTEMA DI GARANZIE DEL SINGOLO REALE E DEI RAPPORTI TRA INDIVIDUO-SOCIETA’-POTERE AL QUALE RICONOSCIAMO IL CARATTERE DELLA GIURIDICITA’. Scheda 1 a A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

4 Che cosa garantiamo garantendo la singolarità reale? Che cosa garantiamo garantendo la singolarità reale? Che cosa vi aspettate debba esservi garantito? COME LO ESPRIMERESTE? Che cosa vi aspettate debba esservi garantito? COME LO ESPRIMERESTE? Scheda 2 Stato di democrazia pluralista: sistema di garanzie della singolarità reale come portatrice di diritti. MA COME SINGOLI REALI NELLA VOSTRA REALTA’ STORICA COME SINGOLI REALI NELLA VOSTRA REALTA’ STORICA A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

5 Scheda 2 bis Ambiente fittizio: bellum omnium contra omnes! Risposte degli studenti: io sono così; io non tollero il tuo comportamento; tu non mi rispetti; io ti lascio perché io non sono come te; io non sono come tutti gli altri, sono più bravo…migliore. Domanda: se uno tocca il vostro io, cosa tocca? Risposte: i miei valori; la mia soggettività; la mia persona; mi procura una lesione; tocca ciò che sono; tocca me stesso; togliermi l’io significa annullarmi; il mio io mi permette di eccellere rispetto agli altri; l’io è ciò che mi rappresenta; l’io è la mia propria essenza; è la libertà di esprimermi. L’io è ciò che mi rappresenta Domanda: è maschile o femminile il suo io? Com’è che quanto riconosciamo come di più proprio a noi stessi lo nominiamo comunque al maschile? N.B. Vedremo che la singolarità reale non coincide con l’io. Il linguaggio problematizza ciò che riteniamo ovvio. Come accade che il termine da noi tenuto come espressivo della nostra identità storica non distingue tra maschile e femminile? Resistenza ad un attacco personale! Un diverbio vissuto come offesa alla nostra persona. L’io è la mia propria essenza A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

6 Chi garantisce l’Io? Che cos’è l’Io? Trattiamo l’Io come qualcosa di evidente: un dato di fatto. Riteniamo che tutto ( tutti i diritti) abbiano l’Io come polo legittimo. Riteniamo che l’Io sia il riferimento ultimo e necessario di ogni aspetto del nostro esistere. Un dato indubitabile, oggettivo: il nocciolo senza il quale non potremmo parlare di una nostra identità Contro questa convinzione comune vedremo che il diritto moderno PER GARANTIRE L’UOMO SOGGETTO DEVE NON GARANTIRE L’IO Contro questa convinzione comune vedremo che il diritto moderno PER GARANTIRE L’UOMO SOGGETTO DEVE NON GARANTIRE L’IO Scheda 3 A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

7 DIRITTO MODERNO: che cosa accade? Dal subjectum al soggetto Dal subjectum al soggetto Significato storico teorico “manualistico” Significato storico teorico “manualistico” Da rilevante e riconosciuto solo se e in quanto parte di un tutto a individuo portatore di diritti in quanto tale (campo sociale, istituzionale, religioso…) Da rilevante e riconosciuto solo se e in quanto parte di un tutto a individuo portatore di diritti in quanto tale (campo sociale, istituzionale, religioso…) Scheda 4 rivoluzioni  scientifiche  istituzionali  sociali rivoluzioni  scientifiche  istituzionali  sociali da assoggettato a soggetto A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

8 Una successione storica? NO! Due modi dell’abitare Due condizioni d’esistenza Due modi dell’abitare Due condizioni d’esistenza DAL SUBJECTUM AL SOGGETTO Scheda 5 SPAZIO OPERATIVO DEL DIRITTO MODERNO UN EVENTO STORICAMENTE SUPERATO? Dal subjectum al soggetto CAMPO DI RICERCA A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

9 Dal subjectum al soggetto  Dall’uomo parte dell’ordine delle cose  All’uomo metro e misura del divenire Questa lettura consolidata del passaggio dal subjectum al soggetto si dimostra non corretta Per accorgersene, basta verificare che cosa in realtà accade a partire dalla età moderna Scheda 6 SIGNIFICATO TRADIZIONALE DEL PASSAGGIO DALLA CONDIZIONE DI ASSOGGETTAMENTO ( in generale l’uomo giace sotto un ordine che lo sovrasta e del quale non dispone: ordine naturale, metafisico, sociale) ALLA CONDIZIONE DI DOMINIO (l’uomo è l’unico signore del suo tempo e del suo divenire) MA, ATTENZIONE! A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

10 HOBBES : DAL DE NATURA AL DE CIVE Scheda 7 o La condizione naturale dell’uomo o La condanna senza appello o Il Contratto o Il soggetto artificiale o L’uomo soggetto di diritto. LEVIATANO. COSI’ NASCE IL DIRITTO MODERNO contrapposizione ius-lex: il diritto si stacca dalla realtà. L’uomo soggetto si pone come signore dell’artificiale negando il reale. L’UOMO SOGGETTO COME RIVOLTA AL METAFISICO ESISTENZA- ANTI IDENTITA’ PER DIFFERENZA L’UOMO SOGGETTO COME RIVOLTA AL METAFISICO ESISTENZA- ANTI IDENTITA’ PER DIFFERENZA Il rapporto naturale-artificiale si capovolge! Dal naturale l’uomo passa all’artificiale. Lo stesso binomio insanabile, ma capovolto. Nostalgia del naturale. INIZIO DELLA HYBRIS MODERNA Nostalgia del naturale. INIZIO DELLA HYBRIS MODERNA B. INTERPRETAZIONE POSSIBILE: TEOREMA DI HOBBES Il binomio naturale-artificiale non segna più una scissione insanabile: l’artificiale compie il naturale. INIZIO DELLA RIVOLUZIONE DEL FISICO A.INTERPRETAZIONE TRADIZIONALE A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

11 La RAPPRESENTAZIONE il naturale Una condanna senza appello cede il passo alla praticabilità dei diritti Il DE NATURA non è più lo spazio di assoggettamento dell’uomo la rappresentazione è, per l’uomo, la condizione di esistenza del suo essere soggetto Si spezza ciò che sembrava imporsi come DESTINO DELLA NECESSITA’ Scheda 8 Rivoluzione del FISICO: termini generali COMPIE A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini In HOBBES N.B.

12 Perché il DE NATURA indica una condanna senza appello? Che cos’è Natura in Hobbes? Come può avere tanto potere sulla condizione dell’uomo al punto da condannarlo senza appello? non essere assoggettato al destino della necessità imposto dalla Natura non essere assoggettato al destino della necessità imposto dalla Natura ATTENZIONE! Dalla corretta risposta a questa domanda deriva la corretta comprensione di CIO’ CHE ACCADE DELL’ UOMO E DEL DIRITTO A PARTIRE DALLA MODERNITA’ ATTENZIONE! Dalla corretta risposta a questa domanda deriva la corretta comprensione di CIO’ CHE ACCADE DELL’ UOMO E DEL DIRITTO A PARTIRE DALLA MODERNITA’ Scheda 9 DAL SUBJECTUM AL SOGGETTO: dalla CONDIZIONE di CONDANNA SENZA APPELLO, al RISULTATO Correttamente descritti, questi sono i termini del passaggio dal De Natura al De Cive Nascendo da questo passaggio, il diritto moderno ha come suo SPAZIO SPECIFICO la garanzia che l’essere soggetto sia il reale status dell’uomo Nascendo da questo passaggio, il diritto moderno ha come suo SPAZIO SPECIFICO la garanzia che l’essere soggetto sia il reale status dell’uomo Questione prioritaria: comprendere che cosa esattamente significa essere soggetto. Questo, partendo dalla domanda: A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

13 Che significa ontologia? Nietzsche : Logica, fisica, morale, arte, politica Alla base della fisica c’è sempre una rappresentazione Alla base della fisica c’è sempre una rappresentazione Il fatto viene privato di quanto ha di destino della necessità Il fatto viene privato di quanto ha di destino della necessità Il naturale è tradotto in naturale umano Il naturale è tradotto in naturale umano Scheda 10 NATURA: per Hobbes è il mondo delle ESSENZE, in generale va compreso come lo spazio della ONTOLOGIA. Che significa: “Logica dell’ente”? CHIAVE DI LETTURA A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

14 ARTIFICIALMENTE ABITA L’UOMO Dal Naturale Al Naturale umano Abitare oltre il destino della necessità Scheda 11 Specifico modo dell’abitare dell’uomo L’uomo come essere che rappresenta La rappresentazione come condizione di esistenza SEMPRE A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini CONDIZIONE DELL’UOMO

15 MA, ATTENZIONE! DETERMINANDO A.IL DOMINIO COME MODO DELL’ABITARE; B.L’ASSOGGETTAMENTO COME CONDIZIONE DI ESISTENZA. Scheda 12 La rappresentazione può essere posta rispetto al reale come una LOGICA N.B. Si intende: attenzione alla virgola. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

16 Scheda 13 La rappresentazione come Logica A. Un GIA’ STATO, QUALCOSA DI DATO UNA VOLTA PER TUTTE viene POSTO come l’AUTENTICO, come l’ORIGINARIO. B. Adoperando la lingua tedesca, esso è l’URFACTUM, il FATTO ORIGINARIO AL QUALE RICONDURRE L’ESSERE E IL DIVENIRE C. E’ il FONDAMENTO che SOSTIENE il SENSO e la RAGIONE delle COSE D. Significa che QUALCOSA HA SENSO in quanto riconducibile, o ricondotta al FONDAMENTO E. Sulla base dell’URFACTUM, il REALE è organizzato secondo una rigorosa SCISSIONE tra AUTENTICO (ciò che può essere ricondotto all’originario, al fondamento) ed INAUTENTICO (ciò che è estraneo, diverso, distante dall’originario, che non ha fondamento). A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

17 Scheda 14 Nella lingua tedesca, rappresentare si dice vorstellen. Sulla base di quanto detto nella scheda precedente, la Logica è una rappresentare nel modo del Vor-ge- stellt. Vor-ge-stellt: qualcosa di chiuso nel passato, di dato una volta per tutte (Ge-) è posto (stellt) come l’Urfactum (l’originario: UR) e, con ciò, come senso e misura (fondamento: Grund) di tutto ciò che, rispetto all’originario, è avanti (Vor-): divenire, storia, realtà. Vor-ge-stellt A. Il reale ha un principio (Ur-) al quale deve costantemente rendere conto: questo principio lo sostiene interamente, è ciò su cui sicuramente poggia (Grund). B. Il reale è pre-ordinato (vor-ge-stellt) secondo una rigida sintassi quanto al suo senso, essere e divenire. C. Il principio scinde insanabilmente il reale in autentico- inautentico, originario-non originario, puro-impuro. Vor-ge-stellt A. Il reale ha un principio (Ur-) al quale deve costantemente rendere conto: questo principio lo sostiene interamente, è ciò su cui sicuramente poggia (Grund). B. Il reale è pre-ordinato (vor-ge-stellt) secondo una rigida sintassi quanto al suo senso, essere e divenire. C. Il principio scinde insanabilmente il reale in autentico- inautentico, originario-non originario, puro-impuro. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

18 Scheda 15 ALLORA A. CHE SIGNIFICA: “Logica dell’ente”? SIGNIFICA: rappresentare nel modo del vor-ge-stellt, così che L’INTERO REALE SIA SEMPRE PREORDINATO A PARTIRE DA UN PRINCIPIO DATO UNA VOLTA PER TUTTE. B. CHE COS’E’ ONTOLOGIA? Qualunque abitare strutturato secondo la sintassi di un originario. ONTOLOGICO è allora il modo d’essere che, fissato qualcosa come “l’originario”, scinde poi l’intero reale secondo il binomio base: autentico- inautentico, considerando autentico ciò che ripete l’originario, inautentico tutto il resto. A questa coppia base si accompagnano: puro-impuro, naturale-artificiale, fondato-infondato, reale-astratto, sensato-insensato. ONTOLOGIA NON E’ PRIMARIAMENTE CONOSCENZA DELL’ESSENZA DELLE COSE, BENSI’ A.UN MODO DELL’ABITARE SECONDO IL DOMINIO SULLA REALTA’, B.UNA CONDIZIONE DI ESISTENZA DI ASSOGGETTAMENTO. ONTOLOGIA NON E’ PRIMARIAMENTE CONOSCENZA DELL’ESSENZA DELLE COSE, BENSI’ A.UN MODO DELL’ABITARE SECONDO IL DOMINIO SULLA REALTA’, B.UNA CONDIZIONE DI ESISTENZA DI ASSOGGETTAMENTO. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

19 Scheda 16 L’intero reale deve rendere conto di sé al principio fissato come l’originario: esso è interamente assoggettato alla necessità di ripetere l’originario stesso. E’ questa ripetizione che conferisce senso, fondatezza, realtà, autenticità… Il vor-ge-stellt determina gradi d’essere e scissioni insanabili: si è in dipendenza della conformità o meno all’originario; tra autentico ed inautentico la differenza è incolmabile. Strutturato secondo la logica dell’originario, il reale ha come sua condizione il destino della necessità. C. Ontologia come INTERPRETAZIONE MORALE DELL’ESISTENZA. L’ORIGINARIO imprime al reale una sola dinamica che lo fa oscillare tra tre poli: 1.dover essere come l‘originario (da questo dipende senso, fondamento, autenticità); 2.non poter essere mai come l’originario (esso è ciò che è dato una volta per tutte: come UR è per definizione irripetibile); 3.non essere mai come l’originario (necessariamente, per quanto ci si avvicini ad esso, si avrà sempre e comunque una copia imperfetta) LA DINAMICA DELL’ORIGINARIO 1.rende effimero tutto ciò che non è originario, compresa la sua ripetizione; 2.decreta una condanna senza appello per il reale: il modo del vor-ge-stellt fissa come destino del reale la colpa di non essere l’originario. C. Ontologia come INTERPRETAZIONE MORALE DELL’ESISTENZA. L’ORIGINARIO imprime al reale una sola dinamica che lo fa oscillare tra tre poli: 1.dover essere come l‘originario (da questo dipende senso, fondamento, autenticità); 2.non poter essere mai come l’originario (esso è ciò che è dato una volta per tutte: come UR è per definizione irripetibile); 3.non essere mai come l’originario (necessariamente, per quanto ci si avvicini ad esso, si avrà sempre e comunque una copia imperfetta) LA DINAMICA DELL’ORIGINARIO 1.rende effimero tutto ciò che non è originario, compresa la sua ripetizione; 2.decreta una condanna senza appello per il reale: il modo del vor-ge-stellt fissa come destino del reale la colpa di non essere l’originario. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini A.Ontologia come modo del dominio. B. Ontologia come condizione di assoggettamento.

20 Scheda 17 ONTOLOGIA: QUALUNQUE ABITARE STRUTTURATO SECONDO LA SINTASSI DELL’ORIGINARIO, DUNQUE NEL MODO DEL VOR-GE-STELLT. ORIGINARIO: qualunque fatto (factum) posto come dato una volta per tutte (Ur-). N.B. QUALUNQUE COSA PUO’ VALERE COME UR- FACTUM: idea, modello, evento storico, dato naturale... N.B. SEMPRE, POSTO QUALCOSA COME UR- FACTUM, ciò che si impone e’ la logica dell’originario N.B. SEMPRE L’UR-FACTUM (QUALE CHE SIA) SCINDE INSANABILMENTE IL REALE A PARTIRE DAL BINOMIO AUTENTICO-INAUTENTICO, CONDANNANDOLO AL DESTINO DELLA NECESSITA’ A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini Olga

21 Scheda 18 Riferendosi a ciò che è dato una volta per tutte, il NATURALE è storicamente il mondo delle ESSENZE, di ciò che STA DI FRONTE alla realtà senza mutare e a cui la realtà deve uniformarsi. NATURA E’ COSI’ SINONIMO DI ESSENZA. NATURA DELL’UOMO, NATURA DELLE COSE, NATURA DELLA SOCIETA’ valgono per ciò che in esse c’è di autentico, originario, immodificabile. Nominano che cosa devono essere l’uomo, le cose, il reale nel modo d’essere improntato al Vor-ge-stellt. Nominano il dominio sul reale di ciò che è esterno ad esso (dato una volta per tutte). Nominano l’assoggettamento del reale alla ripetizione dell’originario (essenza) ed alla scissione insanabile (tra essenze). ONTOLOGIA: un modo dell’abitare ed una condizione di esistenza storicamente realizzatisi attuando la garanzia, il consolidamen to e la legittimità di un vor-ge- stellt FISICO o METAFISICO (origine divina, origine materiale, origine storica, origine sociale). Questa ORIGINE ha determinato ceto, censo, lavoro, istituzioni, società, morale, conoscenza, autorità, diritto, strutturandoli sulla base della sintassi imperniata al binomio natura-artificio. Ontologicamente, l’ordine dei gradi d’essere è l’ordine NATURALE, contrapposto al quale c’è l’ordine ARTIFICIALE. Il primo è l’ordine che ripete l’originario (in generale quanto ha come carattere l’essere dato): il mondo del PERMANENTE. Il secondo quello che lo snatura e stravolge, perché proprio al mondo del mutevole. NATURALE e ARTIFICIALE, nella loro insanabile opposizione sintetizzano il modo d’essere del vor-ge-stellt. Autentico il primo (il naturale è, per definizione, il campo della ripetizione), inautentico, infondato, innaturale il secondo. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

22 Scheda 19 MONDO DELLE ESSENZE: modo dell’abitare secondo il DOMINIO (tutto deve rendere conto all’essenza); condizione di esistenza di assoggettamento (ai gradi d’essere, alle scissioni insanabili). MONDO DELLE ESSENZE: mondo della condanna senza appello e del destino della necessità. A questo mondo fa riferimento Hobbes adoperando l’espressione: DE NATURA. Per questo lo descrive (il naturale) come lo spazio dove è impossibile anche solo vivere. Con il De Natura Hobbes, adoperando la struttura concettuale propria al suo tempo, delimita l’unico modo dell’abitare (il dominio: bellum omnium contra omnes) e l’unica condizione di esistenza (il destino della necessità) concessi dalla ontologia. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

23 Scheda 20 Riferimento: scheda 9 ALLORA, se NATURA è lo spazio all’interno del quale la condizione di esistenza è l’assoggettamento ad una condanna senza appello Qual è la condizione di esistenza e il modo dell’ abitare che in Hobbes spezzano questo destino della necessità e portano l’uomo dal subjectum al soggetto? ESSERE SOGGETTO=NON ESSERE ASSOGGETTATO ALLA RIPETIZIONE DELL’ORIGINARIO E’ SOGGETTO quello la cui condizione di esistenza non è determinata dal VOR-GE- STELLT, - dai suoi MODI, - dalle sue FORME. E’ SOGGETTO quello la cui condizione di esistenza non è determinata dal VOR-GE- STELLT, - dai suoi MODI, - dalle sue FORME. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

24 Dal SUBJECTUM al SOGGETTO: sul piano del modo dell’abitare e delle condizioni di esistenza, passare dall’uno all’altro SIGNIFICA PASSARE Dal GRUND all’ ABGRUND SI STA OLTRE LO SPAZIO DEL VOR-GE-STELLT: MANCA L’ESSENZA Condizione di esistenza: SEMPRE NE VA QUANTO AD ESSERE Condizione di esistenza: SEMPRE NE VA QUANTO AD ESSERE Modo dell’abitare: Singolo secondo il SENSO della FATTUALITA’ Modo dell’abitare: Singolo secondo il SENSO della FATTUALITA’ AVERE DA ESSERE Scheda 21 Riferimento scheda 5 GRUNDLOSIGKEIT A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

25 SI APRONO DUE CAMPI DI RICERCA L’esplorazione e la conoscenza di questi campi sono essenziali per la corretta definizione dell’ESSERE-SOGGETTO come specifica CONDIZIONE DI ESISTENZA GARANTITA DAL DIRITTO MODERNO. A. Definire quali sono: i modi le forme le situazioni del VOR-GE-STELLT B. ERMENEUTICA DELLA FATTUALITA’ Scheda 22 N.B. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

26 Scheda 23 TESI METODOLOGICHE A. Essere è un aver-da-essere (Zusein) B. Nel campo dell’aver-da-essere, SEMPRE SI TRATTA DI ESSERE, SEMPRE NE VA QUANTO AD ESSERE C. Nel campo dell’aver-da-essere, ESSERE è VOR-STELLEN: determinazione (stellen/Stellung) nella quale si tratta, ne va (vor-) quanto ad ESSERE. 1. Nel campo dell’aver-da-essere, ESSERE non è mai un CHE COSA, ma è sempre un COME: la FISICA è sempre una RAPPRESENTAZIONE D’ESSERE 2. Nel campo della FISICA (aver-da-essere), la RAPPRESENTAZIONE è sempre innanzitutto MODO D’ESSERE: CONDIZIONE E FORMA STORICA DI ESISTENZA 3. SU QUESTO PIANO STANNO ONTOLOGIA ED ERMENEUTICA DELLA FATTUALITA’ entrambe appartengono al campo della FISICA, sono possibilità dell’aver-da-essere, condizioni e forme storiche di esistenza attuate da forme della RAPPRESENTAZIONE. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

27 Scheda 24 Il fatto che la FISICA è sempre una RAPPRESENTAZIONE spiega i DIVERSI MODI della ONTOLOGIA e dell’ESSERE SOGGETTO; Il fatto che la FISICA è una DETERMINAZIONE D’ESSERE spiega l’ONTOLOGIA e l’ESSERE SOGGETTO come CONDIZIONI e FORME STORICHE DI ESISTENZA. A.ONTOLOGIA: rappresentazione (determinazione) d’essere secondo il senso della LOGICA, VOR-GE-STELLT, RIPETIZIONE DELL’ORIGINARIO, identità per differenza (ripetizione del modello). B.ESSERE SOGGETTO: rappresentazione d’essere secondo il senso della FATTUALITA’. A.ONTOLOGIA: aver-da-essere nel senso di QUALCOSA CHE, MENTRE E’, COMUNQUE E’ GIA’ SEMPRE STATO (esistenza allo specchio); B.ESSERE SOGGETTO: aver-da-essere nel senso di ciò che, MENTRE E’, SEMPRE COMUNQUE HA ANCORA DA ESSERE (slancio verso l’avvenire). A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

28 Scheda 25 A. In quanto essere è aver-da-essere (un COME, non un CHE COSA) 1. la fisica è rappresentazione; 2. la rappresentazione è determinazione d’essere; 3. la fisica è condizione storica di esistenza. B. In quanto rappresentazione, la fisica ha potuto storicamente essere lo spazio reale: 1. dell’ontologia; 2. dell’essere soggetto. C. In quanto ontologia e soggettività, la fisica è modo d’essere (determinazione) 1. dell’identità secondo modelli (identità secondo la natura delle cose); 2. della singolarità reale (identità secondo il senso della fattualità). COSI’ COME STORICAMENTE E’ ACCADUTO, ontologia ed essere soggetto poggiano su una FISICA. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini

29 Scheda 25 ONTOLOGIA: rappresentazione nel modo del VOR-GE-STELLT. Sempre e comunque un aver-da-essere. Sempre e comunque una condizione e forma storica di esistenza. MA 1. Aver-da-essere come DOVER ESSERE ciò che è già sempre stato; 2. aver-da-essere come dover essere: INTERPRETAZIONE MORALE DELL’ESISTENZA; 3. una NATURA, qualcosa CHE NON HA PIU’ DA ESSERE è ciò che SI DEVE ESSERE: falsificazione d’essere. A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini ATTENZIONE Risultato della FALSIFICAZIONE: totale garanzia del DOMINIO su quanto attiene ad essere.

30 Scheda 26 A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini La falsificazione come base del dominio Modo della falsificazione 1. Qualcosa che non ha più da essere: l’essenza, le cose così come esse sono, ciò che si mostra così come è, EVIDENTE QUANTO AL SUO ESSERE 2. Si deve essere ciò che è evidente che non ha più da essere. QUESTO E’ CIO’ CHE SI DEVE ESSERE 3. Il termine che adoperiamo per indicare qualcosa che è evidente e che non ha più da essere è IDEA. 4. Imperativo categorico: mai essere la realtà, essere sempre un’idea della realtà. Questa è la rappresentazio ne (idea) nel modo del Vor- ge-stellt. 5. Essere sempre un’idea, RIPETENDO CIO’ CHE vale come metro e misura del reale, SOLO PERCHE’ è posto come ciò che non ha più da essere (essenza, verità, fondamento, modello, principio originario, causa prima).

31 Scheda 27 A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini La condizione dell’Io come forma storica della ontologia 1. L’Io, identità per differenza, metro e misura del reale 2. L’Io, una condizione che, per mantenersi deve essere ciò che è già sempre stato 3. L’Io: una condizione che per essere deve poter contare su una NATURA dalla quale chiamare l’intera realtà alla resa dei conti 4. Per garantirsi nella differenza l’Io deve necessariamente avere il modo d’essere del vor-ge-stellt 5. L’Io: maschera del Vor-, assenza di identità, grande falsificatore. L’Io: si presenta come il chi della storia, come senso, metro e misura del reale ed è invece sempre la maschera anonima dell’immagine, del modello, dell’essenza o dell’idea. L’Io: la maschera che il ge- pone (stellt) di fronte (vor). L’Io: la rappresentazione del dominio. N.B.

32 Scheda 28 A.A. 2009/2010 Filosofia del diritto A-L Prof. Adriano Ballarini DI NUOVO UN CAMPO DI RICERCA IDENTITA’ secondo MODELLI [ maschera del Vor] IDENTITA’ FATTUALE A. dall’ IO all’ IDEOLOGIA TOTALITARIA B. dal singolo reale esistente [soggetto] al COSTITUZIONALISMO


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