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E.&M.G. cell. 392.58727871 Un progetto di educazione sanitaria.

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1 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727871 Un progetto di educazione sanitaria

2 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727872 Le ragioni del progetto - 1 LRSPPIl Medico Comp.LRLSI lavoratori Derivano dai molti limiti nella applicazione della 626: il tutto si è rilevato una montagna di carta: molta protezione poca prevenzione, di difficile comprensione da parte persino del RLS, per non dire del mancato coinvolgimento dei lavoratori interessati ?

3 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727873 Derivano dal progressivo passaggio dalle malattie specifiche, dove esiste un chiaro nesso causale (es. rumore: sordità) alle malattie aspecifiche dove il nesso causale è più improprio (es. i traumi da sforzi ripetuti: le tendiniti) e dal contemporaneo comportamento dellINAIL che da una parte non riconosce tali malattie e quando lo fa non le indennizza. rumore, sordità i traumi da sforzi ripetuti, le tendiniti) Le ragioni del progetto - 2

4 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727874 Le ragioni del progetto - 3 Occorre inoltre interessare il medico di base sulle 8 ore che un lavoratore passa in un luogo di lavoro, esposto a una serie di rischi. Tale medico di base non sa quasi nulla di queste 8 ore e riconduce tutto ai cosiddetti stili di vita, mentre fa parte delle sue competenze laccerta- mento e la denuncia allINAIL delle malattie professionali riscontrate tra i suoi pazienti.

5 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727875 la materia inanimata e quella animata Nelle medie e grandi aziende, da anni, il prodotto è ormai allonore del mondo: ci sono tabelloni affissi ai muri delle officine che oltre ad informare i lavoratori dei singoli pezzi del prodotto, informano gli stessi sulla quantità e qualità degli scarti, ecc. A livello di sintesi cartacea dei tabelloni e a livello più sofisticato delle informazioni più di dettaglio nei PC; In pratica allonore del mondo vi è la materia inanimata: es. unauto (dai 10 ai 15 q.li di ferraglia) Nelle medie e grandi aziende, da anni, il prodotto è ormai allonore del mondo: ci sono tabelloni affissi ai muri delle officine che oltre ad informare i lavoratori dei singoli pezzi del prodotto, informano gli stessi sulla quantità e qualità degli scarti, ecc. A livello di sintesi cartacea dei tabelloni e a livello più sofisticato delle informazioni più di dettaglio nei PC; In pratica allonore del mondo vi è la materia inanimata: es. unauto (dai 10 ai 15 q.li di ferraglia)

6 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727876 la materia inanimata e quella animata Occorre pensare che accanto a queste informazioni ve ne siano delle altre riguardanti le persone che lavorano; In prima battuta 2 informazioni: il bilancio di ambiente, il bilancio di salute, una a livello visivo (dei tabelloni) e una a livello di PC; In pratica allonore del mondo la materia animata: es. una persona (dai 50 agli 80 Kg.) Occorre pensare che accanto a queste informazioni ve ne siano delle altre riguardanti le persone che lavorano; In prima battuta 2 informazioni: il bilancio di ambiente, il bilancio di salute, una a livello visivo (dei tabelloni) e una a livello di PC; In pratica allonore del mondo la materia animata: es. una persona (dai 50 agli 80 Kg.)

7 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727877 Allonore del mondo… Ciascun lavoratore ha diritto di ricevere una informazione adeguata in termini di prevenzione e protezione. Ai sensi dellart. 21 del D.lgs. 626/94, essa deve essere resa in forma agevolmente comprensibile.

8 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727878 Premessa e motivazioni - 1 Il decreto legislativo n. 626/1994, ha introdotto nel quadro della normativa italiana importanti novità, concernenti la sicurezza e la tutela dei lavoratori, fra le quali possono considerarsi come le più significative: La istituzione di figure sostanzialmente nuove in ambito aziendale: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS); Lobbligo per il datore di lavoro di elaborare il documento di valutazione dei rischi; Lindividuazione delle misure di prevenzione necessarie e il programma di attuazione delle misure; Un intervento attivo responsabile e integrato di tutti i soggetti interessati alla sicurezza, coinvolgente i lavoratori o i loro rappresentanti, dalla individuazione delle situazioni di rischio fino alla scelta delle soluzioni per prevenirle. Elemento di fondamentale importanza: la predisposizione di un organico programma di informazione e formazione dei lavoratori, al fine di realizzare una maggiore consapevolezza nellaffrontare le tematica di prevenzione in azienda – informazione dei lavoratori ex art. 21 D.lgs. N. 626/94.

9 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.58727879 Premessa e motivazioni - 2 Ciascun lavoratore ha diritto di ricevere una informazione adeguata in materia di prevenzione protezione, trasmessa in forma agevolmente comprensibile, riferita: 1.Ai rischi per la sicurezza e la salute connessi alla attività dellimpresa in generale; 2.Alle misure e dalle attività di protezione e prevenzione adottate; 3.Ai rischi specifici, cui è esposto il lavoratore in relazione allattività svolta; 4.Ai pericoli connessi alluso delle sostanze e dei preparati pericolosi; 5.Alle procedure ed ai nominativi dei lavoratori incaricati per il Pronto Soccorso, la lotta antincendio e levacuazione; 6.Al nominativo del Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione e del Medico competente. Affinché il lavoratore possa concretamente esercitare il suo diritto allinformazione e alla formazione, riteniamo necessario rendere il Documento di valutazione del rischio, sintetico, comprensibile e di facile consultazione da parte del lavoratore

10 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278710 Il progetto Una sperimentazione su un numero limitato di aziende del territorio nazionale per un sistema informativo integrato (a costo zero per le imprese)

11 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278711 IncentivazioneIncentivazione Il datore di lavoro 1.Occorre prevedere una incentivazione nei confronti di quelle aziende che verranno scelte/proposte per la prima sperimentazione; 2.Tali aziende dovranno essere tra quelle di relativa eccellenza (dove la L. 626 è stata applicata con successo); Ministero

12 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278712 Progettazione del software Il Gruppo di Progettazione Il computer in ogni reparto Il lavoratore Occorre progettare un software contenente delle informazioni riguardanti la valutazione dei rischi (art. 4/626) da implementare su diversi PC allinterno delle aziende (meglio se a ridosso dei reparti di lavorazione) In assenza dei PC le informazioni devono essere messe a vista: con dei tabelloni e poter essere fornite ai lavoratori su supporto cartaceo

13 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278713 Esempi di sintesi del Documento di valutazione del rischio 1.Un ente di media dimensione: un Ospedale – per posto di lavoro; 2.Delle proposte per il settore edile; Per vedere Cliccca quì Per vedere Cliccca quì

14 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278714 Per il settore edilizio si propone: come strumento di informazione per i lavoratori la sintesi del Piano di Sicurezza in fase di progettazione (oppure le schede di rischio relative al Piano di Sicurezza Operativo) da consegnare allatto dellassunzione sotto forma di Depliant tradotto in Romeno e Arabo; Un piano di formazione preventiva e un affiancamento per un n° di giorni al fine di poter trasmettere le astuzie e le malizie derivanti dalla esperienza dei lavoratori più anziani; In pratica la costruzione di uno speciale tutor (non solo per le proprie competenze professionali, ma anche per le competenze relative alla sicurezza) opportunamente formato, motivato e incentivato, utilizzato prioritariamente nelle scuole di formazione (es. CPT) o allinterno delle imprese e/o dei cantieri; Nota Bene: questa è la proposta da sperimentare non solo nel comparto delledilizia, ma anche in altri comparti a grande rischio (specie da infortuni); Vai

15 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278715 Il documento di valutazione del rischio (art. 4 comma 2) Il documento di valutazione del rischio dellazienda BIANCHI MOTORI SpA Anno 2006 Il Datore di lavoro ha lobbligo di elaborare un documento contente la valutazione dei rischi che possano derivare dai processi lavorativi aziendali e dallambiente di lavoro. (recuperare il comma 2 della 626) Il lavoratore non è sicuramente in grado di consultare, comprendere e gestire le informazioni contenute in un Documento così tecnicamente articolato e complesso Il Datore di lavoro ha lobbligo di elaborare un documento contente la valutazione dei rischi che possano derivare dai processi lavorativi aziendali e dallambiente di lavoro. (recuperare il comma 2 della 626) Il lavoratore non è sicuramente in grado di consultare, comprendere e gestire le informazioni contenute in un Documento così tecnicamente articolato e complesso

16 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278716 La sintesi nel PC Ogni lavoratore, nella propria unità produttiva, deve poter accedere e consultare a mezzo di un PC la sintesi del Documento di valutazione del rischio, che sarà opportunamente installata sul PC stesso, con possibilità di stampare le parti che lo interessano

17 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278717 La sintesi del Documento di valutazione del rischio 1.Determinanti del rischio (le fonti e i fattori di rischio); 2.Rischi di…; 3.Intensità del rischio e n° esposti; 4.Organi colpiti; 5.Mezzi protettivi (elenco DPI messi a disposizione;) 6.Programma delle misure di prevenzione (M isura da attuare entro il.., Misura temporanea sostitutiva) 7.Rischi esterni;

18 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278718 La tabella del posto di lavoro Analisi del posto di lavoro Le fonti e i fattori di rischio (determinanti del rischio) Rischi di…Intensità del rischio e N° esposti Organi colpitiMezzi protettivi (elenco DPI messi a disposizione) Programma delle misure di sicurezza ambientali Rischi esterni misura da attuare entro il.. Misura temporanea sostitutiva Il modello completo

19 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278719 Sintesi del Documento di valutazione del rischio ad uso del lavoratore Dati generali identificativi dellazienda Mappa 1 Pacchetto delle informazioni a disposizione del lavoratore: si tratta di un database Pacchetto delle informazioni a disposizione del lavoratore: si tratta di un database Mappa 2 Mappa 3 Mappa 4 Mappa 5 Mappa 6

20 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278720 Azienda: ASL 1 - To Ospedale Evangelico Valdese Indirizzo: via Silvio Pellico 19 Produzione: cura Legale rappresentante: dott. Massa Numero dipendenti: 300 Data di effettuazione del documento di valutazione del rischio: 01.01.2006 I soggetti della prevenzione Nominativo dirigenti e preposti: Daniela Corsi Nominativo del RSPP (tel., fax, ecc.): Marvaso Michele Nominativo del Medico compente (tel., fax, ecc.): dott. Mosso Antonio Nominativo dei RLS (interni o esterni): Mana Enrico Nominativo dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi, evacuazione, pronto soccorso: Azienda: ASL 1 - To Ospedale Evangelico Valdese Indirizzo: via Silvio Pellico 19 Produzione: cura Legale rappresentante: dott. Massa Numero dipendenti: 300 Data di effettuazione del documento di valutazione del rischio: 01.01.2006 I soggetti della prevenzione Nominativo dirigenti e preposti: Daniela Corsi Nominativo del RSPP (tel., fax, ecc.): Marvaso Michele Nominativo del Medico compente (tel., fax, ecc.): dott. Mosso Antonio Nominativo dei RLS (interni o esterni): Mana Enrico Nominativo dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi, evacuazione, pronto soccorso: Dati generali identificativi dellazienda Scheda 1

21 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278721 Ciclo di lavoro complessivo Scheda 2 Flow-chart

22 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278722 Ciclo di lavoro del reparto Scheda 3 Flow-chart

23 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278723 Ciclo di lavoro del reparto Scheda 4 Flow-chart Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

24 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278724 La tabella del posto di lavoro Scheda 5 Le fonti e i fattori di rischio (determinanti del rischio) Rischi di… 1.- altezza dei locali inferiore a quella prevista dalla norma; 2.- utilizzo e custodia formaldeide per la fissazione dei tessuti e per la conservazione dei pezzi anatomici; cappa di aspirazione di tipo aperto non garantisce la prevalenza necessaria per l'espulsione dei gas volatili; due bocchette di estrazione aria di sezione ridotta e quindi sottodimensionate rispetto alla cubatura totale dei locali; LOCALE "CITOLOGIA" 1.- mancanza di impianto di aerazione forzata, finestre posizionate nella parte alta, non accessibili si affacciano su intercapedine-cavedio; 2.- smaltimento d liquidi tossico-nocivi carente: il contenitore è mantenuto aperto accanto all'operatore durante l'attività - travaso dei liquidi avviene attraverso un imbuto di plastica posto all'imboccatura del contenitore; 3.- locale non adeguato come luogo di lavoro; Broncoirritante - per le mucose e le prime vie aeree - con azione sensibilizzante (asma allergiche, dermatiti da contatto - cancerogeni); Cancerogeno (sospetto cancerogeno valutazione IARC per uomo); RISCHIO BIOLOGICO LOCALE "CITOLOGIA" idem come sopra Scheda Tecnica Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

25 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278725 La tabella del posto di lavoro Scheda 6 Intensità del rischio e N° espostiOrgani colpiti Valutazione del rischio: ALTO (R=MxP:2,5x2=5); per il RB: medio alto (MxP=E>3x1/2=4/5) esposti n° 5 * le mucose e le prime vie aeree; * cute Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

26 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278726 La tabella del posto di lavoro Scheda 7 Mezzi protettivi (elenco DPI messi a disposizione) Programma delle misure di sicurezza ambientali 1.- utilizzo di camici con polsini elastici su cui infilare i guanti; misura da attuare entro il..Misura temporanea sostitutiva PER IL RISCHIO DA FORMALDEIDE BRONCOIRRITANTI- CANCEROGENO 1.- non sovraccaricare il piano di lavoro affinché l'aria mantenga costante il suo flusso; 2.- tutti gli oggetti e i contenitori introdotti o rimossi dalla zona di lavoro devono essere sempre disinfettati; 3.- non manipolare i prodotti sulla parte perforata all'ingresso della camera; 4.- la zona della griglia di aspirazione non deve essere ostruita con fogli o telini o quaderni nè utilizzata come zona di lavoro, per evitare la contaminazione del materiale sterile da parte dell'aria ambientale non filtrata; Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

27 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278727 La tabella del posto di lavoro Scheda 8 Rischi esterni Questa fase di lavorazione non comporta rischi particolari per lambiente esterno Lavoro vincolatoSINO Per m di mansione __________ Pause contrattateSINO Per m durante il turno _______ Uso di strumenti vibrantiSINO Per m durante il turno _______ Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

28 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278728 % assenteismo:N° infortuni:N° inidonei: La sorveglianza sanitaria Scheda 9 Bilancio di salute sovraindividuale a livello di azienda RischiEsposti N° soggetti ASP Soggetti con danno Soggetti senza danno N° denunce M.P. Allergopatie Asbestosi Bronchiti croniche Infortuni Tumori Silicosi Sordità Altro (es. le tendiniti) Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

29 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278729 % assenteismo:N° infortuni:N° inidonei: La sorveglianza sanitaria Scheda 10 Bilancio di salute sovraindividuale a livello di reparto RischiEsposti N° soggetti ASP Soggetti con danno Soggetti senza danno N° denunce M.P. Allergopatie Asbestosi Bronchiti croniche Infortuni Tumori Silicosi Sordità Altro (es. le tendiniti) Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

30 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278730 Il singolo lavoratore ha la possibilità di chiedere copia al medico competente della propria cartella sanitaria e di rischio; Il giudizio di idoneità alla mansione Queste informazioni individuali sulle condizioni di salute del lavoratore possono essere informazioni preziose da trasmettere al proprio medico di famiglia. Il singolo lavoratore ha la possibilità di chiedere copia al medico competente della propria cartella sanitaria e di rischio; Il giudizio di idoneità alla mansione Queste informazioni individuali sulle condizioni di salute del lavoratore possono essere informazioni preziose da trasmettere al proprio medico di famiglia. I dati sanitari individuali Scheda 11 Cartella sanitaria e di rischio Giudizio di idoneità Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

31 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278731 Nel caso sussistano in ambito aziendale in ambito aziendale situazioni o lavorazioni che possano comportare rischi per la salute dei lavoratori, e per i quali sia obbligatoria per legge la sorveglianza sanitaria, dovrà essere nominato il medico competente, il cui nominativo e le modalità per reperirlo dovranno esser e portati a conoscenza dei dipendenti interessati. Al medico competente sono attribuiti principalmente - nei confronti di ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria - i seguenti compiti: * disporre l'effettuazione di accertamenti sanitari preventivi e periodici, avvalendosi, all'occorrenza, di competenze professionali esterne; * esprimere i giudizi di idoneità alla mansione specifica al lavoro, informando, in caso di rilevata inidoneità parziale o totale, il lavoratore ed il datore di lavoro; * istituire ed aggiornare una cartella sanitaria e di rischio, da conservarsi in azienda nel rispetto del segreto professionale; * fornire informazioni ai lavoratori interessati sugli accertamenti sanitari cui sono sottoposti e sui relativi esiti rilasciando loro, a richiesta, copia dei referti; * effettuare le visite mediche richieste dal lavoratore, semprechè esse siano giustificate dai rischi connessi alla attività lavorativa espletata; Il medico competente deve, altresì, visitare insieme al responsabile o ad un addetto del Servizio di prevenzione e protezione, gli ambienti di lavoro almeno due volte all'anno; L'innosservanza degli obblighi previsti per i medici comporta l'irrogazione di sanzioni (arresto o ammenda ), variabili in relazione alla gravità delle violazioni delle norme di legge. Nel caso sussistano in ambito aziendale in ambito aziendale situazioni o lavorazioni che possano comportare rischi per la salute dei lavoratori, e per i quali sia obbligatoria per legge la sorveglianza sanitaria, dovrà essere nominato il medico competente, il cui nominativo e le modalità per reperirlo dovranno esser e portati a conoscenza dei dipendenti interessati. Al medico competente sono attribuiti principalmente - nei confronti di ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria - i seguenti compiti: * disporre l'effettuazione di accertamenti sanitari preventivi e periodici, avvalendosi, all'occorrenza, di competenze professionali esterne; * esprimere i giudizi di idoneità alla mansione specifica al lavoro, informando, in caso di rilevata inidoneità parziale o totale, il lavoratore ed il datore di lavoro; * istituire ed aggiornare una cartella sanitaria e di rischio, da conservarsi in azienda nel rispetto del segreto professionale; * fornire informazioni ai lavoratori interessati sugli accertamenti sanitari cui sono sottoposti e sui relativi esiti rilasciando loro, a richiesta, copia dei referti; * effettuare le visite mediche richieste dal lavoratore, semprechè esse siano giustificate dai rischi connessi alla attività lavorativa espletata; Il medico competente deve, altresì, visitare insieme al responsabile o ad un addetto del Servizio di prevenzione e protezione, gli ambienti di lavoro almeno due volte all'anno; L'innosservanza degli obblighi previsti per i medici comporta l'irrogazione di sanzioni (arresto o ammenda ), variabili in relazione alla gravità delle violazioni delle norme di legge. Obblighi del Medico competente Scheda 12 Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

32 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278732 In aggiunta agli obblighi già previsti dalla pregressa normativa sulla materia, è prescritto espressamente ai lavoratori di aver cura della propria sicurezza e della propria salute, nonchè di usare correttamente, in conformità alle istruzioni ed alla formazione ricevute, i dispositivi di sicurezza, tanto collettivi che individuali, e gli altri mezzi di protezione, di segnalazione e di controllo. Tale obbligo si estende anche all'uso dei macchinari, apparecchiature, utensili, sostanze e preparati pericolosi al fine di evitare che una loro utilizzazione inappropriata possa arrecare pregiudizi per la salute e la sicurezza degli altri dipendenti e delle persone eventualmente presenti nel luogo di lavoro. OBBLIGHI - i lavoratori hanno, in particolare, l'obbligo: * di segnalare immediatamente al proprio preposto o dirigente (ovvero, in assenza di questi, ad un referente aziendale idoneo) le disfunzioni o le carenze delle attrezzature e/o dei dispositivi di sicurezza in dotazione, nonchè ogni eventuale situazione di pericolo di cui vengano a conoscenza; * di non rimuovere, modificare o disattivare, senza espressa autorizzazione dei competenti preposti o dirigenti, i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo; * di adoperarsi direttamente, nei limiti delle proprie competenze e possibilità, per eliminare o circo scrivere, in caso di emergenza, le situazioni di pericolo, dandone notizia, appena possibile, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; * di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre, non di loro competenza, che possano compromettere la sicurezza propria e/o altrui; * di sottoporsi ai controlli sanitari loro prescritti dal medico competente e/o dagli organi di vigilanza; * di non rifiutare - salvo giustificato motivo - la designazione all'incarico di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza; * di partecipare con profitto e diligenza alle iniziative aziendali di informazione, addestramento e formazione, e di cooperare - nei limiti delle istruzioni ricevute e delle proprie competenze, capacità e condizioni di salute - con gli incaricati aziendali per una più efficace attuazione delle procedure di esodo o di gestione dell'emergenza. DIRITTI - i lavoratori hanno diritto: * di astenersi - salvo casi eccezionali e su motivata richiesta - dal riprendere l'attività lavorativa nelle situazioni in cui persista un pericolo grave e immediato; * di allontanarsi - in caso di pericolo grave e immediato e che non può essere evitato - dal posto di lavoro o da una zona pericolosa, senza subire pregiudizi o conseguenze per il loro comportamento; In aggiunta agli obblighi già previsti dalla pregressa normativa sulla materia, è prescritto espressamente ai lavoratori di aver cura della propria sicurezza e della propria salute, nonchè di usare correttamente, in conformità alle istruzioni ed alla formazione ricevute, i dispositivi di sicurezza, tanto collettivi che individuali, e gli altri mezzi di protezione, di segnalazione e di controllo. Tale obbligo si estende anche all'uso dei macchinari, apparecchiature, utensili, sostanze e preparati pericolosi al fine di evitare che una loro utilizzazione inappropriata possa arrecare pregiudizi per la salute e la sicurezza degli altri dipendenti e delle persone eventualmente presenti nel luogo di lavoro. OBBLIGHI - i lavoratori hanno, in particolare, l'obbligo: * di segnalare immediatamente al proprio preposto o dirigente (ovvero, in assenza di questi, ad un referente aziendale idoneo) le disfunzioni o le carenze delle attrezzature e/o dei dispositivi di sicurezza in dotazione, nonchè ogni eventuale situazione di pericolo di cui vengano a conoscenza; * di non rimuovere, modificare o disattivare, senza espressa autorizzazione dei competenti preposti o dirigenti, i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo; * di adoperarsi direttamente, nei limiti delle proprie competenze e possibilità, per eliminare o circo scrivere, in caso di emergenza, le situazioni di pericolo, dandone notizia, appena possibile, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza; * di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre, non di loro competenza, che possano compromettere la sicurezza propria e/o altrui; * di sottoporsi ai controlli sanitari loro prescritti dal medico competente e/o dagli organi di vigilanza; * di non rifiutare - salvo giustificato motivo - la designazione all'incarico di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza; * di partecipare con profitto e diligenza alle iniziative aziendali di informazione, addestramento e formazione, e di cooperare - nei limiti delle istruzioni ricevute e delle proprie competenze, capacità e condizioni di salute - con gli incaricati aziendali per una più efficace attuazione delle procedure di esodo o di gestione dell'emergenza. DIRITTI - i lavoratori hanno diritto: * di astenersi - salvo casi eccezionali e su motivata richiesta - dal riprendere l'attività lavorativa nelle situazioni in cui persista un pericolo grave e immediato; * di allontanarsi - in caso di pericolo grave e immediato e che non può essere evitato - dal posto di lavoro o da una zona pericolosa, senza subire pregiudizi o conseguenze per il loro comportamento; Obblighi e diritti dei lavoratori Scheda 13 Posto di lavoro: laboratorio di anatomia patologicacodice mansione: 2.4.2.6.

33 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278733 Contenuto del software Tali informazioni devono riguardare ogni postazione di lavoro ed essere consultabili e stampabili in un PC esempio Analisi del posto di lavoro Le fonti e i fattori di rischio (determinanti del rischio) Rischi di…Intensità del rischio e N° esposti Organi colpitiMezzi protettivi (elenco DPI messi a disposizione) Programma delle misure di sicurezza ambientali Rischi esterni misura da attuare entro il.. Misura temporanea sostitutiva

34 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278734 Utilizzo delle informazioni Va previsto un corso (veloce) di formazione alluso del PC e il diritto di poter accedere al software in questione; Va previsto il diritto del lavoratore di avere la scheda della sua postazione (o delle sue postazioni) per poterla utilizzare nei confronti del proprio medico curante; Va previsto un corso (veloce) di formazione alluso del PC e il diritto di poter accedere al software in questione; Va previsto il diritto del lavoratore di avere la scheda della sua postazione (o delle sue postazioni) per poterla utilizzare nei confronti del proprio medico curante;

35 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278735 Utilizzo delle informazioni Dal Medico Competente occorre avere le informazioni rispetto ai risultati degli accertamenti sanitari e copia della documentazione sanitaria (referti medici) come da art. 17 comma 1, lettera f) della 626; Dal Medico Competente occorre avere il giudizio di idoneità o meno alla mansione specifica come da art. 16 della 626; Per poterle utilizzare nei confronti del proprio medico curante; Dal Medico Competente occorre avere le informazioni rispetto ai risultati degli accertamenti sanitari e copia della documentazione sanitaria (referti medici) come da art. 17 comma 1, lettera f) della 626; Dal Medico Competente occorre avere il giudizio di idoneità o meno alla mansione specifica come da art. 16 della 626; Per poterle utilizzare nei confronti del proprio medico curante;

36 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278736 CoinvolgimentoCoinvolgimento Ispettore ASL La sintesi così come è costruita potrebbe (forse) essere uno strumento utile allOrgano di Vigilanza, nel corso degli accertamenti in azienda. Le informazioni sulle condizioni lavorative e di rischio del lavoratore sono senzaltro importanti per il suo medico di famiglia per lattività di diagnosi e cura e per lobbligo di referto in caso di sospetta malattia professionale. La sintesi così come è costruita potrebbe (forse) essere uno strumento utile allOrgano di Vigilanza, nel corso degli accertamenti in azienda. Le informazioni sulle condizioni lavorative e di rischio del lavoratore sono senzaltro importanti per il suo medico di famiglia per lattività di diagnosi e cura e per lobbligo di referto in caso di sospetta malattia professionale.

37 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278737 Test di verifica Va previsto un test di verifica delliniziativa: Una breve intervista prima e una dopo, alle seguenti figure: Al RSPP; Al medico competente; Al RLS (là dove esiste); Ad una serie di lavoratori interessati;

38 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278738 Suggerimenti - 1 occorre andare ad una diversificazione robusta delle pene e dei premi per gli imprenditori, es.: occorre verificare la possibilità giuridica dellinterdizione (per n° anni o per sempre) alla professione di imprenditore per coloro i quali per mancata e manifesta protezione dei lavoratori sono causa di morte per i lavoratori stessi; occorre andare ad una diversificazione dei premi assicurativi molto più robusta degli attuali bonus – malus: chi spende per la prevenzione (che altro non è che spendere per linnovazione) e la formazione va premiato, chi non spende va punito; LINAIL deve sempre garantirsi una sorta di rivalsa nei confronti di quelle aziende che sapevano e non si sono adeguate;

39 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278739 Suggerimenti - 2 A livello di ISPELS va potenziato attraverso un sorta di obbligo alle ASL e ai loro ispettori, la banca dati delle soluzioni: allonore del mondo quelle aziende, quegli imprenditori, quei tecnici che pur facendo profitto, fanno prevenzione e tutela della salute dei loro lavoratori; tale banca dati occorre che sia conosciuta dalle Aziende così come dai RLS e dai lavoratori: lavoro in una carpenteria, voglio sapere se in Italia cè una carpenteria che abbia bonificato lambiente di lavoro e tutelato la salute dei lavoratori.

40 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278740 Suggerimenti - 3 Si tratta di capire qual è il piano di ispezione di un Ispettore del Lavoro, di un RLST, e di quanti hanno la delega per fare delle ispezioni nei cantieri (e non solo nei cantieri: ma in tutte le aziende a rischio di infortuni); Suggerimento: a partire dalle aziende con infortuni gravi e/o frequenti (fonte: INAIL) – incrociando queste informazioni con i dati relativi alle nuove assunzioni e/o alla presenza di lavoratori in stato di precarietà (fonte: i Centri per lImpiego); Si può pensare che queste siano le aziende da ispezionare e dove la figura del tutor per la sicurezza abbia una sua priorità; Costa? Certamente ha un costo – però occorre riflettere e mettere a confronto i 175.000 per morto – 4 morti al giorno = 700.000 /giorno + 900.000.000 c.a. di infortuni oltre i 3 giorni ogni anno. Sapendo che il costo umano è incalcolabile.

41 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278741 Tipo di intervento Intervento di sperimentazione: Tempi della sperimentazione: 3 mesi; Aziende: max 5; Soggetti da coinvolgere in termini di informazione, formazione, monitoraggio (RSPP, medici competenti, RLS, lavoratori, ecc.): ca. 20 + 25 lavoratori; Soggetti esperti addetti alla sperimentazione: 4+3 (Ass. E.&M.G.); Costi: ca. 100.000 + il 19% IVA + viaggi, pasti, ecc.; Fine

42 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278742 Ma durante la combustione di particolari in gomma si sviluppano gas e fumi molto densi, con caratteristiche tossiche e irritative, tra i più comuni si possono citare ad esempio: ossido di carbonio si sviluppa in incendi covanti in ambienti chiusi ed in carenza di ossigeno, è: Incolore inodore non irritante e negli incendi risulta il più pericoloso tra i tossici del sangue sia per lelevato livello di tossicità, sia per i notevoli quantitativi sviluppati. Il monossido di carbonio viene assorbito per via polmonare e i sintomi più comuni sono cefalea, nausea, vomito, palpitazioni, astenia, tremori muscolari; anidride carbonica è un gas asfissiante in quanto, pur non producendo effetti tossici sullorganismo umano, si sostituisce allossigeno dellaria. Quando ne determina una diminuzione a valori inferiori al 17% in volume, produce asfissia. Inoltre è un gas che accelera e stimola il ritmo respiratorio; con una percentuale del 2% di CO2 in aria la velocità e la profondità del respiro aumentano del 50% rispetto alle normali condizioni. Con una percentuale di CO2 al 3% laumento è del 100%, cioè raddoppia. Altri gas di combustione che si potrebbero sviluppare sono: idrogeno solforato (H2S) anidride solforosa (SO2) ammoniaca (NH3) acido cianidrico (HCN) acido cloridrico (HCl) perossido dazoto (NO2) aldeide acrilica (CH2CHCHO) e la sintomatologia con cui si presentano sono: iperpnea (fame daria), aumento degli atti respiratori, colore della cute rosso, cefalea, vomito, ipersalivazione, bradicardia, ipertensione, irritazione (occhi, naso e gola),lacrimazione, secchezza Ma durante la combustione di particolari in gomma si sviluppano gas e fumi molto densi, con caratteristiche tossiche e irritative, tra i più comuni si possono citare ad esempio: ossido di carbonio si sviluppa in incendi covanti in ambienti chiusi ed in carenza di ossigeno, è: Incolore inodore non irritante e negli incendi risulta il più pericoloso tra i tossici del sangue sia per lelevato livello di tossicità, sia per i notevoli quantitativi sviluppati. Il monossido di carbonio viene assorbito per via polmonare e i sintomi più comuni sono cefalea, nausea, vomito, palpitazioni, astenia, tremori muscolari; anidride carbonica è un gas asfissiante in quanto, pur non producendo effetti tossici sullorganismo umano, si sostituisce allossigeno dellaria. Quando ne determina una diminuzione a valori inferiori al 17% in volume, produce asfissia. Inoltre è un gas che accelera e stimola il ritmo respiratorio; con una percentuale del 2% di CO2 in aria la velocità e la profondità del respiro aumentano del 50% rispetto alle normali condizioni. Con una percentuale di CO2 al 3% laumento è del 100%, cioè raddoppia. Altri gas di combustione che si potrebbero sviluppare sono: idrogeno solforato (H2S) anidride solforosa (SO2) ammoniaca (NH3) acido cianidrico (HCN) acido cloridrico (HCl) perossido dazoto (NO2) aldeide acrilica (CH2CHCHO) e la sintomatologia con cui si presentano sono: iperpnea (fame daria), aumento degli atti respiratori, colore della cute rosso, cefalea, vomito, ipersalivazione, bradicardia, ipertensione, irritazione (occhi, naso e gola),lacrimazione, secchezza Scheda tecnica

43 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278743 Calcolo costi = Uomini-Giorno Preliminarmente il Responsabile del Procedimento/Responsabile dei lavori dovrà effettuare la stima degli Uomini-Giorno che permette di valutare la fascia entro cui si colloca lopera da appaltare rispetto ai parametri del D.Lgs. n. 494\96 per lobbligatorietà della predisposizione del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento). Ciò può essere effettuato in modo analitico o con stima approssimata come per esempio: UG = A x B C A = costo complessivo dellopera rilevato dal computo metrico estimativo; B = incidenza presunta in percentuale dei costi della mano dopera sul costo complessivo dellopera (stima del progettista dellopera - circa 40% per le opere tradizionali); C =costo medio di un Uomo – Giorno (circa 180\186 - vedere stima Camera di Commercio); torna CPT Torino

44 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278744 La documentazione di sicurezza - 1 Finalità della documentazione nelle sue varie fasi (PSC, POS, 626 imprese, ecc.) La documentazione di sicurezza deve definire e valutare i rischi cui sono esposti i lavoratori sul posto di lavoro, prevedere le misure idonee per conseguire gli obiettivi di tutela enunciati dal decreto di attuazione della direttiva, prevedere adeguata progettazione, utilizzo e mantenimento in efficienza dei luoghi di lavoro; la stessa, inoltre, deve prendere in considerazione tutti i provvedimenti necessari per la tutela dei lavoratori in situazioni normali e di emergenza, e deve essere correlata al piano e al programma di lavoro. Contenuti della documentazione di sicurezza La documentazione di sicurezza deve contenere la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori in relazione alla specifica attività svolta e la conseguente individuazione delle misure e modalità operative, indicando in particolare le soluzioni adottate, o l'assenza di rischio, per una serie di aspetti ritenuti di particolare rilevanza ai fini della sicurezza. CPT Torino

45 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278745 La documentazione di sicurezza - 2 Pertanto, la documentazione di sicurezza deve contenere: la valutazione di rischio generale del cantiere; almeno i documenti e le informazioni compendiate in art. 12 DLgs. 528/99 Nell'impostazione di un nuovo cantiere la valutazione assume ovviamente carattere previsionale, fase per la quale possono rivelarsi utili le tecniche predittive per analogia od i modelli di previsione. I risultati andranno ovviamente verificati e perfezionati sul campo in fase operativa. In fase operativa il documento preliminare andrà aggiornato in base alle risultanze dell'applicazione. CPT Torino

46 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278746 La documentazione di sicurezza - 3 Adottando l'approccio indicato, si conseguono i seguenti risultati: la valutazione è intesa come processo dinamico, riferendosi ad una situazione mantenuta costantemente coerente con il progresso delle norme tecniche in materia di sicurezza; la procedura di analisi soddisfa efficacemente l'esigenza di completezza dell'indagine; la tecnica prevede un'attiva collaborazione da parte dei lavoratori (cfr. D.Lgs. 626/94, art. 21+22) e costituisce quindi implicitamente anche una efficace forma di informazione e formazione; il metodo prevede che si dia luogo alla eliminazione dei pericoli identificati sin dalla prima fase di analisi - con l'adozione di soluzioni alternative - od alla loro riduzione al minimo nel rispetto della imprescindibile necessità di dimostrare di aver dato luogo all'adeguamento rispetto alle conoscenze tecniche aggiornate; la corretta identificazione e riduzione al minimo dei pericoli, ove integrata con l'analisi tempi metodi già utilizzata per l'analisi stessa, consente la quantificazione del rischio residuo per ciascun addetto; CPT Torino

47 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278747 La documentazione di sicurezza - 4 ogni singola scheda derivante dalla analisi contiene, per ciascun agente materiale, la soluzione tecnica e procedurale adottata per eliminare o comunque ridurre al minimo il rischio, compresa leventuale soluzione temporanea da attuare immediatamente in attesa dei previsti interventi di adeguamento; per ogni agente materiale identificato va redatta la relativa scheda comunque, anche nel caso in cui il responsabile della sicurezza ritenga di non dover effettuare interventi tecnici di adeguamento, poiché lo stesso deve in ogni caso dimostrare di aver valutato i rischi connessi con lagente individuato, anche con riferimento agli interventi di tipo procedurale, che vanno documentati (il numero delle schede e' relativamente limitato, in quanto molti agenti materiali risultano, sia come incidenza, sia come soluzioni, comuni per un considerevole numero di addetti); la scheda deve contenere la documentazione circa i DPI ed i relativi criteri di scelta, e le specifiche modalità di utilizzo qualora i rischi che devono essere evitati non possano essere sufficientemente ridotti da misure tecniche, mezzi di protezione collettiva o metodi e procedimenti di riorganizzazione del lavoro; le schede sono redatte per singole mansioni, senza considerare le interferenze in termini di sicurezza che possono manifestarsi durante leffettuazione di lavori collegati con più mansioni. Il responsabile della sicurezza dovrà poi coordinare i singoli interventi; nel caso della presenza di più imprese, le mansioni relative ad attività di imprese differenti dovranno essere coordinate; la struttura discussa, eventualmente semplificata nella sua formalizzazione grafica, consente di pervenire alla definizione dei dati espositivi ai vari agenti materiali per ciascun addetto, come richiesto dalla normativa. Tale struttura può inoltre costituire punto di partenza per una efficace azione di informazione e formazione, dato che mette a disposizione gli essenziali strumenti cognitivi per lo svolgimento delle varie mansioni in sicurezza. CPT Torino

48 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278748 Esempio di informazione-formazione schema logico di attuazione dell'azione di informazione e formazione reso possibile dalla struttura di impostazione proposta per la documentazione di sicurezza Illustrazione della Organizzazione Generale Regole comportamentali in caso di emergenza Discussione Rischi Specifici. Procedure per evitare le interferenze Procedure Regole comportamentali; Impiego attrezzature; Eventuale impiego DPI; Regole comportamentali; Impiego attrezzature; Eventuale impiego DPI; CPT Torino

49 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278749 Le schede di rischio schede relative ai pericoli identificati ed alle relative soluzioni tecniche, organizzative e procedurali nell'ordine da utilizzarsi ai fini di informazione e formazione mirate dei lavoratori: Schede di sicurezza comuni a tutti Regole di base Schede di sicurezza comuni a tutti Regole di base Schede di sicurezza squadra gestione emergenza Schede di sicurezza squadra gestione emergenza Schede di sicurezza addetti comparto 1 Schede di sicurezza addetti comparto 1 Schede di sicurezza addetti comparto 2 Schede di sicurezza addetti comparto 2 Schede di sicurezza (gr. 2 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 2 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 1 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 1 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 1 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 1 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 2 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza (gr. 2 – lav. omogeneo) Schede di sicurezza add. operazione A Schede di sicurezza add. operazione A Schede di sicurezza add. operazione B Schede di sicurezza add. operazione B Schede di sicurezza add. operazione A Schede di sicurezza add. operazione A Schede di sicurezza add. operazione B Schede di sicurezza add. operazione B Non solo al RSPP ma anche ai lavoratori Non solo al RSPP ma anche ai lavoratori CPT Torino

50 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278750 Appalto e contratto dopera Se lesecuzione di unopera coinvolge più imprese occorre tutelarsi attraverso il coordinamento. Per eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra lavori delle diverse imprese coinvolte nellesecuzione dellopera complessiva, ovvero tra diverse mansioni in uno stesso ambiente di lavoro (es. le pulizie in una industria), il datore di lavoro committente, nellaffidamento di lavori allinterno dellazienda, a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, ha lobbligo di promuovere la cooperazione e il coordinamento, per garantire la sicurezza dei lavoratori addetti alle varie attività. Il committente deve verificare che lappaltatore disponga di organizzazione, professionalità e mezzi adeguati allesecuzione dellattività appaltata fornendo indicazioni sui rischi specifici sconosciuti allappaltatore nellambiente in cui sono chiamati ad operare i lavoratori e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Come prescritto dal decreto di modifica al D.Lgs 626/94, tale obbligo non si estende ai rischi specifici propri dellattività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. È obbligo del Committente in cooperazione con le imprese appaltanti predisporre un piano di informazione, formazione ai lavoratori e il software (o la documentazione su supporto cartaceo) relativo ai Posti di Lavoro. Occorre prevedere una particolare responsabilità (anche di carattere penale) per il Committente (vedi la recente Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni e sulle morti bianche). Fonte: Il Sole 24 ore

51 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278751 Appalto e contratto dopera Il Datore di lavoro committente: 1 – verifica lidoneità tecnico- professionale dellappaltatore; 2 – fornisce informazioni dettagliate sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e di emergenza Il Datore di lavoro committente: 1 – verifica lidoneità tecnico- professionale dellappaltatore; 2 – fornisce informazioni dettagliate sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e di emergenza NEL CONTRATTO DAPPALTO DOPERA Imprese Lavoratori autonomi Fonte: Il Sole 24 ore Lavoratori

52 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278752 Cooperazione e coordinamento I DATORI DI LAVORO Per lesecuzione dellopera complessiva I DATORI DI LAVORO Per lesecuzione dellopera complessiva Cooperano allattuazione delle misure di prevenzione Coordinano gli interventi di prevenzione al fine di eliminare i rischi di interferenze tra i lavori delle diverse imprese Fonte: Il Sole 24 ore Predispongono in cooperazione con le imprese appaltanti un piano di informazione, formazione ai lavoratori e il software relativo (o la documentazione su supporto cartaceo) ai Posti di Lavoro con in più una loro responsabilità (penale)

53 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278753 Formazione nel settore edile Un 1° corso di formazione (generico) per conoscere le varie attività e fasi del cantiere, che deve essere svolto nella prima settimana di lavoro. Entro il primo mese o subito dopo il superamento del periodo di prova, deve essere svolto un 2° corso specifico per la mansione effettivamente svolta. Per i lavoratori immigrati vanno previsti (magari con le 150ore) corsi specifici per lacquisizione della lingua italiana più corsi mirati alla conoscenza delle normative del nostro paese in materia di sicurezza e salute. Questi corsi non devono essere tenuti solamente nellimpresa presso la quale si è occupati, ma preferibilmente allinterno del sistema bilaterale del settore edile, con docenti esperti che si avvalgano dellassistenza di lavoratori esperti (anziani) del settore e direttamente con chi si occupa delle ispezioni nei cantieri (RLST più Ispettori). Suggerimento

54 giamar5@tin.itAss. E.&M.G. cell. 392.587278754 Coordinamento e appalti Sono praticamente inesistenti i coordinatori alla sicurezza, le fasi di lavoro non sono riconducibili ad un unico piano, la presenza di tipologie e contratti di lavoro diversi allinterno del cantiere crea buchi nel sistema preventivo della sicurezza. La legislazione degli appalti va rivista, nelle percentuali del subappalto, nellaggiudicazione dei lavori allofferta più vantaggiosa anziché al minimo ribasso, nelle esecuzioni dei lavori sotto la soglia da parte di consorzi o società multiservizi. Va garantito un intervento tangibile per lemersione dal lavoro nero e grigio Suggerimento ritorna


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