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Attività referenziale 2

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Presentazione sul tema: "Attività referenziale 2"— Transcript della presentazione:

1 Attività referenziale 2

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4 Che cos’è l’Attività Referenziale?
L’Attività Referenziale (AR) riguarda – le connessioni fra tutti i sistemi non verbali e – la connessione di alcuni di questi con il linguaggio.

5 Schema emozionale Tipo di schema della memoria (Bartlett, Edelman).
– si forma sulla base di interazioni ripetute con la madre fin dal principio della vita, – determina • ciò che desideriamo dagli altri, come li percepiamo, come ci comportiamo, – continuamente influenzato e modificato dalle nuove esperienze, – si costituisce come rappresentazione prototipica di eventi interpersonali che condividono un nucleo affettivo comune, – include tutte componenti del sistema a codice multiplo: – può essere conscio o inconscio.

6 Concetti associati con gli schemi dell’emozione
• Modelli operativi interni (Bowlby) • Relazioni oggettuali interne • Temi della relazione conflittuale centrale (Luborsky et al.) • Rappresentazioni generalizzate delle interazioni (RIGs) (Stern) • Transfert

7 CONTENUTI DEGLI SCHEMI DELL’EMOZIONE
“Io penso che, nelle personalità che ci appaiono più armoniche e mature dal punto di vista delle risposte comuni, le aree di controllo multiplo siano interconnesse così che le risposte possano essere organizzate, a vari livelli di complessità, in alcuni casi coinvolgendo parti del cervello, in altri richiedendo un’operazione condivisa di larga scala …” (Damasio, 1999, p. 223). PAROLE (SIMBOLICO VERBALE) RAPPRESENTAZIONI DI OGGETTI (IMMAGINI, SIMBOLICO) NONVERBALE ESPERIENZA SOMATICA, AZIONE, SENSAZIONE (SUBSIMBOLICO)

8 Livelli di dissociazione funzionale
dissociazione adattativa, in cui rimane flessibile la capacità di uno schema di incorporare nuove informazioni, nonostante il fatto che il contenuto sub-simbolico di natura affettiva possa esistere senza il controllo diretto del processo simbolico; dissociazione evitante, in cui l’integrazione di nuove informazioni è bloccata. Riguardo a questa, è possibile distinguere ancora tra due tipi fondamentali di dissociazione, definite primaria e secondaria.

9 Teoria del processo referenziale
Il cambiamento in uno schema dell’emozione richiede: -l’attivazione, nel corso della seduta, dell’ esperienza subsimbolica corporea e sensoriale del nucleo affettivo associata -con gli eventi in atto nella relazione terapeutica -con i ricordi del passato -la conduzione in modo ottimale verso cambiamenti nel significato emotivo delle esperienze somatiche e dell’immaginario -la modulazione delle stesse risposte corporee ed emotive (eteroregolazione)

10 Dissociazioni Adattativa Dissociazione Evitante primaria secondaria

11 Dissociazione Adattativa:rimane flessibile la capacità di uno schema di incorporare nuove informazioni, nonostante il fatto che il contenuto sub-simbolico di natura affettiva possa esistere senza il controllo diretto del processo simbolico Evitante: l’integrazione di nuove informazioni è bloccata.

12 Dissociazione evitante
Primaria: avviene quando sono eccessivamente stimolati i meccanismi che regolano le risposte comportamentali ad una minaccia, es. traumi estremi in cui l’intero organismo rimane in modalità d’emergenza, con effetti potenzialmente dannosi sui sistemi di regolazione fisiologica. -ad esempio il cortisolo, agisce direttamente sulle funzioni integratrici dell’ippocampo, interferendo con la formazione (codifica) dei ricordi che saranno frammentati

13 Dissociazione evitante
Secondaria: l’effetto fisiologico diretto è meno acuto, la codifica degli eventi è impedita a causa del loro contenuto specifico. -piuttosto che pensare che il ricordo non si sia formato affatto, possiamo ipotizzare che la memoria è costituita in forma prototipica e che solo in seguito alcune parti degli eventi vengono dimenticati oppure evitati. Es. il bambino evita di riconoscere che le persone che si prendono cura di lui e da cui dipende per l’amore e per la vita sono anche la fonte del suo terrore e della sua collera.

14 sia che la dissociazione sia primaria e coinvolga solo memorie frammentarie, sia che la dissociazione sia il prodotto dell’evitamento e della difesa Inspiegabile risposta corporea, motoria o affettiva. Il pattern comportamentale si attiverà, poi, in diversi contesti e a causa di stimoli misconosciuti, la cui fonte,quindi, non può essere facilmente riconosciuta.

15 La Teoria del Codice Multiplo Fase di Simbolizzazione
Wilma Bucci (1997) Sistema subsimbolico Sistema simbolico non verbale Sistema simbolico verbale Fase di Attivazione Subsimbolica Fase di Simbolizzazione Fase di attivazione subsimbolica- verbale communicazione emozionale ad esempio di uno schema dissociato Fase di simbolizzazione- racconta episodio, ricordo, sogno- condivisibile connessione tra stato e “oggetti del mondo”; Fase di riflessione- riorganizzazione dello schema emotivo dissociato Fase di Riflessione

16 Fase di attivazione viene stimolato uno schema emotivo dissociato e problematico. Il nucleo affettivo è comunicato principalmente ad un livello corporeo e motorio= comunicazione emozionale. In questa fase, è probabile che ci sia un flusso di linguaggio abbastanza continuo, ma largamente dissociato dal nucleo affettivo dello schema emozionale.

17 fase di Simbolizzazione/Narrativa
Paz. parla di un episodio di vita, racconta un sogno, una fantasia o descrive un evento condiviso nella relazione terapeutica. Se è efficace: schema emozionale viene portato all’interno del discorso nella seduta, in una forma tale da essere condivisibile; il significato emotivo non è, ancora, riconosciuto esplicitamente Attraverso l’episodio raccontato, si crea una connessione dell’ affetto e della esperienza corporea con oggetti nel mondo; non conosce il significato di questo in relazione alla sua vita presente o passata

18 fase di Riflessione avviene una riorganizzazione in cui gli aspetti del significato emotivo della storia sono compresi. // fase dell’insight emozionale, in cui un nuovo significato è trovato ed è costruita una nuova connessione.

19 osservare: diversi modi di stare in seduta,
Le tre fasi: costituiscono un modello schematico; rispecchiano la necessità teorica di individuare delle sequenze in cui: le componenti di attivazione,narrazione e riflessione sono dominanti in relazione a differenti momenti di lavoro terapeutico. N.B: Non è detto che le fasi si susseguano in una progressione chiara ed ordinata nel corso della seduta (però più efficace il trattamento, più chiare le fasi) osservare: diversi modi di stare in seduta, modalità di lavoro terapeutico,

20 Cs/Inc la dimensione della coscienza è trasversale alla distinzione tra funzioni sub-simboliche e simboliche; entrambi i tipi di elaborazione possono operare dentro o fuori dalla consapevolezza;

21 esempio il particolare tipo di consapevolezza che avviene nella fase di attivazione: emerge principalmente attraverso connessioni di proprie esperienza corporee sub-simbolica con l’immagine dell’altro che ascolta e risponde. =momenti specifici in cui il paziente riconosce che è compreso o meno, o qualche altra interazione specifica è avvertita ma non può essere verbalizzabile

22 Fase di simbolizzazione: le terapie psicoanalitiche richiedono l’attivazione del sistema episodico;
Implica il recupero di memorie passate, la descrizione delle sensazioni tra loro nel presente, nella seduta, o fantasie rispetto al futuro; raccontare e rivivere gli eventi rappresenta l’area della potenziale connessione; È necessario sperimentare l’affetto doloroso nel contesto nuovo della terapia

23 Descrizione dei dizionari computerizzati
1. Weighted Referential Activity (WRAD) 2. Affettività (Aff) 3. Riflessività (Ref) 4. Non fluidità -dysfluence (D)

24 Weighted Referential Activity (WRAD):
Livello di misurazioni al quale il non verbale che comprende l’esperienza emotiva è colto in forma verbale, in modo tale da evoca un’esperienza corrispondente nell’ascoltatore o nel lettore. E’ stato sviluppato, modellando la scala dell’Attività Referenziale (AR)

25 Affettività (Aff): Le parole Aff riguardano la modalità con cui le persone sentono e comunicano i sentimenti immediati. Comprende le definizioni delle emozioni (ad esempio: arrabbiato, triste, felice); funzioni associate con l’arousal affettivo (ad esempio: pianto,urla, sfida, lotta, riso); funzioni che indicano una motivazione (ad esempio: bisogno, tentativo); parole implicitamente associate con gli affetti.(ad esempio: solo, in opposizione); valutazioni che indicano una risposta affettiva, sia positiva che negativa (ad esempio: attraente, spaventoso, meraviglioso, importante).

26 Riflessività (Ref): Le parole Ref riguardano la modalità con cui le persone pensano e comunicano i pensieri. Comprendono parole che si riferiscono a: - funzione cognitive o logiche (ad esempio: supporre, pensare, progettare) -entità (ad esempio: ragione ,causa, conseguenza); problemi o insufficienze nelle funzioni cognitive -logiche (ad esempio: essere confusi); -Funzioni verbali comunicative complesse (ad esempio: commentare, convincere, argomentare,offuscare); -caratteristiche del funzionamento mentale (ad esempio: creativo, logico).

27 Non fluidità -dysfluence (Dys):
Insieme limitato di item che le persone utilizzano quando si sforzano di comunicare; cercano le parole giuste; non sono apparentemente in grado di esprimere cosa significano: come in “Allora io desidero, intendo, voi sapete, um, come, alla fine ho quasi deciso che…..”

28 Oltre ai 3 indici il DAAP calcola anche : -l’uso medio del contenuto di tutti i dizionari teoricamente basati, sia per il paziente che per il terapeuta. -la covarianza per ogni coppia di dizionari, fornendo una misura relativa di quanto i dizionari siano usati simultaneamente.

29 Indicatori linguistici del Processo Referenziale
1. Attivazione: Difficoltà di connessione con il linguaggio 2. Simbolizzazione e Narrazione: Immersione in un racconto 3. Riflessione emotiva: Sforzo a capire 4. Processo di cambiamento Iterazione del Processo

30 Covariazioni Per esempio, la covarianza di Ref e WRAD (Ref_WRAD) è una misura del livello con cui contemporaneamente si usano parole ad elevato valore WRAD(ad esempio raccontando il ricordo di un evento personale) e riflettendo sull’ esperienza. il processo referenziale è indicato in generale da un alto valore negativo di questa covariazione Ref_WRAD nella produzione verbale del paziente.

31 Covariazioni nella fase di Simbolizzazione i valori WRAD siano elevati, mentre i valori Ref siano modesti; nella fase di Riorganizzazione, ci attendiamo alti valori Ref e bassi valori WRAD. In entrambi i casi il paziente separa il racconto della storia dalla riflessione sul suo significato

32 Fasi del Processo

33 Fasi del Processo

34 Fasi del Processo


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