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1. Introduzione al diritto dei beni culturali

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Presentazione sul tema: "1. Introduzione al diritto dei beni culturali"— Transcript della presentazione:

1 1. Introduzione al diritto dei beni culturali
Concetti generali

2 Il diritto dei beni culturali e del paesaggio: un’introduzione
Diritto: un complesso di norme giuridiche volte a disciplinare il comportamento di tutti i possibili destinatari di esse. Tali norme sono obbligatorie in quanto assistite da una sanzione per la loro violazione. Norme penali, di diritto privato (civili) e di diritto pubblico (amministrative). Il diritto dei beni culturali e del paesaggio appartiene a quest’ultima categoria

3 L’amministrazione pubblica
Duplice valenza del termine amministrazione pubblica: In senso soggettivo indica gli enti preposti all’esercizio di determinate funzioni; In senso oggettivo indica l’attività svolta da un soggetto pubblico al fine di perseguire un interesse della collettività.

4 L’amministrazione pubblica in senso soggettivo
Si occupa degli interessi delle persone che costituiscono una comunità. È strumentale, funzionale agli interessi dei cittadini. Ciò non significa che tutti gli interessi di tutta la comunità debbano essere necessariamente soddisfatti mediante la pa. Nel nostro sistema sociale vige il principio di libertà. Ciascuno è libero di stabilire quali sono i propri interessi e di soddisfarli, per quanto possibile, nel modo che preferisce.

5 Necessità dell’ amministrazione pubblica in senso soggettivo
Per la difficoltà di cura individuale di taluni interessi; Per l’inconciliabilità di tutti gli interessi individuali sia sotto il profilo oggettivo-finanziario sia sotto il profilo soggettivo

6 Amministrazione pubblica in senso oggettivo
Amministrare è curare in concreto interessi altrui; Amministrazione pubblica è cura in concreto di interessi pubblici; Quali siano gi interessi pubblici è stabilito dalle norme (la costituzione e le leggi, che sono espressione delle scelte politiche della comunità) le quali affidano ad apparati amministrativi il compito di perseguire quell’interesse. Sono esempi di interesse pubblico la tutela della salute, della salubrità dell’aria e dell’ambiente, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, l’ordinato assetto urbanistico di una città, l’esistenza di agevoli vie di comunicazione, ecc.

7 Amministrazione pubblica in senso oggettivo
Le attività dell’amministrazione tra: Attività autoritativa (amministrazione in veste di autorità) Attività di prestazione: attraverso l’esercizio di queste attività gli Stati garantiscono la fruizione di beni e servizi cui è stata naturalmente associata l’idea della loro “pubblicità” (servizi pubblici).

8 Attività autoritativa
Per assicurare il soddisfacimento degli interessi pubblici alla pubblica amministrazione (in senso soggettivo) sono attribuiti particolari poteri, Ablatori (es. espropriazione); Limitativi di diritti (es. a seguito della dichiarazione di interesse culturale); Autorizzatori: (es. restauro di un bene dichiarato di interesse culturale) Concessori: (es. provvedimento che permette di effettuare riproduzioni fotografiche di un bene culturale) La fonte di questi speciali poteri attribuiti alla pubblica amministrazione è la legge (principio di legalità)

9 Principio di legalità Risulta implicito nell’ordine costituzionale e, più precisamente, nelle numerose riserve di legge enunciate nella Costituzione. 2 funzioni del principio di legalità: Legalità garanzia: garantire e tutelare i privati, ricollegandosi all’idea della legge quale espressione della volontà generale Legalità indirizzo: individuare gli interessi pubblici che l’amministrazione è tenuta a perseguire È sufficiente che la legge stabilisca i fini che un’amministrazione deve perseguire e non i modi in cui in concreto questi debbono essere raggiunti. Il nostro punto di riferimento è dunque la legge (ed in particolare il Codice dei beni culturali e del paesaggio).

10 Il Codice dei beni culturali e del paesaggio D. lgs. n.42/2004
Parte I: Disposizioni generali (artt. 1-9) Parte II: Beni culturali Titolo I: Tutela (artt ) Titolo II: Valorizzazione (artt. 101 – 127) Titolo III: norme transitorie e finali (artt ) Parte III: Beni paesaggistici Titolo I Tutela e valorizzazione (artt. 131 – 159) Parte IV: Sanzioni Titolo I: Sanzioni amministrative (artt. 160 – 168) Titolo II: Sanzioni penali (artt. 169 – 181) Parte V: Disposizioni transitorie, abrogazioni ed entrata in vigore (artt. 182 – 184)

11 2. Introduzione al diritto dei beni culturali
Storia della legislazione

12 Passaggi fondamentali della legislazione in materia di beni culturali e ambientali
L. 1 giugno 1939 n. 1089: Identificazione del carattere di particolare pregio artistico dei beni in circolazione o oggetto di ritrovamento; Prevalenza della conservazione; Ampia discrezionalità nell’identificazione; Ruolo dominante dello stato; L. 26 giugno 1939 n. 1497: Ha ad oggetto le bellezze naturali, panoramiche o complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale

13 Passaggi fondamentali della legislazione in materia di beni culturali e ambientali
Costituzione (1948) Art. 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Le due anime (valorizzazione e tutela) unificate dal valore di promozione della personalità umana. L. 26 aprile 1964 n. 310 istitutiva della Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio (Commissione Franceschini). Bene culturale = “tutto quanto costituisca testimonianza materiale avente valore di civiltà”. Fra i beni culturali si ricomprendono anche i beni ambientali

14 Passaggi fondamentali della legislazione in materia di beni culturali e ambientali
L. 29 gennaio 1975 n. 5: istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali (nel 1998 d.lgs. 368 Ministero per i beni e le attività culturali - MIBAC). L. 8 agosto 1985 n. 431 (L. Galasso): si introduce il concetto di bene ambientale e si estende la tutela ad intere categorie del territorio nazionale. D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112: trasferimento di funzioni e compiti dello stato alle regioni (anche) in materia di beni culturali: tutela, gestione, valorizzazione, promozione. D.lgs. 29 ottobre 1999 n. 490: T.U. delle disposizioni legislative in tema di beni culturali e ambientali (valore meramente compilativo). L. cost. 18 ottobre 2001 n. 3: modifiche al Titolo V della Costituzione: riparto di funzioni legislative tra stato e regioni.

15 Il Codice dei beni culturali e del paesaggio
D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (modificato dai d. lgs. 24 marzo 2006 n. 156 e 157) Tutela e valorizzazione: una distinzione importante. Criterio finalistico: Tutela = consiste nelle […] attività dirette […] ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione. (art. 3 comma 1) Valorizzazione = consiste nelle […] attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. È criterio insufficiente perché non consente di distinguere le competenze.

16 Il Codice dei beni culturali e del paesaggio
Criterio della natura delle attività svolte: Tutela: ogni attività che determina effetti limitativi (in senso lato) della sfera soggettiva dei destinatari nel presupposto del potenziale contrasto tra situazione soggettiva e interesse pubblico; (cfr. C. Cost. 94/2003) Valorizzazione: ogni attività che determina la soddisfazione dell’interesse pubblico in via diretta nel presupposto di un rapporto di convergenza e compenetrazione tra situazione soggettiva e interesse pubblico.


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