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Mastermann su Kuhn (1978), La struttura delle rivoluzioni scientifiche Possibili accezioni di paradigma: Metaparadigmi, ovvero concezioni, standard, modi.

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Presentazione sul tema: "Mastermann su Kuhn (1978), La struttura delle rivoluzioni scientifiche Possibili accezioni di paradigma: Metaparadigmi, ovvero concezioni, standard, modi."— Transcript della presentazione:

1 Mastermann su Kuhn (1978), La struttura delle rivoluzioni scientifiche Possibili accezioni di paradigma: Metaparadigmi, ovvero concezioni, standard, modi di vedere Paradigmi sociologici, ovvero risultati scientifici sui quali si realizza un consenso all’interno della comunità scientifica Paradigmi artefatti, ovvero strumenti o insiemi di strumenti che consentono alla scienza di ‘risolvere dei rompicapi’ Paradigma come “frame”

2 Il “concetto” Conceptus/concipere/Cum capere”…prendere insieme, avvolgere nella mente "Il concetto è un ritaglio operato in un flusso di esperienze infinito in estensione e in profondità ed infinitamente mutevole” (Marradi) Es il concetto di “tavolo” unifica sensazioni tattili e visive, quello di “rabbia” unifica stati d’animo I concetti servono a rappresentare la realtà al di là delle condizioni di spazio e tempo

3 I concetti Diversità tra scienze naturali e umane (es. concetto di massa e concetto di classe) Intervento della competenza pratica e simbolica delle persone “i soggetti sociali classificati dal sociologo sono, non solo produttori di attività classificabili, ma anche di attività di classificazione, che vengono a loro volta anch’esse classificate” (Bourdieu)

4 I concetti I concetti sono riferiti a comunità spazio- temporalmente definite I concetti non sono astrazioni universali, ma vengono (inconsapevolmente) ridefiniti continuamente (riprodotti o modificati) I concetti appartengono sia alla conoscenza dell’uomo della strada, sia alla comunità scientifica.

5 I concetti: 3 tipi oggetti o fatti sui quali esiste piena concordanza fra linguaggio comune e linguaggio scientifico (sedia, finestra) I concetti che richiedono specificazioni per essere usati in modo inequivoco in ambito scientifico (istruzione, reddito) concetti generati direttamente in ambito scientifico (ridondanza, entropia)

6 I concetti I concetti si possono classificare su una scala di astrazione (es.: una penna biro rossa) Il concorso dei concetti (sulla base delle loro appropriatezza/utilità) produce delle proposizioni (vere o false in base ai risultati) Es. la stratificazione in classi dipende dal reddito

7 L’operativizzazione delle variabili Un concetto può assumere diversi stati rilevabili in termini di proprietà reali attraverso le variabili La variabile diviene la versione misurabile del concetto, ovvero una proprietà operativizzata

8 A. I CONCETTI 1.Dai concetti alle proprietà (i concetti vengono “applicati” a oggetti concreti, definendosi proprietà e stati) 2.2. Definizione operativa (le regole per la traduzione dei concetti in operazioni empiriche) 3.3. Operativizzazione (si applicano le regole della definizione operativa ai concreti casi di studio) B. VARIABILI, MODALITÀ, VALORI

9 Proprietà e variabili Proprietà: Variabile: livello di istruzione titolo di studio (misura ordinale, oppure anni di studio misura cardinale) StatiModalità BassoLic. elementare Lic. media inferiore MedioDiploma AltoLaurea

10 Tipi di variabili

11 Scale di misurazione Stevens (1946) Nominali (relazioni di = o  ), Ordinali (relazioni di = o  ; > o <), di intervalli (operatori = o  ; > o <; + o -), di rapporti o cardinali (operatori = o  ; > o <; + o -; x o  ).

12 Lazarsfeld (1965) 1.Rappresentazione figurata del concetto 2.Specificazione del concetto 3.Scelta degli indicatori 4.Formazione degli indici

13 Sovrapposizione tra indicatori e concetti Concetto Ind 5 Ind 2 Ind 1 Ind 3 Ind 4

14 Validità: il rapporto con il concetto è caratterizzato da un’ampia sovrapposizione. Attendibilità: cogliere effettivamente gli stati delle proprietà Sensibilità: capacità di discriminare tra le diverse forme che può assumere un fenomeno Adeguatezza : rispondenza ai bisogni conoscitivi del ricercatore Comparabilità: rispetto a aree geografiche o tempi diversi Tempestività: inclusione ad hoc in processo decisionale Concetto AConcetto BConcetto C Ind. 1Ind. 2Ind. 3Ind. 4Ind. 5

15 Esempio 1: la devianza (distanza sociale,2008) Concetto /proprietàDimensioniIndicatori (domande su:) Devianzapecuniarial’evasione fiscale e la corruzione, assenteismo, false dichiarazioni e simili) dipendenzeabuso di alcool /droghe civicamancato soccorso, limiti di velocità, il piccolo furto, sporcare il suolo pubblico o viaggiare gratis in autobus sessualeinveste a vario livello la dimensione morale e religiosa, dall’omosessualità o l’uso anticoncezionali, l’aborto o il divorzio.

16 Esempio 2: la religiosità (Glock,1965) Concetto /proprietàDimensioniIndicatori (domande su:) Religiositàritualistica/quanto prega, quanto va a Messa, si confessa o faComunione) esperienziale/Quanto avverte la presenza di Dio nella sua vita? ideologica/crede nell’immortalità dell’anima, nell’origine divina della Chiesa, nella creazione diell’uomo da parte di Dio? consequenziale/devolve l’8x1000? Adotta morale sessuale religiosa, pratica associazionismo religioso?

17 Esempio 3: la partecipazione politica (Corbetta,1999) Concetto /proprietàDimensioniIndicatori (domande su:) Partecipazione politicaINVISIBILE: Interessediscutere di politica Coinvolgimento arrabbiarsi su discorsi politici Informazioneseguire dibattiiti politici sui media VISIBILE: Elettoralevoto Partiticaiscrizione a partito, dedicarvi tempo e denaro Associativafirmare petizioni, referendum, formare comitati Occasionalepartecipare a comizi,dibattiti, scrivere a autorità o giornali

18 Esempio 4: Importanza del lavoro (Super, 1981)


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