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Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15  Per l’analisi del linguaggio prendiamo due prodotti differenti per utilizzo, piattaforma e realizzazione.

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Presentazione sul tema: "Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15  Per l’analisi del linguaggio prendiamo due prodotti differenti per utilizzo, piattaforma e realizzazione."— Transcript della presentazione:

1 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15  Per l’analisi del linguaggio prendiamo due prodotti differenti per utilizzo, piattaforma e realizzazione  - Sito web (on-line) -- D.V.D. (off-line) -Il requisito comune: chi è il destinatario del prodotto Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

2 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Web: numero illimitato di utenti. Il creatore non li conosce Si potrà rivolgere a - un uditorio universale composito e eterogeneo - un uditorio specializzato Uditorio universale: occorre utilizzare ragioni universalmente accolte in modo da non escludere nessun potenziale target di utenza Uditorio specializzato: alla base ha la preparazione, competenza e informazione di un particolare gruppo di riferimento. Questo gruppo omogeneo in cui tutti dovrebbero arrivare alle stesse conclusioni in modo naturale. Tratto comune: la differenza di preparazione può non essere tecnologica. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

3 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Le tre fasi del web La prima fase del web: Austera per trasmettere informazioni. Il codice evitava rumore comunicativo La seconda fase del web: eccessiva e ridondante pagine ipercolorate e sovraccariche per dare presunto valore al prodotto  La terza fase del web: maggiore equilibrio pagine semplici ma non banali per coniugare sobrietà e creatività Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

4 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 LE LEGGI DI KRUG Prima legge di Krug: “Non farmi pensare!” Il fallimento del proprio progetto è sancito nel momento in cui si obbliga l’utente a mettere in atto dei processi cognitivi consapevoli per comprendere la logica di navigazione o la struttura del sito o il significato delle ancore. Autoevidenza: il messaggio deve farsi capire da solo, senza alcuno strumento supplementare. Autoesplicatività: se non si capisce un’informazione bisogna avere a propria disposizione tutti i mezzi per risolvere il problema. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

5 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Seconda legge di Krug: “Non importa quanti clic devo fare, se ogni clic è frutto di una scelta che non richiede impegno e non è ambigua” È preferibile verificare la qualità dell’interazione di navigazione richiesta all’utente piuttosto che limitarne l’aspetto quantitativo. Il web è per definizione un luogo in cui è necessario compiere delle scelte: risulta più logico non cercare di evitare le scelte, ma renderle il più intuitive possibili. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

6 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Terza legge di Krug: “Sbarazzati della metà delle parole di ogni pagina, e poi sbarazzati della metà di quello che resta!” La consapevolezza della differenza tra carta e monitor è fondamentale per la comprensione di questo principio: la lettura su schermo è del 20-25% più lenta e molto più sgradevole rispetto all’altra. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

7 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Le regole di Nielsen: HOMERUN «H» sta per «High-quality» : i contenuti devono essere di alta qualità. Un sito, non è altro che i contenuti che lo compongono, se questi sono poco rilevanti, anche il sito stesso sarà poco significativo. «O» indica «Often», gli aggiornamenti. Internet offre la possibilità di un flusso continuo di informazioni, se queste non sono aggiornate, non sono importanti. «M» significa «Minimal» perché i tempi di scaricamento della pagina devono essere brevissimi. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

8 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 «E» è l’iniziale di «Ease», la facilità d’uso. La maggior parte degli utenti non vuole elaborare processi cognitivi complicati nella scelta delle pagine da visualizzare. «R» significa «Relevant» cioè appropriato per le esigenze degli utenti. Anche in questo caso, il focus viene puntato sul fruitore che deve trovarsi a proprio agio all’interno della struttura del sito, ma soprattutto deve riuscire a soddisfare le sue necessità grazie ai contenuti che il sito offre. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

9 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 «U» sta per «Unique» e indica lo sfruttamento delle caratteristiche che la rete offre. Internet è un mezzo particolarmente completo che offre una vasta gamma di possibilità: dall’aggiornamento continuo, alle opzioni di ricerca all’interno del sito, alla struttura di navigazione, etc. «N» indica «Net-centric» cioè che la rete è il fondamento delle strutture aziendali. Secondo Nielsen la rete deve permeare la società al punto da diventare il punto di riferimento della comunicazione aziendale. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

10 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Usabilità: proprietà di un sito web facile da fruire (navigare eutilizzare). Le regole dell'usabilità per un sito - Utilità - Facilità di fruizione e apprendimento - Efficienza - Facilità di ricordo - Prevenzione (quantità) di errori - Soddisfazione nell’utilizzo L’utente al centro della progettazione Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

11 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Il sito non usabile comporta perdita di traffico: Conseguenze dirette -abbandono del sito -ingresso una tantum Conseguenze indirette (es. sito commerciale) - perdita di fatturato Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

12 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Come non progettare: - Evitare sfondi fastidiosi - Pagine complicate - Troppe Gif - Attenzione alla musica - Attenzione ai bottoni - Pagine troppo pesanti da scaricare - Troppa tecnologia - Versioni di Browser specifiche - Interfacce misteriose - attenzione ai pop-up Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

13 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Come progettare -caricamento veloce -Accessibile a tutti compresi ipovedenti e daltonici -Il sito una volta finito si può migliorare Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

14 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Quando progetto un sito: - Quale target ha il destinatario? - Quali contenuti proporre? - Sbirciare i concorrenti - Obiettivi da raggiungere nei vari step di presenza nella rete - I contenuti devono avere sempre valore - Quali strade per far conoscere il sito L’ipertesto - I motori di ricerca interni - La facilità non solo di ingresso, ma di permanenza e di uscita - Organizzazione dei contenuti Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

15 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I buoni consigli: -evitare errori grammaticali e di sintassi -La disposizione del testo deve essere di facile lettura -Poco grassetto -Sintesi -Allineare a sinistra il testo -15 parole circa per riga (75 caratteri) -650 parole in una pagina -Il testo meglio in nero su bianco Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

16 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I font migliori: verdana Georgia Arial Times New Roman Book Antiqua Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

17 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Il linguaggio del sito web - Sintetico - Semplice Deve saper catturare con pochi termini l’attenzione I siti sono soggetti a questi rischi: - l’elevato numero - lo zapping in rete - La connessione - Il linguaggio non sempre comprensibile Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

18 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Sono raccomandabili -linguaggio semplice e sintetico anche per aiutare la tecnologia - un testo con icone facilita la visione e cattura l’attenzione Quali sono i cardini del sito nel web? - Funzionalità - Contenuto - Design o grafica - Ipertesto - disomogeneità nella struttura di argomenti simili tra loro. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

19 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Errori da evitare: -progettazione grafica disgiunta da quella testuale Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

20 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I contenuti di un sito nel web devono essere sviluppati con l’approccio della piramide invertita: non in lunghezza ma in profondità Questo attraverso l’ipertesto con cui non si spezza un testo, ma lo si organizza. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

21 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Occorre capire le aspettative del fruitore nei confronti dell’informazione che cerca: - cosa vuol sapere? - in che modo fruisce delle informazioni? - quale informazione ritiene più importante? - quale considera come marginale? - quanto tempo è disposto a concederci? Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

22 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I link Rimandano l’approfondimento o la consultazione di altre parti 1)Non devono essere troppo numerosi per evitare eccesso informativo 2) Devono avere titoli brevi e sintetici, che facciano capire velocemente il contenuto La pagina Web è un po’ mappa e un po’ giornale Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

23 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Mappa: il fruitore guarda la pagina Web in cerca del percorso per arrivare alla meta. I titoli, le icone e i colori lo guideranno nel percorso. Giornale: il fruitore guarda la pagina web come un giornale, dove l’attenzione è catturata dallo strillo, pensiamo alla civetta delle edicole. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

24 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Il linguaggio richiede tre capacità: - esplicativa - denotativa - attrattiva esplicativa: l’utente deve capire subito l’argomento che gli viene proposto. L’80% dei navigatori del Web non legge riga per riga, ma "scorre" la pagina. E navigare costa tempo e denaro Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

25 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 -denotativa: il soggetto che propone l’informazione deve farsi identificare immediatamente. -attrattiva: è data dalla qualità proposta, sia dal punto di vista contenutistico (aggiornamento, completezza), sia dal punto di vista della fruibilità (facilità di accesso, di impostazione grafica e di navigazione ecc.) Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

26 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 La lettura di una pagina web è più lenta rispetto a quella cartacea. Occorre: - testi brevi e “pensati” insieme alla grafica. Nel Web la capacità di leggere rispetto al cartaceo è inferiore del 20% -evitare lo “scrolling”che il testo sia compreso in una sola schermata Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

27 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 -la presenza di un solo argomento per ogni paragrafo -evitare ridondanze o troppi pronomi relativi che l’informazione sia stratificata su diversi livelli con l’utilizzo dell’ipertesto Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

28 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Una buona, vecchia, ma sempre ottima regola La buona regola giornalista delle 5 W + 1 (Who, What, Where,When, Why + How) è sempre valida ed è un’ottima strada da perseguire per fornire in poche righe il contenuto della notizia. A Chi, che cosa, Quando, Dove, Perché si aggiunge Come La tecnica delle 5 W l’ha creata alla fine dell’800 l’Associated Press Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

29 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 E’ fondamentale che ogni pagina faccia orientare il fruitore in modo che sappia sempre dove si trova. E’ superfluo ricordare che è altrettanto importante: - la precisione - la coerenza - l’aggiornamento - l’assenza di refusi! - l’assenza di pagine orfane Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

30 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Una questione di stile: è preferibile utilizzarne diretto e personale ricorrendo anche al tu. E’ importante ricordarsi che il web ha una visibilità mondiale e termini o sigle di uso comune in Italia potrebbe non esserlo altrove. L’Home page è la vetrina è il punto più strategico ed è meglio inserire: nome dell'autore del sito, indirizzo e- mail, data dell’ultimo aggiornamento, un punto di riferimento Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

31 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Qualche trucco: - i metatag, brevi descrizione della pagina - le keyword, parole chiave Possono essere l'elemento decisivo per farla trovare dai motori di ricerca. -I mouseover, testi che appaiono quando si passa il mouse su un link o su un'immagine (alt.text, utili per fornire qualche informazione in più senza appesantire la pagina. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

32 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Internet e Intranet Internet e Intranet non la stessa cosa da molti punti di vista: - tecnico (di accesso e realizzazione) - fruibilità (come approccio i contenuti e li realizzo) - linguistico (il linguaggio non è universale ma particolare) Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

33 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Internet e intranet: qualche ulteriore differenza Internet serve per catturare il visitatore Intranet serve solo per informare e/o lavorare Internet serve per informare sui servizi di un’azienda Intranet serve per informare in un’azienda Internet richiede sintesi e semplicità Intranet è di lavoro e, quindi: - i documenti sono più estesi - i documenti sono maggiormente complessi - la grafica richiede più funzionalità che estetica Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

34 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Due buone regole - citare sempre le fonti da cui si preleva e si rielabora un documento! - verificare di essere autorizzati all’utilizzo del materiale Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

35 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’architettura dell’informazione: uno sguardo La disciplina che si occupa della organizzazione dei contenuti è chiamata anche architettura dell’informazione La definizione di Wikipedia: “La struttura organizzativa logica e semantica delle informazioni, dei contenuti, dei processi e delle funzionalità di un sistema o di un'applicazione informatica”. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

36 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L'architettura delle informazioni è: -il cuore di un qualsiasi progetto -struttura fondamentale di un qualsiasi insieme di contenuti e dati destinati alla fruizione umana e, integrando informazioni e processi, svolge un ruolo chiave nel definire il reale grado di fruibilità di usabilità di un sistema digitale per l'utente finale. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

37 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L'architettura delle informazioni comprende gli strumenti tecnici e culturali per: -l'organizzazione -la catalogazione -la ricerca -la navigazione -la presentazione di contenuti e dati nei vari formati disponibili (digitali e non) Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

38 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’organizzazione dei contenuti è alla base dei sistemi di navigazione e può essere in base -Cronologica (esatti) -Alfabetica (esatti) -alla struttura aziendale (soggettivo) -al target di riferimento (soggettivo) Il primo passo è la costruzione di una mappa mentale, dall’idea principale si associano informazioni secondarie e di dettaglio. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

39 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Per la creazione di un sito occorre stabilire: I servizi da offrire agli utenti, per esempio -Forum -Newsletter -Link -Faq -Blog -Form -Ecc Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

40 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’organizzazione dei contenuti nel web avviene in base a tre principi: - Gerarchico - Multidimensionale (a faccette) - Cronologico (soprattutto per i blog) La struttura gerarchica o ad albero: dalla home si diramano aree e sottoaree La profondità è inversamente proporzionale all’ampiezza delle macroaree. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

41 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I vantaggi Facile da gestire e da ideare Svantaggio: la localizzazione in una sola area per ogni argomento. A questo punto si deve ricorrere ai link Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

42 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 La struttura multidimensionale o analitico sintetica nasce dalla COLON CLASSIFICATION la classificazione bibliotecaria, ideata da Shiyali Ramamrita Ranganathan. Idea: ogni libro o fenomeno può essere scomposto e descritto in base alle proprietà intrinseche (le faccette). la classificazione a faccette : ciascuna suddivisione può essere ulteriormente specificata attraverso degli attributi detti faccette Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

43 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 La complessità ha trovato realizzazione con l’ipertesto Sistema multidimensionale e aperto che si estende in orizzontale ha come caratteristica: la pluridimensionalità, vale a dire pluralità di accessi e molteplicità di navigazione rispetto alle scelte dell’utente la logica multidimensionale ha trovato molta diffusione nell’e-commerce, ideale per i prodotti che possono rientrare in diverse categorie. Sono veloci da consultare un film, può essere suddiviso per genere, attore, durata, premi, prezzo, offerte Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

44 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Alla base abbiamo la funzione ricerca E’ fondamentale l’incontro tra chi realizza a livello informatico e chi realizza in contenuti. Occorre ipotizzare - cosa - come - con quali parole - in quale modo, con quali termini Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

45 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Il creatore di contenuti deve: - Organizzare le ricerche -Ipotizzare i vari cataloghi -Classificare i diversi contenuti -Pensare anche a percorsi più complessi Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

46 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Attraverso - Il menù a tendina - La parole chiave - Le ricerche già indirizzate o quelle libere Importante: All’utente interessa solo ottenere le informazioni che ricerca. Il nostro successo (poco riconosciuto!) sarà permettere a tutti di ottenere ciò che si desidera Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

47 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Una questione di interfaccia: - Semplice - graficamente poco elaborata Deve rassicurare il fruitore, che non si deve perdere o sentire alienato! Occorre inserire i risultati, i filtri, le possibile informazioni Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

48 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Terminato il lavoro dell’architetto dell’informazione il compito passa all’analista funzionale che deve capire le funzionalità del sito necessarie al cliente. A questo punto inizia il grafico, che realizza in linguaggio informatico la pagina, il template esistono programmi, sistemi di content managment che permettono di realizzare pagine web senza conoscere la programmazione. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

49 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Tim Berners Lee nel 2001 ha coniato il termine di Web Semantico: è la capacità che in futuro il motore di ricerca nella rete internet. Verrà digitata una richiesta: per esempio un biglietto di un concerto a Londra acquistato a Milano con necessità di aereo e pernottamento mi verranno indicati tutti i costi, tutti i percorsi, la possibilità di acquisto dei biglietti ecc. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

50 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Il Web semantico ha tre livelli - Dati - Metadati - Ontologie (schema che rappresenta questi dati) Ontologia è un vocabolario nel quale sono espressi i significati dei termini. Potremmo valutare i documenti non come “isole di dati” ma come database aperti dove l’applicativo riesce a distinguere le informazioni che servono. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

51 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

52 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15  Il linguaggio del D.V.D. Il linguaggio per il D.V.D. si riferisce non solo ai contenuti testuali, ma essere ausilio a una missione difficile… Il fruitore del D.V.D. deve, una volta inserito il disco nel lettore, capire il funzionamento. Come fare? Con una forte integrazione dell’informatica, della grafica e del creatore di contenuti. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

53 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Le scritte dei menù devono avere una caratteristica: leggibilità: la dimensione visibile a tre metri di distanza (lunghezza tra televisore e luogo di osservazione), non dimenticando che non tutti posseggono un televisore 16/9 oltre i 30 pollici. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

54 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’informatica può aiutare l’utente con la navigazione, che deve essere la più intuitiva possibile, senza troppe complicazioni, che possono rendere difficoltoso l’approccio a un nuovo supporto. Il pubblico di riferimento è spesso poco avvezzo alla tecnologia, soprattutto all’inizio. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

55 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 I testi, in genere, sono le voci dei menù, ma talvolta anche biografie o testi per giochi interattivi o spiegazioni. E’ preferibile che ogni schermata termini con una frase di senso compiuto, evitando discorsi “in sospeso”. E l’utente smaliziato? Bottoni nascosti per contenuti aggiuntivi possono accontentare i più esperti Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

56 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Profili dell’utente: - acquirente vecchio stile - acquirente collezionista/appassionato - acquirente tecnologizzato - acquirente curioso Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

57 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’utente acquirente vecchio stile: La maggioranza del mercato (oggi), è colui che compra (o noleggia) un D.V.D. solo per guardare il film, come se fosse una VHS. E’ un cliente che frequenta poco il cinema, e spesso appare poco interessato alla tecnologia. L’utente: acquirente collezionista/appassionato: frequentatore della sala cinematografica, spesso poco appassionato di tecnologia è interessato agli approfondimenti. Il bene D.V.D. è collezionabile, meglio se ha una confezione speciale. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

58 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 L’utente: acquirente tecnologizzato: la maggioranza degli acquirenti (di ieri), richiede soprattutto qualità video e audio, meglio i nuovi formati. Poco interessato agli approfondimenti, frequenta sale altamente tecnologiche (è un purista). L’utente: acquirente curioso è quello che si cattura con la confezione, con la pubblicità, l’indeciso, il prezzo. Più vicino all’acquirente vecchio stile, può essere anche colui che ha perso il film al cinema. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

59 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Due esempi le bio/filmografie e la parte rom Le bio/filmografie: può essere interessante inserire nei D.V.D. biografie dedicate agli artisti. La sintesi e la leggibilità devono essere i requisiti principali, perché in poche righe si deve raccontare un artista. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

60 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Poche righe significano già un buon numero di schermate e l’utente non deve annoiarsi con pagine e pagine di testo. Eventuali fonti devono essere autorizzate e citate.Si possono completare le biografie con le filmografie, che possono offrire ulteriori informazioni agli appassionati. Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

61 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 la parte rom: il supporto D.V.D. rende possibile l’inserimento di parti rom, che possono completare un progetto editoriale e che possono, almeno teoricamente, rendere On-Line un media Off-Line. la parte Rom può contenere - giochi interattivi (es. per bambini) -materiali scaricabili per il PC (desktop, salvaschermo, gallerie fotografiche). - ulteriori approfondimenti (es. la sceneggiatura) - link a siti internet (es. accesso a ulteriori contenuti) Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio

62 Il linguaggio e i prodotti multimediali Lezione15 Materiali didattici: es. percorsi di approfondimento dedicati alle scuole e utilizzabili da parte degli insegnanti per discussioni sul film. * Editoria multimediale – CIM – 2010-2011 – Fabio Muzzio


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