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PubblicatoFerdinando Volpi Modificato 11 anni fa
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LASP e il governo degli interventi di prevenzione Sala Tevere Regione Lazio Roma, 20 gennaio 2009 Domenico Di Lallo Convegno Regionale
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Alcuni punti fondamentali da condividere nella pianificazione di interventi di prevenzione La prevenzione è solo in piccola parte di pertinenza della sanità……., deve essere una funzione diffusa nel SSR……., qualunque combinazione di metodi è più efficace di interventi monocomponente; ….. al di fuori di un ambito di sperimentazione, è indispensabile che gli interventi da sviluppare siano basati su modelli validati.
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I problemi della prevenzione Diseguaglianze Diseguaglianze, sia dal punto di vista dei problemi di salute, sia dal punto di vista di organizzazione dei servizi. Frammentazione Frammentazione : Dipartimenti di Prevenzione separati da altri servizi. Mancanza di una funzione strategica di progettazione e programmazione Stile di lavoro Stile di lavoro improntato su di una logica di confederazione di servizi autonomi e più incline al rispetto degli obblighi di legge. Scarse risorse
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Il contributo dellASP ai programmi di prevenzione definiti a livello nazionale e regionale I Piani di Prevenzione Attiva – Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 Guadagnare Salute - Dpcm del 4 maggio 2007, in accordo con le Regioni e le Pa. I nuovi LEA sulla prevenzione - Dpcm del 23 aprile 2008 (in corso di approvazione?)
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screening oncologici vaccinazioni infortuni sul lavoro obesità rischio cardiovascolare recidive degli accidenti cardiovascolari complicanze del diabete incidenti stradali incidenti domestici PPA, triennio 2005-2007 e proroga 2008. Prosecuzione 2009 ? tematiche/attività già presenti fra i compiti istituzionali dei servizi tematiche/attività molto spesso considerate estranee ai compiti istituzionali dei servizi
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Screening citologico Screening mamografico
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estensione adesione Screening mammografico
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Indica strategie intersettoriali, basate su azioni che prevedono il coinvolgimento di settori diversi della società e delle istituzioni, e interventi specifici per la - lotta al tabagismo e allabuso di alcol - promozione dellattività fisica e di una sana alimentazione La necessità dellapproccio intersettoriale nasce dalla constatazione che la gran parte degli interventi efficaci di contrasto ai fattori di rischio e di promozione di comportamenti salutari sono esterni alla capacità di intervento del SSN.
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I nuovi LEA sulla prevenzione Indicano le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. I LEA sono organizzati in tre settori: - prevenzione collettiva e sanità pubblica - assistenza distrettuale - assistenza ospedaliera Il livello prevenzione si articola in otto aree di intervento: - Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive, inclusi i programmi vaccinali - Tutela della salute e sicurezza degli ambienti aperti e confinati - Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - Salute animale e igiene urbana veterinaria - Sicurezza alimentare - Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening - Sorveglianza e prevenzione nutrizionale - Valutazione medico legale degli stati di disabilità e per finalità pubbliche
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Il Sistema di Sorveglianza Passi e gli interventi di prevenzione In che misura il sistema PASSI può contribuire a produrre profili di salute della popolazione residente? In che misura il sistema PASSI può identificare: - popolazioni a rischio - problemi di salute critici - diseguaglianze nellaccesso ai servizi suscettibili di intervento da parte dei servizi sanitari e sociali?
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