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Nuove dimensioni per la comunicazione in azienda

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Presentazione sul tema: "Nuove dimensioni per la comunicazione in azienda"— Transcript della presentazione:

1 Nuove dimensioni per la comunicazione in azienda
non più carriere lineari crisi ricorsive nomadismi di attitudini, modi di pensare ed agire Se lo scenario è in evoluzione => la comunicazione deve essere metamorfica

2 Nuove dimensioni per la comunicazione in azienda
C’è un bisogno per l’individuo di avere.... un’identità in una realtà in continuo cambiamento

3 Le 4 dimensioni della comunicazione
Rappresentano i punti cardinali del nuovo modo di intendere lavoro e comunicazione

4 Dimensione plurale e complessa
E’ la consapevolezza dei molteplici ruoli giocati nelle organizzazioni, la commistione tra vita privata e vita di lavoro, la molteplicità incognita degli esiti della vita organizzativa e del proprio percorso professionale, con la conseguente accettazione/elaborazione dell’ambiguità Non più polarità ben definita (capo e collaboratore), organizzazioni a matrice Diversità di genere (impiego delle donne in continua crescita) e generazionali (spesso capi molto giovani) Diversità culturale: sempre più multinazionali con le acquisizioni varie Una volta un solo lavoro, oggi necessità di Job Posting, job rotation

5 Dimensione autobiografica, esperenziale e progettuale
E’ il desiderio di sentirsi protagonisti a livello individuale del proprio percorso professionale e coincide con la domanda di esperienza esistenziale profonda anche sul lavoro e soprattutto attraverso il lavoro. Il lavoro non è più solo guadagno ma occasione per la realizzazione personale Competenze organizzative sono più importanti di quelle tecniche Esperienza come partecipazione, conoscenza delle varie fasi che portano alla creazione del prodotto Nuovo lessico: attore, regista, protagonista, ruolo

6 Dimensione etico-valoriale
E’ il desiderio di trovare una corrispondenza tra i propri valori di riferimento e quelli del contesto in cui si lavora, da cui ci si aspetta sensibilità verso ambiente, persone, risorse (economiche e non). I valori sono entrati prepotentemente nell’organizzazione Oggi chi lavora ha bisogno di percepire la ricaduta esterna (riconosciuta ed apprezzata) dei valori aziendali La Responsabilità Sociale d’Impresa

7 Dimensione sensoriale, affettiva
E’ il piacere dell’abitare l’organizzazione per la sua qualità fisica e professionale ma anche per l’autenticità e l’intensità delle relazioni socio-professionali che è in grado di garantire, promuovere, mettere a disposizione Attività di people caring, di worklife balance Employee satisfaction surveys Le persone cercano in azienda la stessa possibilità di stare bene che inseguono nella vita privata

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9 Un mondo fatto di informazioni
Tutti i giorni nella vita professionale e personale siamo immersi in un “acquario informativo” che ci obbliga a Acquisire Selezionare Organizzare Rielaborare Trasmettere INFORMAZIONI

10 Le informazioni sono la base della comunicazione ma
Le informazioni: cosa sono? Un insieme di dati, elementi, aspetti, impressioni che stanno alla base della conoscenza di sé, degli altri, del contesto Le informazioni sono la base della comunicazione ma NON SONO LA STESSA COSA

11 Di una storia è vero solo quello che l’ascoltatore crede (H.Hesse)

12 INFORMARE & INFORMARSI
INFORMARSI  processo di acquisizione di nuovi significati e conoscenze INFORMARE  “dare forma”, attivare un processo creativo di costruzione e organizzazione di “significati” e conoscenze

13 Perché ci informiamo Per comprendere e formarci un’idea, una rappresentazione di cose e persone Per sentirci più ricchi di conoscenze Per essere accettati dal gruppo al quale si appartiene Per proteggerci da eventuali minacce o aggressioni Per affermare la nostra identità, ridurre le “zone” di incertezza, insicurezza, o talvolta di ignoranza Per esercitare potere sugli altri utilizzando le informazioni come segno di distinzione rispetto a chi non le possiede e/o non può acquisirle Per affermare il nostro status e la nostra appartenenza a un “gruppo”

14 Perché informiamo Per ottenere approvazione ed essere sostenuti nelle nostre scelte e/o decisioni Per essere legittimati Per affermare la nostra identità, personalità e potere Per confermare o modificare la rappresentazione (supposta o reale) degli altri Per dimostrare al gruppo di appartenenza il diritto a farne parte Per ottenere in cambio altre informazioni Per affermare il nostro status e la nostra gerarchia professionale

15 Informazioni: 7 regole da rispettare
Quando trattiamo informazioni a qualunque livello abbiamo la responsabilità di verificare che siano: CHIARE COMPLETE PUNTUALI VERITIERE ATTENDIBILI UTILI UTILIZZABILI

16 Le informazioni perfette
Favoriscono la soluzione dei problemi contribuendo ad un miglioramento costante Vanificano i “giochi di potere” e le ambiguità Evitano il generarsi di interpretazioni/ supposizioni e “pettegolezzi” che “avvelenano” la vita dell’organizzazione Sono in grado di generare nuove informazioni utili ed utilizzabili Incoraggiano la riduzione delle distanze tra le parti della “piramide”, favorendo il suo appiattimento

17 I MATTONI CONCETTUALI E CONOSCITIVI DELLA COMUNICAZIONE
DALL’INFORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE Si parla di comunicazione quando la trasmissione di informazioni porta alla costruzione di una relazione, di uno scambio e quindi genera un rapporto Le informazioni possono essere quindi definite I MATTONI CONCETTUALI E CONOSCITIVI DELLA COMUNICAZIONE

18 La comunicazione: definizione
La radice del termine comunicare risale ai verbi: greco KOINE' (PARTECIPO) latino COMUNICO (metto in comune) Comunicare significa quindi: mettere in comune aprirsi all’altro creare un ambiente/spazio di scambio attivare una relazione e un processo di interazione

19 Le 7 connotazioni della comunicazione
Mettere in comune Cioè condividere, costruire un comune territorio di confronto Comprendere e comprendersi Esprimere apertura verso l’altro, esprimere il bisogno/desiderio di conoscere, sapere Creare convergenza Affermare il bisogno/desiderio di ri-orientare il proprio percorso per savrapporlo a quello dell’altro Suscitare convenienza Esprimere l’utilità di raggiungere uno stesso obiettivo Creare un clima relazionale Sperimentare disponibilità e apertura, esprimere il bisogno di essere capiti Sperimentare la complessità di un dialogo Vivere l’alchimia del valore della parola che passa attraverso le persone, le menti attraverso il confronto di modelli, personalità, linguaggi, etc Sperimentare un rischio Mettere in discussione i propri percorsi, certezze, giudizi, opinioni

20 I fattori della comunicazione (modello di Jakobson)
Perché la comunicazione avvenga sono necessari i seguenti fattori: Contesto Canale Emittente Messaggio Ricevente Codice Rumore Area del feedback

21 I fattori della comunicazione aziendale (modello di Jakobson)
Perché la comunicazione aziendale avvenga sono necessari i seguenti fattori: Scenario e/o mercato Stakeholder Pubblici interni e esterni Organizzazione Messaggio Canali diretti o mediatici Rumore Codici, linguaggi e stili Area del feedback

22 Il processo della comunicazione (a)
La comunicazione è un processo che produce per i partecipanti: valore senso significati sensazioni ricordi conoscenze

23 Comunicazione: esperienza di relazione
E’ un COMPLESSO processo: CONOSCITIVO DI CONFRONTO DI SCAMBIO DI MODIFICAZIONE DI INTERAZIONE La comunicazione è quindi UN’ESPERIENZA RELAZIONALE

24 PRODUCONO RISULTATI DIVERSI?
DIFFERENZA TRA INFORMARE E COMUNICARE PRODUCONO RISULTATI DIVERSI?

25 Percorso comunicazionale
Informazione a una via Comunicazione a due vie Veloce Lenta Impositiva Propositiva Tipica dei linguaggi dei comandi e divieti Tipica del linguaggio dello scambio/confronto Molto condizionata dalla Fonte Parzialmente condizionata dalla Fonte Difficile sapere ciò che il ricevente ricorda Possibile sapere ciò che il ricevente ricorda Il valore simbolico/evocativo delle parole/segni suscita incomprensioni Il valore simbolico/evocativo delle parole/segni può essere compreso Alla fonte sembra semplice ciò che per il ricevente può essere complicato Si raggiunge maggiore chiarezza e comprensione Produce spesso passività nel ricevente Crea spesso partecipazione nel ricevente Nell’incomprensione il ricevente spesso abbandona o riduce lo sforzo di comprensione Produce un bilanciamento tra trasmissione e ricezione, favorendo il coinvolgimento e la comprensione

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