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Trasporto pubblico e mobilità urbana in Emilia-Romagna A cura di Roberta Morico Gruppo interassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008 D.G. Reti infrastutturali,

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1 Trasporto pubblico e mobilità urbana in Emilia-Romagna A cura di Roberta Morico Gruppo interassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008 D.G. Reti infrastutturali, logistica e sistemi di mobilità

2 SOMMARIO Contesto di riferimento Progetti rivolti alle fasce deboli Alcuni dati sul parco veicolare regionale

3 Gruppointerassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008 Gruppo interassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008

4 Il quadro giuridico Legge regionale n. 30 del 1998 Ai sensi dellart. 1 della citata legge, la Regione opera al fine di: assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e fruibilità del territorio regionale; assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e fruibilità del territorio regionale; promuovere un sistema integrato della mobilità ; promuovere un sistema integrato della mobilità ; incentivare la razionale organizzazione del traffico e della circolazione; incentivare la razionale organizzazione del traffico e della circolazione; favorire lorganizzazione del trasporto delle merci ; favorire lorganizzazione del trasporto delle merci ; promuovere e operare per la cultura della mobilità sostenibile e dellinnovazione tecnologica; promuovere e operare per la cultura della mobilità sostenibile e dellinnovazione tecnologica; perseguire il contenimento dei consumi energetici e la riduzione dellinquinamento atmosferico. perseguire il contenimento dei consumi energetici e la riduzione dellinquinamento atmosferico. Legge regionale n. 30 del 1998 Ai sensi dellart. 1 della citata legge, la Regione opera al fine di: assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e fruibilità del territorio regionale; assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e fruibilità del territorio regionale; promuovere un sistema integrato della mobilità ; promuovere un sistema integrato della mobilità ; incentivare la razionale organizzazione del traffico e della circolazione; incentivare la razionale organizzazione del traffico e della circolazione; favorire lorganizzazione del trasporto delle merci ; favorire lorganizzazione del trasporto delle merci ; promuovere e operare per la cultura della mobilità sostenibile e dellinnovazione tecnologica; promuovere e operare per la cultura della mobilità sostenibile e dellinnovazione tecnologica; perseguire il contenimento dei consumi energetici e la riduzione dellinquinamento atmosferico. perseguire il contenimento dei consumi energetici e la riduzione dellinquinamento atmosferico. Contesto di riferimento

5 Il contesto di riferimento Contesto di riferimento La programmazione della mobilità delle persone e delle merci si articola per bacini provinciali e per ambiti di mobilità di area vasta. Le Province e i Comuni capoluogo hanno costituito le Agenzie locali per la mobilità e il trasporto pubblico locale di propria competenza. Al di là della disomogeneità si registra un sostanziale allineamento su alcune delle principali funzioni affidate: progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto; progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto; gestire la mobilità complessiva e le procedure concorsuali per laffidamento dei servizi; gestire la mobilità complessiva e le procedure concorsuali per laffidamento dei servizi; controllare lattuazione dei contratti di servizio. controllare lattuazione dei contratti di servizio. Tali compiti sono definiti allart. 19 della L.R. 30/98 e sono stati ulteriormente precisati nell Atto di indirizzo in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale per il triennio 2007-2009 (approvato dallAssemblea legislativa il 3/4/2007). Tale documento prevede un forte impegno della Regione a favore del potenziamento del trasporto pubblico locale, anche attraverso lintegrazione modale e tariffaria. La programmazione della mobilità delle persone e delle merci si articola per bacini provinciali e per ambiti di mobilità di area vasta. Le Province e i Comuni capoluogo hanno costituito le Agenzie locali per la mobilità e il trasporto pubblico locale di propria competenza. Al di là della disomogeneità si registra un sostanziale allineamento su alcune delle principali funzioni affidate: progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto; progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto; gestire la mobilità complessiva e le procedure concorsuali per laffidamento dei servizi; gestire la mobilità complessiva e le procedure concorsuali per laffidamento dei servizi; controllare lattuazione dei contratti di servizio. controllare lattuazione dei contratti di servizio. Tali compiti sono definiti allart. 19 della L.R. 30/98 e sono stati ulteriormente precisati nell Atto di indirizzo in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale per il triennio 2007-2009 (approvato dallAssemblea legislativa il 3/4/2007). Tale documento prevede un forte impegno della Regione a favore del potenziamento del trasporto pubblico locale, anche attraverso lintegrazione modale e tariffaria.

6 Lo schema della concertazione regionale REGIONEREGIONE AffidamentocompitiAffidamentocompiti IMPRESE FERROVIARIE Contratti di servizio e di programma Intese istituzionali COMUNI E PROVINCE PROVINCE AGENZIELOCALIAGENZIELOCALI IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE Proprietà + affidamento funzioni Contratti di servizio Contratti ACCORDI DI PROGRAMMA 9 BACINI Una per Provincia Contesto di riferimento

7 Alcuni dati sui servizi autofiloviari Contesto di riferimento 114 milioni di vetture/km di servizi allanno (Km subconcessi anno 2005: 20.157.468,16) 9 Agenzie locali per la mobilità 9 società pubbliche di trasporto circa 5.500 addetti circa 3.300 autobus 253 milioni di viaggiatori allanno 101 milioni di euro di ricavi tariffari 79 operatori TPL privati (non sottoscrittori di Contratti di servizio). (*) Dati 2005: Fonte Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto pubblico locale della Regione Emilia-Romagna 2006 (pubblicato a febbraio 2007)

8 Contributi regionali di esercizio (1/2) Contesto di riferimento Dal 2000 al 2007 i contributi regionali per servizi minimi e contributi L.R. 1/02 sono cresciuti oltre il 5%. E in fase di definizione l Intesa sui servizi minimi, che prevede: E in fase di definizione l Intesa sui servizi minimi, che prevede: - 212 Milioni di Euro per il 2008 - 222 Milioni di Euro per il 2009 - 227 Milioni di Euro per il 2010. La Regione contribuisce al rinnovo contrattuale autoferrotranvieri con risorse proprie per un totale di 15 Milioni di Euro per il triennio 2008-2010. La Regione contribuisce al rinnovo contrattuale autoferrotranvieri con risorse proprie per un totale di 15 Milioni di Euro per il triennio 2008-2010.

9 Contributi regionali di esercizio (2/2) Contesto di riferimento Si evidenzia che questa ulteriore disponibilità di risorse regionali per i servizi ha l obiettivo di incrementare significativamente il numero dei viaggiatori trasportati, attraverso la condivisione di progetti di razionalizzazione della rete di bacino, che tengano conto, ove possibile, dellobbiettivo di integrare i servizi e gli orari del TPL con quelli ferroviari, di avviare il sistema di tariffazione integrata STIMER e di adottare i criteri comuni e condivisi di valutazione della qualità erogata dei servizi. Si evidenzia che questa ulteriore disponibilità di risorse regionali per i servizi ha l obiettivo di incrementare significativamente il numero dei viaggiatori trasportati, attraverso la condivisione di progetti di razionalizzazione della rete di bacino, che tengano conto, ove possibile, dellobbiettivo di integrare i servizi e gli orari del TPL con quelli ferroviari, di avviare il sistema di tariffazione integrata STIMER e di adottare i criteri comuni e condivisi di valutazione della qualità erogata dei servizi. A ciò dovrebbe comunque corrispondere da parte degli Enti locali un cofinanziamento dei servizi autofiloviari.

10 Gli Accordi di programma Contesto di riferimento Attraverso gli Accordi di programma la Regione cofinanzia la messa in atto di misure orientate a ridurre luso dei modi di trasporto a maggior impatto ambientale e sociale, promuovendo linnovazione tecnologica, tanto sul fronte dei veicoli quanto dei servizi.. Dal 1995 al 2006 con gli Accordi di programma lentità del finanziamento regionale è stata di circa 130 milioni di Euro, che hanno riguardato oltre 340 interventi, a loro volta in grado di attivare investimenti per circa 700 milioni di Euro a favore del trasporto pubblico e della mobilità. La legge finanziaria 2007 assegna alla Regione 19 milioni di euro e la finanziaria 2008 dovrebbero assegnare circa 11 Milioni di Euro per il rinnovo del parco autobus. Siamo attualmente in una fase di rinnovo degli Accordi di programma, che prevederanno circa 10 Milioni di Euro per il triennio 2007-2010 a favore della riqualificazione urbana, tenendo conto soprattutto di due principi: RIEQUILIBRIORIEQUILIBRIOPREMIALITAPREMIALITA

11 Gruppo interassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008

12 Parco veicolare regionale In Emilia-Romagna il numero dei veicoli risulta pressocché stabile. Non si sono acquistati filobus negli ultimi anni. Non si sono acquistati filobus negli ultimi anni. I numeri del parco regionale autobus e filobus

13 Parco veicolare regionale Il finanziamento regionale complessivo per lacquisto di nuovi autobus ammonta a circa 157 Mln di Euro. Attraverso tale finanziamento le Aziende dellEmilia-Romagna hanno rinnovato il parco mezzi con lacquisto di 1380 bus caratterizzati dai più elevati standard di qualità oggi possibili. Il finanziamento regionale complessivo per lacquisto di nuovi autobus ammonta a circa 157 Mln di Euro. Attraverso tale finanziamento le Aziende dellEmilia-Romagna hanno rinnovato il parco mezzi con lacquisto di 1380 bus caratterizzati dai più elevati standard di qualità oggi possibili. arcoautobus Rinnovo parco autobus e filobus

14 Parco veicolare regionale Andamento età media della flotta Letà media dopo 5 anni di decremento è tornata a crescere. Dal 2005 ad oggi è cresciuta di quasi un anno. Dal 2005 ad oggi è cresciuta di quasi un anno.

15 Gruppo interassessorile PAR - Bologna, 5 febbraio 2008

16 Interventi a favore delle fasce deboli Progetti rivolti alle fasce deboli Nel territorio regionale sono stati realizzati diversi interventi a favore delle fasce deboli, vale a dire utenti con difficoltà motorie e percettive anche non permanenti come: Nel territorio regionale sono stati realizzati diversi interventi a favore delle fasce deboli, vale a dire utenti con difficoltà motorie e percettive anche non permanenti come: - anziani - persone con difficoltà di deambulazione - persone con difficoltà visive - mamme e papà con bambini. Ad esempio anche grazie alla realizzazione del CIVIS a Bologna, il sistema di trasporto pubblico che collegherà San Lazzaro di Savena al centro storico di Bologna, saranno previste agevolazioni di accesso al servizio di TPL. Ad esempio anche grazie alla realizzazione del CIVIS a Bologna, il sistema di trasporto pubblico che collegherà San Lazzaro di Savena al centro storico di Bologna, saranno previste agevolazioni di accesso al servizio di TPL.

17 Progetti rivolti alle fasce deboli Allinterno del parco autobus circolante in Emilia-Romagna, la Regione ha incentivato lacquisto di veicoli con pianali ribassati e alloggiamento di carrozzelle. Veicoli con allestimento trasporto carrozzelle BacinoVetture Tutti i bacini 1.769 Bologna 382 Ferrara 199 Forlì-Cesena 205 Modena 251 Parma 195 Piacenza 96 Ravenna 148 Reggio dell'Emilia 184 Rimini 109 Veicoli con pianale ribassato BacinoVetture Tutti i bacini 2.351 Bologna 663 Ferrara 230 Forlì-Cesena 263 Modena 296 Parma 223 Piacenza 172 Ravenna 148 Reggio dell'Emilia 211 Rimini 145

18 Nuovi treni sulla Ferrara-Bologna Progetti rivolti alle fasce deboli Da dicembre, 3 nuovi treni dotati di carrozze a due piani,sulla Ferrara-Ravenna. Da dicembre, 3 nuovi treni dotati di carrozze a due piani, sulla Ferrara-Ravenna. Grazie allinvestimento della Regione Emilia-Romagna, i convogli sono stati introdotti per servire soprattutto chi si sposta quotidianamente per lavoro. Sono composti da carrozze a due piani e il comfort di viaggio risponde ai più elevati standard nazionali. Ogni carrozza può ospitare fino a 128 viaggiatori seduti. Le ampie porte delle carrozze consentono ai viaggiatori di scendere e salire in modo rapido e agevole; a bordo è installato un impianto di informazione. Ogni treno è dotato di bagno per le persone disabili, di pedana per laccesso facilitato e di unampia zona di manovra per chi si sposta sulla sedia a rotelle.

19 Tariffe agevolate – 1 Progetti rivolti alle fasce deboli A dicembre 2007 è stato rinnovato l Accordo triennale 2007-2010 per le tariffe agevolate per pensionati minimo INPS, mutilati e invalidi (deliberazione di Giunta regionale n. 2034 del 2007). A dicembre 2007 è stato rinnovato l Accordo triennale 2007-2010 per le tariffe agevolate per pensionati minimo INPS, mutilati e invalidi (deliberazione di Giunta regionale n. 2034 del 2007). LAccordo prevede una omogeneità di trattamento sul territorio regionale in merito a: - requisiti soggettivi - limiti di reddito richiesti per laccesso alle tariffe agevolate sui servizi autofiloviari e ferroviari in gestione alle imprese di TPL, riguardanti gli abbonamenti annuali extraurbani, urbani e cumulativi (urbano+extraurbano).

20 Tariffe agevolate - 2 Progetti rivolti alle fasce deboli Gli Enti locali attuano politiche di tariffazione agevolata, oltre a quelle già individuate dalla Regione, a favore della popolazione anziana. Gli Enti locali attuano politiche di tariffazione agevolata, oltre a quelle già individuate dalla Regione, a favore della popolazione anziana. Alcuni esempi A Piacenza è previsto luso gratuito degli autobus per gli ultra 65enni; a Bologna, Ravenna, Rimini offrono ulteriori tariffe agevolate rispetto a quelle ordinarie per gli anziani.

21 La mobilità ciclistica Progetti rivolti alle fasce deboli La mobilità ciclistica costituisce un tipo di spostamento modale della mobilità sostenibile assunto da tempo dalla RER come approccio al tema dellinquinamento ambientale, della sicurezza dei trasporti e del miglioramento della qualità della vita. La mobilità ciclistica costituisce un tipo di spostamento modale della mobilità sostenibile assunto da tempo dalla RER come approccio al tema dellinquinamento ambientale, della sicurezza dei trasporti e del miglioramento della qualità della vita. La RER ha attivato finanziamenti mirati alla messa in sicurezza dei percorsi ciclabiliper facilitare laccessibilità a strutture pubbliche e servizi, alle stazioni del servizio ferroviario regionale, allintegrazione dei percorsi urbani attrezzando punti di interscambio, allaffiancamento della rete viaria extraurbana con funzione di collegamento fra centri abitati e/o per la fruizione turistica del territorio.

22 Investimenti per la mobilità ciclopedonale Progetti rivolti alle fasce deboli Complessivamente lestensione della rete di infrastrutture ciclabili nei capoluoghi di provincia oltre ai capoluoghi con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, si attesta su circa 1000 km. disponibili, calcolati per ogni senso di marcia. Complessivamente lestensione della rete di infrastrutture ciclabili nei capoluoghi di provincia oltre ai capoluoghi con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, si attesta su circa 1000 km. disponibili, calcolati per ogni senso di marcia. Con gli Accordi di Programma dal 2001 al 2005 la RER ha contribuito con oltre 25 milioni di Euro per la realizzazione di 69 interventi. Sono inoltre stati realizzati 50 interventi con la Legge n. 366/98 per circa 30 milioni di euro cofinanziati in pari misura da Stato e Regione per circa 20 milioni di contributi complessivi. Con gli Accordi di Programma dal 2001 al 2005 la RER ha contribuito con oltre 25 milioni di Euro per la realizzazione di 69 interventi. Sono inoltre stati realizzati 50 interventi con la Legge n. 366/98 per circa 30 milioni di euro cofinanziati in pari misura da Stato e Regione per circa 20 milioni di contributi complessivi.

23 Un esempio: gli interventi realizzati a Parma Progetti rivolti alle fasce deboli LAmministrazione comunale di Parma ha attivato un intervento di riqualificazione urbana, che ha interessato 7 linee di TPL, volta alleliminazione delle barriere architettoniche e per rendere la città il più possibile fruibile a tutte le categorie di utenti. LAmministrazione comunale di Parma ha attivato un intervento di riqualificazione urbana, che ha interessato 7 linee di TPL, volta alleliminazione delle barriere architettoniche e per rendere la città il più possibile fruibile a tutte le categorie di utenti. Complessivamente sono state riqualificate 120 fermate.( 360.000 importo tot. lavori ) Complessivamente sono state riqualificate 120 fermate.( 360.000 importo tot. lavori ) Sono state adeguate le piazzole di attesa degli autobus per una migliore accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico intervenendo su: Sono state adeguate le piazzole di attesa degli autobus per una migliore accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico intervenendo su: - ridimensionamento della piazzola di sosta in larghezza ed altezza del marciapiede; - inserimento di segnali tattilo-plantari per gli ipovedenti; - inserimento di segnali tattilo-plantari per gli ipovedenti; - riqualificazione del marciapiede con eliminazione degli ostacoli; - accessibilità delle fermate con rampe.

24 GRAZIE PER LATTENZIONE rmorico@regione.emilia-romagna.it


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