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di base disciplinari trasversali cosa sono come si valutano

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Presentazione sul tema: "di base disciplinari trasversali cosa sono come si valutano"— Transcript della presentazione:

1 di base disciplinari trasversali cosa sono come si valutano
competenze di base disciplinari trasversali cosa sono come si valutano ACorbi 3 aprile 2008

2 Definizioni Nel Regolamento del Nuovo obbligo d’Istruzione (D. M
Definizioni Nel Regolamento del Nuovo obbligo d’Istruzione (D.M.22 agosto 2007) in riferimento al Quadro Europeo delle Qualifiche e dei titoli conoscenze «indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche». abilità «indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)». competenze «indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia». «una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare. Le "competenze chiave" sono quelle che contribuiscono alla realizzazione personale, all'inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all'occupazione». (Nelle Raccomandazioni Europee sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente) ACorbi 3 aprile 2008

3 competenze e saperi dalla lettera del Ministro Fioroni settembre 2007
La necessaria integrazione di competenze e saperi recepita dal quadro normativo dell’Innalzamento dell’obbligo , delle Indicazioni per il primo ciclo è da tempo al centro del dibattito pedagogico e della ricerca delle scuole; le competenze non riguardano una versione riduttiva del saper fare, costituiscono, invece, quel saper fare ad ampio spettro che conferisce senso autentico e motivante alle cose apprese e utilizzabili perché siano riconducibili a sé e utilizzabili in più campi e con versatilità. Al contempo i saperi, fermi restando i programmi dei diversi corsi di studio, devono potersi concentrare in primo luogo su conoscenze chiave irrinunciabili apprese in modo serio e generativo di nuovo apprendimento. La novità è, dunque, quella di rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento di tali competenze ( di cui occorre sperimentare anche la certificabilità) Sono le scuole quindi a “realizzare” e non ad “applicare” l’innovazione in relazione agli assi culturali considerati strategici (all. n.1) ed alle competenze chiave(all. n.2) ACorbi 3 aprile 2008

4 La necessaria integrazione di competenze e saperi
I saperi e le competenze, attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza contribuiscono a delineare i percorsi che all’interno di un unico processo di insegnamento – apprendimento approdano alle competenze “chiave” per la cittadinanza. Queste ultime, a differenza dei “traguardi dello sviluppo delle competenze” delle Indicazioni del DM 31/7/2007,sono considerate “finali” a conclusione dell’assolvimento dell’obbligo scolastico. Le competenze “chiave” non costituiscono una proposta alternativa o separata dalle discipline; al contrario si costruiscono attraverso i saperi previsti dai curricoli dei primi due anni degli istituti di istruzione di secondaria superiore, a partire dagli assi culturali che sono stati individuati. Gli assi culturali strategici pervadono la pluralità di filiere del secondo ciclo di istruzione per cui garantiscono, nelle diversità esistenti, il percorso verso le competenze “chiave” ACorbi 3 aprile 2008

5 Le competenze e gli assi culturali strategici (D.M.22 agosto 2007)
asse dei linguaggi: non attiene solo alle materie specifiche di area ma attraversa l’intero percorso di apprendimento e attraversa tutti i domini disciplinari Competenze: padronanza della lingua italiana, utilizzazione della lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi, utilizzazione degli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario, utilizzazione e produzione di testi multimediali. La padronanza sicura della lingua italiana (comp. trasversale di base) esige conoscenze e abilità necessarie alla costruzione e interpretazione di testi, orali e scritti, sintatticamente coesi, semanticamente coerenti, pragmaticamente efficaci,tali da garantire il controllo attivo e passivo di una pluralità di situazioni comunicative che richiedono l’uso del linguaggio per scopi diversi: per informarsi e intrattenere rapporti interpersonali e sociali, per fruire di usi espressivi e letterari, per acquisire e rielaborare nuove conoscenze e modalità interpretative della realtà. Essa è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni altra forma di comunicazione umana ACorbi 3 aprile 2008

6 Le competenze e gli assi culturali strategici (D.M.22 agosto 2007)
asse matematico Competenze : utilizzazione delle tecniche e delle procedure del calcolo aritmetico e algebrico e rappresentazione di esse anche sotto forma grafica, confronto e analisi delle figure geometriche e individuazione delle invarianti e delle relazioni,individuazione delle strategie appropriate per a soluzione dei problemi, analisi e interpretazione di dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche,usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. La competenza matematica non si esaurisce nel relativo sapere disciplinare e negli ambiti nei quali essa è indispensabile strumento operativo dal momento che essa consiste nello sviluppare e applicare procedure che consentono di esprimere e risolvere le situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati (comp. trasversale di base) Essa è premessa indispensabile per una corretta capacità di giudizio, per orientarsi correttamente nel mondo contemporaneo, per seguire e vagliare la coerenza logica dell’argomentazione propria e altrui in molti contesti di decisione ACorbi 3 aprile 2008

7 Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (D.M.22 agosto 2007)
asse scientifico-tecnologico Competenze: osservazione, descrizione ed analisi di fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscimento nelle sue varie forme dei concetti di sistema e di complessità, analisi qualitativa e quantitativa dei fenomeni legati alla trasformazione di energia a partire dall’esperienza, consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Le competenze dell’area scientifico – tecnologica hanno il compito di fornire un solido substrato per la comprensione della realtà e quindi gli strumenti per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza, ivi compresi uno sguardo critico sulle proposte della comunità scientifica e tecnologica, reinterpretate dall’informazione in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti ( fisico, chimico, naturale …) anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico,la consapevolezza della differenza tra scienza e tecnologia, delle correlazioni tra tecnologia e contesti culturali e sociali di applicazione, delle pluralità di risposte tecnologiche ai problemi entro la quale occorre esercitare la propria capacità di scelta in relazione agli obiettivi prefissati e tenendo conto dei vincoli esistenti ACorbi 3 aprile 2008

8 Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (D.M.22 agosto 2007)
asse storico – sociale Competenze: comprensione del cambiamento e della diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali, collocazione dell’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente, riconoscimento delle caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Le competenze dell’area storico – sociale hanno il compito di dotare le persone degli strumenti necessari per partecipare appieno alla vita civile , in maniera attiva e autonoma, con atteggiamento critico e, a un tempo, responsabile ACorbi 3 aprile 2008

9 Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (D.M.22 agosto 2007)
le competenze “chiave” dell’identità personale (costruzione del sé) imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento,individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale) anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro elaborare progetti Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. ACorbi 3 aprile 2008

10 Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (D.M.22 agosto 2007)
le competenze “chiave” delle relazioni con gli altri (responsabilità sociale) Comunicare Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico …) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc… utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,ecc) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri ACorbi 3 aprile 2008

11 Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (D.M.22 agosto 2007)
le competenze “chiave” del rapporto con la realtà naturale e sociale (responsabilità sociale) Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problemi, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica Acquisire ed interpretare l’informazione Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. ACorbi 3 aprile 2008

12 Il DPR 275/99 e l’autonomia delle istituzioni scolastiche
I D.D.M.M.22 /7/ 2007 e 31/ 7/ 2007 , la C.M. 15 /3/ 2007 n.28 richiamano il DPR n.275/99 valorizzandone le varie parti. Sono le scuole autonome chiamate a “realizzare” e non ad “applicare” la novità di rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento di “tali competenze” ( di cui occorre sperimentare anche la certificabilità). Questo implica che le istituzioni scolastiche: Si sforzino di superare le difficoltà di ordine teorico / concettuale ma anche pratico e materiale (spazi, risorse ecc …) del lavorare per competenze e avviino una riflessione sul quadro complessivo presentato dalla norma allo scopo di valutarne la realisticità, la praticabilità, la natura ed il valore educativo e formativo effettuino le scelte educative, culturali, didattiche nell’orizzonte delineato dal quadro normativo precitato (e non si limitino semplicemente ad applicare, peggio eseguire le indicazioni di legge) ; ACorbi 3 aprile 2008

13 Il DPR 275/99 e l’autonomia delle istituzioni scolastiche
Pianifichino le attività educative , culturali e didattiche (curricolo di scuola) in funzione degli obiettivi declinati in competenze, abilità e conoscenze ( e dunque della costellazione di competenze , conoscenze e abilità congruenti e/o complementari, costruita e condivisa nella scuola) lungo l’arco temporale del biennio; Allo stesso modo, costruiscano prove atte a verificare il raggiungimento di una competenza e il livello di tale raggiungimento (nella consapevolezza delle difficoltà di “provare” competenze “complesse”, in contesti “complessi” , percorsi da variabili intervenienti quali gli apprendimenti non – formali, informali) ACorbi 3 aprile 2008

14 Il DPR 275/99 e l’autonomia delle istituzioni scolastiche
Tali operazioni esigono che le istituzioni scolastiche valorizzino la collegialità per l’ integrazione del lavoro individuale e l’assunzione comune della responsabilità educativa senza dimenticare la flessibilità . E’ proprio la flessibilità che permette di sciogliere le rigidità di un insegnamento ritenuto, per definizione, adeguato, fisso e immutabile nella sua esplicazione e nella sua somministrazione a tutti gli allievi (spiegazioni, esercizi, materiali didattici, programmi) e di considerare che i diversi livelli di profitto dipendono da caratteristiche degli allievi quali l’attitudine allo studio, l’impegno e la partecipazione, la curiosità e la motivazione che vanno “coltivate” e sono ampiamente modificabili da una didattica “flessibile”, attenta allo studente. ACorbi 3 aprile 2008

15 Il cuore dell’autonomia
PERSONE CURRICOLO ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ACorbi 3 aprile 2008

16 Il cuore dell’autonomia la didattica
dalla centralità della classe dal tempo settimanale rigido dalla didattica direttiva dall’insegnamento dal curricolo rigido dal giudizio dai contenuti disciplinari alla centralità del gruppo al monte ore annuo /di ciclo alla didattica interattiva all’apprendimento al curricolo flessibile alla valutazione formativa alle competenze ACorbi 3 aprile 2008

17 Come bisogna procedere per innovare …
Il POF, annualmente integrato e concretizzato: dalle pianificazioni delle attività educative e didattiche dei Consigli di classe , dei gruppi disciplinari e dai piani di lavoro individuali in linea con i documenti collegiali; Uno scadenzario che organizzi le diverse attività nel tempo scolastico ; Una modulistica che sorregga e governi le diverse attività senza ripetizioni inutili e con sinergie efficaci . ACorbi 3 aprile 2008

18 Come bisogna procedere argomenti delle programmazioni disciplinari dei dipartimenti
Il biennio/triennio e la classe gli obiettivi disciplinari dell’anno e del biennio/triennio (declinati in competenze,abilità/capacità, conoscenze e relativi descrittori); i contenuti disciplinari (eventuali contributi disciplinari a moduli, progetti della scuola); gli strumenti dell’autonomia; le attività integrative; le metodologie didattiche e gli strumenti per la valutazione; le modalità di verifica e numero di prove nell’anno. ACorbi 3 aprile 2008

19 Come bisogna procedere argomenti della programmazione di classe e della relazione conclusiva
I soggetti; la classe in ingresso; gli obiettivi trasversali ( declinati in competenze,abilità/capacità, conoscenze e relativi descrittori); le tematiche pluridisciplinari, moduli, progetti; gli strumenti dell’autonomia; le attività integrative; le metodologie didattiche e gli strumenti per la valutazione; le modalità di verifica e il numero di prove nell’anno. ACorbi 3 aprile 2008 19

20 Come bisogna procedere argomenti delle programmazioni disciplinari dei docenti
la classe in ingresso declinazione (in linea con le indicazioni dei dipartimenti) disciplinare degli obiettivi trasversali del Consiglio di classe articolati in competenze,abilità/capacità, conoscenze e relativi descrittori ; scelta dei contenuti, dei contributi a moduli, progetti della classe; strumenti dell’autonomia; attività integrative; metodologie didattiche e strumenti per la valutazione; modalità di verifica e numero di prove nell’anno. ACorbi 3 aprile 2008


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