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Di Alessia Padoan e Baruzzi Taryn 3°A
Il Treno Di Alessia Padoan e Baruzzi Taryn 3°A
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Il treno è un mezzo di trasporto pubblico composto da un insieme di elementi riconoscibili, uniti permanentemente o temporaneamente a formare delle uniche file. Il concetto di treno non nasce con la rivoluzione industriale. Già nei secoli precedenti, sin dall‘epoca Romana dei mezzi primitivi simili a treni erano utilizzati nelle miniere: si trattava di corti convogli composti da carrelli concatenati tra loro, senza binari oppure con rudimentali guide in legno, trainate da bestie da soma o da schiavi e operai, ma la prima ferrovia fu costruita in gran Bretagna nel 1825. Nel 1867 il traffico era cresciuto molto, a tal punto che, nel 1870, la sua superiorità non poggia su una diffusa mobilità delle persone. Alcune società, per incentivare l’uso della ferrovia introducono inoltre, su pochi tratti, i cosiddetti carri di quarta classe, vagoni a cielo aperto e privi di sedili che avevano bollato come “incivili”. E’ questa del resto l’unica possibilità di fruizione, per le classi più povere, di un mezzo di trasporto che non sia mulo o carretto.
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Il treno nella rivoluzione industriale
Con l'inizio della rivoluzione industriale, tra il XVIII e il XIX secolo si resero disponibili le tecnologie e le conoscenze per raggiungere un percepibile aumento della capacità di generazione di energia, con impianti moderatamente compatti e potenti. Le macchine a vapore semoventi di Nicolas Cugnot a partire dal 1769 dimostrarono, non senza qualche incidente, che era possibile generare l'energia necessaria al movimento di un mezzo direttamente a bordo dello stesso. La diffusione delle macchine a vapore portò a un sensibile aumento della richiesta di carbone, e i produttori si trovarono a dover rendere più efficiente e veloce il trasporto del materiale estratto: non erano più sufficienti carri e cavalli. Si cominciò a rimpiazzare la trazione animale con dei motori a vapore fissi che tramite corde trainavano file di carrelli da miniera: tra queste le celebri macchine costruite da James Watt contribuirono ad affinare sensibilmente la tecnologia del vapore. Nel 1801 RichardTrevithick riuscì a costruire una locomotiva automotrice adatta per il traino di carrelli e si andò avanti fino a creare il primo treno commerciale.
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Il 27 settembre 1825 la Locomotion n
Il 27 settembre 1825 la Locomotion n.1 trainò il primo treno commerciale della storia, sulla tratta tra Stockton on Tress e Darlighton. Sia la locomotiva che la tratta erano state progettate da George Stephenson. Il treno era composto da carri da miniera su cui venivano caricati i passeggeri comuni, e dalla prima carrozza passeggeri vera e propria, la Experiment, su cui viaggiavano alcuni notabili; la velocità media era di circa 9 km all'ora. 4 anni dopo la Rocket raggiunse i 48 km/h. Dopo il successo di Stephenson, che ebbe un valore più dimostrativo che commerciale, il treno come mezzo di trasporto pubblico si diffuse rapidamente in tutta Europa.
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Il treno nelle guerre Con la Prima guerra mondiale il treno divenne il mezzo primario per il trasporto delle armi e degli uomini. In pochi giorni di viaggio truppe da tutta Europa potevano confluire ai rispettivi schieramenti sui fronti in Belgio e Francia. La guerra portò al treno un nuovo ruolo di primo piano sul fronte. La rapidità, la stabilità e la potenza dei treni permetteva di installare cannoni di grosso calibro su appositi carri.
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Il treno ieri e oggi
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Vari tipi di locomotive
Locomotive Diesel I motori Diesel ferroviari non sono differenti da quelli per autotrazione, salvo per la potenza molto superiore (da circa 200 a circa 5000 W, con velocità fino a 130 km/h) che ostacola l'uso del cambio di velocità a ingranaggi (utilizzato solo per l. di potenza inferiore a 300 W). La propagazione del moto avviene attraverso un convertitore di coppia idraulico (locomotiva Diesel - idrauliche) o un motore elettrico (locomotiva Diesel - elettriche) acceso da un generatore di corrente (dinamo o alternatore) unito con l'albero motore. Le locomotive di questo tipo possono procedere nei due sensi e perciò sono quasi sempre fornite di cabine di guida alle due estremità.
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Locomotiva elettrica Anch'esse possono procedere nei due sensi e sono fornite di due cabine di guida. Hanno due o tre assi e un motore per ogni asse, o uno congiunto a due assi. Sul tetto è saldata la presa di corrente (del tipo a pantografo). Di particolare importanza è l'impianto di alimentazione verificata dei motori di trazione, diverso per l'alimentazione in corrente continua o alternata. Nelle locomotive per corrente continua a 3000 o 1500 V si hanno un interruttore di protezione, un reostato (per limitare la corrente ai motori in avviamento) e una serie di contattori per eliminare gradualmente il reostato e collegare i motori in serie, serie-parallelo o parallelo, permettendo la marcia a diverse velocità (fino a oltre 240 km/h). Nelle locomotive per corrente alternata ( V) si hanno un interruttore di protezione, un trasformatore che diminuisce la tensione di linea per renderla adoperabile dai motori, e un sistema elettronico per ristabilire la corrente alternata all'uscita dal trasformatore e avviarla ai motori a corrente continua.
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Locomotive a vapore Non sono più fabbricate dagli anni '40 a causa del loro basso reddito. Il tipo tradizionale, con motrice alternativa, è formato da una struttura d'acciaio (carro) su cui sono montati la caldaia (generatore di vapore), l'apparato di distribuzione, i cilindri, le ruote, la cabina di guida e (solo in alcuni tipi di locomotiva di manovra) i cassoni con la scorta di combustibile e acqua. Il vapore, viene prodotto riscaldando l'acqua attraverso la combustione di carbone, si raccoglie in una cupola (duomo) sopra la caldaia e da qui passa ai cassetti di distribuzione, che ne sistemano l'ingresso nei cilindri dai quali, dopo avere acceso lo stantuffo, esce per andare a vuotare nel fumaiolo. Gli stantuffi sono uniti con le ruote motrici, che possono essere quattro, sei o otto. Nella locomotiva a turbina, il vapore creato dalla caldaia accende una o due turbine, poi passa in un condensatore per essere diminuito ad acqua e tornare in caldaia. Il moto rotatorio dell'asse della turbina viene tramandato alle ruote motrici per mezzo di un riduttore a ingranaggi.
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Bibliografia Wikipedia Wapedia.mobi/it/treno? www.itsvinci.com/
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