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PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 TUTELA DELLAMBIENTE RESPONSABILITA SOCIALE SOSTENIBILITA AMBIENTALE TUTELA DELLA SALUTE E DELLA.

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1 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 TUTELA DELLAMBIENTE RESPONSABILITA SOCIALE SOSTENIBILITA AMBIENTALE TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA Partners del progetto : INAIL, CCIAA di Verona, Confindustria Verona, lApindustria Verona, CNA, UPA, Associazione Artigiani Riuniti, Collegio Costruttori Edili della Provincia di Verona, CGIL, CISL, UIL, SPISAL ULSS 20, 21,22.

2 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 BANDO DI CONCORSO: VERONA AZIENDE SICURE 2006 Articolo 1 Finalità Il Comune di Verona nellambito dellAgenda 21, con lAmministrazione Provinciale di Verona in collaborazione con il Coordinamento Provinciale degli Spisal, CCIAA di Verona, INAIL, Confindustria Verona, Apindustria Verona, Associazioni Artigiane, Collegio Costruttori Edili, della Provincia di Verona, le Organizzazioni Sindacali (CGIL, CISL, UIL), intendono bandire un concorso denominato Verona Aziende Sicure 2006. Il premio intende riconoscere per lanno 2006 le Aziende che si sono distinte per lavvio di progetti, iniziative, buone pratiche nel settore della sicurezza sul lavoro. Lo scopo delliniziativa è quello di promuovere e sostenere la diffusione della cultura orientata alla salute, alla sicurezza sul lavoro, alla sostenibilità ambientale e in generale, alla diffusione di buone pratiche di responsabilità sociale.

3 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 Articolo 2 Soggetti destinatari Il bando è rivolto a tutte le Aziende private e pubbliche operanti nei diversi settori economici con sede operativa nel territorio della Provincia di Verona. Articolo 3 Modalità di adesione Ladesione alliniziativa è completamente gratuita. Per partecipare alliniziativa lAzienda deve presentare la seguente documentazione sottoscritta dal legale rappresentante: 1. domanda di partecipazione; 2. patto per la sicurezza delle aziende; 3. scheda per la valutazione della gestione della sicurezza sul lavoro. Le Aziende oltre a quanto richiesto possono presentare in allegato una relazione sintetica (massimo tre cartelle) che illustri altre esperienze realizzate in materia di sicurezza del lavoro e di tutela ambientale nei due anni precedenti la data di scadenza del bando attinente alloggetto del presente concorso. I lavori ricevuti non saranno restituiti. La domanda di partecipazione, il patto per la sicurezza delle aziende, e la scheda per la valutazione della gestione della sicurezza sul lavoro sono scaricabili dai seguenti siti: www.comune.verona.it www.provincia.verona.it http://prevenzione.ulss20.verona.it/azsicure190606.html

4 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 Articolo 4 Oggetto del premio Alle Aziende che, a giudizio della Commissione Tecnica Esaminatrice, documenteranno quanto realizzato nella implementazione di un sistema di gestione della salute, della sicurezza e della sostenibilità ambientale verrà conferito una targa di riconoscimento Verona Aziende Sicure 2006 in occasione della giornata di premiazione da tenersi a febbraio 2007. Inoltre alle attività delle aziende verrà data ampia visibilità nelle iniziative del Comune di Verona dellAmministrazione Provinciale e delle altre istituzioni. Articolo 5 Modalità di presentazione Le Aziende che intendono partecipare al concorso dovranno far pervenire le domande, esclusivamente dal 01/11/2006 al 30/11/2006, con raccomandata A/R, al Protocollo Generale del Comune di Verona – Palazzo Barbieri – Piazza Bra, 1 - 37121 Verona, in un plico chiuso e sigillato, contenente i documenti richiesti ed eventuali altre esperienze realizzate. Sul plico andrà esternamente riportata la dicitura: BANDO DI CONCORSO VERONA AZIENDE SICURE 2006. Farà fede la data di spedizione della domanda. La SEGRETERIA ORGANIZZATIVA DEL CONCORSO "Verona Aziende Sicure 2006 è c/o il Servizio Prevenzione e Protezione Lavoro - Piazza Mura Gallieno, 3 - 37121 Verona (Tel. 045 8078925 - Fax 045 8078947 - e-mail: prevenzione.protezione.lavoro@comune.verona.it). Per informazioni: - Dott.ssa Loretta Castagna c/o Comune di Verona, tel. 045-807 87 63; - Dott. Pietro Mazzoccoli c/o SPISAL ULSS 20, VERONA, tel. 045-807 60 35.

5 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 Articolo 6 Commissione Tecnica Esaminatrice La Commissione Tecnica Esaminatrice è composta da un rappresentante per ogni soggetto promotore/partners del progetto. La valutazione finale dei lavori presentati è demandata allinsindacabile giudizio della Commissione Giudicatrice. Articolo 7 Criteri di valutazione Nel giudizio complessivo la valutazione sarà effettuata verificando i requisiti richiesti. La Commissione si riserva, in fase di istruttoria, la facoltà di richiedere, allAzienda, documentazione a supporto di quanto dichiarato. E ritenuto criterio inderogabile la sottoscrizione del documento patto per la sicurezza delle aziende. Articolo 8 Riapertura bando Il presente bando potrà essere riproposto con cadenza biennale su richiesta dei componenti della Commissione Tecnica Esaminatrice.

6 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Alla SEGRETERIA ORGANIZZATIVA DEL CONCORSO "Verona Aziende Sicure 2006 c/o il Servizio Prevenzione e Protezione Lavoro - Piazza Mura Gallieno, 3 – 37121 Verona (Tel. 045 8078925 - Fax 045 8078947) E-mail: prevenzione.protezione.lavoro@comune.verona.it). Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………………………………. nato a ……………………………………………………………. il ……………………………………………………... residente in …………………………………………… via ……………………………………………………………... titolare/legale rappresentante dellazienda……………………………………………………………………………. con sede operativa in ………………………………. indirizzo ………………………………………………………. Tel. ……………………..…e-mail…………………………. partita IVA/codice fiscale ……………………………. numero dipendenti alla data di sottoscrizione della domanda …………………………….. CHIEDE che lazienda venga ammessa al concorso VERONA AZIENDE SICURE 2006 secondo le modalità previste dal relativo bando. A tal fine allega alla presente: 1.il patto per la sicurezza delle aziende; 2.la scheda per la valutazione della gestione della sicurezza sul lavoro; 3. una relazione illustrativa (massimo tre cartelle) di altre esperienze realizzate in materia di sicurezza del lavoro o di tutela ambientale nellultimo biennio (facoltativa).

7 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 UN PATTO PER LA SICUREZZA DELLE AZIENDE LAzienda/Ente si impegna a: SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Individuare, evitare o fronteggiare potenziali rischi alla salute per tutto il personale. Monitorare costantemente tutti gli ambienti di lavoro al fine di garantire un soddisfacente grado di salubrità. Garantire uno standard igienico per i locali di lavoro e quelli ad uso comune. Garantire lintegrità fisica e psicologica dei prestatori di lavoro. Fornire dispositivi di protezione individuale adeguati ai rischi. Garantire il rispetto della legislazione del lavoro in materia di minori, lavoratrici madri e diversamente abili. Garantire il rispetto della legislazione del lavoro in materia di appalti di opere e/o servizi ad appaltatori esterni.

8 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 SISTEMI GESTIONALI Sviluppare sistemi integrati di gestione della sicurezza, basati sul monitoraggio degli indicatori di salute (infortuni e malattie professionali) e di indicatori di processo dei principali aspetti gestionali: manutenzione, formazione, appalti anche attraverso il coinvolgimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Valorizzare le risorse umane, il rispetto della loro autonomia, la loro partecipazione alle decisioni dellimpresa, in materia di sicurezza del lavoro. Predisporre programmi di aggiornamento e formazione atti a valorizzare le professionalità specifiche dei lavoratori e dei preposti in una visione integrata con la sicurezza del lavoro. Promuovere una politica aziendale rivolta alla responsabilità sociale.

9 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 BENESSERE ORGANIZZATIVO Garantire una corretta promozione delle risorse umane attraverso valutazioni imparziali. Prevenire qualsiasi forma di mobbing. Evitare qualsiasi forma di discriminazione in relazione a convinzioni religiose, politiche e sessuali. COOPERAZIONE E BEST PRACTICES Partecipare a gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo, adozione e diffusione di buone pratiche. Confrontarsi e diffondere nellambito del progetto Verona Aziende Sicure le buone prassi sperimentate al proprio interno. TUTELA AMBIENTALE Promuovere iniziative per una maggiore responsabilità ambientale. Incoraggiare lo sviluppo e pratiche di lavoro orientate allo sviluppo sostenibile. Data _____________________ IL TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANTE DELLAZIENDA ___________________________________

10 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 Adesione al progetto : Verona Aziende Sicure Palazzo della Gran Guardia, 19 giugno 2006 CON LA PRESENTE IL SOTTOSCRITTO…………………………………………………………………………………………… DELLAZIENDA……………………………………………………………………………………………. IN QUALITA DI (indicare il ruolo allinterno dellazienda)………………………………………………… CON I SEGUENTI RECAPITI: indirizzo e-mail……………………………………………………………………………………………….. numero di telefono……………………………………………………………………………………………. altri recapiti…………………………………………………………………………………………………… CHIEDE DI ADERIRE AL PROGETTO VERONA AZIENDE SICURE DICHIARA LA PROPRIA DISPONIBILTA A PARTECIPARE AI SEGUENTI GRUPPI DI LAVORO (max 2 preferenze): POLITICA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE GESTIONE DEGLI INFORTUNI E DEGLI INCIDENTI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI MANUTENZIONE GESTIONE DEGLI APPALTI GESTIONE DELLEMERGENZA Verona, 19 giugno 2006 Firma

11 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO AVVERTENZE La scheda va compilata in tutte le sue parti. Per ogni punto lAzienda deve precisare: in quale documento aziendale (formalizzato o in via di formalizzazione) trova riferimento oggettivo, la data della sua approvazione o previsione di approvazione.

12 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 A. ORGANIZZAZIONE AZIENDALE PER LA SICUREZZA SiSi NoNo In par te Riferimento documento aziendale 1 Lazienda ha definito e formalizzato la politica del Sistema di Gestione della Sicurezza, comprensiva di obiettivi ed impegni per la salute e la sicurezza sul lavoro 2La politica è stata diffusa a tutto il personale 3 Lazienda ha definito lorganigramma della sicurezza con indicazione dei compiti e delle responsabilità di ogni figura aziendale (dirigenti, preposti, RSPP, medico competente, RLS, addetti emergenza e pronto soccorso) 4Sono definite le modalità di: a - coordinamento tra le componenti aziendali (datore di lavoro, dirigenti, preposti, RSPP) e il medico competente b - programmazione e monitoraggio nel tempo delle misure di prevenzione e protezione c - informazione e consultazione del/i RLS 5 Sono state formalizzate le funzioni e le responsabilità in materia di igiene e sicurezza sul lavoro 6Ogni figura aziendale è informata dei compiti e delle responsabilità affidate

13 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 B. VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANIFICAZIONE SiSi NoNo In par te Riferimento documento aziendale 7 La pianificazione e la programmazione tecnico – economica delle misure di prevenzione e degli interventi migliorativi del livello di sicurezza è coerente con le priorità evidenziate dalla valutazione dei rischi 8 La pianificazione definisce per ogni azione: tempi, risorse necessarie, soggetti incaricati dellesecuzione e della verifica, criteri di valutazione dello stato di realizzazione dellattività C. GESTIONE INFORTUNI ED INCIDENTI 9 Per infortuni ed incidenti è prevista unanalisi delle cause, la definizione delle necessarie azioni correttive e le modalità di verifica di efficacia delle stesse 10 Viene predisposta su base annuale una relazione analitica sullandamento di infortuni ed incidenti occorsi negli ultimi tre anni D. FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO 11 Esiste un piano di informazione, formazione e addestramento di dirigenti, preposti, RLS e lavoratori (compresi neoassunti, lavoratori immigrati, lavoratori con contratto atipico, lavoratrici madri), finalizzato alla conoscenza dei rischi specifici e con verifica del grado di apprendimento 12 La formazione, linformazione e laddestramento dei lavoratori stranieri sono integrati con corsi di lingua italiana (se presenti) E. GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 13 Lazienda ha definito le modalità per il controllo del corretto uso dei DPI in modo che gli stessi siano adottati ove prescritti dalla valutazione dei rischi F. GESTIONE DELLA MANUTENZIONE 14 E definito il programma delle manutenzioni preventive e periodiche di strutture, impianti, macchine e attrezzature 15 Il piano delle manutenzioni, specifica la tipologia di interventi da realizzare, i tempi ed i soggetti incaricati con i relativi compiti

14 PROGETTO:VERONA AZIENDE SICURE 2006 Verona, 19 giugno 2006 G. GESTIONE DEGLI APPALTI SiSi NoNo In par te Riferimento documento aziendale 16 La scelta dellappaltatore prevede la valutazione preventiva dei requisiti tecnico– professionali, in particolare: a - organizzazione aziendale per la sicurezza b - rispondenza alle norme di sicurezza dei mezzi ed attrezzature per lesecuzione dei lavori c - disponibilità di DPI idonei e specifici d - formazione, informazione e addestramento dei lavoratori impiegati 17 Committente e appaltatore cooperano e si coordinano preventivamente ed in corso dopera sui rischi generali e specifici connessi alle attività lavorative e sulle conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare, ivi compresa la gestione dellemergenza H. GESTIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA 18 Il medico competente ha definito un protocollo sanitario che specifichi per ogni mansione i rischi connessi e gli accertamenti sanitari previsti 19 Il medico competente redige la relazione sanitaria sui risultati della sorveglianza sanitaria con una elaborazione statistica dei dati collettivi anonimi I. GESTIONE EMERGENZE 20 Sono periodicamente testate le procedure per il pronto soccorso e la gestione delle emergenze tramite prove e simulazioni L. PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE 21 Lazienda promuove interventi per incentivare la mobilità sostenibile (uso dei mezzi pubblici, bici, mobility manager ecc.) 22 Lazienda sta adottando misure per ridurre gli incidenti in itinere 23 Lazienda dispone di autoveicoli eco-compatibili nel parco mezzi 24 Lazienda utilizza forme di energia rinnovabile Data _____________________ IL TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANTE DELLAZIENDA ___________________________________


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