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PubblicatoPancrazio Scarpa Modificato 11 anni fa
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Temperatura Temperatura = grandezza fisica introdotta per caratterizzare lo stato termico di un corpo Molte proprietà fisiche dei corpi dipendono dal loro stato termico: la lunghezza di un’asta metallica cresce con la temperatura il volume di un liquido aumenta con la temperatura la resistenza di un conduttore cresce con la temperatura la pressione di un gas a volume costante cresce con la temperatura ... La misura della temperatura si effettua sfruttando una qualunque di queste proprietà (proprietà termometrica) esempio: il termometro a mercurio misura l’altezza di una colonna di mercurio liquido in un capillare
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Principio zero della termodinamica
Equilibrio termico: quando due corpi sono posti a contatto, dopo un certo tempo raggiungono la stessa temperatura Termoscopio = strumento che misura una proprietà termica e fornisce un numero correlato al valore di tale proprietà termica (e quindi alla temperatura) Principio zero: se due corpi A e B si trovano in equilibrio termico con un terzo corpo T, allora sono anche in equilibrio termico fra loro
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Scale termometriche Per definire una scala di temperatura occorre scegliere dei punti fissi di facile riproducibilità, a cui associare valori prestabiliti di temperatura nelle scale Celsius e Fahrenheit si fissano il punto di congelamento ed il punto di ebollizione dell’acqua a 1atm: punto di congelamento dell’acqua = 0°C = 32°F punto di ebollizione dell’acqua = 100°C = 212°F la relazione fra le temperature Celsius e Fahrenheit è: nella scala assoluta (o Kelvin) si sceglie come punto fisso il punto triplo dell’acqua e si pone T3=273,16K 1K = 1/273,16 della differenza di temperatura fra T3 e lo zero assoluto (1K=1°C) la temperatura di 0°C corrisponde a 273,15K
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Termometro a gas a volume costante
Innalzando o abbassando il serbatoio R, il livello del mercurio nel capillare a sinistra è tenuto costante La pressione del gas è misurata in base alla legge di Stevino: La temperatura è definita da: Al punto triplo dell’acqua: N.B.: La misura deve essere effettuata usando un gas molto rarefatto (gas ideale)
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Dilatazione termica Se la temperatura di una barra metallica di lunghezza l (e sezione trascurabile) viene innalzata di ΔT, la sua lunghezza aumenta di Δl: (α = coefficiente di dilatazione lineare) Se la temperatura di un corpo (solido o liquido) viene innalzata di ΔT, il suo volume aumenta di ΔV: (β = coefficiente di dilatazione volumica) Per i solidi: Il comportamento dell’acqua è diverso da quello degli altri liquidi: l’acqua si contrae tra 0°C e 4°C (dove raggiunge la densità massima) per poi dilatarsi per temperature oltre i 4°C
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Calore Quando un sistema a temperatura Ts si trova in un ambiente a temperatura Ta , la temperatura Ts si modifica finchè Ts=Ta La variazione di temperatura è causata da un trasferimento di energia tra il sistema e l’ambiente Energia interna (o termica) = energia associata al movimento casuale di atomi e molecole all’interno di un corpo Calore = trasferimento di energia interna Convenzioni sui segni: Q>0 se l’energia è trasferita dall’ambiente al sistema (Ts<Ta ) Q<0 se l’energia è trasferita dal sistema all’ambiente (Ts>Ta )
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Unità di misura Il calore, come il lavoro è una forma di trasferimento di energia, per cui ha la stessa equazione dimensionale del lavoro e nel S.I. si misura in Joule (J) Unità di misura di uso comune: 1 caloria (cal) = quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1g di acqua da 14,5°C a 15,5°C 1 BTU (unità termica britannica) = quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1 libbra (453,6g) di acqua da 63°F a 64°F 1 cal = 3,969×10-3BTU=4,186J 1BTU = 1055J =252,0cal
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Trasferimenti di calore
Se un corpo assorbe (o cede) una quantità di calore Q e passa dalla temperatura iniziale Ti alla temperatura finale Tf si ha: Se il corpo ha massa m si pone: In seguito ad un trasferimento di calore un corpo può cambiare fase (per es. può passare dallo stato solido a quello liquido) senza cambiare temperatura. In questo caso: La capacità termica si misura in J/K (o cal/K); il calore specifico si misura in J/kg K (o cal/g K); i calori latenti si misurano in J/kg (o cal/g) (C =capacità termica) (c =calore specifico) (L =calore latente)
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Trasformazioni termodinamiche
Stato iniziale: pi , Vi , Ti Stato finale: pf , Vf , Tf Durante la trasformazione il sistema scambia energia con l’ambiente esterno sotto forma di calore e lavoro Trasformazione quasi-statica: i cambiamenti avvengono abbastanza lentamente per cui il sistema passa attraverso una successione di stati di equilibrio termodinamico
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Lavoro di un sistema termodinamico
Consideriamo un gas contenuto in un cilindro chiuso da un pistone mobile di area A Forza esercitata dal gas sul pistone: Lavoro elementare per uno spostamento ds: F ds Lavoro complessivo: Il lavoro dipende dalla trasformazione!
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Lavoro nella trasformazione AB = area sottesa dalla curva AB
Il piano di Clapeyron Le variabili p e V sono sufficienti per descrivere gli stati di equilibrio termodinamico (esiste una relazione tra p,V,T) Uno stato termodinamico è rappresentato da un punto nel piano (p,V), detto anche piano di Clapeyron Una trasformazione quasi-statica è una linea continua nel piano (p,V) V p Lavoro nella trasformazione AB = area sottesa dalla curva AB A B Il lavoro dipende dalla curva che congiunge i punti A e B Se VB>VA è L>0; se VB<VA è L<0
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Primo principio della termodinamica
Quando un sistema passa da uno stato iniziale ad uno stato finale, sia Q che L dipendono dal percorso seguito Si verifica sperimentalmente che la differenza Q-L è indipendente dal percorso seguito (primo principio della termodinamica) Si introduce la funzione di stato energia interna ponendo: Il primo principio della termodinamica rappresenta la forma più generalizzata del principio di conservazione dell’energia
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Alcune trasformazioni particolari
Trasformazione adiabatica (Q=0) in questo caso ΔEint= -L Trasformazione isocora (V=costante) in questo caso L=0 e dunque ΔEint= Q Trasformazioni cicliche (stato finale = stato iniziale) in questo caso ΔEint= 0 e dunque Q=L Espansione libera si tratta di un processo adiabatico (Q=0) in cui non viene compiuto nessun lavoro (L=0) e quindi ΔEint= 0
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Trasmissione del calore
Conduzione la trasmissione del calore per conduzione avviene essenzialmente nei solidi (ma in forma minore anche nei liquidi e nei gas) le vibrazioni atomiche si trasmettono lungo il solido Convezione il processo di convezione si verifica nei fluidi ed è dovuto alla dipendenza della densità dalla temperatura il fluido più caldo ha in genere densità minore del fluido più freddo e tende a salire, mentre il fluido più freddo tende a scendere Irraggiamento il trasferimento di calore avviene sotto forma di onde elettromagnetiche l’energia emessa da un corpo a temperatura T, detta radiazione termica, è proporzionale a T4
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