La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La sintassi specifica da utilizzare nella descrizione bibliografica, ovvero lordine e il modo con cui devono essere organizzati i vari elementi rilevati.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "La sintassi specifica da utilizzare nella descrizione bibliografica, ovvero lordine e il modo con cui devono essere organizzati i vari elementi rilevati."— Transcript della presentazione:

1 La sintassi specifica da utilizzare nella descrizione bibliografica, ovvero lordine e il modo con cui devono essere organizzati i vari elementi rilevati nel corso dellanalisi bibliografica è offerta dalle norme o codici di catalogazione, sia quelle redatte a livello nazionale che quelle accettate a livello internazionale.

2 ISBD = International standard bibliographic description A partire dagli Cinquanta del secolo scorso la comunità professionale si pose una serie di problemi: ampliare la funzionalità dei cataloghi delle biblioteche consentire una comunicazione e uno scambio di informazioni tra le varie realtà che producevano repertori predisporre delle soluzioni operative efficaci in vista dellapplicazione anche al settore bibliotecario delle nuove tecnologie informatiche

3 ISBD = International standard bibliographic description Alcune tappe: 1961- Conferenza di Parigi I principi messi a punto in quelloccasione riguardavano soprattutto le intestazioni, ovvero il punto di accesso principale, normalmente costituito dallautore o dal titolo, in particolare le modalità e i criteri di scelta.

4 ISBD = International standard bibliographic description 1969 - Conferenza di Copenhagen In questa sede fu affrontato il problema della forma dei punti di accesso da adottare nei cataloghi per autori e titoli, soffermandosi in particolare sui casi più complessi: autori classici; titoli di opere della classicità; forma dei titoli anonimi, autori collettivi, etc.

5 ISBD = International standard bibliographic description Durante la conferenza di Copenhagen si decise anche di studiare ed elaborare un modello di descrizione bibliografica uniforme, da sottoporre allanalisi e allapprovazione dei vari istituti e agenzie bibliografiche, affidando tale compito ad una commissione presieduta da Michael Gorman.

6 ISBD = International standard bibliographic description Nel 1977 fu pubblicato ISBD (G) [G=general], che costituisce una sorta di manuale o di guida di riferimento per tutti gli altri membri della famiglia. Successivamente furono editi gli standard che mancavano e fu approntata una revisione del primo, per adeguarlo a quello generale. Tutti gli ISBD elencati di sotto, seguono la stessa filosofia e e gli stessi principi: ISBD (M), rivisto nel 1978 e una seconda volta nel 1987, si applica alle monografie;

7 ISBD = International standard bibliographic description ISBD (S), pubblicato nel 1977 e rivisto nel 1987, è stato ideato per descrivere il materiale seriale (giornali, riviste, collane editoriali, etc.) ISBD (A), pubblicato nel 1980 e rivisto nel 1991, è dedicato al libro antico. Nella prima versione stabiliva estremi cronologici precisi (materiale stampato da Gutenberg fino al 1801), ma nella nuova edizione il secondo termine è scomparso.

8 ISBD = International standard bibliographic description ISBD (CM), pubblicato nel 1977 e rivisto nel 1987, si riferisce al materiale cartografico. ISBD (NBM), [lacronimo sta per non book material] pubblicato nel 1977 e rivisto nel 1987, si riferisce al materiale non librario (registrazioni sonore, manifesti, etc.)

9 ISBD = International standard bibliographic description ISBD (PM), pubblicato nel 1980 e rivisto nel 1990, dedicato alla musica a stampa. ISBD (ER), pubblicato nel 1997, riguarda le risorse elettroniche e sostituisce un altro standard, edito nel 1990, che aveva lestensione CF (computer files). Infine sono state pubblicate delle linee guida per la catalogazione di contributi che non abbiano forma autonoma (articoli di riviste, parti di una monografia, ecc.)

10 ISBD = International standard bibliographic description Nel 2007 è stata pubblicata la ISBD Consolidated Edition, unedizione dello standard che raccoglie e fonde insieme i testi delle diverse ISBD e che ha lo scopo di garantire una maggiore omogeneità nelle soluzioni utilizzate a livello descrittivo e di offrire un unico punto di riferimento per la svariata casistica che i diversi materiali trattati dalle biblioteche pongono.

11 ISBD = International standard bibliographic description Scopo e funzione dellISBD Il formato ISBD, così viene generalmente indicato in termini tecnici, intende porsi come riferimento per lelaborazione di regole nazionali per la catalogazione descrittiva, cioè fornisce norme per la descrizione bibliografica adattabili a varie tipologie di documenti.

12 ISBD = International standard bibliographic description Gli scopi fondamentali sono tre rendere possibile lo scambio di registrazioni provenienti da fonti diverse favorire la lettura e la comprensione delle registrazioni, al di là di ogni barriera linguistica favorire la conversione delle registrazioni in un formato leggibile dalla macchina.

13 ISBD = International standard bibliographic description Per raggiungere questi obiettivi ISBD indica tutti gli elementi che possono essere usati per descrivere i documenti e propone unarchitettura normalizzata della descrizione, costituita da otto aree, allinterno delle quali trovano accoglienza i dati bibliografici rilevati sul documento; suggerisce il modo e la forma con cui gli elementi devono essere presentati

14 ISBD = International standard bibliographic description assegna un ordine obbligatorio sia alle aree che agli elementi che le compongono propone un sistema di punteggiatura per dividere i vari elementi allinterno delle singole aree e per introdurre le aree stesse. La punteggiatura serve a segnalare convenzionalmente lintroduzione di una nuova area e la tipologia degli elementi che seguono.

15 ISBD = International standard bibliographic description Per ogni area il formato ISBD indica anche le fonti dinformazioni prescritte. La fonte di informazione per il rilevamento dei dati è il documento nella sua interezza, ma alcune parti della pubblicazione presentano tradizionalmente alcune informazioni precise e sono quindi da consultare con maggiore attenzione delle altre (ad esempio il frontespizio per il titolo. Alcune di queste parti sono considerate obbligatorie e vengono definite fonti prescritte.

16 AreaElemento 1. Area del titolo e formulazione di responsabilità [ ] = : / ; Titolo proprio Indicazione generale del materiale (facoltativo) *Titolo parallelo *Complemento del titolo Prima formulazione di responsabilità *successiva formulazione di responsabilità

17 2. Area delledizione= / ;, / ; Formulazione di edizione *Formulazione parallela di edizione Prima formulazione di responsabilità relativa alledizione *successiva formulazione di responsabilità relativa alledizione *formulazione ulteriore di edizione prima formulazione di responsabilità relativa alla formulazione ulteriore di edizione *successiva formulazione di responsabilità relativa alla formulazione ulteriore di edizione

18 3. Area specifica del materiale 4. Area della pubblica- zione, distribuzio- ne, etc. ; : [ ], ( :, ) Primo luogo di pubblicazione, distribuzione, etc. *successivo luogo di pubblicazione *nome delleditore e/o distributore *formulazione di funzione del distributore (facoltativo) data di pubblicazione, distribuzione, etc. *luogo di stampa (facoltativo) *nome dello stampatore (facoltativo) data di stampa (facoltativo)

19 5. Area della de- scrizione fisica :;+:;+ Indicazione specifica ed estensione del materiale Indicazione delle illustrazioni Dimensioni Indicazione di materiale allegato

20 6. Area della serie (=:/;,;.;)(=:/;,;.;) Titolo proprio della serie o sottoserie *titolo parallelo della serie o sottoserie *complemento del titolo della serie o sottoserie (facoltativo) prima formulazione di responsabilità *successiva formulazione di responsabilità ISSN della serie o sottoserie Numerazione allinterno della serie Indicazione e/o titolo della sottoserie Numerazione allinterno della sottoserie

21 7. Area delle note 8. Area del numero standard e delle condizioni di disponibili tà :Numero standard Condizioni di disponibilità e/o prezzo

22 Valore convenzionale della punteggiatura allinterno del formato ISBD / barra obliqua Introduce una formulazione di responsabilità;, virgola separa elementi dello stesso tipo; ; punto e virgola separa elementi di tipo diverso; : due punti introducono un legame, indicano un rapporto; = segno di uguale introduce un parallelismo in altra lingua o scrittura;

23 Valore convenzionale della punteggiatura allinterno del formato ISBD ( ) parentesi tonde racchiudono particolari informazioni nelle aree quattro, cinque e otto e lintera area sei; [ ] parentesi quadre indicano unintegrazione del catalogatore, nonché la natura di alcune informazioni in area uno e quattro; … punti di omissio- Indicano lesclusione di elementi non necessari: ne + segno più è utilizzato nellarea cinque per la segnalazione di materiale allegato.

24 Abbreviazioni Si possono utilizzare le seguenti abbreviazioni: cm = centimetri ed. = edizione rist. = ristampa ripr. facs. = riproduzione facsimilare

25 Abbreviazioni Alcune abbreviazioni risultano da espressioni latine: S.l: = sine loco (quando sia sconosciuto il luogo di pubblicazione) s.n. = sine nomine (quando sia sconosciuto il nome delleditore) et al. = et alii i.e. = id est (cioè) sic = così

26 Esempi di descrizione ISBD Storia delle biblioteche fra Settecento e Novecento : saggio bibliografico : i cataloghi di biblioteca della collezione Diomede Bonamici (Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze) / Gianna Del Bono. - 2. ed. riveduta ed ampliata. - Manziana : Vecchiarelli, [2007]. - 381 p. ; 21 cm. – (Bibliografia, Bibliologia e Biblioteconomia. Studi ; 2). ISBN - 88-85316-54-9

27 Esempi di descrizione ISBD La Biblioteca Magliabechiana : libri, uomini, idee per la prima biblioteca pubblica a Firenze / Maria Mannelli Goggioli. - Firenze : L. S. Olschki, 2000. - XVI, 222 p., 6 c. di tav. : ill. ; 22 cm. - (Monografie sulle biblioteche dItalia ; 9). Segue: Appendice di documenti ISBN - 88-222-4858-9

28 Esempi di descrizione ISBD Guida alla biblioteconomia / a cura di Mauro Guerrini ; con Gianfranco Crupi e Stefano Gambari ; collaborazione di Vincenzo Fugaldi. - 1. rist. corretta. - Milano : Editrice bibliografica, 2009. - 347 p. ; 21 cm. (Bibliografia e biblioteconomia ; 84). ISBN – 9788870756708

29 Esempi di descrizione ISBD Biblioteconomia: principi e questioni / a cura di Giovanni Solimine e Paul Gabriele Weston. - Roma : Carocci, 2007. -- 485 p. ; 24 cm. - (Beni culturali ; 31). ISBN - 9788843040711

30 Esempi di descrizione ISBD Pensare le biblioteche : studi e interventi offerti a Paolo Traniello / a cura di Angela Nuovo, Alberto Petrucciani e Graziano Ruffini. - Roma : Sinnos, [2008]. - 453 p. ; 24 cm. – (Segni. Studi). ISBN – 9788876091315


Scaricare ppt "La sintassi specifica da utilizzare nella descrizione bibliografica, ovvero lordine e il modo con cui devono essere organizzati i vari elementi rilevati."

Presentazioni simili


Annunci Google