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LE SPECIALIZZAZIONI E LE FILIERE PRODUTTIVE DELL'EMILIA-ROMAGNA Stefano Bianconi La struttura produttiva dellEmilia-Romagna Una lettura attraverso lArchivio.

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1 LE SPECIALIZZAZIONI E LE FILIERE PRODUTTIVE DELL'EMILIA-ROMAGNA Stefano Bianconi La struttura produttiva dellEmilia-Romagna Una lettura attraverso lArchivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) Bologna, 15 ottobre 2009

2 Specializzazioni e filiere produttive – Anno 2007 EMILIA-ROMAGNA Tessuto Produttivo Significative concentrazioni settoriali delle imprese; Forti complementarietà intersettoriali di tipo tecnologico, produttivo e organizzativo; Intense relazioni di interscambio e di collaborazione. La competitività regionale è sempre più basata sullo sviluppo innovativo delle imprese nellambito di reti, filiere e distretti produttivi e tecnologici, con forte vocazione allinternazionalizzazione. QUALE LENTE UTILIZZARE PER LANALISI DI QUESTO SISTEMA ECONOMICO ARTICOLATO?

3 Specializzazioni e filiere produttive – Anno 2007 SPECIALIZZAZIONE Una parte del territorio (Regione) ha una proporzione maggiore di imprese o di addetti di una particolare attività economica rispetto alla percentuale di imprese o addetti della stessa attività economica in tutto il resto del territorio (Italia). Importanza del concetto di specializzazione per la Regione Emilia-Romagna Delibera di Giunta Regionale n. 1411 del 2007 classificare le industrie regionali sulla base delle omogeneità produttive; individuare, tra queste, le industrie più rilevanti per la Regione sulla base del loro peso occupazionale e del loro indice di specializzazione rispetto allItalia. Rappresenta il riferimento regionale per la definizione di iniziative e programmi mirati a carattere settoriale per lo sviluppo economico, linnovazione e la competitività del sistema regionale.

4 Specializzazioni e filiere produttive – Anno 2007 CRITERI INDIVIDUAZIONE SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE REGIONALI (1)Misura di specializzazione del singolo comparto produttivo rispetto al contesto nazionale Indicatore: Valore dellindice di specializzazione (BALASSA); >1, specializzazione produttiva <1, despecializzazione produttiva =1 nessuna specializzazione (2) Rappresentatività del comparto produttivo nel contesto regionale Indicatore: Peso addetti comparto produttivo superiore al 2% rispetto al totale regionale del macrosettore economico di riferimento Almeno uno dei due criteri deve essere rispettato Aggiornamento dati: Censimento Industria e Servizi 2001 ASIA 2007

5 Specializzazioni produttive – Anno 2007 21 comparti produttivi industriali

6 Specializzazioni produttive – Anno 2007 5 comparti produttivi del terziario

7 Specializzazioni produttive – Anno 2007

8 Filiere produttive – Anno 2007 Nel definire una FILIERA PRODUTTIVA si raccolgono le: attività primarie; attività manifatturiere tradizionali; altre attività industriali extra-manifatturiere; attività manifatturiere di complemento alle attività principali ( specialmente quelle produttrici di beni intermedi, come la chimica ecc ); attività manifatturiere a contenuto tecnologico; servizi tradizionali direttamente attribuibili; servizi avanzati direttamente attribuibili. Sono escluse da questa analisi quelle attività che, pur avendo un chiaro legame tematico con la filiera di riferimento, sono in genere più legate proporzionalmente alla presenza antropica, che non al grado di specializzazione, competitività ed attrattività del territorio (commercio al dettaglio, servizi alle persone e alle famiglie, ecc.).

9 Filiere produttive – Anno 2007 LIMITI dellanalisi per filiere produttive difficoltà di individuare la relazione diretta con alcune attività a valenza trasversale (ad esempio è presumibile che le attività di trasporto o di servizi informatici in unarea a forte vocazione settoriale, si rivolgano in prevalenza a quel settore, ma ciò non viene detto dai dati); difficoltà ad individuare le relazioni di secondo livello (imprese collegate in rete ad altre, ma identificate da codici di attività generici); impossibilità di individuare i casi di imprese multiprodotto che appartengono a più filiere. La dimensione della filiera si completa anche con le attività istituzionali e con il contesto di conoscenza e cultura presente sul territorio in quella specializzazione produttiva. Tutti questi elementi, in gran parte, non sono misurabili dai dati; lanalisi è stata circoscritta allaspetto produttivo e ai fenomeni imprenditoriali, la cosiddetta parte visibile della filiera.

10 Filiere produttive – Anno 2007 LA FILIERA DELLA MOTORISTICA

11 Filiere produttive – Anno 2007 LA FILIERA DELLA MOTORISTICA

12 Specializzazioni e filiere produttive – Anno 2007 EMILIA-ROMAGNA Lo sviluppo di una fascia consistente di medie e medio-grandi imprese e piccoli gruppi industriali, nonché di nuove generazioni di piccole imprese altamente dinamiche, determina forti livelli di specializzazione e lapertura di relazioni su scala territoriale sempre più ampia. Negli ultimi anni, si sono rafforzate la dimensione tecnologica e quella immateriale dei servizi alla produzione intorno alle principali specializzazioni produttive. Costruzione di un nuovo profilo di competitività della regione, ed in particolare alla promozione di una nuova industria competitiva soprattutto attraverso il fattore della conoscenza e dellinnovazione.


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