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Università degli Studi di Napoli Federico II a.a. 2005/2006 Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione allInsegnamento Tecnologie Didattiche.

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Napoli Federico II a.a. 2005/2006 Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione allInsegnamento Tecnologie Didattiche."— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Napoli Federico II a.a. 2005/2006 Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione allInsegnamento Tecnologie Didattiche - Laboratorio di Tecnologie Didattiche

2 Le tecnologie sono diventate risorse cruciali nei nuovi ambienti dapprendimento di matrice costruttivista: veri learning partners (Linn, Hsi, 2000) che, anche attraverso la semplice simulazione e la costruzione di modelli (in fisica, biologia, chimica ecc.) generano integrazione cognitiva (Knowledge Integration). Tale integrazione, sollecitando la sperimentazione in laboratorio e le riflessioni scritte sulle esperienze fatte e il loro confronto, favorisce processi di collegamento, connessione, distinzione, classificazione, riorganizzazione, riconsiderazione delle idee scientifiche man mano espresse dagli stessi studenti, e che permettono di ottenere alfine un insieme coerente, connettendo la pratica scolastica a problemi, complessi e ambigui, di vita reale.

3 Il contesto Le motivazioni Fasi di lavoro La progettazione La realizzazione Bibliografia

4 Il contesto In una situazione di apprendimento quale quella scolastica possiamo pensare per lo meno a due ipotesi di lavoro: -ambiente di apprendimento predisposto dal docente ad uso degli allievi -ambiente di apprendimento costruito dagli allievi, con la guida del docente, che fa coincidere la situazione di apprendimento con quella di creazione dell'ambiente stesso

5 La possibilità, in entrambi i casi, di condividerne i contenuti attraverso la costruzione di un dominio informativo costituito da un certo numero di pagine web e la successiva possibile pubblicazione in rete, offre l'occasione di aprirsi a confronti non più solo autoreferenziali ma multipli, sia a livello di classe che a livello più allargato di rete. Ci occupiamo qui della seconda ipotesi, partendo dai criteri di base per la realizzazione di pagine web e per la loro articolazione in strutture ipermediali.

6 Le motivazioni In generale per la costruzione di un oggetto ipertestuale e multimediale le motivazioni più forti sono: Sviluppo di abilità espressivo-creativa; Si agevolano gli studenti nello sviluppo di abilità in ambito comunicativo, linguistico, testuale. Sviluppo di capacità di riflessione poliprospettica; Lo stesso argomento può essere visto da più punti di vista e questo fa parte dellessenza stessa degli ambienti ipertestuali, valorizzando una modalità di interazione esplorativa.

7 Sviluppo di abilità di metariflessione; Anche questo aspetto è tipico degli ipertesti: occorre decidere per esempio dove inserire i link, quali possibili percorsi di lettura e di condivisione predisporre. Sviluppo di capacità progettuali. La costruzione delle informazioni da distribuire on-line è unoccasione per mettere gli alunni di ogni età a contatto con il problema della complessità affrontando lorganizzazione e la realizzazione di un progetto.

8 La costruzione di nuove conoscenze e la riformulazione delle vecchie si basa su un intreccio e scambio continuo tra due processi mentali: il procedurale ed il relazionale. Costruire un ipermedia permette lo sviluppo contemporaneo dei due processi. L'ideazione di una mappa concettuale, la sua costruzione, l'utilizzo degli strumenti per l'implementazione, la redazione del prodotto e la verifica del suo funzionamento prevedono abilità dell'uno e dell'altro tipo. La costruzione di un ipermedia costringe gli studenti a discutere tra loro e concordare cosa sia veramente importante riguardo all'argomento.

9 Fasi di lavoro La costruzione di un ipermedia deve seguire un percorso scandito da alcune precise fasi che rendono possibile lattuazione del piano. Il percorso non può essere rigidamente sequenziale ma è reticolare, potendo ogni momento del processo svilupparsi in parallelo o incrociarsi o alternarsi con un altro, secondo le necessità (incrementi concettuali, approfondimenti etc.). Le fasi rispecchiano il processo di scrittura, con l'aggiunta delle varianti dovute alla tecnologia, e sono: 1. la fase preliminare (impostazione complessiva del progetto, individuazione delle tecnologie e delle risorse necessarie) 2. la fase propositiva (ricerca del materiale bibliografico e iconografico, produzione di disegni e selezione di brani musicali o spezzoni video)

10 3. la fase organizzativa (si disegna la mappa concettuale e si organizza il lavoro in un apposito spazio laboratoriale, con alcuni software specifici per lo sviluppo, per la cattura e lelaborazione delle immagini, per l'editing di video e audio, delle raccolte di immagini digitali e di testi in formato elettronico ) 4. la fase realizzativa (si dà forma compiuta al progetto. Si riprendono le idee della fase preliminare e i testi scritti in quella propositiva, si controllano i dati, eventualmente se ne aggiungono di nuovi, si discutono i collegamenti, si aggiungono immagini, si definisce la mappa di navigazione, apportando, talvolta, dei cambiamenti rispetto a quanto ipotizzato nella fase propositiva) 5. la fase di revisione finale (si esamina il prodotto complessivo con particolare riguardo alla navigazione, alle connessioni, all'interazione etc.)

11 La progettazione Il docente curerà che il progetto : - poggi su una motivazione della classe - sia elaborato dalla classe - sia integrato nella programmazione - sia finalizzato al coinvolgimento attivo degli alunni dalla fase dell'ideazione fino alla realizzazione Si partirà dalla costruzione di una mappa concettuale, con i concetti da affrontare e le relazioni che li legano, costruita a partire dai concetti spontanei emersi in classe che evidenziano le conoscenze possedute e la loro organizzazione.

12 Insieme agli alunni si ricostruisce quindi la rete concettuale. Il punto cruciale è la scelta dei contenuti. nodi essenziali Occorre selezionare le conoscenze in termini di essenzialità e quindi organizzarli intorno a nodi essenziali. Dopo aver definito, in base alle finalità e agli obiettivi, i punti nodali e una mappa concettuale che permetta una visione complessiva dei legami tra i diversi contenuti si può passare alla scelta dei materiali (testuali, iconici, di simulazione…..) e quindi alla fase di realizzazione dellipermedia.

13 La realizzazione Ci accingiamo a guidare i nostri allievi alla costruzione di un insieme di pagine web. Attenzione!!! Le pagine web hanno una grande estensione comunicativa: possono essere viste in qualsiasi parte del mondo, da chiunque abbia un collegamento a internet. Cosa poi realmente comunichino è un altro e ben complesso discorso, che ha a che vedere con gli obiettivi della comunicazione, con i contenuti, con la padronanza dei codici da utilizzare, con i destinatari, con la lingua usata….

14 Definita e organizzata la rete concettuale si passa alla organizzazione della produzione dell'ipermedia, consistente nella: Progettazione delle pagine/videate (per costruire le pagine si può utilizzare una tabella di progettazione) Raccolta e produzione di materiale: si raccolgono e si selezionano materiali anche in rete, si producono disegni, testi, si scelgono immagini, brani sonori, simulazioni, filmati, link per approfondimenti, si utilizzano ambienti di lavoro specifici per le diverse discipline per la costruzione di oggetti didattici (fogli di calcolo, immagini dinamiche, test di autovalutazione,…)simulazioni

15 Organizzazione dei collegamenti in corrispondenza della messa in relazione dei concetti Scelta dellinterfaccia: occorre fare attenzione al fatto che l'interfaccia in un ambiente didattico interattivo non può essere indipendente dai contenuti, ma deve ricalcarne intelligentemente struttura, processi e priorità e diventa quindi un elemento centrale della progettazione didattica. Eventuale apprendimento ed uso di un editor in formato HTML per la costruzione delle pagine Eventuale pubblicazione del lavoro in rete

16 Simulazioni Sono modelli teorici di alcuni aspetti della realtà espressi come programmi per computer: i risultati sono le predizioni derivate dalla teoria incorporata interattivi Si presentano in forma di grafici interattivi Rendono possibile confrontare i risultati della simulazione con i dati reali e, di conseguenza, confermare o abbandonare la teoria/simulazione vedere Consentono di vedere i fenomeni mentre avvengono e come cambiano nel tempo

17 molti risultati osservabili Consentono la produzione di molti risultati osservabili processi Portano allindividuazione dei meccanismi e dei processi che producono i fenomeni, non solo la registrazione di regolarità laboratorio virtuale Simulano lutilizzo di un laboratorio virtuale

18 Bibliografia Licia Landi Processi di apprendimento/insegnamento e TD Didattica basata su progetti interdisciplinari; Che cosè un progetto interdisciplinare- Piano Nazionale di Formazione Degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Marina Re Collaborare e apprendere in rete- Piano Nazionale di Formazione Degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Ornella Robutti Parliamo di riforma: nuclei fondanti e competenze in Matematica su Progetto Alice, vol. 1, n°3, 2000, Pagine Editore G. Olimpo AMBIENTI DI APPRENDIMENTO e TIC- Piano Nazionale di Formazione Degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione D. Parisi Simulazioni. La realtà rifatta nel computer - (2001) Il Mulino, Bologna


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