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Maddalena Menarini & Laura Bravin

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Presentazione sul tema: "Maddalena Menarini & Laura Bravin"— Transcript della presentazione:

1 L’approccio riabilitativo al bambino oncologico: esperienza clinica in ambito ospedaliero
Maddalena Menarini & Laura Bravin U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Policlinico S.Orsola-Malpighi - Bologna Medicina Riabilitativa e Oncologia Riccione, maggio 2007

2 ONCOLOGIA ed EMATOLOGIA PEDIATRICA
“Lalla Seràgnoli” Prof. Andrea Pession Clinica Pediatrica Alma Mater Studiorum

3 Centro HUB in E-R REP pl TCSE pl DH pl

4 Dalle LG del National Institute for Health and Clinical Exellence ( agosto 2005) “Migliorare l’outcome nei bambini e nei giovani con cancro”: La riabilitazione è il complesso degli interventi utili per migliorare globalmente l’outcome fisico, emozionale, sociale ed educazionale durante e dopo la terapia per cancro.

5 LG del NICE “ Migliorare le cure di supporto e palliative per adulti con cancro”(2003)
evidenze sull’efficacia dei provvedimenti riabilitativi per gli adulti con cancro alcune delle raccomandazioni in esse contenute possono essere estese alla popolazione pediatrica.

6 Dalle raccomandazioni del NICE alla pratica clinica quotidiana
Il nostro gruppo di lavoro: Due medici fisiatri Quattro fisioterapiste

7 Raccomandazione la R deve utilizzare una combinazione di approcci e di interventi derivanti dall’intervento di diversi professionisti al fine di costruire un programma personalizzato e flessibile nei diversi stadi della malattia; un ruolo centrale è giocato dalla attiva partecipazione del paziente e della famiglia

8 La nostra esperienza La partecipazione agli incontri settimanali degli oncologi che riuniscono tutte le figure professionali che coinvolte nella cura dei bambini (oncologi, radioterapisti, IP, psicologi, chirurghi, ecc.)

9 La presa in carico riabilitativa
Le fasi: Viene proposto un nuovo paziente si attiva il team riabilitativo (valutazione) viene formulato il progetto riabilitativo comunicato e condiviso con gli oncologi, il paziente e i genitori

10 Raccomandazione Le richieste di intervento riabilitativo sono variabili e possono anche avere caratteristiche di urgenza

11 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 1 Le problematiche respiratorie Il deterioramento delle performance motorie Quadro di allettamento (e di perdita di motivazione al movimento) anche in assenza di deficit neurologici specifici

12 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 2 progetto riabilitativo: restituire al più presto la posizione seduta e il cammino eventualmente assistito.

13 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 3 RCT (Marchese et al, 2004) Effects of PT Intervention for Children with ALL 28 pz di età compresa tra 4 e 15 anni con LAL che effettuano una chemioterapia di mantenimento assegnati in modo randomizzato a due gruppi: il gruppo sperimentale sottoposto a 5 sedute di PT mirate al potenziamento del ROM attivo della caviglia e al rinforzo del quadricipite seguite da un programma domiciliare di ripetizione degli esercizi + esercizi aerobici scelti sulla base delle preferenze del pz. il gruppo di controllo: no PT né istruzioni relative all’attività fisica Conclusioni: nel gruppo sperimentale incremento significativo del ROM attivo di dorsiflessione della caviglia e della forza di estensione del quadricipite

14 Raccomandazione i tumori del SNC hanno il maggiore bisogno riabilitativo, per gli effetti diretti del tumore e delle terapie multimodali sulle competenze neuromotorie (oltre che cognitive, sensoriali, psicologiche, endocrine, ecc); e richiedono quindi un approccio neuromotorio mirato ed esperto

15 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 3 I pazienti affetti da tumori del SNC: utilizzo di tecniche specifiche di riabilitazione neuromotoria

16 Raccomandazione Gli ausili sono una parte importante del processo riabilitativo, così come l’adattamento dell’ambiente e dovrebbero essere tempestivamente disponibili in quanto influiscono sulla qualità e sulla velocità dell’iter riabilitativo

17 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 4 Problemi muscolo–scheletrici (interventi sullo scheletro o sui tessuti molli): recupero della forza e dell’articolarità rapido recupero del cammino Pronta disponibilità degli ausili idonei

18 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in degenza o nell’Unità trapianti (urgenza e intensività dell’approccio) 3 Il problema del dolore Dolore procedurale Dolore correlato alle terapie Dolore correlato all’azione diretta della malattia Immobilità prolungata Prevenire e trattare l’allettamento

19 Raccomandazione La riabilitazione inizia in ospedale e si estende al territorio di appartenenza del bambino con coinvolgimento della pediatria di comunità e delle strutture riabilitative territoriali…..

20 Gli scenari di intervento:il bambino ricoverato in DH
Rivalutazione del problema e scelta della tipologia e del setting degli interventi: FT in Day Hospital sul territorio Igiene motoria

21 La rete integrata degli interventi
…Si deve creare una rete integrata di operatori e di strutture adeguatamente formate sugli specifici bisogni del bambino oncologico per assicurare la continuità terapeutica Gli incontri periodici in ospedale con gli operatori del territorio

22 FT o igiene motoria 1 In alternativa alla FT viene formulato un progetto individualizzato e flessibile di igiene motoria concordato sulle attitudini e le preferenze del bambino

23 FT o igiene motoria 1 RCT (Thorsen et al,2005) Effectiveness of Physical Activity on Cardiorespiratory Fitness and Health-Related Quality of Life in Young and Middle-Aged Cancer Patients Shortly after Chemiotherapy 111 pz. tra 18 e 50 anni trattati con chemioterapia assegnati in modo randomizzato a due gruppi: Il gruppo sperimentale viene avviato ad un programma domiciliare individualizzato e flessibile di allenamento studiato e supervisionato da un istruttore della durata di 14 sett. (almeno due sessioni di esercizi di 30 min/sett.) Il gruppo di controllo non riceve alcun programma di allenamento né particolari suggerimenti sull’attività fisica Conclusioni: nel primo gruppo migliora la fitness cardiorespiratoria e in generale la forma fisica e la resistenza allo sforzo

24 La nostra casistica 1 Dal gennaio 2005 all’aprile 2007 abbiamo visto 37 pazienti, di cui 2 tutt’ora in trattamento 14 femmine 23 maschi Età media 9 anni (21 di età inferiore ai 10, 2 superiore ai 20)

25 La nostra casistica 2 Provenienza 21 pazienti dalla DO
16 pazienti dal DH

26 La nostra casistica 3

27 La nostra casistica 4

28 La nostra casistica 5 Solo 2 dei 37 pazienti non sono stati trattati a causa delle gravi condizioni generali

29 La nostra casistica 6

30 La nostra casistica 7 Per 26 pazienti il trattamento si è già concluso (2 sono tutt’ora in trattamento) 20 hanno ottenuto il risultato terapeutico 5 no di 1 non abbiamo notizia

31 La nostra casistica 8 Dei 20 pazienti che hanno ottenuto il risultato terapeutico: 7 cammino assistito 7 cammino libero 6 altro

32 In conclusione: dalle LG
“Un intervento riabilitativo appropriato e tempestivo, pur non modificando la sopravvivenza, ha un forte impatto sull’autostima e sulla possibilità per il paziente di partecipare alle attività della vita quotidiana, migliorandone la qualità ; in particolare può aiutare a Prevenire il danno secondario Restituire funzioni perse Promuovere il normale sviluppo psicomotorio Minimizzare le sequele neurologiche o massimizzare il comportamento adattativo nei tumori del SNC”

33 L’intervento sul paziente terminale
Trattamenti per migliorare il confort e il benessere dei piccoli pazienti terminali: Massaggio e tocco dolce Caute mobilizzazioni Posture approccio sempre dolce e non invasivo, rispettoso dei tempi e della disponibilità del bambino

34 GRAZIE!


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