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Aspetti psicologici e relazionali del dolore

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Presentazione sul tema: "Aspetti psicologici e relazionali del dolore"— Transcript della presentazione:

1 Aspetti psicologici e relazionali del dolore
GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

2 Definizione di dolore Vissuto “soggettivo” Multidimensionalità
Esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale, ovvero descritta nei termini di tale danno Vissuto “soggettivo” Multidimensionalità GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

3 Conseguenze del dolore
Modifica della personalità Adattamento dello stile di vita Diminuzione della qualità della vita Mutamenti relazionali Inabilità lavorativa Modifica degli interessi GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

4 Complessità dell’esperienza dolorosa
Interconnessione tra Corpo e psiche Malato – famiglia e curanti Malattia e contesto socio-culturale Sofferenza globale per il paziente e per coloro che gli stanno vicino GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

5 Interconnessione tra dolore e sofferenza psicologica
Sofferenza psicologica : paura della dipendenza, dell’handicap, della morte Significati attribuiti al Dolore GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

6 Circolo vizioso dolore ansia tensione muscolare
GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

7 Dolore e ansia o depressione
Dolore acuto Paura del dolore Ansia anticipatoria Reazione ansiosa Dolore cronico Trattamenti medici inefficaci Degradazione sociale professionale psicologica Mancato riconoscimento della legittimità a lamentarsi Reazione depressiva GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

8 Percezione del dolore componente discriminativa componente cognitiva
la capacità delle vie del dolore di trasmettere informazioni spaziali e temporali sullo stimolo doloroso componente cognitiva l’esperienza del dolore viene modificata dai significati che ad essa vengono attribuiti componente affettiva lo stimolo doloroso è accomunato a vissuti emotivi GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

9 Descrizione del dolore
localizzazione qualità intensità frequenza disturbo emozionale disagio funzionale fisico o cognitivo GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

10 La valutazione del dolore
anamnesi medica esame fisico anamnesi del dolore descrizione del dolore (localizzazione, qualità, intensità, frequenza, disturbi consecutivi) esame neurologico esame psicosociale GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

11 Importanza del monitoraggio
intensità sollievo impatto sull’umore, le capacità cognitive, le attività effetti collaterali compliance GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

12 Esame psicosociale Come reagisce al dolore? (pensieri, sentimenti, comportamento) Pensa che il dolore sia controllato? Quale comprensione ha il paziente del suo dolore e della sua malattia? Si sente sufficientemente occupato? (si occupa dei suoi bisogni, ha delle attività) Quali sono le altre sue preoccupazioni? (spirituali, familiari, finanziarie) GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

13 Sintomi legati all’ansia
tensione e nervosismo paura pensieri preoccupanti incapacità a rilassarsi tensione allo stomaco incapacità di star fermo crisi di panico GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

14 Ansia-pensieri “sono in grave pericolo”
“non ci si può fidare di nessuno” “bisogna essere sempre attenti, possono accadere cose terribili” GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

15 Sintomi di depressione
Incapacità di provare piacere Incapacità di ridere, divertirsi Mancanza di buon umore Rallentamento psico-motorio Disinteresse per il proprio aspetto fisico Pessimismo GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

16 Depressione-pensieri
“sono un fallito” “mi accadono solo disgrazie” “non si può fare nulla, non c’è nessun avvenire, sono condannato” GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

17 Riconoscere il dolore Livello non verbale Livello verbale mimica
tensione muscolare e rigidità protezione di parti del corpo attività-inattività pianto Livello verbale dialogo vocalizzazioni gemiti lamenti GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

18 Tipo di dolore ACUTO espressione diretta e visibile
rilevabile tramite l’osservazione del comportamento verbale e analogico più facilmente individuabile CRONICO espressione bloccata dolore mascherato comportamento verbale, analogico e livello di attività non più congruenti con l’intensità del dolore difficile da riconoscere e da “credere” GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

19 Accogliere il dolore favorire la verbalizzazione aumenta la soglia di tolleranza ascolto attivo senza pensare di dover dare soluzioni immediate evitare di fuggire o di delegare l’ascolto se la comunicazione verbale tra paziente, familiari o curanti viene impedita il corpo inizia a parlare col linguaggio del dolore incontrollabile GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

20 Dare senso al dolore Comprendere il vissuto globale dell’esperienza (perdita, handicap, prova di coraggio, sentirsi prigioniero, ingiustizia) Ascoltare le preoccupazioni rispetto ad un futuro incerto Permettere l’espressione delle emozioni (paura, tristezza, ansia, rabbia, collera, delusione) GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

21 Come fare? Credere il paziente quando esprime dolore
Non entrare in simmetria che blocca la comunicazione e le possibilità di aiuto Non banalizzare, non negare, non sdrammatizzare prematuramente la preoccupazione legata al dolore GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

22 Cosa fare e perché? Favorire una comunicazione aperta col paziente e i suoi familiari L’incertezza e l’insicurezza rispetto al risultato atteso rendono difficile il confronto col dolore e ne diminuiscono la soglia di tolleranza Il disaccordo tra i curanti aumenta l’ansia e l’incomprensione (circolo vizioso) GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

23 Collaborazione tra paziente , famiglia e curanti
BUONA COLLABORAZIONE facilita lo scambio delle informazioni migliora il monitoraggio delle terapie permette l’espressione dei bisogni CATTIVA COLLABORAZIONE solitudine difficile adesione ai trattamenti chiusura, ritiro relazionale, cronicizzazione GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza

24 Approccio psicologico al trattamento del dolore
Cura di supporto psicologico generale Terapie di rilassamento Terapie diversionali Terapie psicologiche (tecniche di controllo dello stress, terapie cognitive, psicoterapia di supporto) Psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi, neurolettici) GIOVANNA CALANDRA -Psicologia in oncologia e cure palliative - AUSL di Pioacenza


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