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Giovanna Ceccatelli Gurrieri Università degli Studi di Firenze

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Presentazione sul tema: "Giovanna Ceccatelli Gurrieri Università degli Studi di Firenze"— Transcript della presentazione:

1 Giovanna Ceccatelli Gurrieri Università degli Studi di Firenze
Ministero dell’ Istruzione dell’Università e della Ricerca Seminario nazionale Enti locali, Scuola, Integrazione Firenze Marzo “I PIANI DI GESTIONE DELLA DIVERSITÀ NELLA REALTÀ METROPOLITANA. L’ESPERIENZA DEL PROGETTO UGUADI DELLA REGIONE TOSCANA” Giovanna Ceccatelli Gurrieri Università degli Studi di Firenze Dipartimento di scienze dell’educazione e dei processi culturali e formativi

2 Manifesto per una scuola antirazzista e dell’inclusione ”
San Rossore 2008 Manifesto per una scuola antirazzista e dell’inclusione ” Delibera di Giunta Regionale n. 530 del 11/07/2008 “ all’inizio di ogni quadrimestre in ogni classe e in ogni scuola, alunni, insegnanti, ausiliari, dirigenti dedicheranno una giornata per la predisposizione del Piano di Gestione delle Diversità che dovrà [….] definire le modalità, le azioni ed i dispositivi da porre in essere per una gestione consapevole e intenzionale della ricchezza interculturale.” Progetti finanziati dalla Regione Toscana – settore Istruzione e Educazione por ob.2 Competitivita’ regionale e occupazione FSE Asse IV (decreto 443 del 05/02/2010) Università di Firenze Università per stranieri di Siena Scuola Superiore S.Anna di Pisa Territori provinciali di: Prato Firenze Pistoia Circondario Empolese Valdelsa Territori provinciali di: Siena Arezzo Grosseto Territori provinciali di: Pisa Lucca Livorno Massa e Carrara

3 comprendere, analizzare e gestire le diversità nella scuola
Uguali ma Diversi: comprendere, analizzare e gestire le diversità nella scuola Astirforma s.c.c., Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana Università di Firenze PARTNERS: COSPE Istituto Innocenti ARCI Comitato Regionale Toscano Associazione NOSOTRAS Associazione Colombia ES FAT Federazione Africana in Toscana Associazione Capo Verde e Non Solo Associazione NJINGA MBANDE Istituto Culturale e di Documentazione Lazzerini – Comune di Prato Istituto di Istruzione Superiore “A. Checchi” F.I.S.M. Toscana OBIETTIVI DEL PROGETTO Sperimentare e diffondere una reale innovazione nella comprensione, analisi, presa in carico e gestione, da parte della scuola, di tutte le diversità di cui sono portatori i soggetti che fra i 3 e i 14 sono i protagonisti dei processi di apprendimento, socializzazione ed educazione alla cittadinanza, attraverso la ricerca e gli interventi formativi per e con gli adulti responsabili di tali processi. Costruire gli interventi da realizzare all’interno della scuola per promuovere il dialogo interculturale e l’inclusione, contro il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza La scuola deve disporre di figure professionali specializzate, rintracciabili anche al suo interno, grazie ad azioni formative finalizzate a costruire la scuola dell’inclusione e impedire l’affermarsi di una cultura e di comportamenti discriminatori. In particolare, si richiedono progetti finalizzati alla definizione, da parte di ogni Istituto Scolastico, di un proprio: Piano di Gestione delle Diversità come stabilito al punto a) del deliberato della DGR 530/2008 Link:

4 Idee in movimento La declinazione e la coesistenza di UGUAGLIANZA E DIVERSITÀ sono alla base dei diritti di cittadinanza e della stessa democrazia. INTERCULTURALITA’ è affrontare con nuovi concetti, con nuovi punti di vista, con l’apporto delle idee, delle concezioni espresse da altre culture, i problemi del mondo contemporaneo ( la salute, i diritti dell’infanzia, l’ambiente, l’idea di sviluppo, il lavoro) e le modalità di approccio ai vari campi del sapere (l’arte,la letteratura, le scienze, la matematica, la storia e la conformazione del mondo). La formazione porta ad un vero CAMBIAMENTO solo se interpretata come trasformazione profonda nei soggetti 4

5 Espressioni di diversità e aspettative di uguaglianza
Espressioni di diversità e aspettative di uguaglianza. Possibili significati di due termini in equilibrio DIVERSITA’ di provenienza, di cultura, di livello sociale ed economico, di genere e di orientamento sessuale, di abilità e capacità, di stili cognitivi e di apprendimento, di bisogni, di desideri, di progetti di vita UGUAGLIANZA uguali diritti di cittadinanza, pari considerazione della propria cultura, ma anche diritto a passare inosservati, stesse opportunità e chances di realizzazione, uguale sostegno dei propri sogni, progetti e aspettative, identica attenzione alle diverse capacità soggettive e abilità nascoste

6 Indagini di sfondo Ricostruzione e mappatura delle diversità presenti nel sistema scolastico nei territori considerati (diversità di genere, etnico-culturali e disabilità). Analisi quantitativa della presenza di minori stranieri per provenienza e/o nascita sul territorio e loro distribuzione nelle diverse fasce scolastiche e nelle diverse aree geografiche. Censimento, tipologia e distribuzione degli alunni portatori di disabilità fisica o psichica Analisi e comparazione di progetti scolastici e interventi formativi rivolti all’integrazione delle diversità. Indagine qualitativa attraverso: osservazioni, focus-group, rivolti a insegnanti, genitori, studenti. Elaborazione report in itinere sulla ricerca e lavoro di definizione e programmazione, con le scuole coinvolte e gli enti partners, dei contenuti e delle metodologie degli interventi formativi, anche in previsione della stesura dei POF per l’a.s. 2010/2011;

7 Studenti di origine straniera a scuola
Stranieri Totale % studenti stranieri ORDINE Firenze Infanzia 2453 11,62 Primaria 4571 13,12 Secondaria I livello 2775 13,65 Secondaria II livello 2801 9,17 Totale complessivo 12600 11,80 Prato 1153 17,77 2353 20,60 1438 21,21 1053 11,74 5997 17,82 Pistoia 617 11,84 1475 12,43 880 11,87 917 8,02 3889 10,82 Macro Area 4844 12,9 9521 14,4 5763 14,8 5479 9,4 25607 12,8 Circondario Empolese Valdelsa Infanzia 621 13,24 Primaria 1122 14,18 Secondaria I livello 670 15,38 Secondaria II livello 708 9,64 Totale complessivo 3121 12,84

8 Formazione • Corso di perfezionamento di 200 ore (120 h in presenza e 80 h di project work), finalizzato alla costruzione di una professionalità specifica per la gestione delle diversità (mirata all’ambito scolastico ma altamente spendibile in altri contesti lavorativi e di welfare), fornendo strumenti e competenze adeguati a sviluppare un’autonoma capacità di analisi e comprensione dei fenomeni, nonché di progettazione ed attuazione del Piano di gestione delle diversità. Il Corso di perfezionamento è rivolto alla stessa tipologia di destinatari sopra menzionati, purché in possesso del diploma di laurea e con esperienza professionale in corso o pregressa. La partecipazione al corso verrà certificata attraverso il rilascio di attestato, 25 CFU e 2 punti per la graduatoria insegnanti. • 10 Moduli formativi tematici su ciascuna delle 4 aree territoriali. I Moduli intendono sensibilizzare, rassicurare e rendere competenti gli insegnanti e le altre figure scolastiche nella comprensione e gestione delle diversità. Ciascun Modulo di 30 ore è strutturato in 24 ore di lezione in presenza e 6 ore di rielaborazione personale a distanza. I destinatari sono insegnanti, dirigenti scolastici, figure di sistema ed operatori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I° grado coinvolte nei territori di intervento (aree provinciali di Firenze, Prato, Pistoia e Circondario Empolese Valdelsa), anche privi del diploma di laurea. Si rende possibile la partecipazione anche ad un solo modulo, con relativo rilascio di attestato.

9 Unità didattiche del corso di perfezionamento
Processi e contesti di trasformazione sociale e demografica, radici e caratteri dei processi migratori, conseguenze sulle relazioni sociali ed interculturali: pregiudizi, stereotipi, paura Origini e trasformazioni del razzismo: uguaglianza genetica e diversificazione culturale, trappole dell’identità Capacità di lettura e riconoscimento delle diversità (età, genere, cultura, religione, orientamenti sessuali, stili di vita, disabilità), approccio biografico, capacità di confronto/accettazione, di traduzione/dialogo, di rispetto/accoglienza Convivenza interculturale e interreligiosa nell’organizzazione della vita quotidiana a scuola: cibo, abbigliamento e festività Violenza e nonviolenza nelle relazioni e nell’interazione quotidiana; gestione costruttiva dei conflitti e della diversità in ambito scolastico; stili e approcci personali al conflitto Comunicazione efficace: tecniche di ascolto attivo e di dialogo; Tecniche di mediazione: dalle posizioni agli interessi, bisogni, emozioni, immagine di sé/identità e valori Progettazione del Piano di Gestione delle Diversità: l’organizzazione della vita quotidiana a scuola e le interazioni fra i soggetti: relazioni significative, forme di appartenenza e di condivisione, valutazione delle competenze e dell’apprendimento Progettazione del Piano di Gestione delle Diversita, l’organizzazione didattica e l’apprendimento curriculare e linguistico; le attività extracurriculari: teatro, musica, gioco, espressione artistica

10 Moduli formativi tematici: contenuti
Radici biologiche e genetiche dell’uguaglianza / radici culturali della diversità Le trappole dell’identità: diversità, stereotipi, forme di esclusione e autoesclusione Analisi dei conflitti e metodologie di mediazione: specificità nella vita scolastica Nonviolenza come paradigma per una nuova relazione educativa Condizione dei minori stranieri e tipologie di famiglie migranti: ruoli familiari, dinamiche affettive e diversità culturali Feste, cibo e vita quotidiana: diversità e uguaglianze trasversali Diversità di genere: incroci interculturali, orientamenti sessuali e stili di vita Comunicazione interculturale, educazione linguistica e mediazione linguistico-culturale Valutazione livelli di apprendimento e riconoscimento delle diversità nelle varie aree curricolari Orientamento e continuità scolastica a sostegno dei progetti soggettivi di apprendimento

11 Numero partecipanti alle attività formative
Corso di perfezionamento Moduli formativi tematici TOTALE n. partecipanti totali previsti in sede progettuale 60 500 560 n. partecipanti totali realmente coinvolti 45 598 643  Corso di perfezionamento Dirigenti scolastici Docenti Personale ATA Altro* TOTALE Scuole per l’infanzia 11 Scuole primarie 24 2 Scuole secondarie di primo grado 8 43 45  Moduli formativi tematici Dirigenti scolastici Docenti Personale ATA Altro* TOTALE Scuole per l’infanzia 159 8 2 169 Scuole primarie 247 26 277 Scuole secondarie di primo grado 142 6 152 4 548 40 598 11

12 Dati disaggregati per Provincia
Firenze n.coinvolte n. su n. totali % Direzioni Didattiche 14 17 82,35 Istituti Comprensivi 31 54 57,40 Scuole secondarie di primo grado 7 11 63,63 TOTALE 52 82 63,41 Prato n. coinvolte su n. totali % Direzioni Didattiche 4 100 Istituti Comprensivi 12 15 80 Scuole secondarie di primo grado 2 3 66,66 TOTALE 18 22 81,81 Pistoia n. coinvolte su n. totali % Direzioni Didattiche 2 8 25 Istituti Comprensivi 15 13,33 Scuole secondarie di primo grado 1 5 20 TOTALE 28 17,85 12

13 Piano di gestione delle diversità
Approccio Istituzionale e organizzativo Provenienza geografica Cultura di appartenenza e/o religione Competenze linguistiche Conoscenza italiano bilinguismo plurilinguismo Genere e stili di relazione Carattere e stile di apprendimento Condizione familiare Disabilità fisica Disagio comportamentale Accesso e accoglienza Composizione multiculturale delle classi Accoglienza famiglie e scambi Non enfatizzazione dell’identità culturale e religiosa Sostegno nell’uso dei testi, nelle gite scolastiche ecc... Organizzazione degli spazi nella scuola, servizi, arredi, immagini Immagini e arredi non connotati in modo etnocentrico Spazi liberi di incontro, di riflessione, di preghiera uso dei servizi igienici e degli spazi comuni in relazione al genere e alle culture Eliminazione delle barriere Tecnologie di supporto, iconografia non escludente Calendario, orari, uso del tempo Calendari rispettosi delle Specificità culturali e religiose Organizzazione flessibile del tempo (possibilità di momenti personali) Attenzione alla condizione eventuale di bambini lavoratori Festività religiose, feste nazionali Individuazione e riconoscimento feste nazionali Celebrazione feste religiose Cibo, prescrizioni, interdetti, ingredienti e loro origine, feste e cibo Organizzazione mensa, conoscenza reciproca, scambi Accesso ai servizi di mensa Abbigliamento, gestualità Accettazione stili diversi , discrezione nell’approccio Non marcare le differenze di genere

14 Piano di gestione delle diversità
Approccio Istituzionale e organizzativo Provenienza geografica Cultura di appartenenza e/o religione Competenze linguistiche Conoscenza italiano bilinguismo plurilinguismo Genere e stili di relazione Carattere e stile di apprendimento Condizione familiare Disabilità fisica Disagio comportamentale Rapporti con le famiglie, disponibilità di mediatori Favorire rapporti interfamiliari, organizzazione corsi di sostegno genitoriale misti Conoscenza orientamento e atteggiamenti genitori (laici oreligiosi) Supporto apprendimento linguistico, uso mediatoriComunicazione plurilingue negli avvisi alle famiglie Sostegno dell’uguaglianza di genere a scuola, (anche in controtendenza culturale ?) Rapporti con servizi territoriali Rapporti con le comunità straniere presenti sul territorio Visite e scambi interreligiosi Collaborazione con programmi e servizi extrascolastici Sostegno alle famiglie con problemi di soggiorno, alloggio, lavoro

15 Piano di gestione delle diversità
Approccio Didattico relazionale Provenienza geografica Cultura di appartenenza e/o religione Competenze linguistiche Conoscenza italiano bilinguismo plurilinguismo Genere e stili di relazione Carattere e stile di apprendimento Condizione familiare Disabilità fisica Disagio comportamentale Conoscenza paesi (o regioni italiane) di origine Ricerche sul mappamondo, organizzazione virtuale e simulazione viaggi Ricerca sulle fiabe, l’origine delle feste, letteratura, cinema, musica Ricerca sulla ricchezza linguistica dei diversi paesi (lingue, dialetti ecc...) Riconoscimento del patrimonio culturale e intellettuale personale Scolarizzazione pregressa ricchezza culturale soggettiva Patrimonio linguistico Riconoscimento e scambio di competenze legate all’identità di genere Competenze nascoste, discipline preferite Competenze acquisite, competenze nascoste e specifiche Competenze acquisite, competenze nascoste e specifiche Apprendimento delle competenze per la vita Interculturizzazione dei curricula Didattica interdisciplinare

16 Piano di gestione delle diversità
Approccio Didattico relazionale Provenienza geografica Cultura di appartenenza e/o religione Competenze linguistiche Conoscenza italiano bilinguismo plurilinguismo Genere e stili di relazione Carattere e stile di apprendimento Condizione familiare Disabilità fisica Disagio comportamentale Clima di classe e relazioni interpersonali (empowerment) Personalizzazione del progetto formativo (orientamento, capacità, aspettative, autostima ecc...) Continuità didattica, accompagnamento Partecipazione delle famiglie ai processi di apprendimento Coinvolgimento del contesto territoriale nei processi di apprendimento

17 Coltivare la curiosità, viaggiare sui margini e i confini
Uguali e diversi a scuola: adulti e bambini nel labirinto di una contraddizione apparente Piccoli, grandi, alunni, insegnanti, nati qui, venuti da lontano: chi è il vero straniero a scuola? Coltivare la curiosità, viaggiare sui margini e i confini Aprirsi al cambiamento e alla sfida di quello che ancora non sappiamo Diversità soggettiva e uguaglianza condivisa 17

18 Quali sono i compiti e le finalità della scuola?
Imparare la con-cittadinanza: le competenze dei nuovi cittadini come compito pedagogico Quali sono i compiti e le finalità della scuola? Costruire e accrescere due tipologie di competenze: le competenze per esprimersi, comunicare, decodificare linguaggi (strumenti e codici per accedere al lavoro e/o continuare a studiare) le competenze per la vita (l’esperienza quotidiana, le decisioni e i significati dell’agire, la vita di relazione, la convivenza civile e politica) Fra le competenze per la vita sono centrali le competenze di cittadinanza: imparare la libertà, imparare la responsabilità, imparare la solidarietà 18

19 L’esperienza del progetto UGUADI: formare per trasformare (persone, organizzazione, relazioni)
Il cambiamento della dimensione personale: decostruirsi, rinnovarsi, cimentarsi Il cambiamento del proprio lavoro: progettare partecipando, documentarsi e documentare (socializzazione, diffusione e messa in rete di progetti e risultati) Il cambiamento del sistema scuola: accogliere, interpretare e gestire le diversità, tenere in relazione famiglie, comunità e istituzioni sul territorio Il cambiamento etico-culturale: tenere vivo e alimentare di nuove esperienze il tema della convivenza e del reciproco riconoscimento, coniugare la pluralità delle conoscenze con i singoli progetti di vita, sostenere la crescita e la qualità della vita di tutti i futuri, diversi, colorati, piccoli con-cittadini 19

20 Formazione, autoformazione, cambiamenti attesi
Realizzare nella scuola il diritto al riconoscimento, alla difesa e alla libera espressione della propria diversità intrecciato al diritto di essere considerati, rispettati e perfino, se possibile, percepiti come uguali a tutti gli altri, senza essere continuamente obbligati a giustificarsi del proprio aspetto, della propria cultura di provenienza, dei propri gusti, atteggiamenti e preferenze Agire sulla sensibilità degli insegnanti, sulla loro capacità di ascoltare e mettersi in gioco, di autovalutare, decostruire e riorganizzare le proprie supposte conoscenze, rimotivandoli ad affrontare la fatica quotidiana di un’educazione integrata nella scuola multiculturale, attraverso un approccio nuovo, credibile e praticabile ai problemi. Per continuare a crederci e ad investirci tempo e passione. Ridare credibilità alla scuola pubblica come luogo di aggregazione solidale e ugualitaria e di formazione alla conoscenza critica, alla cittadinanza e alla vita di relazione, in un periodo di generale svalutazione del lavoro intellettuale e del sistema pubblico in ogni loro forma. Acquisire gli strumenti conoscitivi per sottoporre a revisione critica gli stereotipi culturali diffusi, costruire una oggettiva consapevolezza dei vincoli e delle risorse disponibili nella scuola per realizzare un nuovo modello di riconoscimento e inclusione di ogni tipo di diversità, e infine la capacità di progettare e gestire un piano concreto delle forme organizzative, dei percorsi formativi e delle relazioni interpersonali necessari per accogliere e valorizzare tutti i soggetti e le loro differenze.


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