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L’impresa agro-forestale e il bilancio

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Presentazione sul tema: "L’impresa agro-forestale e il bilancio"— Transcript della presentazione:

1 L’impresa agro-forestale e il bilancio
Corso di Economia Politica Forestale (N.O.) Prof. Adele Finco

2 Impresa Per impresa si intende l’organizzazione e attivazione dei fattori produttivi in conseguenza delle decisioni imprenditoriali. L’azienda rappresenta la semplice combinazione tra i fattori produttivi.

3 Codifica (codice civile)
Azienda (C.C. art. 2555): complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa, Impresa (C.C. art. 2082): è definito imprenditore chi esercita un’attività economica organizzata al fine della produzione o scambio di beni

4 Imprenditore E’ imprenditore agricolo chi esercita un’attività diretta a (art.2135 C.C.): coltivazione del fondo selvicoltura allevamento bestiame Ecc.

5 Classificazione Imprese
La classificazione può essere fatta in base a : soggetto giuridico attività economica dimensione 1. Soggetto giuridico: pubblico/privato privato: impresa individuale/collettiva; Impresa individuale: l’imprenditore è una singola persona fisica Impresa collettiva: l’imprenditore è rappresentato da un gruppo di persone fisiche che formano una società

6 Imprenditore individuale
Il coltivatore diretto L’imprenditore agricolo a titolo principale L’imprenditore agricolo professionale (legge 38/2003) che sostituisce l’imprenditore IATP

7 Scelte dell’imprenditore
Organizzando i fattori produttivi l’imprenditore si trova a fare delle scelte: Scelte di breve periodo Scelte di lungo periodo. Le scelte di breve periodo: Fattore prodotto Fattore fattore Prodotto prodotto

8 Rappresentazione scelte imprenditoriali
Breve periodo Tecnica operazioni Cure colturali Difesa antiparass. Tipo utilizzazioni Produzione servizi Assortimenti legnosi Lungo periodo Rimboschimento Tecnica impianto Acquisizioni fondiarie Conduzione associata Strade forestali Teleferiche fisse Bacini antincendio ASSESTAMENTO – PIANIFICAZIONE AZIENDALE

9 Passaggio tra breve e lungo P.
Il passaggio tra breve e lungo periodo è formalizzato dall’ASSESTAMENTO ovvero dal piano forestale. Il piano forestale è stato introdotto dalla legge forestale del 1923 che lo definisce Piano economico a cadenza periodica

10 L’analisi dell’impresa A-F
Il bilancio

11 Bilancio Il bilancio rappresenta lo strumento più diffuso e tradizionale per l’analisi dell’impresa A-F. Consiste in una sorta di conto economico dove i ricavi e i costi sono comparati. A differenza del bilancio contabile non evidenzia tutte le componenti patrimoniali.

12 Bilancio Il bilancio dell’impresa A-F è in dettaglio quel procedimento mediante il quale, dal confronto ricavi e costi relativi ad un ciclo produttivo, si determina per differenza il reddito dell’imprenditore. Il bilancio può essere: Preventivo quando si compila prima dell’inizio dell’annata agraria prevedendo attività e passività future al fine di trovare la combinazione dei fattori produttivi che realizza il massimo profitto; Consuntivo quando si compila dopo la fine dell’annata agraria considerando attività e passività effettivamente realizzate in vista della determinazione dei redditi ottenuti Globale o parziale quando si riferisce rispettivamente a tutta l’attività aziendale o ad un comparto specifico

13 Il bilancio consuntivo
I risultati dell’attività produttiva svolta da un’azienda A-F in un determinato periodo di tempo si determinano compilando un bilancio consuntivo che contrappone i ricavi ai costi. Il bilancio consuntivo è un utile strumento dell’attività imprenditoriale: consente di esprimere un giudizio sia pure sommario sui risultati delle attività svolte nel periodo di tempo considerato ( nel nostro caso un anno). Si compone di due parti: attivo e passivo

14 Il bilancio economico-agrario
PLV = (Sv+ Q+Tr)+(Sa + St+I+Bf +T) ATTIVO: PLV= produzione lorda vendibile PASSIVO (COSTI): Sv = spese varie dei fattori a logorio totale Q = ammortamento, assicurazione, manutenzione (fattori a logorio parziale) Tr = tributi (imposte, contributi consortili ecc.) Sa = salari St = Stipendi I = interessi sul capitale di esercizio/agrario BF = Beneficio fondiario +T = Tornaconto (o profitto di impresa)

15 Evidenziando come elemento differenziale il tornaconto si ha:
Da qui il nome di equazione del tornaconto PLV - (Sv+ Q+Tr)+(Sa + St+I+Bf= +T

16 I risultati economici Il profitto o tornaconto (teorico) è il reddito spettante all’imprenditore puro che è una figura astratta perché nella realtà agricola non esiste in quanto tale. La funzione imprenditoriale viene assunta da persone concrete. Il Reddito Netto è il compenso per la globalità dei fattori produttivi conferiti dall’imprenditore concreto

17 I risultati economici:RN
Reddito netto (RN) = differenza tra PLV e costi totali (fissi + variabili). E’ diverso a seconda del tipo di impresa. RN (impresa coltivatrice) = PLV – (Sv + Q + Tr) = Sa+St + I+ Bf+ T

18 I risultati economici: R lordo
Reddito Lordo (Rl)= PLV – costi variabili Con riferimento alla distinzione tra costi fissi e variabili definiamo reddito lordo aziendale RL la differenza tra produzione lorda vendibile e costi variabili. L’aggregato economico reddito lordo risulta estremamente importante nella pianificazione aziendale ( vedi anche programmazione lineare) perché permette di confrontare i risultati produttivi di diverse colture

19 Il reddito da lavoro (RL)
Si ottiene detraendo dalla PLV tutti i costi espliciti: PLV – (Sv + Q+Imp+I+Bf) = RLav. Richiede spesso la valutazione di alcuni costi impliciti

20 Il risultato operativo RO
RO è l’indicatore base per tutte le analisi di bilancio Nel bilancio A-F può definirsi come il reddito netto dell’imprenditore concreto al netto degli interessi passivi: RO = PLV-(Sv +Q+Sa+St+oneri eff.pagati)

21 Fattori produttivi e persone economiche
Costi/ redditi Persona economica Capitale fondiario Bf Propr. fondiario Capitale agrario o di esercizio I Capitalista Lavoro manuale Sa Salariato Lavoro intellettuale St Direttore Organizzazione P (+T) Imprenditore

22 Tipi di impresa concreta e redditi netti
Tipo di impresa Bilancio Composizione Reddito netto Proprietà contadina Rn= PLV-(Sv+Q+Tr) Rn = Sa + St+I+Bf+T Impresa capitalistica Rn= Plv- (Sv +Q+Tr+ Sa+St) Rn = I+Bf+T Grande affitto Rn= PLV-(Sv + Q+Tr+Sa+Bf) Rn = St+I+T Impresa coltivatrice capital. Rn= PLV-(Sv+Q+Tr+Sae) Rn= Sai+St+I+Bf+T

23 Parte attiva del bilancio
PLV, ULS, ULB

24 L’indicatore PLV PLV = voce attiva di bilancio
E’ data dai beni e servizi finali prodotti dall’azienda valutati a prezzo di mercato. Per la gran parte dei prodotti non sorgono problemi. Per altri prodotti come bestiame e soprassuoli o provvigioni forestali bisogna invece usare particolari accorgimenti. Bisogna tener conto delle variazioni di consistenza del capitale. Si usa pertanto il metodo del valore di inventario: ULS ULB

25 Produzione lorda vendibile
PLV = Produzione lorda totale – (reimpieghi + autoconsumi) Schema tipo per calcolo della Produzione lorda vendibile Prod. Sau ha Resa qli /ha Totale qli Prezzo Euro

26 I valori di inventario: ULS e ULB
Tali conti segnalano la consistenza iniziale e finale del capitale, le vendite e gli eventuali acquisti. Nell’azienda agro-forestale due sono i conti che possono essere fatti Utile lordo bosco Utile lordo stalla Gli utili cosi calcolati possono essere inseriti nello schema finale del calcolo PLV

27 PLV: Utile lordo di stalla
ULS: rappresenta l’incremento medio annuo relativo al prodotto carne espresso in valore. Inventario iniziale Inventario finale Categ. n Peso qli Prezzo Euro Vitelli Vacche Manze …. ULS = (Invent. finale + vendite) – (Invent. iniziale + acquisti)

28 PLV: Utile lordo bosco 10 250 20 50000 inventario finale 254 50800
descrizione Sf ha Provvigione Mc/ha prezzoe/mc importo inventario iniziale alto fusto 10 250 20 50000 inventario finale 254 50800 Utilizzazioni ULB rappresenta l’incremento medio di legname espresso in valore ULB = (Valore del bosco a fine anno + utilizzazioni) - Valore del bosco inizio anno

29 Parte passiva I costi

30 Classificazione dei costi
Costi fissi Costi variabili Costi soggettivi Costi oggettivi Costi impliciti Costi espliciti Inoltre: Costi per fattori a logorio parziale Costi per fattori a logorio totale

31 Spese varie Le spese varie corrispondono alla somma dei costi relativi all’impiego dei fattori produttivi a logorio totale assunti dall’esterno (concimi, fitofarmaci, sementi ecc.= beni strumentali) inclusi i servizi.

32 Le quote Le quote (ammortamento, manutenzione e assicurazione) riguardano il capitale a logorio parziale. I capitali su cui si calcolano le quote sono le macchine e gli attrezzi, i miglioramenti fondiari, il bestiame. Quindi sia capitale agrario che fondiario

33 Le quote di ammortamento
Si definisce quota di ammortamento (o reintegrazione) la ripartizione del costo iniziale del capitale per gli enne anni di durata fisica o tecnico economica previsti per il capitale prima di raggiungere l’obsolescenza

34 Il calcolo delle quote di ammortamento
Il procedimento di calcolo di tipo non finanziario è il seguente: Qr = Vi-Vf n dove: Vi è il prezzo di acquisto del bene Vf è il valore finale o di recupero n sono gli anni di durata del capitale Il procedimento finanziario: Qr = (V1 –Vn) (r/qn-1) r/(qn-1) è la formula di reintegrazione posticipata di enne annualità

35 Durata economica di alcune macchine
Trattrici agricole Trattrici forestali Aratri Essicatori foraggi Motoseghe Verricelli Trinciaforaggi Gru idrauliche anni 7-10 anni 8-10 anni 3-6 anni 6-10 anni 6-8 anni

36 Le quote di manutenzione e assicurazione
La quota di manutenzione: le spese per la manutenzione non sono distribuite regolarmente nel tempo ma aumentano con l’invecchiamento del capitale. Nel caso di più macchine essa può assumere il valore di costo medio di manutenzione. La quota di assicurazione: copre i rischi connessi ad eventi fortuiti che possono provocare la perdita o danni al capitale. Il calcolo della quota non è ovviamente necessario nel caso in cui l’agricoltore stipuli una polizza assicurativa pagando il relativo premio annuale

37 Salari e Stipendi Salario: compenso per il lavoro manuale. Tariffari ufficiali (salariati semplici, specializzati, a tempo determinato (avventizi) e indeterminato (fissi). Stipendio: compenso spettante al lavoro intellettuale

38 Le imposte (tributi) I Tributi sono gli oneri che l’imprenditore deve pagare allo Stato o ad altri enti pubblici comprensivi anche di eventuali contributi consortili ecc. Le tasse dovute allo Stato sono: IVA Imposta sul valore aggiunto IRPEF imposta sul reddito delle persone fisiche (RD+RA). (IRPEG per le società) IRAP imposta regionale sulle attività produttive ICI Imposta comunale sugli immobili

39 IRPEF per un imprenditore agricolo
E’ l’imposta sulle persone fisiche. Si calcola sulla base del reddito dominicale RD e Reddito agrario RA. ES.: Un imprenditore è proprietario e gestore di un’azienda di 32 ha. Dal catasto risulta: RD = 6840,99 RA = 67180,96 Totale imponibile = , 95 N.B I redditi sono aggiornati con un coefficiente 1,8 per il RD e 1,7 per il RA. Calcolo imposta: per scaglioni -fino a ,00 € aliquota del 23% 13021,95*23% = 2995,04 €

40 Aliquote per scaglioni di reddito €
<15000,00 >15000<30000 >30000<60000 >60000<135000 >135000 19% 27% 34% 40% 46%

41 IRPEG L’Irpeg riguarda le società Spa, Sas, Srl nonché gli enti pubblici e le associazioni che svolgono attività produttiva e commerciale. La base imponibile viene desunta in riferimento all’utile di bilancio annuo d’impresa. L’imposta si calcola applicando un’aliquota fissa del 36%. Sono esenti da Irpeg le cooperative agricole purchè trasformino prodotti degli associati. Sono esenti da Irpeg anche le proprietà pubbliche e le proprietà collettive

42 IRAP (DL n.446 del 15/12/97) Tassa per attività diretta alla produzione o scambio di beni o alla prestazione di servizi. Calcolo: Imponibile: RA ovvero produzione netta (PLV (fatture) - costi di produzione (Sv+Q) (registro acquisti) Imponibile *aliquota 1,9% Attenzione: Sono esonerate dal pagamento IRAP le imprese agricole che hanno un volume annuo di affari non superiore a euro 2582,28 (a euro 7746,85 per i comuni montani) e che sono esonerate anche dall’IVA

43 ICI Imposta comunale sugli immobili. Per un terreno agricolo:
RD * 75%+25%= imponibile Imponibile * 4 : 7/‰ = ICI

44 IVA L’imposta sul valore aggiunto colpisce gli incrementi di valore realizzati durante le fasi del ciclo produttivo e commerciale. E’: indiretta con aliquote differenziate Per ogni singola azienda l’IVA da versare corrisponde all’IVA incassata meno quella pagata. Per il settore agro-forestale vale il regime semplificato o speciale: l’IVA incassata rimane alle aziende come compenso forfetario per l’IVA pagata. Si prevede l’esonero per aziende con fatturato minimo

45 Interessi 1) L’interesse è definibile come prezzo d’uso del capitale agrario o di esercizio. E’ generalmente un costo implicito in quanto è lo stesso imprenditore spesso a fornire il capitale in azienda. Vi sono gli interessi sul capitale agrario o di esercizio: su scorte, bestiame, macchine e attrezzi sul capitale di anticipazione CAP. di anticipazione: la somma di denaro che serve a coprire gli interessi passivi di gestione. Nella redazione pratica del bilancio, l’interesse si ottiene sommando le spese sostenute dall’imprenditore durante l’anno (cap.circolante) e determinando i relativi interessi per un periodo medio che va da 3 a 6 mesi (Il saggio di interesse da adottare è quello del credito bancario).

46 Interessi 2) effettivi Gli interessi effettivi sono dati dall’ammontare degli interessi totali effettivamente pagati alle banche: Prestiti Mutui Ecc.

47 Beneficio fondiario E’ il reddito che compete al proprietario del capitale fondiario. E’ costituito dalla rendita (terra nuda) e dall’interesse ovvero compenso relativo ai miglioramenti (es. frutteti). Si determina in modo esplicito solo quando il fondo è affittato (Ca).

48 I costi in percentuale Costi Percentuale d’incidenza su PLV Quote Q
8-15% Spese varie SV 25-35% Imposte ecc. 4-6% Salari Sa 30-45% Stipendi St 2-6% Interessi I 8-10%

49 Il bilancio parziale Il conto colturale

50 I bilanci parziali I bilanci parziali sono i bilanci relativi ad una solo coltura Sono un utile strumento per l’analisi economica agraria e forestale Possono anche definirsi come conti colturali (costi di produzione). I conti colturali permettono di conoscere il valore di trasformazione ovvero il valore di macchiatico (valore delle piante in piedi calcolato in base al ricavato della vendita del legname al netto dei costi di utilizzazione).

51 Valore di macchiatico VM
E’ dato dalla formula: VM= Vass –K trasf dove: Vm = valore piante in piedi V ass = valore assortimenti all’imposto (luogo di carico) K trasf. = costo di trasformazione Taglio e allestimento Smacchio all’imposto Assicurazione operai Interessi sui capitali anticipati Direzione amministrazione e sorveglianza (6% spese precedenti) Contratto, imposte varie

52 Prezzo di macchiatico Si intende il valore di macchiatico per unità di volume (mc o qle) Si ottiene dividendo il valore di macchiatico per la massa di legname


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