La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

«La chiusura è il limite circolare all’interno del quale la ripetizione della differenza si ripete senza fine. Cioè il suo spazio di gioco.» «Pensare la.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "«La chiusura è il limite circolare all’interno del quale la ripetizione della differenza si ripete senza fine. Cioè il suo spazio di gioco.» «Pensare la."— Transcript della presentazione:

1 «La chiusura è il limite circolare all’interno del quale la ripetizione della differenza si ripete senza fine. Cioè il suo spazio di gioco.» «Pensare la chiusura della rappresentazione significa pensare il tragico: non come rappresentazione del destino, ma come destino della rappresentazione. La sua necessità gratuita e senza fondo.» l’après-coup lacaniano 1 2 La chiusura NICHILISMO COME MANCANZA DI LIMITI Derrida, 1966

2 I due tempi della formazione
FASE DESTITUENTE sentimenti ed emozioni di ogni esperienza di conclusione: fine, perdita, lutto momento delicato, anche traumatico, spesso non problematizzato: negato o aggirato, sempre necessario; riparatorio o di valutazione l’area potenziale viene smantellata: fine clima speciale epilogo, chiusura, ricordo FASE ISTUTUENTE sentimenti ed emozioni di ogni esperienza di inizio: entusiasmo, novità, timore momento delicato, anche drammatico, spesso sottolineato: celebrato, sempre necessario creazione del setting: linguaggio speciale, legami, tempi, spazi, simboli, corpi inizio, apertura, avventura

3 CACCIA = avventura = DISPOSITIVO
Mito di Atteone CACCIA = avventura = DISPOSITIVO fine delusione mancanza entusiasmo fascinazione seduzione bosco/ formazione ALIENAZIONE sincronicità SEPARAZIONE diacronia Tebe/vita «Il soggetto entra nel gioco come morto, ma è come vivente che lo giocherà.» Lacan

4 SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
Riccardo Massa, Le tecniche e i corpi, 1986, pp Dalla PEDAGOGIA alle SCIENZE DELL’EDUCAZIONE Cos’è l’educazione? PSICOLOGIA dell’EDUCAZIONE ? ATROPOLOGIA CULTURALE SOCIOLOGIA dell’EDUCAZIONE APPRENDIMENTO SOCIALIZZAZIONE IN – CULTURAZIONE

5 …una strana cosa a forma di cubo!
«una struttura di tipo combinatorio e trasformazionale» Massa, Le tecniche e i corpi, 1986, pp

6 L’educazione e un dispositivo... Massa, 1987, pp.17-23.
1. ESISTENZIALE 2. FUNZIONALE 3. TRANSIZIONALE 4. INCONSCIO 5. IDEOLOGICO 6. PROGETTUALE 7. METODOLOGICO 8. PRAGMATICO STRUTTURALE

7 Dispositivo esistenziale
di intersoggettività di trascendimento Dispositivo esistenziale L’educazione colloca se stessa e l’esistenza umana in un alternarsi di quotidianità e di eccezionalità; facendo dipendere da essa stessa la qualità della vita come concretamente vissuta da un individuo determinato nella sua soggettività, nella sua alienazione e nella sua riappropriazione che fa assumere all’esistenza il suo carattere: di progettualità e intenzionalità di incontro/scontro con l’altruità di anticipazione estatica del futuro, che assegna alla vita il suo essere la cura, scacco e deiezione, che alimenta la trasgressione, che si intride d’angoscia e crudeltà e accetta la morte come destino

8 Dispositivo funzionale
di scambio di connessione di interazione Dispositivo funzionale L’educazione per mezzo delle dimensioni intrinseche al proprio dispositivo rinvia a quelle corrispondenti dimensioni di ordine: È tramite l’educazione che avviene il passaggio tra natura e cultura e lo svolgimento della storia naturale biologico sociale culturale semiotico storico psicologico (cognitivo, psico-motorio e affettivo) Incontro TRA dimensioni solitamente studiate come isolate o direttamente agenti l’una sull’altra

9 Dispositivo transazionale (DEWEY)
strutturazione sincronica e diacronica non riducibile ad aspetti o momenti isolati dell’accadere educativo Organismo – Ambiente Soggetto – Oggetto Individuo – Società Fatti – Valori Mezzi – Fini Filosofia – Scienza Educazione come regione intermedia e mediativa di contatto e di passaggio

10 Dispositivo inconscio
Si deve alla psicoanalisi la scoperta dell’educazione come dispositivo inconscio Nell’esperienza dell’educare, dell’essere educati e dell’educarsi sono sempre presenti una dimensione generativa (pulsioni libidiche), distruttiva (pulsioni aggressive), conflittuale (e quindi ansiogena), riparatoria, oltre che seduttiva, fantasmatica e transferale.

11 Dispositivo ideologico
Anziché illudersi di poterne vanificare lo spessore fattuale e l’efficacia effettuale, piuttosto comprenderne l’essenza di relazione di potere, piuttosto vederne e praticarne la connessione con una prassi rivoluzionaria di falsa coscienza di produzione spirituale dimensione VALORIALE : fondazione religiosa legittimazione estetica giustificazione politica cortocircuito tra di esse

12 Dispositivo progettuale
Finora si è fatto riferimento all’educazione come fenomeno fattuale o intenzionale in senso lato, ora bisogna introdurre la sua intenzionalità in quanto tale di modificazione di controllo dimensione finalizzata (rispetto all’acquisizione di abitudini, nozioni, abilità, competenza, capacità, comportamenti o atteggiamenti deternimati) dimensione situazionale (il qui ed ora del setting) dimensione procedurale dimensione organizzativa (e normativa) dimensione realizzativa (e decisionale) dimensione valutazionale

13 Dispositivo pragmatico
di dimensione esperienziale di dimensione finzionale di dimensione artificiale di dimensione relazionale e di gruppo di dimensione iniziatica e rituale di dimensione prescrittiva di dimensione espressiva di dimensione motivazionale di dimensione transizionale L’educazione proviene dalla vita e ritorna ad essa, ma dopo di esserne distaccata come per reduplicarla entro un ambito di esperienza distinta dalla vita immediata e non per questo meno vitale, tale cioè da affondare in essa le proprie radici nel contempo in cui tende pertanto a distanziarsene. gioco avventura lavoro gruppo Massa, ‘87

14 Dispositivo metodologico
In senso proprio non riducibile a singole finalità o a singole procedure METODOLOGIA EDUCATIVA: intreccio di procedure, di tecniche, di strumenti, di mezzi secondo una trama unitaria e progrediente; architettonica complessiva per la realizzazione di singole strategie progettuali Massa 1975

15 Educazione dal punto di vista di tutte le scienze umane
È necessario spostarsi allora ad un livello di LATENZA più elementare e soggiacente, dove il dispositivo dell’educazione si attesta da ultimo, e cioè innanzitutto, come un dispositivo strutturale. dispositivo complesso Massa, 1987 Educazione dal punto di vista di tutte le scienze umane tempi spazi simboli corpi dispositivo elementare

16 «L’ordine spaziale, temporale e simbolico dell’avventura coincide […] con l’ordine strutturale dell’esperienza educativa e di qualsiasi oggetto pedagogico: entrambi affondano le proprie radici in quello della vita reale nel momento stesso in cui se ne distanziano istituendo un nuovo campo di realtà che rifluisce in essa, riorganizzando e ristrutturando le sue significazioni più profonde.» Il bosco «quel LUOGO di compensazione e di mediazione, di transizione e di iniziazione, di liminarità e di intrusione, di pragmaticità e di relazione, di esperienza gruppale e di dinamica motivazionale in cui consiste la struttura specifica dell’educazione come accadimento non riportabile semplicemente a tecnologia» Massa (1989) Linee di fuga. L’avventura nella formazione umana

17 3 1 2 modulazione “di gioco” Luogo FINZIONALE di sospensione virtuale
ARTIFICIALE POTENZIALE di sospensione PROTETTO virtuale “di gioco” LIMINOIDE LIMEN Turner, Dal rito al teatro, 1982 Van Gennep, I riti di passaggio, 1909 3 1 scioglimento verifica restituzione TEMPO SPAZIO APERTURA modulazione accoglienza conoscenza illustrazione CHIUSURA 2 CORPO SIMBOLI

18 adolescenza ADOLESCENZA vita SPAZIO TEMPO CORPO SIMBOLI

19 Processo di interiorizzazione di un mondo proprio
Materialità del corpo-presenza Flusso esperienziale CORPO Educazione come AMPLIAMENTO RI-ELABOARZIONE TRASFORMAZIONE dell’esperienza TEMPO SPAZIO Processo di interiorizzazione di un mondo proprio Progetto esistenziale PENSIERO


Scaricare ppt "«La chiusura è il limite circolare all’interno del quale la ripetizione della differenza si ripete senza fine. Cioè il suo spazio di gioco.» «Pensare la."

Presentazioni simili


Annunci Google