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La Banca Monte dei Paschi di Siena nel Programma GREENLIGHT

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Presentazione sul tema: "La Banca Monte dei Paschi di Siena nel Programma GREENLIGHT"— Transcript della presentazione:

1 La Banca Monte dei Paschi di Siena nel Programma GREENLIGHT
Milano, 21 maggio 2003

2 INDICE 1 LA BANCA MPS 2 LA POLITICA AMBIENTALE
3 IL PROGRAMMA DI ADESIONE 4 INTERVENTI 2002 5 INTERVENTI 2003 6 CONCLUSIONI

3 1 LA BANCA MPS La Banca in cifre (31.12.2002)
La Banca Monte Paschi di Siena, sorta nel 1472, è la più antica banca del mondo e rappresenta oggi una delle principali banche nazionali. E' a capo di un Gruppo di rilevanti dimensioni, che si colloca ai primi posti in termini di quote di mercato nei diversi comparti. La Banca in cifre ( ) Dipendenti 12.587 Filiali Italia 1.080 Patrimonio clienti (n.) Raccolta a clientela (milioni di euro) Impieghi a clientela (milioni di euro) 36.803 Risultato lordo di gestione (milioni di euro) 1.128 Utile netto d’esercizio (milioni di euro) 599 R.O.E. (%) 12,3

4 2 LA POLITICA AMBIENTALE (1)
In uno scenario in cui la sensibilità verso le tematiche ambientali e sociali è sempre più accentuata, emergono modelli di sviluppo dell’economia attenti alla necessità di contemperare i tradizionali obiettivi della crescita, dell’occupazione, della stabilità monetaria e dell’equilibrio esterno, coniugandoli con la tutela dell’ambiente e con il rispetto dei vincoli di sostenibilità sociale. I riflessi di tali modelli sul comportamento delle aziende sollevano, in primo luogo, l’opportunità di considerare l’attenzione al sociale ed il rispetto dell’ambiente come fattori competitivi e premianti. Banca Monte dei Paschi di Siena ha provveduto ad impostare le proprie politiche nel settore socio-ambientale compiendo un percorso articolato, in continua evoluzione, che ha visto quale pilastro fondamentale la definizione del suo Sistema di Valori. Etica della responsabilità che ”impegna ad essere sempre orientati al servizio, all’integrità ed alla trasparenza, alla correttezza negli affari, alla salvaguardia dell’ambiente ed al rispetto di tutte le persone”.

5 2 LA POLITICA AMBIENTALE (2)
Nell’ambito delle sue scelte politiche e comportamentali in campo ambientale, la Banca MPS ha aderito ad iniziative e programmi di standing internazionale, tra cui preme ricordare: Dichiarazione sull’Ambiente e Sviluppo Sostenibile dell’UNEP-FI (Istituzioni Finanziarie) Riteniamo che la banca possa fornire, insieme ad altri settori economici, un importante contributo allo sviluppo sostenibile. Ci impegniamo a tener conto delle esigenze ambientali in tutte le nostre attività, su tutti i mercati ed a sviluppare un dialogo con tutti gli stakeholder. Miriamo ad usare i migliori metodi di Governance Ambientale compresi l’utilizzo efficiente dell’energia, il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti e a sviluppare relazioni di affari con partner, fornitori ed aziende, sulla base di parametri ambientali elevati. Incoraggiamo lo sviluppo di prodotti e servizi a tutela dell’ambiente. Il Global Compact, documento dell’ONU Ci impegniamo nella difesa dei diritti umani, nella lotta contro la miseria e l’analfabetismo, nel rispetto dei diritti dei lavoratori, nella tutela dell’ambiente, dei patrimoni storici e culturali delle comunità e a sostenere ed applicare questi principi nella nostra sfera di influenza.

6 2 LA POLITICA AMBIENTALE (3)
Sistema di Gestione Ambientale Nella Banca Monte dei Paschi di Siena è attivo un Sistema di Gestione Ambientale per ridurre gli impatti ambientali connessi alla propria operatività. Il Sistema, basato sulla Politica Ambientale della Banca, ha ottenuto, nel febbraio 2003, la certificazione ISO Le finalità: Contenimento dei consumi (energia, acqua, ecc.), della produzione dei rifiuti e delle altre emissioni inquinanti. Razionalizzazione nell’utilizzo dei materiali, inquinanti e non. Miglioramento continuo delle prestazioni aziendali in campo ambientale. Gestione dei rischi ambientali che impattano direttamente o indirettamente sull’attività bancaria. Maggiore sensibilizzazione e diffusione della cultura ambientale all’interno dell’azienda. Miglioramento dell’immagine aziendale nei confronti dell’opinione pubblica.

7 2 LA POLITICA AMBIENTALE (4)
Il Consiglio di Amministrazione della Banca con delibera del ha approvato un Documento di Politica Ambientale basato su con 9 punti principali che la Banca si impegna a rispettare.

8 2 LA POLITICA AMBIENTALE (5)
Nell’ambito dell’attività svolta dalla PGI, si è sempre mirato alla progettazione e alle realizzazioni che tengano conto dell’uso razionale dell’energia, in particolare riguardo ai sistemi di illuminazione. Le tipologie illuminotecniche progettate per le nuove realizzazioni sono ormai standardizzate in linea con il Programma GreenLight. Inoltre, anche quest’anno nel budget della Banca sono previsti investimenti finalizzati all’adeguamento degli impianti (anche di illuminazione) , che oltre a soddisfare le esigenze ergonomiche dei lavoratori, tengono conto del risparmio energetico.

9 3 IL PROGRAMMA DI ADESIONE
Nel Novembre 2001 la Banca ha aderito al Programma GreenLight impegnandosi ad adeguare, nel corso del quinquennio , 300 punti operativi per una superficie complessiva di circa m2. Gli obiettivi principali sono: conseguire risparmi economici attraverso la riduzione dei costi di esercizio dei sistemi di illuminazione; migliorare l’illuminazione e la qualità della luce negli ambienti di lavoro; contribuire a ridurre le emissioni di gas serra ed altri inquinanti.

10 Precedenti tipologie di impianti :
4 INTERVENTI (1) Sono state adeguate agli standard GreenLight 30 filiali per una superficie complessiva di circa m2. Si è intervenuto prioritariamente nelle filiali più vecchie e dotate di impianti di illuminazione inadeguati. Precedenti tipologie di impianti : Plafoniere a sospensione con illuminazione diretta senza riflettori; Plafoniere a sospensione con illuminazione indiretta; Plafoniere a sospensione con illuminazione diretta riflettore a tegolino sopra controsoffitto grigliato; Appliques illuminazione indiretta con lampada alogena; Plafoniere da incasso con lampade fluorescenti senza schermi o con schermatura non dark-light.

11 4 INTERVENTI 2002 (2) Tipologie di impianti installati
Le caratteristiche architettoniche fortemente differenziate degli sportelli non hanno consentito l’utilizzo di una tipologia standard per adeguarsi alle direttive GreenLight. Sono state quindi adottate soluzioni illuminotecniche definite sulla base dei seguenti criteri: Locali con soffitto piano non ispezionabile – apparecchi a plafone con ottica dark light, emissione diretta lampade fluorescenti, reattore elettronico oppure apparecchi a sospensione (ove consentito dall’altezza del locale) con ottica dark light, emissione diretta/indiretta, lampade fluorescenti T5 o T8, reattore elettronico; Locali con volte a vela o a botte inseriti in edifici di particolare pregio architettonico – applique con lampade fluorescenti compatte, emissione indiretta/diretta, reattore elettronico; Locali con controsoffitto modulare 60x60 cm – apparecchi da incasso con ottica dark light, emissione diretta, lampade fluorescenti T5 o T8, reattore elettronico; Locali con controsoffitto a doghe – apparecchi da incasso con ottica dark light, emissione diretta con lampade fluorescenti T5 o T8, reattore elettronico; Locali con controsoffitto grigliato non modulare – apparecchi a sospensione, emissione diretta, lampade fluorescenti T5 o T8, reattore elettronico Per il calcolo delle apparecchiature occorrenti si è tenuto conto dei seguenti livelli di illuminazione da raggiungere: Salone/uffici – 450/500 lux minimo; Servizi – 200 lux minimo; Archivi – 200 lux minimo.

12 Situazione prima dell’intervento Apparecchi illuminanti installati
4 INTERVENTI (3) Esempio di realizzazione Green Light anno 2002… Agenzia n° 2 di Milano (Superficie totale oggetto dell’intervento = m2 690) Situazione prima dell’intervento Potenza totale installata = 9,7 kW Consumo di energia = kWh / anno Valori di illuminamento Servizi – 110 lux Archivio – 200 lux Salone – 250 lux Uffici – 270 lux Apparecchi illuminanti installati n° appliques sweep Targetti 2x55W; Con lampada PL-C n° 34 - plafoniere sospensione ATD/ID 2x35W Liberta/EL Zumtobel con lampade T5 n° plafoniere incasso 1x36W Comfort/EL 874 Disano; con lampade T8 n° plafoniere stagna IP44 2x36W Hidro/EL Disano; con lampade T8 n° 17 - plafoniere incasso 2x36W Comfort/EL 874 Disano; con lampade T8 n° plafoniere stagna IP44 1x58W Hidro/EL Disano; con lampade T8 n° plafoniere incasso 2x36W Comfort/EL 777 Disano (Corridoi) con lampade T8

13 …Esempio di realizzazione Green Light anno 2002…
4 INTERVENTI (4) …Esempio di realizzazione Green Light anno 2002… Agenzia n° 2 di Milano Situazione dopo l’intervento Costo apparecchi illuminanti € 9325,00 Potenza totale installata = 4,8 kW Consumo di energia = kWh / anno Risparmio energetico conseguito = kWh / anno Emissione di CO2 evitata = Kg / anno Valori di illuminamento Servizi – 200 lux Archivio – 300 lux Salone – 450 lux Uffici – 500 lux Risparmio nei costi di esercizio = 2.310,00 Euro / anno Tempo di rientro dell’investimento: 4,2 anni

14 Emissione di CO2 evitata = 86,6 Ton / anno
4 INTERVENTI (5) Risultati conseguiti Impianti adeguati con miglioramento delle condizioni illuminotecniche n° 30 Investimenti € (rientro 4/5 anni) Risparmi annui (costi di gestione) € Risparmio energetico = kWh / anno Emissione di CO2 evitata = 86,6 Ton / anno (coeff.0,618 Kgr(CO2)/kwh)

15 4 INTERVENTI (6) Agenzia n° 2 di Milano

16 4 INTERVENTI 2002 (6) Filiale di Roma Nuova installazione ( 1800m2 )
Con regolazione automatica di intensità luminosa in funzione della illuminazione naturale

17 5 INTERVENTI 2003 Anche per l’anno 2003 la Banca ha programmato, nonostante la rigorosa attenzione al contenimento dei costi, interventi migliorativi dei sistemi di illuminazione nelle filiali. I criteri di scelta delle filiali da adeguare rispettano quelli già adottati, privilegiando le situazioni di impianto più vetuste che non rispettano i compiti visivi assegnati alle tipologie di ambiente da illuminare. Nel corso degli interventi si interverrà anche nella verifica dell’impianto di illuminazione di emergenza in ottemperanza alle disposizioni della Legge 626 e delle disposizioni normative interne in materia di sicurezza.

18 BENEFICI 6 CONCLUSIONI (1)
Eliminazione di situazioni critiche e non adeguate Economici Soddisfazione del personale per lo scopo dell’iniziativa – Coinvolgimento del personale alla iniziativa Comfort ambientale migliorato Condivisione degli obiettivi nella politica ambientale della Banca

19 DIFFICOLTA’ 6 CONCLUSIONI (2)
Interventi in ambienti di lavoro operativi Difficoltà di finanziamento legata al contenimento dei costi della banca


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