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Perché i portali internet si devono sviluppare in lunghezza?

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Presentazione sul tema: "Perché i portali internet si devono sviluppare in lunghezza?"— Transcript della presentazione:

1 Perché i portali internet si devono sviluppare in lunghezza?
Una strutta Web che occupi una sola schermata non è di difficile implementazione, ma è una layout datata e ormai abbandonata per i suoi limiti, soprattutto in quanto presenta varie problematiche che rendono un sito web difficile da navigare e soggetto nel breve periodo d’utilizzo a un progressivo disordine nei contenuti. - Per. Ind. Loris Modena

2 Premessa: Web Usability
La web usability è un approccio della progettazione per rendere i siti web facili da usare per l'utente finale, senza richiedere all'utente di sottostare a una formazione specifica. L'utente deve essere in grado di mettere in relazione in modo intuitivo le azioni che ha bisogno di compiere nella pagina web con altre interazioni che svolge fisicamente nella vita quotidiana, come ad esempio premere un pulsante per ottenere un'azione. L'obiettivo principale della web usability è in sintesi: Presentare l'informazione all'utente in modo chiaro e conciso Offrire all'utente le scelte corrette, in una maniera che risulti ovvia Eliminare ogni ambiguità relativa alle conseguenze di un'azione (es. fare clic su cancella/rimuovi/compra) Mettere la cosa più importante nella posizione giusta della pagina web o dell'applicazione web. Oltre vent’anni di sinergie tra varie discipline: dall’informatica alle scienze cognitive hanno portato all’attuale struttura dei portali Internet. La struttura che si sviluppa in un’unica schermata senza scroll verticale è stata scartata dal Web 2.0 in quanto inefficiente e falsamente semplice nell’uso. La maggioranza dei portali presenta una struttura verticale frutto di studi multidisciplinari e dell’analisi statistica relativa all’interazione tra utenti e portali internet. Nella navigazione gli utenti tendono a seguire automatismi e operazioni familiari, una struttura che risulti antiquata e fuori standard risulta scartata con l’abbandono immediato da parte degli utenti sia inesperti che esperti del portale. Con la diffusione di Facebook e altri Social Network gli utenti hanno preso familiarità con le strutture tipiche della seconda era di Internet e di fatto i principali portali sia esteri che italiani si sono adeguati ai nuovi standard e la struttura che rimanga in un’unica schermata è di fatto scomparsa dal Web a favore di un sviluppo in lunghezza dei portali Internet. - Per. Ind. Loris Modena

3 Regola dei 3 Click! Un Sito Web che si sviluppi in un’unica schermata, va in contrasto con una delle più importanti regole dettate dalla Web Usability. L’utente giunto nel sito deve poter raggiungere le informazioni che cerca entro tre click dalla pagina in cui si trova. Una struttura simile brucia 2 Click in partenza e costringe ad abusare di link dividendo in contenuti in innumerevoli sezioni e categorie aumentando la complessità dell’intero portale internet. L’analisi statistica ha dimostrato che il mancato rispetto della regola dei 3 click - l’anteporre una pagina di selezione tra diverse aree di un portale o diverse lingue o versioni grafiche – porta ad un incremento esponenziale delle visite di rimbalzo portandole spesso oltre l’80%. Ovvero, 80% degli utenti che visitano un sito strutturato senza tenere conto di questa regola, lo abbandonano immediatamente in un tempo inferiore ai 20 secondi andando a cercare le informazioni altrove. Infatti, gli utenti si fermano sulla prima pagina e non proseguono la navigazione all’interno del portale, non trovando nulla di interessante su una pagina che, non sviluppandosi in verticale, non ha spazio per avere contenuti subito fruibili, abbandonano il sito senza interagire. Proprio per questo motivo, si tende a mettere nella pagine di un portale più informazioni possibili, i contenuti è importate siano immediatamente usufruibili e non ambigui, non potendo eccedere oltre i 1024 px orizzontali si espande in verticale il portale. - Per. Ind. Loris Modena

4 Contenuti Ridondanti Una sito web che si sviluppi in un’unica schermata senza necessità di scroll della pagina Web, crea inutili ridondanze di contenuti. Tali ridondanze creano: Ambiguità all’utente che si troverebbe spaesato e confuso, trovandosi a cercare in aree distinte rigidamente sequenziali e gerarchiche, abbandonerà la navigazione nel portale cercando l’informazione altrove. Difficoltà di aggiornamento e correzione dei contenuti, causata dal dover agire su contenuti simili se non identici in più punti del portale e dover visionare ogni volta più pagine per vedere gli effetti conseguenti di un nuovo inserimento o modifica. Un progressivo disordine dei contenuti a seguito della ridondanza dei medesimi e della scarsa possibilità d’organizzazione conseguente a un eccessiva rigidità della stuttura. Una penalizzazione da parte dei motori di ricerca che vedrebbero i contenuti come doppi e addirittura tripli considerando tale azione come un tentativo d’inganno e penalizzando pesantemente l’indicizzazione del portale. Oltre il 90% delle visite a un sito Web viene dai motori di ricerca una penalizzazione in tal senso è da evitare. Tale struttura risulterebbe chiara solo a chi ci lavora, gli utenti si troverebbero spiazzati. Non ultimo renderebbe difficile la navigazione da parte di software di supporto ai diversamente abili. - Per. Ind. Loris Modena

5 Navigazione: Articoli e contenuti
In una struttura in cui il portale non si viluppi in verticale presenta la necessita di dividere in più pagine un articolo, cosa molto più scomoda e macchinosa rispetto allo scorrere con la “rotellina” del mouse come su un qualsiasi documento PDF o Word. La divisione in più pagine rende vana qualsiasi tecnica per rendere appetibile la lettura di un articolo, come dividere i periodi con uno spazio, per invitare a leggere il seguito del testo. Soprattutto maschera l’effettiva lunghezza del testo scoraggiando il lettore dal proseguire la lettura delle pagine seguenti. I motori di ricerca frantumerebbero il risultato facendo visitare a un eventuale utente solo la parte di un documento che contiene le parole chiave ricercate, quindi un lettore potrebbe giungere a pagina 10 di 20 di un artico, un po’ come se aprisse un libro su una pagina a caso non ne capirebbe il contenuto o addirittura lo fraintenderebbe e non sempre capirebbe di trovarsi in una porzione di un contenuto molto più vasto e articolato. I libri e riviste si sfogliano, il Web si naviga! Un altro problema di una struttura simile risiede negli elenchi di più articoli che, non potendo svilupparsi in verticale, risulterebbero suddivisi in un numero elevato di pagine e soprattutto presenterebbe meno informazioni come il solo titolo, non invitando quindi alla lettura e approfondimento. Diversamente in un portale che si sviluppa in verticale gli elenchi non solo possono rimanere su un’unica pagina, ma possono presentare un testo introduttivo che invogli alla lettura dell’articolo. Analogamente un articolo si svilupperebbe in un’unica pagina rendendo più facile la lettura. - Per. Ind. Loris Modena

6 Accessibilità Software di Supporto
Il Mouse è adattato ai portali che si sviluppano in lunghezza. Il Web è vasto e sono presenti non solo diversi browser per la navigazione (Explorer, Firefox, Opera, ecc.), diversi Sistemi Operativi (Windows, Linux, Mac OX, BSD, ecc.) e diverse piattaforme Hardware, sono inoltre presenti, anche utenti che necessitano di software e hardware che sia loro di supporto a difficoltà psicomotorie di varia natura. Una struttura che nella pagina iniziale presenta un rimando ad altre sezioni interne e che non rispetti gli standard attuali, presenti ridondanze di contenuti , riduca il testo a favore di link o addirittura immagini ostacola i software che sono progettati per facilitare al navigazione ai diversamente abili. Stessi problemi avrebbero i software di traduzione e i spider/bot dei motori di ricerca che scandagliano il Web per indicizzare le informazioni in esso contenute. Con la nascita del Web il principale strumento d’interazione con il computer a subito importati modifiche per facilitare la navigazione nei portali verticali. - Per. Ind. Loris Modena

7 Risoluzione video Il passaggio dallo standard CRT (quelli con tubo catodico, pesanti e ingombranti) dei monitor ai nuovi schermi a LED (quelli piatti) ha aumentato la dimensione dei monitor passando rapidamente dai 15” ad oltre i 24”. Si è passati dunque, da una risoluzione di 800x600 dei vecchi CRT da 14” ad una di 1920x1080. L’area disponibile al desktop è praticamente più che raddoppiata e attualmente tutti i siti Web sono progettati per essere visti a una risoluzione minima orizzontale di 1024 pixel, di conseguenza una pagina strutturata per apparire entro la risoluzione di 1024x600 pixel come quella richiesta, occuperebbe metà dello schermo alla risoluzione attualmente più elevata ovvero 1920x1080. La scarsità di spazio per far apparire i contenuti in un’unica schermata senza bisogno di usare il testo Well del Mouse (la rotellina) ovvero una barra di scorrimento verticale, richiede l’uso di caratteri e immagini di piccole dimensioni che se leggibili a una risoluzione di 1024x600 risultano praticamente troppo piccole costringendo chi ha un monitor di ultima generazione o con una risoluzione più elevata (più del 70% degli utenti) a utilizzare l’apposita funzione del proprio browser par aumentare la grandezza dei caratteri o funzioni di zoom della pagina, macchinose e sconosciute alla maggioranza degli utenti, in quanto il portale a risoluzioni diffuse oggi come 1440x900, 1680x1050 risulterebbe di difficile lettura e di difficile navigazione. Eccedere le dimensioni di larghezza oltre i 1024 pixel comporta la comparsa a quella risoluzione di un odiosa barra orizzontale (ciò che avete notato in ospedale con il vecchio monitor CRT che ha una risoluzione di 800x600) oltre a quella classica verticale. Per questo motivo si tende a sviluppare un portale internet in lunghezza: la barra verticale è facilmente gestibile con la “rotellina” del Mouse ed è un’esperienza alla quale gli utenti sono abituati, una barra orizzontale è vista raramente e difficile di conseguenza da gestire. - Per. Ind. Loris Modena

8 Struttura e risoluzioni video
Come si può notare con l’aumento della risoluzione video, le informazioni rimangono le medesime dando l’effetto di un progressivo rimpicciolimento del portale. Le informazioni contenute in una singola pagina risultano di conseguenza limitate. E’ un grande spreco di spazio! - Per. Ind. Loris Modena

9 Portale Verticale a diverse risoluzioni
Come si può notare con l’aumento della risoluzione video, le informazioni visibili nella schermata principale aumentano in modo progressivo, eliminando l’effetto rimpicciolimento, malgrado la larghezza rimanga invariata. Lo spazio è ottimizzato! - Per. Ind. Loris Modena

10 Libri e riviste si sfogliano il web si naviga
Il Web e Internet hanno cambiato il modo di leggere e di accedere all’informazione: una maggiore interattività, ricerche veloci e precise attraverso algoritmi semantici sempre più evoluti, hanno fatto dimenticare velocemente indici ed elenchi alfanumerici a favore di una struttura che è fortemente relazionale e non più come nella carta stampata fortemente gerarchica. L’accesso all’informazione si è fatto più rapido, ma anche più superficiale, le nuove generazioni nate con il Web non trovano difficoltà alcuna nella lettura a video dei contenuti, anzi ottengono da essa una maggiore resa in termini di comprensione del testo. Anche chi non è più giovane e non è solito alla lettura non trova difficoltà nell’accesso alle informazioni contenute in Internet. Diversamente chi si è abituato alla lettura di libri, giornali e riviste (una fetta minoritaria della popolazione) si trova disorientato inizialmente in quanto è abituato a reperire le informazioni accedendo in modo rigidamente sequenziale e gerarchico alle medesime, che non è il modo più semplice, né quello più corretto, ma dettato unicamente dalla fisicità e rigidità della carta stampata. Un articolo di un giornale non può espandersi con un click, non può richiamare un articolo presente su un numero precedente al suo interno, non può modificarsi e adattarsi alle richieste in modo dinamico, rimane rigido e racchiuso nei limiti fisici del supporto sul quale è stato stampato. Questa difficoltà è purtroppo oggi difficilmente colmabile, apprendere è semplice, correggere ciò che si è appreso è molto più difficile. Con il tempo e un accesso costante alla rete, con le novità introdotte dal Web 2.0 anche chi trova queste difficoltà comunque può velocemente trarre tutti i vantaggi da Internet certamente stamperà spesso i contenuti per poi leggerli in modo tradizionale. Strutturare un portale internet in modo sequenziale e gerarchico come fosse un libro, è come invertire il pedale dell’acceleratore con il freno in un autoveicolo. Chi non ha mai guidato non imparerà o lo farà in modo errato (in gli altri veicoli sono progettati in modo diverso), chi già sa guidare invece … - Per. Ind. Loris Modena


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