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L’ EDUCAZIONE FAMILIARE ALLA PROVA: EDUCARE UN BAMBINO STRANIERO

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Presentazione sul tema: "L’ EDUCAZIONE FAMILIARE ALLA PROVA: EDUCARE UN BAMBINO STRANIERO"— Transcript della presentazione:

1 L’ EDUCAZIONE FAMILIARE ALLA PROVA: EDUCARE UN BAMBINO STRANIERO
LA CONSULENZA EDUCATIVA ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE

2 L’ADOZIONE DI UN BAMBINO STRANIERO
ASPETTI E PROBLEMI DI EDUCAZIONE FAMILIARE Risultati di una ricerca

3 L’EDUCAZIONE Possiamo definire l’educazione come processo relazionale intenzionalmente strutturato, mediante il quale quanti sono investiti di responsabilità formative mirano a far conseguire ai minori ad essi affidati particolari traguardi di maturazione. (L. Pati, 1995)

4 L’educazione dei genitori
L’educazione dei genitori acquista sempre più le caratteristiche di un intervento intenzionalmente strutturato, attraverso il quale si vuole aiutare i coniugi ad assolvere nel miglior modo alle loro responsabilità educative; a non intendere l’educazione come pedissequa attuazione di indicazioni date dagli specialisti

5 L’accompagnamento educativo nell’adozione internazionale
L’orientamento La scelta L’incontro Diventare genitori

6 Interventi educativi a favore della famiglia adottiva
Incontri di formazione Gruppi di auto/mutuo aiuto Consulenza educativa

7 I luoghi dell’accompagnamento educativo
Associazioni riconosciute Gruppi di famiglie Consultori familiari pubblici e privati

8 Interventi centrati sul problema
1 . Sottovalutazione delle risorse. Attenzione centrata sui problemi 2. Famiglia passiva. Non valutazione delle abilità e delle risorse 3. Rinforza l’idea di sé come inadeguato e debole 4. Aumento della dipendenza dai servizi e dagli operatori

9 Interventi centrati sulle capacità e sulle competenze
1. Avvaloramento delle risorse. Analisi delle difficoltà. Ricerca di aiuto. 2. Collaborazione. Intervento centrato sulla famiglia 3. Capacità di affrontare le difficoltà. Definizione di sé in termini di capacità 4. Interiorizzazione di una immagine di sé in termini di capacità e competenze

10 Luogo di provenienza dei minori adottati

11 Metodologia della ricerca
Analisi di casi effettuata attraverso modalità di tipo narrativo Griglia per una intervista Registrazione del materiale trascritto

12 La dimensione pedagogica dell’adozione internazionale
Il legislatore deve tutelare esclusivamente il diritto del minore alla famiglia o è invece chiamato ad assumere consapevolezza, per aiutarla, della nuova realtà familiare che l’inserimento di un bambino in una trama già costituita di relazioni coniugali e/o domestiche viene a creare?

13 Problemi di base riguardanti l’adozione internazionale
Maggiore tutela socio-politico-culturale della coppia motivata all’adozione Necessità di esaltare, sotto l’aspetto politico-culturale, il ruolo delle associazioni di volontariato Esigenza di un permanente accompagnamento pedagogico-educativo delle coppie adottive

14 Adozione internazionale e istanza axiologica
Alcuni studiosi mettono in luce motivazioni “in negativo” Spesso nella letteratura il tema dell’adozione è affrontato con scarsa valutazione dell’offerta axiologica che la coppia dichiaratasi disponibile è idonea a fare Qualche osservatore asserisce che per i coniugi “il bambino adottivo ha sempre il significato di colmare un vuoto” Non di rado si trascura di stimare che l’idoneità di una coppia all’adozione è data anche e soprattutto dalla capacità di elaborare un progetto educativo sostenuto da precisi obiettivi di senso

15 Adozione e istanza axiologica
Nei genitori adottivi è presente un forte spessore axiologico Nei genitori adottivi è presente in maniera chiara la consapevolezza circa la forza dell’educazione, quindi la convinzione di poter esprimere la propria paternità e maternità, di là dal dato biologico, come funzione educativa genitoriale intenzionalmente cercata e mantenuta in un contesto di normalità Riflettere con il consulente sui valori a cui ispirare l’educazione del figlio, sull’importanza della comunicazione interpersonale ispirata dai temi della parità valoriale e governata da precise regole axiologicamente fondate, sulla specificità educativa delle funzioni paterna e materna, sulle modalità educative dell’autorità e dell’amore vuol dire soffermarsi su ciò che, in concreto, sarà richiesto a suo tempo da una situazione coniugale e familiare con figlio adottato

16 Aspetti pedagogico-educativi dell’adozione
L’idea dell’adozione è connessa in molti casi con il progetto coniugale e familiare elaborato dalla coppia prima del matrimonio La scelta dell’adozione è frutto di decisione di coppia non condizionata dagli altri componenti della famiglia Il periodo dell’attesa è carico d’ansia e di tremore, ma anche ricco di felicità per quanto sta per accadere

17 Aspetti pedagogico-educativi dell’adozione
Le informazioni ricevute sul minore prima della formalizzazione dell’adozione aiutano i genitori a passare dal piano del sogno a quello di realtà I momenti che precedono la “consegna” del bambino sono interpretabili come “periodo di travaglio” per entrambi i coniugi Il sentimento della paternità e della maternità emerge e si struttura dinanzi all’”oggetto” d’amore ricevuto: padri e madri si diventa

18 Problemi pedagogico-educativi riguardanti la diversità culturale del figlio adottato
La tutela delle radici culturali (modificazione) Graduale maturazione nel figlio adottato del senso di appartenenza ad una nuova cultura e a un nuovo paese (integrazione familiare) Il rapporto del figlio adottato con le proprie radici culturali (“sogno etnico”)

19 Le famiglie con figli appartenenti ad altra etnia e cultura sotto molti aspetti stanno già lavorando per l’avvento di una “società armonica” interetnica e interculturale. Si nota in esse lo sforzo costante per secondare nei figli il mantenimento delle loro radici culturali, rimettere in discussione sé stesse e quindi tutto l’andamento culturale del loro essere famiglie italiane, elaborare con il figlio “straniero” una nuova identità etnica e culturale ispirata dai valori della diversità personale nell’unità del sistema relazionale costituito. Si potrebbe quasi parlare di una “terza identità culturale”, alternativa a quelle dell’omologazione e dell’estraneità-marginalità.

20 Il rapporto educativo familiare con un figlio adottato
L’unità della coppia nell’educare il minore emerge sempre e la figura paterna è oltremodo coinvolta nel processo educativo I coniugi specificano i rispetti ruoli e funzioni educativi anche e soprattutto per iniziativa o su richiesta informale del figlio adottato Tra bambino adottato e genitori adottivi si stabilisce un vero e proprio “alfabeto relazionale” suscettibile di successivi sviluppi e approfondimenti

21 Il rapporto educativo familiare con un figlio adottato
Specificità del legame parentale con il figlio adottato Diverso modo di manifestare le problematiche evolutive Andamento affettivo del rapporto educativo con il figlio adottato Contributo del figlio adottato all’andamento delle relazioni familiari

22 Difficoltà educative Difficoltà dell’educare in riferimento alla diversità culturale del figlio adottato Difficoltà scolastiche

23 Le motivazioni della coppia all’adozione internazionale
“E’ come un seme che uno ha dentro di sé già germogliato e che ha bisogno di concime e di acqua per diventare un fiore e poi un frutto. Un seme che deve essere coltivato dall’esperienza che si ha intorno.”


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